Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: StewyT    06/07/2014    11 recensioni
«Mi devi spiegare perchè diavolo hai detto che siamo cugini e.. improvvisamente hai cambiato scenario. Cugini ma non di sangue, così non andiamo contro l'incesto? Che cazzo mi significa?»
«Cosa vuoi che ti dica, Brendy? L'unica spiegazione della tua presenza in casa doveva essere legata al fatto che fossimo di famiglia, e potevi essere solo mia cugina»
«E per il resto?»
«Mi sono accorto di aver fatto una coglionata. Come la mattiamo se ti porto a letto? Come avrei raccontato ai miei amici la notte passata con te se loro avessero saputo che eri mia cugina?! A pensarci però.. l'incesto è ancora più interessante»
«Daniel! Stai scherzando!?»
«Perchè dovrei!»
«Perchè non verrò mai a letto con te e lo sai benissimo. Non ci siamo mai minimamente sopportati, perchè diavolo dovrei venire a letto con te quest'estate?Sei fuori. Assolutamente fuori. Io non verrò mai a letto con te. Né tanto meno su quel divanetto sporco.. che schifo!»
«È solo per questo che non verrai a letto on me? Perchè ci siamo sempre odiati?!E che ne fai della bellezza che hai accanto? La sprechi guardando altrove!?»
«Daniel. Io ho Jim, come devo fartelo capire?»
«Tu non lo ami»
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Good Girls & Bad Boys'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ipnotic Dragons.
«Sveglia» mi sento urlare nelle orecchie, ma non riesco ad aprire gli occhi. Mi sembrano siano incollati.
Mi smuovo leggermente, e mi sento attaccata. Non riesco a divaricare le gambe come mi piace fare appena sveglia, e non riesco ad allontanarmi dalla presa ferrea di qualcuno.. di Dan.
«Dan, alzati, dai. Oggi è il gran giorno!»
Gran giorno per cosa?
Dove siamo? Sono ancora nella radura?
Neanche due minuti dopo, un fortissimo getto d'acqua congelata mi si schianta addosso, incollandomi vestiti e capelli al viso, e scollandomi gli occhi.
Li apro velocemente per capire cosa sta succedendo intorno a me. Muovo lo sguardo da una parte all'altra. Non riesco a capire niente, sono ancora troppo addormentata.
Mi giro verso Dan, che continua a stringermi come se non ci fosse un domani, e si guarda attorno altrettanto disorientato.
«Hey piccioncini! Avete intenzione di scollarvi o anche solo di alzarvi?» dice David ridendo, accompagnato da Jake con una bottiglia vuota tra le mani.
«Maledetto. Ti sembra il modo di svegliare una povera ragazza?» dico con la voce impastata. Lui ride.
«Andiamo, perchè sprecare tempo a dormendo?»
«Perchè ne abbiamo bisogno, Jake» ribatto io, affondando il viso nel petto di Dan, il quale, continua a stringermi forte, incurante di quello che succede attorno a noi.
«Dai, Dan, alzati. Abbiamo appuntamento alle dodici, e sono già le nove»
«Le nove? È così presto? Diamine vi odio» dico allontanandomi da Dan, e aggrappandomi a Jake per alzarmi.
«Ecco, contenti?» do un buffetto a David, e mi dirigo da Amy nella tenda.
«Prendi un accappatoio, ti porto nel posto più bello che ci sia» mi annuncia lei senza neanche salutarmi.
«Vuoi fare un.. bagno?»
«Perspicace, eh?» dice Dan abbracciandomi da dietro.
Io arrossisco, e cerco di allontanarlo.
«Perchè no?»
«Perchè non ho il costume, Amy»
«Ah, insomma, siamo solo noi, non ti vedrà nessuno».
Mi tira per una mano, e mi trascina attraverso le foglie, il profumo del verde, il cielo azzurro e cristallino, in un pezzettino della radura che è magnifico.
Gli alberi non sono altissimi, si vede molto di più il cielo che si riflette in una pozza di acqua naturale, trasparente come acqua fresca che esce da una sorgente.
«Oh Dio» dico guardando quella meraviglia.
Amanda mi sorride, e si spoglia velocemente mettendo tutto in un angolino.
La guardo ed è meravigliosa. Quei lunghi capelli ricci, il bellissimo fisico. La invidio.
Ha un piccolo disegno al confine delle mutande.
Un draghetto, molto più piccolo di quello di Dan, e di un colore diverso, questo è azzurro, e ha gli occhi neri.
Mi fa un occhiolino, e poi si tuffa. Attorno a lei si formano mille cerchi di acqua trasparente, e posso resistere ad ogni cosa, ma non ad un bellissimo specchio d'acqua, quindi, considerato che ho anche i vestiti già bagnati, mi butto senza perdere neanche un secondo per spogliarmi.
