Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Monkey_D_Alyce    05/07/2014    5 recensioni
La mia vita...si può definire tale?
Tutto quello che sapevo su di me, sulla mia famiglia, sul mio passato...può essere semplicemente una menzogna.
E, come se non bastasse, arriva un serial killer a sconvolgermi la vita! Cosa vuole, costui, da me?
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

7° capitolo: Quella strana voglia che ti fa diventare folle

 
 
Lo guardo come se fosse un malato di mente che ha appena detto una profezia.
Quella bambina che chiedeva aiuto non ero io. Andiamo! E’ completamente impossibile!
Su di me non hanno fatto alcun tipo di esperimento!
D’accordo, quando mi arrabbio o mi sento minacciata mi fanno male gli occhi. E allora?
Non significa nulla, che diamine!
“Credo che ti sia dato di volta il cervello” affermo con un sorrisetto compiaciuto, facendole sospirare spazientito.
Può dire quello che vuole, ma non gli crederò! Tutto ciò che dice è assurdo!
Perché dovrei fidarmi di una serial killer, poi?
Tu vuoi rinnegare ciò che è vero. Quando ti dimostrerò che tu sei un esperimento, cambierai completamente opinione, te lo assicuro” mi “rassicura” alzandosi pigramente dal letto, guardandomi con i suoi occhi penetranti, resi ancor più profondi dal passamontagna che gli copre il viso.
“Tu menti.” dico con ovvietà, sostenendo il suo sguardo.
Non mi fa paura. È solamente un pazzo psicopatico che si crede la forma più intelligente di questo pianeta!
Lo vedremo” mi minaccia puntandomi il suo bene amato coltello alla gola. Oramai è un vizio.
Dopo circa una decina di secondi se ne va dalla finestra, mentre io mi appoggio contro il muro della stanza, massaggiandomi le tempie.
 
Per me non mentiva…
La bambina compare davanti ai miei occhi facendomi sobbalzare dalla sorpresa.
Ora ho pure le allucinazioni…Assurdo, sul serio.
Avanti Kat!
Lei non è reale! E’ uno scherzo della tua mente!
Probabilmente sei ancora sotto l’effetto del sedativo e questo ti gioca brutti scherzi.
Lei. Non. Esiste.
 
E’ inutile che tu cerchi di scacciarmi. Diciamo che è il tuo subconscio che chiede il mio “intervento”.
Lo so che lo vuoi…
 
Afferma con un sorriso storto a deformargli il viso.
Sembra ancora più inquietante di quanto già non sia.
“N-non so di cosa tu stia parlando…” le dico in un sussurro, cercando aria.
Comincio a sentirmi soffocata…
Non so da cosa sia data questa sensazione.
Forse dalla presenza di questa bambina, oppure è lo stress…non so più che pensare.
 
Sì che lo sai…tu vuoi vendetta…
 
Continua piegando la testa da un lato, mantenendo il suo sorriso.
Si avvicina lentamente a me, volgendo la sua testolina verso l’alto, fissandomi con i suoi occhi rossi cremisi.
“Riguardo a cosa? Chi diavolo sei?” le domando ancora, abbassandomi alla sua stessa altezza.
Ho la possibilità di scoprire qualcosa in più sul mio passato…forse…
 
Hai visto anche tu quello che ci hanno fatto quando eravamo più giovani!!! Non te lo ricordi?!? Ci hanno maltrattato e usato per i loro maledetti esperimenti!
 
La sua rabbia aumenta di secondo in secondo. E’ talmente “forte” che si può percepire a pelle.
E poi quella frase…”quando eravamo più giovani”…che intende dire???
“Non ti seguo. Lo ripeto ancora: non hanno fatto alcun esperimento su di me!” le urlo contro, alzandomi dalla mia posizione, cominciando a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza.
Tutto questo è completamente assurdo!
Prima il serial killer, poi questa bambina sociopatica!
 
E’ inutile che lo neghi! Dentro di te sai che questa è la verità!
Tu la vuoi, la brami con tutta te stessa!
Vuoi sentire il sangue di tutti coloro che ti hanno “ucciso” scorrerti sulle mani!
Vuoi vederli tutti morti! TUTTI!
Vuoi vendetta! Solo ed unicamente VENDETTA!
Perché non ottenerla? Sono sicura che ti piacerebbe terrorizzarli, torturarli finché non chiedono “pietà!” in lacrime e poi ucciderli…
 
Non so né come né il perché, so solo che all’improvviso, un’ondata di una nuova sensazione si faceva largo in me, come un treno che percorre tutta la strada con la massima potenza.
Non lo nego. Era una cosa…bellissima e afrodisiaca…
Volevo prendere un coltello e cominciare a distruggere tutto e tutti.
Volevo scendere per strada e urlare e ridere allo stesso tempo…
Forse stavo diventando veramente pazza…
 
Non è dolce il sapore della vendetta? Non è gratificante la sensazione che provi in questo momento?
Non senti di voler di più?
 
