Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: _Watanker_19    05/07/2014    0 recensioni
»Questa storia parla di una ragazza sola, buia ed isolata che incontra un docile Lupo Bianco fantasma. Solo lei può vedere l'animale, che le insegna il vero sapore della vita.
Tratto dal terzo capitolo:
《Tu non esisti, questo è solo uno stupido sogno.》borbottai.
《Sta attenta a ciò che dici, Astra.》
《Ho ragione io. Tu non esisti, io adesso non sono qui, ma sto dormendo. Ora ti prego vattene.》
《Io non ti lascerò sola, Astra.》posò una zampa sulla mia gamba.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Io mi chiamo Akira."
"Nome giapponese, eh?"
"Si, certo." si stese "I miei padroni lo erano."
"Raccontami di te, Akira." sorrisi.
"Bene: io sono nato da una cucciolata ad Angers, nei Paesi della Loria, cioè da dove provengono i lupi bianchi. Sono nato nel 1836 e a quei tempi si poteva adottare qualsiasi specie di animale e tenerla in casa, compresi i lupetti. Fui adottato da una famiglia giapponese, abitante a Osaka. I miei padroni erano: Sosuke Yamada, Misako Ogawa Yamada, la piccola Reiko Yamada e suo fratello maggiore Hisashi Yamada.. e poi c'ero io: Akita Yamada."
"Su dai, continua!" mi brillarono gli occhi.
"Beh, la famiglia Yamada era accogliente e gentile! La signora Misako sapeva cucinare ottimi manicaretti del posto, di cui gli avanzi venivano offerti a me. Avevo un giardino stupendo per giocare con Reiko e per fare bisogni in mezzo ai fiori profumati, anche se Misako mi rimproverava. Sai, ero molto piccolo all'ora e non capivo bene il posto in cui potevo fare i miei bisogni. Avevo una stanza interamente dedicata a me, con una cuccia grande e comoda, dei giocattoli.."
"Si, forza continua!"
"Però, quando compii tre anni, per festeggiare andammo a fare quella gita.." abbassò lo sguardo. Sì, stava per piangere.
"Ora tutti loro sono lassù." alzò lo sguardo. "E quando avrò raggiunto il mio obbiettivo avrò il permesso di stare un giorno con loro, a giocare e a sorridere."
Cominciai a piangere anche io.
"Non piangere Astra.." agitai la zampa.
"Scusami.." asciugai le lacrime con il maglione.
Akira cominciò a guardarsi attorno:
"La tua casa mi ricorda tantissimo quella della mia famiglia..."
"Davvero?"
"Si! Sembra di tornare indietro nel tempo." disse. "Guarda, Astra! Eccoli!"
Indicò un punto della stanza.
"Ciao Astra." mi salutò la signora Yamada porgendomi la mano.
Gliela strinsi.
"Akira!" urlò una bambina con dei capelli scuri, occhi a mandorla, un visetto dolce ed innocente.. doveva essere Reiko.
"Ciao signorina!"
La bambina abbraccio forte Akira.
"Hey Akira!" lo abbracciò un ragazzo abbastanza alto, capelli neri e occhi a mandorla.
"Siamo qua per rivedere Akira." disse il signor Yamada "E tu chi sei?"
"P-Piacere sono..." non terminai la frase perché Akira m'interruppe: "Lei è Astra, una mia amica che sto aiutando."
"Piacere Astra!" dissero in coro gli Yamada.
"Oh, no!" Misako vide l'orologio al polso.
"Cosa c'è?"
"Il tempo è scaduto, dobbiamo andare, Akira."
"No, no.. r-restate!"
Troppo tardi: la famiglia scomparve nel nulla in una nuvola di fumo bianco.

Sospirammo nel silenzio.
Asciugai le lacrime ad Akira e lo abbracciai forte.
Dopo sentii aprire la porta: era mia madre.
"Ciao Tesoro, guarda che belle unghie!" posò la borsa sulla sedia.
"Si mamma, davvero belle."
Silenzio.

"Oh, tesoro, cosa desideri per pranzo?" chiese avvicinandosi ai fornelli.
"Beh.. non saprei.."
"Tanyaaa!" urlò. "Scargot con crostini, caviale di prima qualità e filetto di manzo pregiato!"
"Subito!" disse con dolcezza la cameriera.
"Tanya lavora nella nostra casa da chissà quanti anni! Prepara ogni giorno il pranzo e la cena, pulisce la casa tre giorni a settimana e.." sussurrai ad Akira.
"Poverina.. oggi sembra davvero di pessimo umore." chinò il capo. "Vado a rallegrarla!"
"Ma non puoi, lei non ti vede!" sussurrai.
"Fidati di me!" scese dal divano e andò verso Tanya, che aveva in mano il vassoietto con Scargot e Crostini.
Tanya era davvero distrutta e giù di morale!
Akira scodinzolò davanti a lei ed una polvere passò sotto il naso di Tanya, ma non facendola starnutire, ma facendole tornare il buon umore!
"Bravo, Akira!"
Ad un tratto scomparve.

Continuo a 28 visite qui ed una recensione.

Image and video hosting by TinyPic
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: _Watanker_19