L'acqua mi accoglie, e mi sento subito fresca e felice, anche se, devo ammettere che i vestiti incollati addosso non sono proprio piacevoli, quindi mi tolgo velocemente pantaloni e t-shirt, e butto tutto sulla riva.
«Oh! Finalmente ti sei decisa. È il nostro piccolo paradiso questo»
«Sì, è proprio un paradiso» mi distendo sull'acqua e mi rilasso lasciando che mi porti di qui e di lì.
«Come lo avete scoperto?»
«Lo ha scoperto Jake. Una sera eravamo tutti in campeggio qui, lui era ubriaco e si è incamminato per i boschi. Il mattino dopo, quando ci siamo accorti della sua assenza ci siamo incamminati tutti molto spaventati, e lo abbiamo trovato qui, mezzo fradicio, con i postumi della sbronza, steso tra l'erba e il terriccio.»
Scoppio a ridere.
«È una storia vera, te lo giuro!»
«Oh beh conoscendo Jake ci credo»
«Chi mi ha nominato?» Jake spunta dal nulla, si spoglia velocemente e si tuffa, seguito da David. Anche loro due hanno dei dragoni tatuati al bordo delle mutande,e non hanno niente da invidiare a Dan. Sono altrettanto belli e perfetti.
Dove li hanno trovati? Sembra di essere su un dannato set fotografico, ci manca solo Dan, che arriva e si spoglia beatamente facendo ammirare a tutti quel maestoso fisico che si ritrova.
Si tuffa, e risale a galla con gli occhi liquidi, e i capelli neri, resi ancora più scuri, incollati alla fronte.
Sorrido e li tiro indietro. Lui mi ferma la mano e ne bacia il palmo, il tutto sotto lo sguardo languido di Amanda e il mio sconvolto.
Perchè non potevo lasciare i suoi maledetti capelli dove erano?
«Timidona la nostra Brendina» arrossisco e guardo di traverso Jake.
Dan scoppia a ridere e mi abbraccia.
«Perchè non fai che abbracciarmi e mettermi in ridicolo, ultimamente?» gli sussurro.
«Perchè mi piace»
«Ti piace mettermi in ridicolo?»
«Mi piace abbracciarti, Brenda. Mi piace tenerti stretta»
«Oh, mi hai appena chiamato Brenda. Stai bene?»
Sorride.
«Mi correggo. Mi piace abbracciarti, Brendy»
Gli do un pizzico, e presso per farmi allontanare, cosa che fa a malincuore.
«Allora, quando i piccioncini avranno finito di spulciarsi dirò il programma per la giornata, okay?» David dice sorridendo.
Mi giro verso di loro, e Amy ci guarda con un sorriso che va da un orecchio all'altro, Jake ammicca e David sorride ancora.
Stanno travisando le cose?
Vedono di sicuro qualcosa di diverso da quello che c'è tra me e Daniel.
Ma esattamente, cosa c'è tra me e Daniel?
«Piccioncini?» domando io.
«Progetti?» domanda Dan.
«non siamo piccioncini. Siamo amici e basta» dichiaro poi io sovrastando la voce di Dan.
«Oh, se lo dite voi» dice Amy. «io tifo per voi»
«Anche io» commenta Dan.
«Siamo quasi cugini» commento io.
«Non lo siete affatto. Ti stai solo arrampicando sugli specchi»
«no, David. Sono fidanzata»
«Non ami il tuo ragazzo» afferma Dan.
«Okay basta! Non siamo in terapia di coppia. Anzi non siamo affatto una coppia. David, ti prego, dicci questo maledetto programma per la giornata qual è!»
«Stavamo solo scherzando, Brendy» si affretta a dire Amy.
«Va bene. Vi chiedo scusa. Ultimamente sono un po'..»
«Suscettibile sull'argomento» finisce Dan la mia frase, e io lo fulmino con lo sguardo. Proprio non ne vuole di stare al suo posto.
David sorride e parte sparato con tutto quello che faremo. Mi fermo su:
«Andremo al negozio, dove Brendina diventerà ufficialmente una di noi, e poi torneremo a casa, ci rilasseremo, e dopo attenzione: tutti alla festa di Axton, okay? Sarà una bomba quella festa. Soprattutto se accompagnata dalla nostra musica» sorride ancora, e Amy batte le mani come una bambina che è stata appena accontentata.
Io guardo tutti titubanti e chiedo «negozio? Ufficialmente una di voi?»
Mi volto verso Dan che mi guarda sorridendo.
«Hai notato qualcosa di strano in tutti noi?»
«A parte una grave malattia mentale, Dan?»
«A parte» dice Jake.
«Uhm» Ho notato qualcosa di strano? Il drago!