La mia mente era come annebbiata.
Una parte di me, quella più razionale, forse, cercava di farmi riprendere l’autocontrollo.
L’altra mi incitava di fare qualcosa di eccitante come ammazzare qualche persona, per poi aspettare con trepidazione il ritorno di Mihawk, Doflamingo e mia madre…
Mia madre. Desideravo uccidere anche lei…
 
Avanti…continua così…ti stai lasciando andare, Kat.
 
Avevo persino cominciato a ridere senza un perché…ma non era la mia solita risata…era da folle.
Sono un mostro…
Un folle.
Chi sono?
Cosa sono?
 
Kat…tu sei te stessa.
Una povera ragazza che ha patito le pene dell’Inferno quando era giovane.
Dobbiamo riscattarci. E tu lo sai!
 
“Sì…hai ragione…completamente ragione…” -le rispondo con voce febbrile, guardandola di scatto e indicandola in continuazione- “Tu hai completamente ragione…”
Ma che ragionamenti faccio? Perché mi comporto così?
 
Vedo che hai capito, ihihihihih!
 
“Sì, ho capito…” cantileno tra me, cominciando a canticchiare un motivetto.
Come quelli che si ascoltano dalle bambine delle favole finché non vedono il cattivo che le attrae in trappola.
 
Così mi piaci! Alimenta la tua ira, la tua follia! Tutto sarà più semplice!
 
“Sì…ma come faremo? Dove posso trovare un posto per lavorare in santa pace?” le chiedo affranta, ma con quella nota di pazzia che fa rabbrividire pure me.
Kat! Torna in  te, ti prego!
Questa non sei tu! Riprenditi!
La mia mente non ragiona più come dovrebbe.
Inoltre, è come se stessi agendo contro la mia volontà.
La parte malvagia di me sta prendendo il controllo sulla mia mente e il mio corpo, mentre io rimango a guardare come uno spettatore passivo.
Perché non riesco a ribellarmi?!? Perché?!?
 
Kat. Non devi cercare di reagire a questa sensazione. Una ferita come la tua non potrà mai rimarginare del tutto.
L’unica via d’uscita è la vendetta!
 
Perché quella ragazzina è così cattiva?
Chi, più di tutti, l’ha spinta a quel rancore così profondo da voler morte e distruzione?
 
Non farti domande, Kat! La vita è solamente una menzogna!
Tutto è menzogna!
 
Se continuo ad ascoltarla potrei finire in un abisso buio e pieno di pentimenti.
Solo che da una parte sembra così allettante seguire quella rotta oscura…
Forse ha ragione.
Sono io che sono in torto marcio.
La vita è una menzogna, dove incontrerai solamente bugiardi e ipocriti pronti a tagliarti la strada in pochi, maledetti secondi.
 
Esco dalla stanza leggermente scombussolata, ma sempre con quell’idea malsana in testa, facendomi ancora ridere follemente.
Dicono che ci siano due tipi di pazzia…
Pazzia buona… e cattiva…
Quella buona appartiene alle persone “spericolate”, pronti a provare quel brivido di eccitazione per poi tornare coi piedi per terra, in un certo senso.
Quella cattiva…beh…quella cattiva è quando provi gusto a tormentare le persone, torturandole, uccidendole…oppure anche te stesso.
Sì, provi…un senso di appagamento a farti del male.
Io credo di rientrare, anzi, ne sono certa, in quella cattiva.
Già non vedo l’ora di affondare la lama di un coltello nel corpo di qualcuno e sentire il sangue che copre le mie mani e i miei vestiti.
Dio, sono folle…
 
All’improvviso, il suono del campanello mi riscuote dai miei pensieri, facendomi ritornare bruscamente alla realtà.
Devo cercare di contenere questa cosa…
Vado ad aprire e noto con un leggero stupore che l’ospite indesiderato è Smoker: che ci fa, lui, qui?
 
“Capo…” lo saluto con una nota di insicurezza.
Comincio a sentire il sudore freddo imperlarmi la fronte e ho caldo…molto caldo.
E poi il suo respiro…
Vorrei tanto squarciarlo…no…sarebbe troppo veloce…meglio una morte lenta…
Cazzo! Devo contenermi!
Questa. Non. Sono. Io.
 
Perché non lo vuoi uccidere? Sarà divertente…
 
Piantala. Sta’ zitta!
 
“Ciao Kat! Sono qui per accertarmi che tu stessi bene. Lo sai, c’è un serial killer da queste parti…” parla l’agente aspirando due boccate di fumo dai suoi due sigari.
 
Ma sentilo! Vuole accertarsi che tu stia bene! Dov’era quando noi stavamo dentro ad un laboratorio a far da cavie?!?
Kat! Uccidilo, forza!
 
No! Lui non ne sapeva nulla!
 
Ne sei sicura, Kat?
 
