-Lucciole-

-Ti mostro una cosa.- Aveva sussurrato Sanji al suo orecchio, afferrandogli una mano e portandola via dalla festa.
Il biondo la stava trascinando sul vecchio pontile di legno, illuminato a festa dalle lanterne, lontano dal chiasso della festa.

-Si può sapere che cavolo fai?- chiese Nami, infastidita.
-Sorpresa.- disse quello divertito all’espressione infastidita della ragazza, ed aumentò il passo.

Nami proprio non capiva perché si erano dovuti allontanare da quella festa, piena di persone ed allegria, per spostarsi ... Dove? Non sapeva neanche dove stavano andando.

Sanji si bloccò, facendo sbattere delicatamente la ramata sulla sua schiena.
-Siamo arrivati.- disse sornione, voltandosi verso Nami mostrandogli con una mano il posto.

Erano su una collina, dove si vedeva benissimo tutte le luci della festa, che a quell’altezza sembravano tante piccole lucciole.

-E’ bellissimo.- sussurrò Nami, avvicinandosi ad un albero e sedendosi ai suoi piedi –Ma come hai fatto a conoscerlo?- domandò incuriosita.
Sanji la seguì, sedendosi al suo fianco –Venivo sempre qui da bambino.- disse sereno, osservando quello spettacolo.

Rimasero in silenzio per un po’, presi ad osservare quelle luci allegre ma silenziose.
-Sono felice che mi hai portato qui.- ammise quella, posando la testa sulla sua spalla, inalando il profumo del luogo.
-Anche io.- ammise lui, stringendola a se.

Se solo si fossero guardati in torno, avrebbero visto uno spettacolo ancor più bello. Una miriade di lucciole.