«Il drago!» quasi lo urlo. «È il drago, vero?»
«È il drago» afferma David.
Applaudisco felice.
«Aspetta!» urlo. «Avete intenzione di farmi tatuare un drago?».
Nessuno risponde, e si sa che chi tace acconsente.
«NO. No. No. No. No, ragazzi. Non si può fare. No. Assolutamente.»
«Dai, Brendina. L'ho fatto anche io. Va bene anche piccolissimo come il mio»
«Amy il problema non è solo grande o piccolo. Io odio sentire dolore, e non oso immaginare quanto faccia male un tatuaggio»
«Non soffrirai molto. Te lo giuro. Il nostro tatuatore di fiducia ha la mano più leggera di una piuma» afferma Jake.
«Non se ne parla. No. Voglio essere una del gruppo, ma non voglio fare questo tatuaggio. Non posso. Se lo scoprisse mia madre? Sarei finita»
«Non lo scoprirebbe. Insomma ti fai vedere nuda da tua madre?»
«No, Jake, no. Ma si pensa che vada a mare con mia madre, che viva nella sua stessa casa»
«non lo scoprirà, Brendy, basta coprirlo un po'» mi rassicura Dan. «E se lo facesse le diciamo che ti ho costretta io e che è un tatuaggio semi-permanente.»
«Ragazzi se lei uccide me, io uccido voi. Intesi?»
«Non ti ucciderà» parla di nuovo Dan.
«Siete proprio sicuri che io debba farlo? È proprio necessario? Non mi considerereste una del gruppo anche senza quel tatuaggio?»
«Certo che sì» dice Amy, che si becca sei occhi infuriati, e due grati.
«Quindi non c'è motivo di farlo, no?»


Ed è proprio perchè non c'è motivo che ci troviamo, quattro ore dopo, da Setta. Il loro tatuatore di fiducia. Bah.
È un tipo alto, magrissimo, tatuato da testa a piedi. Due dilatatori alle orecchie, una scarnificazione a forma di stella sul dito medio destro, ma nonostante questo sembra davvero un tipo sul quale riporre fiducia.
Ha un sorriso gentilissimo, e degli occhi neri rassicuranti.
«Sei pronta?» mi dice infilandosi dei guanti di lattice azzurri.
«No» dico ridendo per il nervoso.
«Avanti, ci siamo noi qui con te!» afferma dolcemente Dan.
David e Jake sono dietro Setta, e già ridono come pazzi, Amy mi tiene la mano destra, molto pazientemente, e Dan quella sinistra; il suo volto e a pochi centimetri dal mio, e se non fosse che sto per iniziare il mio quarto d'ora di sofferenza immane, molto probabilmente mi lascerei trasportare dalla bellezza dei suoi occhi e delle sue labbra carnose tese morbidamente a mostrare i denti.
«Durerà poco. Lo abbiamo scelto piccolo» afferma Setta.
«Piccolo e viola, con gli occhi blu» aggiungo io.
Occhi blu come il mare. Blu come un cielo stellato. Blu come gli occhi di Dan.
«Perfetto. Adesso non so, stringi i denti, oppure stringi le mani di Dan ed Amy, o urla o fai quello che vuoi. Tra un'oretta avrai il tuo piccolo e bellissimo drago e sarai fuori da qui, okay? Fidati del tuo bel Setta»
«Okay, Setta. Mi fido di te» sussurro.
E non ho neanche il tempo di dirlo che Setta punta l'ago al confine con le mie mutande e inizia a lavorare. Nello stesso momento in cui l'ago si poggia sulla mia pelle e l'inchiostro entra dentro di me, inizio ad urlare e mordere e stringere la mano di Dan.


Sono avanti allo specchio, nel piccolo bagno di Dan, e dopo una bellissima doccia rilassante, che è riuscita a non farmi pensare al dolore sentito durante il tatuaggio, non faccio altro che ammirare il piccolo drago coperto da un po' di carta trasparente.
Daniel entra nel bagno e mi abbraccia da dietro.
«Potresti, per piacere, smetterla di abbracciarmi e di entrare in bagno quando sono nuda, o quasi?»
«Non sei nuda»
«Lo sono quasi, Dan».
Lui sorride.
«Okay. Sei ancora traumatizzata dal dolore?»
«No. Avevate ragione. Non è stato così doloroso come credevo»
«Mi sembrava il contrario nello studio. Urlavi come se ti stessero strappando chi sa cosa da dentro la pancia»
«Beh non sono abituata al dolore, okay? L'ho detto.» sbuffo, e lui mi stringe di nuovo.
«non sei abituata neanche agli abbracci?»
«Perchè?» chiedo.
