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Autore: Marty_Winchester    05/07/2014    1 recensioni
Jessica è tornata! Ma perchè gli angeli hanno deciso di strapparla alla pace eterna? Quale minaccia incombe sull'umanità? Cosa dovrà fare?
Leggete e lo saprete!
seguito della serie:
"As long as I'm around nothing bad happen to you"
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'As long as I'm around nothing bad happen to you '
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**Qualche anno prima: Lucifero**

«È solo una puttana dalla testa scombinata, non si rende nemmeno conto di quello che sta facendo»

«Mio signore… Non capisco… Perché le sta facendo fare tutto questo?»

«Hiddy, Hiddy, ingenua Hiddy. Sei solo un demone di serie C, come pretendi di poter capire?»

«Mi spieghi allora!», la mutazione di basso livello deglutisce, vedo il terrore nei suoi occhi, ma devo ammettere che lo nasconde discretamente bene. «La prego» Aggiunge, mordendosi la lingua.

«Se proprio vuoi saperlo… Ci sto salvando tutti»


«In che modo?»

«Quando mia nipote avrà ripreso il suo potere, tornerà pienamente cosciente delle sue azioni e si odierà a tal punto… Sono curioso di sapere come reagirà» Faccio una pausa, pregustando il momento in cui realizzerà di quali orrendi crimini si è macchiata.

«Inoltre, con lei fuori dai piedi, il figlio che ora porta in grembo sarà solo un’arma nelle mie mani. Questa volta non ci sarà nessuno a uccidermi, nessuna donna mi metterà i bastoni tra le ruote!»

Segue un lungo silenzio, Hiddy mi guarda con ammirazione e poi esce dalla stanza; non è per niente male, ma non mi abbasserò mai a un simile livello. Prendo un bicchiere, verso al suo interno del whisky e mi siedo sulla poltrona del mio ufficio. Tutto sta andando esattamente secondo i piani e ho ancora tre anni per divertirmi con quella marionetta. Sento dei passi e ancora prima che Michele bussi, lo invito a entrare.

«Fratello! Tua… nipote, insomma la tua puttana, è nel giardino e sta uccidendo molti soldati! Fermala»
Mi va di traverso il drink e lascio cadere il bicchiere a terra.

«Impossibile, ha ottenuto solo la parte del suo potere contenuta nella Gabbia; per ultimare le prove del paradiso, dell’inferno e del purgatorio le occorre un anno per ognuna e senza tutto il suo potere non può annullare l’incantesimo che le ho fatto alla mente!»

«Non mi hai capito: è confusa e nessuno riesce a farla calmare, vuoi che uccida ogni angelo reso super potente dal soggiorno temporaneo nella tua Gabbia? Per liberarli da quell’oscura prigione in cui Gabriele e Castiel li avevano rinchiusi ho rischiato molto e non lascerò che una puttana renda i miei sforzi vani!»

«Razza di idiota! Ti meriteresti trecentomila frustate per avermi fatto sprecare inutilmente del buon whisky. Se è confusa e non è in pieno possesso delle sue facoltà mentali è la Jessica malleabile, la sua seconda personalità dal nome Crystal»

«Jessica, Crystal comunque chiami quella puttana tienila sotto controllo»

«Non tirare troppo la corda, Michele»

«Non puoi parlarmi così fratello, non sono un tuo subordinato. Potrei anche andarmene e del tuo esercito resterebbe ben poco, chi credi che gli stia più simpatico a quegli idioti senza cervello? Il loro salvatore o chi li ucciderebbe senza pensarci un attimo?»

«Ti strapperei le ali seduta stante, ma ho questioni più urgenti di cui occuparmi; vado a fermare Crystal prima che ammazzi i tuoi amanti»
Michele impallidisce e la mia unica reazione e di ridergli in faccia.

«Ah Michele, ricorda che se la chiami Jessica o puttana ancora una volta, ti ferirò non solo nel corpo e non solo nell’orgoglio»

«Ti scegli le più fuori di testa e poi ti stupisci se passano più tempo a creare problemi che a succhiartelo»
Estraggo la mia spada d’arcangelo e gliela lancio con forza, trafiggendolo lì dove non batte il sole. Esco dalla stanza, ridendo per le sue urla di dolore.
Percorro i lunghi corridoi ignorando i demoni e gli angeli caduti che si zittiscono quando passo io in segno di rispetto; taglierei la gola a ognuno di loro, ma sono pedine necessarie.  
Raggiungo uno dei portoni principali ed esco nell’oscuro giardino della reggia infernale. Non devo cercare con lo sguardo Crystal, poiché si trova poco distante da me circondata da cadaveri ancora caldi.
«Jessica! No! Ti prego!»
Mia nipote con un gesto secco e rapido trafigge l’angelo Caduto con la sola forza della mano e ne afferra la grazia; si sprigiona molta luce, ma dura poco poiché Crystal la estrae dal corpo con tanta furia da ucciderne il proprietario. Nemmeno conoscevo questo metodo per uccidere un angelo.
«Io non sono Jessica, quella era solo una donna fragile ed io non lo sono!»
Tu non sei proprio nulla, cara nipote. La grande Jessica, la figlia dell’arcangelo Gabriele e del demone Lilith, l’eccezionale donna che ha sacrificato la sua vita per uccidere me e la sua stessa madre è solo un lontano ricordo; la gloriosa moglie del Winchester, per cui ogni angelo avrebbe dato la vita, non esiste più. Non sei nessuna delle tue due facce, non sei la spietata Crystal e nemmeno la pura Jessica. Non sei niente, anzi meno di niente. Sei solo la mia puttanella.


**Presente: Gabriele**
Sono sdraiato su un soffice letto, nella mia zona privata del paradiso, accanto a me Castiel fissa il cielo stellato con fare assorto e gli occhi blu non hanno la loro solita luce brillante.

«Che cosa ti angustia?»
Chiedo, voltando un po’ lo sguardo verso di lui; lo vedo sospirare e passarsi una mano tra i capelli mori.

«Stavo pensando a Jessica»
A quel nome mi irrigidisco, mille ricordi e tanto, troppo dolore porta con sé il nome di mia figlia.

«E?»
La voce mi esce strozzata e più alta di qualche ottava rispetto al solito: non mi piace parlare di lei, se ne parlo diventa tutto reale.

«Niente»
Dice poi, freddo, voltandosi dall’altra porta e dandomi le spalle. Da qualche tempo il nostro rapporto non va a gonfie vele, quasi desidero le liti, almeno sarebbe qualcosa…

**Presente: Jessica**

«E chi? Non conosco nessuno di così potente che vorrebbe tirarmi fuori»
«Qualcuno ci sarebbe: la figlia che hai avuto con Lucifero»
Quelle parole mi pungono in pieno petto, nella mia mente si palesa un’immagine: una neonata fragile, coperta di sangue e liquidi, con uno sguardo fin troppo maturo e consapevole.
«Lei… Scarlett… È qui?»
«Si mamma, sono qui»

 

**angolo dell'autrice**
La vita non mi permette quasi di scrivere, la cosa che mi fa respirare aria fresca... Scusate il ritardo.
Grazie della lettura. Alla prossima!

   
 
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