Trattengo il respiro per secondi interminabili, mentre fisso con insistenza il pavimento.
Forse lui sapeva…sapeva ma non ha mai detto nulla…
No, no, no e no! Non devo ragionare così!
Non devo dare ascolto alla mia mente.
Perché le mie mani tremano? Perché?
Perché ho il fiato corto? PERCHE’ VOGLIO URLARE?!?
PERCHE’?!? PERCHE’?!? PERCHE’?!?
 
“Kat…stai bene?” mi richiama la voce di Smoker, facendomi irritare ulteriormente.
Devo stare coi piedi per terra.
Non devo cadere nell’abisso.
Dio! Gli occhi fanno così male!
 
“Sì…s-sto bene. N-non è venuto nessuno…ho del lavoro da sbrigare, con permesso…” gli rispondo con voce tremante, asciugandomi la fronte con il dorso della mano.
“Ti vedo pallida…sicura di sentirti bene?” insiste lui, avvicinandosi di alcuni passi.
Non avvicinarti! Non farlo!
 
Ora che ci penso…perché non strangolarlo? Come sarà sentire lui implorare con la voce spezzata?
 
Taci! Taci! TACI!
LASCIAMI STARE! VATTENE!
 
“Sto benissimo. Devo proprio andare. Non ho tempo!” ribatto nel tentativo di chiudere la porta, ma lui la blocca.
Perché gli esseri umani sono così stupidi e testardi?!?
“Tu non stai bene. Sei pallida, tremi. Che ti è successo, Kat?”
“Nulla. Se ne vada.”
“No.”
A quella negazione lo guardo per la prima volta in questi ultimi minuti negli occhi, facendolo sobbalzare leggermente dallo stupore.
“Se. Ne. Vada.” dico con tono di chi non ammette repliche, facendolo boccheggiare un poco.
Forse vuole dire qualcosa ma non ci riesce…
“Kat…i-i tuoi occhi…”
“Ho detto di andarsene. NON HA SENTITO, PER CASO?!?” gli ringhio contro, riservandogli uno sguardo truce.
La mia testa comincia a pulsare, mentre la mia vista continua a peggiorare.
Sento che sto per esplodere.
Riesco persino a sentire il sangue che mi scorre nelle vene.
In uno scatto d’ira chiudo la porta, lasciando Smoker ancora lì.
Poco importa.
Non so cosa mi sta succedendo.
Tutto si sta facendo così…distorto…e la bambina mi fissa con delusione e rabbia.
 
Perché non l’hai ucciso?
 
“Perché non volevo farlo!” le rispondo cadendo a terra, in ginocchio.
Mi sento uno schifo…
Vorrei farmi del male.
Vorrei farne agli altri.
Solo che io non voglio…io voglio vivere una vita normale.
Voglio essere felice.
È così difficile da chiedere?
 
Cerco di rialzarmi e raggiungo la cucina con un po’di fatica, sentendo però che le pulsazioni alla testa stanno svanendo.
Prendo un bicchiere e del Jack Daniels, versandomene un bel po’per distendermi i nervi.
 
Ti vuoi dare all’alcolismo, per caso?” chiede una voce molto famigliare.
Perché non si trasferisce qui, intanto che c’è? Così evita tutte le volte di entrare e uscire dalla finestra come fanno i gatti.
“Non te ne deve fregare un cazzo” sbotto bevendone un lungo sorso.
Adoro sentire quel liquido pizzicarmi la gola quando sono irritata.
Noto con piacere che hai avuto un istinto omicida nei confronti di Smoker…” osserva sedendosi sul bordo del tavolo con noncuranza.
“Wow. Vedo che sei molto affermato in questo campo. Ah, giusto! Tu sei un serial killer!” dico fingendomi stupida del mio commento sarcastico.
Perché non mi viene voglia di ucciderlo?
Così risparmierei molto lavoro agli agenti di polizia, che diamine!
La vedi ancora?” domanda facendo finta di non aver sentito le mie parole di poco fa.
“Sì. E ti dico che è molto sadica” rido bevendo un altro goccio di whiskey.
Ora mi credi che sei un esperimento?
“No. Non del tutto, almeno. Voglio delle risposte prima che combini dei casini” gli dico sbattendo il bicchiere sul ripiano, mentre il liquido ambrato al suo interno si agita.
Ormai non mi frega più niente.
Voglio scoprire la verità e cambiare questa cazzo di vita.
Solo questo.
Io avrei un affare da proporti. Ti assicuro che sarà un accordo molto interessante” afferma guadagnando completamente la mia attenzione.
“Dimmi tutto”





Angolo di Alyce: Buonasera a tutti!!!!!
Dopo tanto tempo sono tornata!!!!!!!
Ok, torniamo seri.
Come avete visto, Kat sta diventando un pochino folle.
Solo che al momento riesce a contenersi...più o meno...andando avanti sarà anche peggio, fidatevi.
Cosa mai vorrà dire il nostro caro serial killer a Kat? Qual è la sua soluzione?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo!
Ciao e un strasuperbacione a tutti!
Alyce :)))))
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Monkey_D_Alyce