«Perchè mi sembri sempre fredda quando ti abbraccio»
«Beh, se magari facessi decidere a me quando voglio abbracciarti forse sarei meno fredda»
«Ma così rischierei di non averti mai tra le braccia»
«Sono pericoli che un uomo coraggioso deve rischiare».
Lui ride.
«Hai intenzione di metterti qualcosa di molto corto questa sera?»
«Perchè?»
«Beh.. te lo sconsiglio. Non vorrei far impazzire tutti i ragazzi dell'università del Montana»
«Oh. Addirittura!» Dan mi sorride.
«Non vorrai farmi impazzire»
«Ti ci vuole così poco?» lo spingo leggermente.
«Dan.. Senti ultimamente tu ti sei avvicinato parecchio» prendo una grande boccata d'aria, e cerco le parole giuste per chiedergli di allontanarsi un po', anche se forse non è proprio quello che desidero. «Siamo amici, Dan.» dico in modo forse troppo duro.
«Lo so» annuisce lui. «E non mi sembra di aver fatto niente che un amico non farebbe, ma se ti sembro troppo.. appiccicoso va bene. Proverò ad esserlo di meno. Non ho avuto molte amiche e con Amy mi sono sempre comportato così. Se a te da fastidio cercherò di..» si interrompe e scoppia a ridere.
«Che argomenti che tiri fuori. Muoviamoci che tra un po' passa David» dice poi spingendomi fuori dal bagno e chiudendo dietro di se la porta.
È impazzito o cosa? Prima sembra voglia fare chi sa quale discorso e poi scoppia ridere? Ditemi: sono io la pazza?


Entriamo in questa casa bellissima, piena di persone che non conosco.
Sono accompagnata da Dan, gli altri del gruppo, e un vestitino bordeaux anni sessanta, corto, con buona parte della schiena nuda, e delle converse nere.
Mi sento a mio agio in quel vestito, anche se non potrei dire lo stesso del posto in cui mi trovo e delle persone con cui sono.
Si avvicina a noi un tizio alto e pompato. Ha una birra tra le mani e un sorriso da invidiare. Dan si allontana leggermente e lo abbraccia.
«Come va amico?» gli chiede.
«Bene» l'altro, che penso sia Axton, risponde sorridendo.
«Ti presento Brendy»
«Tua cugina.» mi sorride e allunga una mano.
«Piacere Breny»
«Piacere tutto mio» gli sorrido. «Axton?»
«Esattamente. Avanti, venite» tira Jake per un braccio e ci porta in una cerchia di persone che si muovono lentamente seguendo il ritmo di una canzone dei Bastille. Jake e Dan non fanno che salutare gente, mentre David e Amy si fondono in un unico dolcissimo abbraccio, io mi guardo attorno, mentre Axton fa domande del tipo: «ti piace stare qui?» alle quali rispondo con semplici e veloci monosillabi.
«Lei è la mia migliore amica» dice poi spingendo verso di me una ragazza dai capelli biondi e gli occhi marroncini. Mi sorride.
«Sono Hana» dice poi stringendo la mia mano.
«Piacere Hana. Io sono Brendy.»
«Resterai per molto qui?»
«Tutta l'estate. Tu?»
«Io e mio fratello partiamo dopodomani. Andiamo in vacanza dai nostri nonni» mi sorride. «mi dispiace che tu debba restare qui.» dice poi grattandosi il capo.
Forse qualche settimana fa avrei risposto con un «oh, anche a me, credimi» ma adesso non ci penso minimamente. Sono più che fortunata a passare qui la mia estate. Ho incontrato delle persone meravigliose, che a quanto pare alla prima occasione si liberano di me. Mi giro cercando Dan, ma lo rivedo solo dopo circa cinque minuti. Ha tra le mani due grossi bicchieri. Uno contiene un drink super-alcolico, l'altro un'aranciata.
«Suppongo che quello analcolico sia per me!?»
«Certo che no» dice ridendo. «Cia Hana. Come stai?» da un bacio sulla guancia alla bionda e lei arrossisce. «Abbastanza bene. Dopodomani si parte» sorride a Dan che esibisce trentadue denti meravigliosi sputando un:
«Oh, mi dispiace. Anche quest'estate scappi da me, eh?»
«Esattamente. Ci si rivede l'estate prossima. Io vado» dice poi frettolosamente, allontanandosi e schioccando un occhiolino a Dan.
«Le piaci?» chiedo a Dan.
«Tu dimmi a chi non piaccio?»
Sbuffo.
«Quel giorno in cui mi avresti spiegato come fai ad essere così modesto non è ancora arrivato, vero?»
«No» gira la testa a destra e sinistra e sorride.
«Quando imparerò ad essere modesto ti avviserò.»
