CAPITOLO DUE

Una potente forza lo spinse attraverso il varco. In pochi istanti si ritrovò in una  stradina, era giorno nel posto in cui si trovava, impaurito percorse il viale correndo e vide un piccolo bar, un negozio di gomitoli di lana ed alcune abitazioni. Continuava a correre quando ad un tratto si scontrò con un ragazzo di circa 17 anni (la sua età) quest’ultimo vedendolo molto impaurito gli chiese:
’’Hey amico, tutto ok? Ti serve aiuto?’’
Larry intuì che era italiano così scandendo bene le parole in inglese gli chiese dove si trovasse, il ragazzo con grande difficoltà gli rispose:
’’We a-r—e in Ro-m—e! Ar-e yo-u a to-uri-st?''
Larry annuì e gli chiese come si chiamasse:
’’I’m Daniel but for the friends Danny’’ rispose il ragazzo italiano.
Larry  sorrise anche se terrorizzato dalla situazione apprezzò lo sforzo di Danny nel parlare inglese e si sentì subito a suo agio. Incominciarono a parlare, di molte cose e trovarono anche molti aspetti in comune fra di loro. Per alcuni minuti Larry si era totalmente scordato di Incline Village e ad un tratto mentre mangiavano un gelato, nella sua testa risuonò una voce che pensava di conoscere
"Larry! Larry dove sei andato a finire?!?’’
Si alzò di scatto e prima di scappare promise a Danny che prima o poi sarebbe riuscito a spiccicare qualche parola di italiano. Larry scappò e tornò al varco, lo attraversò e in un secondo si ritrovò nel giardino di casa sua in Nevada. La pietra si richiuse di scatto, il tempo di metterla nell’enorme tasca dei suoi bermuda che ecco arrivare mamma Ally che dalla veranda urlò:
’’Lawrence Guardanapo! Sono cinque minuti che ti chiamo! Ma dove diamine eri andato a finire?!?! Forza che la tavola ti aspetta per essere sparecchiata!’’. Larry per la prima volta si sentiva veramente fortunato, ma allo stesso tempo era stupito e perplesso.
Come era arrivata la pietra nel suo giardino?? E perché proprio a lui? Come aveva potuto trasportarlo nel posto che avrebbe sempre voluto visitare??