«Oh, per lo meno sai di non esserlo per niente»
«Ovviamente, Brendy. Allora? Vuoi quest'aranciata?»
«No. Preferisco una birra. Vado a prendermela aspettami qui» sbuffo allontanandomi tra la calca di gente.
Arrivo al tavolo enorme pieno di bibite, tra cui molti alcolici, e cibo.
Prendo un panino e lo mordo velocemente. Ho talmente fame che mangerei anche un orso. Jake mi abbraccia ridendo.
«Lo shock per il dolore ti ha fatto venire più fame del solito, eh?»
«Nah. Mangio così quasi sempre» gli sorrido e mordo ancora il panino al prosciutto. «Ecco perchè mi ritrovo questa» indico la mia pancia, e lui scoppia a ridere.
«Se glielo permettessi Dan ti aiuterebbe a smaltirla in poche notti»
«Jake. Che battuta di poco gusto» gli do uno schiaffo su una spalla,e lui scoppia a ridere.
«Che poi.. oddio potrei aiutarti anche io eh, Brendina bellina» dice ancora ridendo.
«No. No» giro frettolosamente la testa. «No. Finiamola con questo argomento».
Lui ride ancora i più. «Okay. La finisco, bomba sexy»
«Jake!» urlo e gli do un pugno nello stomaco. Lui si piega in due dalle risate.
«Adesso basta, oppure questo finirà sui tuoi bellissimi capelli e la tua pregiata camicia blu» gli dico mostrandogli una birra. Lui si alza in piedi e sventolando una mano esclama «sono in pace, lo giuro. Basta».
Prendiamo le nostre birre, io prendo una pizzetta, e ci avviamo verso la folla.
Mi dirigo dove Dan mi stava aspettando, ma non c'è più.
Faccio un giro su me stessa, e vedo Dan e David su un piccolo palcoscenico.
David è seduto con la sua chitarra, Dan è ancora in piedi, e sventola una mano nella nostra direzione.
«Oh!» esclama Jake. «Mi dispiace lasciarti sola, Brendina, ma la folla mi chiama» dice sorridendomi. Mi lascia un bacio su una guancia, e si dirige, mentre tutti gridano il suo nome, verso gli altri.
Dan sorride e prende il microfono tra le mani.
Tutti chiamano il suo nome, e lui scoppia a ridere.
«Okay. Premetto che non ci eravamo preparati e che questi non sono i nostri strumenti, quindi non aspettatevi chi sa cosa» per la prima volta Dan è modesto?. «Insomma, già siamo fighi. Non possiamo anche essere impeccabili». Tutti ridono, lui continua accennando ad un sorriso. «Dunque parlo a nome degli Ipnotic Dragons. Esatto. Abbiamo trovato un nome» ride di nuovo. «Beh questa sera vi suoneremo Addicted to you.».
Lancia un occhiolino al vuoto, così di sicuro ogni ragazza presente penserà che l'occhiolino sia per lei.
Attacca David, e subito dopo Jake. L'ultimo è Dan che inizia a cantare battendo le mani sulla sua chitarra.
La sua voce è roca e profonda. Mentre canta è come se stesse indirizzando le sue parole a me, infatti ogni singola lettera, parola, frase, mi entra dentro e mi scalfisce. Ogni volta che muove le labbra e ne esce un suono, questo arriva dritto verso di me, e come una lancia mi entra dentro.
Gli occhi di Daniel si puntano nei miei. Tra tutta la folla, i suoi occhi cercano i miei, e riescono a trovarli.


Don't know just how it happened,
I let down my guard...
Swore I'd never fall in love again but I fell hard.
Guess I should have seen it coming,

caught me by surprise...
I wasn't looking where I was going,
I fell into your eyes.

You came into my crazy world like a cool and cleansing grace.
Before I knew what hit me baby you were flowing though my veins...



Non so proprio come sia successo ,
Ho abbassato la guardia...
Ho giurato che non mi sarei mai innamorato di nuovo, ma è accaduto
Immagino che avrei dovuto vederlo arrivare
mi ha colto di sorpresa ...
Io non stavo guardando dove andavo,
Sono precipitato nei tuoi occhi

Sei venuto nel mio mondo pazzo come una folle e purificante grazia
Prima che io sapevo che cosa mi colpisse, baby, scorrevi dentro le mie vene...



Non so perchè, ma mi piacerebbe che Dan stesse davvero parlando di me in quella canzone. Mi piacerebbe essere la grazia purificante del ragazzo più speciale che io abbia mai incontrato. Mi piacerebbe far innamorare uno come lui, significherebbe essere forte. Più forte di qualsiasi altra cosa.
Ma non è così. Non sono una grazia purificante, non ho fatto innamorare Dan, e sto facendo l'unica cosa che non dovrei fare: farmi trasportare da lui, che alla fine ha un solo scopo: portarmi a letto.


La canzone finisce, e tutti iniziano ad urlare ed applaudire chiedendo un bis.
Gli Ipnotic Dragons scendono dal palco sorridenti e soddisfatti, e si ritrovano improvvisamente accerchiati da ragazze. David corre da Amy, Dan e Jake restano lì, e sembrano gli unici cagnolini in un deserto di cagnoline in calore.
Mi viene da vomitare. Se solo qualche secondo prima avevo pensato che quella canzone potesse essere in qualche modo, dedicata a me, adesso sono certa al cento per cento che non lo sia.
Prendo un'altra birra e cerco di allontanarmi il più velocemente possibile da tutta quella gente. Mi gira un po' la testa e mi sento da vomitare.
Riesco ad uscire, mi siedo su una panchina e inizio ad inspirare ed espirare.
Brendy. Brenda. Innamorata? Di quel deficiente?
Nah.
Sbuffo e prendo un sorso di birra. Il liquido pieno di bollicine mi scende frizzante ed energetico in gola, poi nello stomaco. Lo sento quasi camminare dentro di me.
«Fa a tutte questo effetto» mi giro e trovo Hana seduta al mio fianco.
«Cosa?» alzo un sopracciglio.
«Dan. Fa a tutte questo effetto. Tutte si innamorano i lui»
«No. No. Non sono innamorata di lui. Sono sua cugina» farfuglio arrossendo.
«Non lo sei» dice lei sorridendo. «Qui tutti sappiamo tutto di tutti» mi sorride ancora.
«Non sono innamorata di lui, Hana. Tu invece?»
«Certo che no. Sono innamorata di quel deficiente del mio migliore amico. Solita storiella. Sono friendzoonata» ride. Forse sto per essere congelata nella fiendzone anche io.
«Non gli hai mai detto che ti piace?»
«No» sorride. «Non lo farò mai.»
« Ha una ragazza?» le chiedo. Lei arrossisce. «No. Non che io sappia».
«Oh» le si illumina il volto. «Matty. Vieni!».
Un ragazzo biondo, con il suo stesso nasino e il suo bel sorriso, si avvicina a noi.
«Lui è mio fratello» si apre in un sorriso. «Anzi, il mio gemello. Matty»
Matty mi sorride. «Piacere».
«Piacere mio. Io sono Brenda».
«Senti noi andiamo via. Vuoi venire con noi?» azzarda lui.
«Dove andate?»
«A fare un giro in macchina. Così viene sonno alla mia piccola sorellina».
«Sono nata prima, io Matty. Fa poco il cretino» dice lei colpendolo.
«Allora? Che fai?» mi chiede di nuovo il biondo.
«Andiamo» gli sorrido.
Mi alzo, prendo la borsa che è poggiata dentro, non degno di una parola Dan, avvinghiato a una ragazza, né Jake, appartato con un'altra, né i due fidanzatini, e corro in macchina da Hana e Matty.
«Se non vi avessi incontrati a quest'ora sarei lì fuori ad ubriacarmi»
«E invece..» annuncia Matty alzando il volume della musica. «Diamo inizio al nostro ultimo giorno qui» grida ridendo. A lui si unisce la sorella che gli stringe la mano.
Matty incalza e sfrecciamo via.


Sono ormai le due di notte.
Non abbiamo fatto niente di che, ma quando la macchina si ferma avanti al portone di casa, vorrei chiedergli di ripartire e continuare a girare assieme.
Non lo faccio, ovviamente. Scendo dalla macchina, abbraccio Hana e Matty e gli dico che mi sarebbe piaciuto conoscerli prima, loro di rimando dicono che l'estate prossima resteranno in Montana, e io gli prometto che tornerò a salutarli.
Apro la porta. Tutte le luci sono ancora spente: sono sola in casa.
Accendo la luce nella saletta, e mi avvio alle scale. Salgo velocemente, sperando che Dan sia già sul letto, invece no.
Mi siedo sul letto. Sono ufficialmente una di loro, eppure mi hanno lasciata da sola tutta la sera. Col cazzo che mi considerano una del gruppo.
Sbuffo, mi spoglio e mi catapulto in bagno seguita da pigiama estivo e mp4.
Ed Sheeran accompagna la mia doccia con la sua poesia e la sua voce dolce e morbida.
Esco, e anche se un po' infreddolita mi siedo fuori al balconcino.
Penso a Jim e a Kat. Chi sa se stanno già dormendo.
Apro whatsapp. Kat è online.
«Cosa succede?» Kat risponde con voce impaurita, al primo squillo.
«Niente. Mi è venuta un po' di malinconia»
«Oddio. Mi è sceso il cuore nei calzini» rido.
«Mi manchi Kat.»
«Oh, ma quanto romanticismo. Hai bevuto?»
«No. Mi sono fatta un tatuaggio»
«Tu cosa?»
«Hai capito, Kat. Mi sono fatta un tatuaggio. Sono uscita con i ragazzi e..e mi hanno lasciata sola, ed è così che in questo momento mi sento: sola»
«No. Ci sono io con te»
«No. Non sei qui con me. Non ci sei tu, non c'è Jim. Neanche Dan è qui in casa. Sono completamente sola»
«Brenda. Sappiamo entrambe della tua paura di stare da sola in casa la notte. Ma entrambe sappiamo che sei forte. Dai. Calma»
«Ti voglio bene, Kat. Scusa se ti ho disturbata»
«Stavo rileggendo Colpa delle stelle» risponde lei ridendo. «La parte del funerale organizzato e.. stavo pensando a cosa potresti dire al mio funerale» dice ancora sorridendo.
«potrei dire di essere stata fortunata ad incontrare una persona così speciale che fa di tutto per farmi stare bene. Una che finge di leggere una cosa che amo, solo per distrarmi dalla mia paura». Lei ride.
«No. Stavo leggendo davvero. Te lo giuro su Gus»
«Okay. Non puoi aver giurato falso»
«Assolutamente no» dichiara lei.
«Non puoi raggiungermi qui per un paio di giorni, vero?» chiedo improvvisamente.
«Oh..penso di..no. Mi dispiace. Sai che farei tutto per te. Lo sai. Cercherò di convincere mia madre a lasciarmi venire. Te lo giuro»
«Sì, lo so, Kat. Scusa per averti messa in difficoltà con questa richiesta. Non volevo»
«tranquilla. Va bene. Troveremo il modo di vederci»
«Skype» annuncio io. «Abbiamo skype.»
«Perfetto allora appena potrai faremo una bella videochiamata così mi presenterai anche a quel bonazzone di Dan»
«Kat. Dai» lei ride.
Sento aprire la porta, poi degli stramazzi e dei gridolini.
Una ragazza ride, poi sento la voce di Dan. Chiede alla ragazza di aspettarlo in silenzio.
«Oddio è tornato Dan»
«E quindi?»
«Sono incazzata con lui» dichiaro.
«Sei forse.. gelosa? Ti sta iniziando a piacere più di quanto dovrebbe. O sbaglio?»
«Sbagli!»
«Non mentirmi, Bren»
«Okay. Sai che ho sempre.. pensato di non essere fatta per Jim. Sai che non mi ama e io non lo amo. Beh sto bene con lui. Ma con Dan.. sono in paradiso. È un ottimo amico»
«Amico?»
«Sì» annuisco come se lei fosse di fronte a me. «Penso di sì»
«Qui ci parte una grande scopata, amica»
«Kat!» quasi do un urletto.
Poi si apre la porta, e salto dalla sedia.
«È tornato. Devo attaccare. Ci sentiamo domani?»
«Notte piccola. Ti voglio bene» mi schiocca un bacio e attacca.
Poso il cellulare e guardo Dan.
«Sei ancora sveglia» dice sorridendo.
«Esattamente.»
«Che fine hai fatto? Non ti ho più vista. Sei.. scomparsa»
«Sono andata a fare un giro con Hana e Matty»
«Ma non li conoscevi neanche»
«Beh persone che non conoscevo non mi hanno lasciata sola, a differenza tua e degli altri» dico con un tantino di cattiveria in più a quella che pensavo di riuscire a far trapelare.
«Che vuol dire?»
«Vuol dire che sono rimasta quasi tutta la sera da sola, mentre tu palpeggiavi quelle ragazze, e Jake se ne andava in bagno con una»
«È forse una scenata di gelosia?»
Scoppio a ridere.
«Ti sembra una scenata di gelosia?» alzo un sopracciglio. «È solo che ci sono rimasta molto male. Basta»
Dan sbuffa. «Non sarei potuto restare tutta la sera con te» alza le spalle.
«Perchè poi chi ti saresti sbattuto questa sera?» mi alzo dalla sedia e mi punto di fronte a lui. «Mi sembra giusto come ragionamento.»
«Hai voglia di litigare, Brendy?»
«Non chiamarmi Brendy» urlo.
«Non urlare» mi tappa la bocca e si avvicina un po' troppo a me.
I suoi occhi blu sono dritti nei miei.
«Pensavo ti stessi divertendo con noi, qui»
«Anche io. Questa sera però mi avete dimostrato che non faccio esattamente parte del gruppo. Oppure voi vi dividete così quando andate da qualche parte?»
«Senti Brendy»
«Senti, Dan» lo interrompo. «Fa quello per cui eri venuto in camera. Prendi quello che devi e va dalla ragazza giù. Non mi sembra giusto lasciarla sola.»
Lui sbuffa.
«Ti è piaciuta la canzone?»
«Cosa c'entra adesso?» gli chiedo nervosa.
«Ero venuto qui per chiedertelo e tu mi hai detto di fare quello che dovevo..»
Nascondo il viso tra le mani. «Mi farai impazzire.»
«Allora?»
«Allora non ricordo neanche quale fosse»
La sua espressione cambia, si rattrista.
«Peccato, era quasi tutta dedicata a te.»
Mi gira forte la testa e devo sedermi sul letto. Faccio l'indifferente, ma proprio non mi riesce bene. Si vede di qui in America che ricordo perfettamente quelle parole, che ho sperato che fossero per me quelle parole.
Si vede che gli salterei tra le braccia e lo stringerei forte. Si vede che Dan mi sta piacendo parecchio.
«Va beh. Se non hai voglia di parlare io andrei»
«Va pure. Divertiti e grazie per la compagnia».
«Si può sapere cosa diamine hai?» mi punta il dito contro, e mi viene il magone.
«Succede che mi sento profondamente sola. Succede che mi manca Kat. Mi manca Jim, e mi mancano persino i miei. Sto male. Voglio tornare a casa. Non voglio più stare da sola» Dico. E mi sembra quasi che io stia per scoppiare in lacrime.
Improvvisamente però mi ritrovo stretta a lui, e in qualche modo sto meglio.
Lo guardo arrossendo.
«Che diamine stai facendo?» gli chiedo non alzando gli occhi verso lui.
«Ti sto dando la buonanotte» sospira al mio orecchio.
«La prossima volta non farlo.» provo ad allontanarmi, e quasi leggendomi nel pensiero mi stringe di più.
«Brendy voglio semplicemente farti capire che non sei sola. Okay? Ci sono io con te»
«Ti ricordo che mi hai lasciata sola senza neanche presentarmi ai tuoi amici, e lo stesso ha fatto Jake»
«Ho sbagliato. Abbiamo sbagliato. Mi dispiace.» dice quasi urlando.«Non essere arrabbiata con me»
«Lo sono.» dichiaro. «Sono arrabbiata con te e Jake.»
«Anche con Jake?» chiede lui.
«Certo. Sono amica di entrambi, ed entrambi mi avete lasciata sola. Avete sbagliato» dico. Poi mi allontano da lui.
«Non succederà più, okay?»
«No. Non succederà più perchè tra due settimane vado via, e perchè fino ad allora non uscirò più con voi. Non verrò più alle vostre feste.»
Mi sento quasi una bambina dispettosa, e questo mi innervosisce.
Lui sbuffa.
«Non vedi l'ora di andare via, vero?»
«No» dico andando contro a quello che vorrebbe dire il mio cervello.
«Voglio vedere Jim, ma mi mancherete»
«Parli sempre al plurale. Io? Io ti mancherò?» dice scandendo «io»
«Ovvio. Sei diventato uno dei pochi ragazzi con i quali riesco a parlare e esprimermi liberamente. Da quello che più odiavo a quello a cui voglio più bene.» mi sorride.
«Allora non sei arrabbiata con me!»
«Va dalla ragazza, Dan»
Non mi aspetto che lui resti, e infatti non lo fa.
Apre il cassetto e prende una bustina argentata. Si avvicina a me e mi da un bacio. Poi sussurra un: «la canzone era davvero dedicata a te. Ti voglio bene, davvero, Brendy. Sei l'unica ragazza, oltre ad Amy, con la quale io abbia mai avuto un qualche tipo di dialogo. Sei speciale».
Annuisco, e vorrei che mi abbracciasse come ha fatto prima, ma non lo fa.
«Usa dei tappi per le orecchie» dice poi allontanandosi con un sorriso furbo.
Appena la porta si chiude, mi sento di nuovo sola, persa, e mi manca.
Mi mancano le sue braccia.
Prima di iniziare nuovamente a pensare, mi butto con la testa sotto il cuscino, e prego di addormentarmi velocemente.



Spazio autrice.
Heilà! Come va?
Uhm.. non ho molto da dire, quini.. niente.
Grazie per le recensioni, spero che ne arrivino parecchie anche qui :3
(se non avete chiesto di vedere il video potete ancora farlo, eh!)
Grazie a tutti quelli che leggono anche senza recensire e.. yeeeep! Grazie a tutti lol
Okay. Sto impazzendo. Sì.
Uhm.. Ipnotc Dragons? Che ne dite, vi piace come nome? :3
E.. il capitolo? Cosa ne pensate? Fatemi sapere!!

StewyT.

 
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: StewyT