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Autore: m4ryb4m    26/08/2008    1 recensioni
Eccomi qui con un'altra fan fiction che vede come protagonista Matt Tuck dei Bullet for My Valentine. E' diversa dall'altra, prima di tutto perchè l'ho scritta in prima persona (un esperimento che spero mi sia venuto bene!) e poi anche dal punto di vista del contenuto. Veramente questa storia è composta da due mini fan fiction...inizialmente avevo pensato di concluderla con la prima, ma poi sono andata avanti ancora un pò, poi mi saprete dire, se avrete voglia, cosa ne pensate! Premetto che i fatti avvenuti nell'altra mia storia (I'm there til the end) non hanno niente a che fare con questa, è come se quelle vicende non si fossero mai verificate. Concludo dicendo che i Bullet for My Valentine "non mi appartengono" e che scrivo al solo scopo di divertirmi. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi volto, esitante, e mi trovo davanti un bel paio di occhi blu, che ho già visto quel pomeriggio, anche se non appartengono esattamente alla prima persona che spererei di vedere in questo momento.

"Elisabeth?" chiede di nuovo lui

"Matt?"

Lui annuisce, indossa un passamontagna nero, ma l'ho riconosciuto subito.

"Non sapevo che tu frequentassi certi posti" afferma con tono provocatorio accennando al locale alle sue spalle

Lo fulmino con lo sguardo "Sono capitata qui per caso, veramente"

Ovviamente lui non ci crede "Per caso? Diciamo piuttosto che volevi passarti una seratina in compagnia di qualche bello stallone..."

"Allora, come vedi la mia seratina sta andando contro le mie aspettative" ribatto ironica

Lui ride e tace un momento. Sono sicura che sta pensando ad un'altra delle sue terribili frecciatine, devo precederlo.

"Tu invece? Hai avuto sfortuna con le fans e sei venuto qui per consolarti?" spero di non aver esagerato, forse avrei dovuto lasciargli tempo per rispondere

Lui non da a vedere di essere infastidito "Lizzie, per chi mi hai preso? Non sono uno che fa quel genere di cose, sai?"

Odio quando la gente mi chiama Lizzie! "Cos'è tutta sta confidenza Matthew?" uso volontariamente il suo nome per intero per fargli capire che siamo praticamente due perfetti sconosciuti

"E va bene Elisabeth" scandisce ogni lettera in modo odioso, quasi quasi preferivo Lizzie! "Come mai ti trovavi qui stasera, se non eri a caccia di uomini?"

Il suo modo di parlare di argomenti così in modo tanto disinvolto mi mette ancora più a disagio.

"Mi si è fermata la macchina a quello che credo sia un chilometro da qui, ed ero venuta a cercare aiuto, non sapevo che ci fosse un locale del genere. Invece tu al contrario mi sembri proprio un cliente abituale."

"Dai, smettila con questa storia. Io e i ragazzi abbiamo pensato di fare un salto dopo il concerto, giusto per bere qualcosa, io non avevo intenzione di fare null'altro, stasera non è proprio serata." Pronuncia le ultime parole in tono piuttosto serio, non posso far altro che credergli.

"Ho capito, beh, allora credo che gli altri si preoccuperanno se non torni dentro al più presto" cerco di essere un pò più gentile

"No, Padge è già completamente andato, Moose e Jay ci manca poco che non partano anche loro."

"Quindi a te tocca stare sobrio per riportarli a casa?"

"Diciamo di sì"

Guardo per terra, non so più cosa dire. Forse potrei chiedere a lui se mi può prestare il cellulare per chiamare casa. No, è meglio di no, perchè un musicista di successo dovrebbe dare una mano ad una come me, che in più ha anche dimostrato di avere una certa antipatia nei suoi confronti?

"Allora, che hai intenzione di fare con la macchina?"

"Credo che entrerò e chiederò di usare il telefono, chiamerò i miei e mi farò venire a prendere"

"Dove abiti?" chiede lui interessato, senza smettere di guardarmi con quegli occhi blu, devo ammettere che un pò mi intimidisce quel suo sguardo.

"A meno di una ventina di minuti da qui. E' proprio per questo che mi sono innervosita ancora di più quando mi si è fermata l'auto, non mancava tanto per arrivare a casa."

"Se vuoi posso dare un'occhiata alla macchina e poi posso prestarti il cellulare per chiamare. Meglio che tu non entri in un posto del genere, potresti subire uno shock" aggiunge con una risatina derisoria

Come fa ad essere odioso e gentile allo stesso tempo?

Rimango in silenzio per un pò, non sapendo bene che dire

"Allora?" riprende lui "Dove è la tua macchina? Mi ci sai portare?"

Annuisco.

"Ok, andiamo, dai." rimette una mano sulla mia spalla e la toglie dopo un paio di minuti che camminiamo

"Grazie" riesco a dire finalmente. Non so bene il perchè ma mi sento enormemente in imbarazzo in questo momento.

Lui fa un cenno impercettibile e dopo qualche istante di silenzio riprende la conversazione "Comunque durante l'intervista sei stata brava, nonostante non fossi super informata riguardo al nostro gruppo"

"Credo che questo sia da prendere come un complimento"

"Già, e bada bene che io non ne faccio spesso" continua a parlare guardando dritto davanti a sè

"Allora devo ritenermi fortunata"

"Fortunatissima direi."

Mi volto verso di lui e vedo che sorride, ha proprio delle belle labbra...

"Che c'è?" si gira anche lui e mi guarda dritto negli occhi, evidentemente si è accorto del mio silenzio fin troppo lungo.

"Oh, niente, niente" mi affretto a rispondere io. Meno male che è buio, non oso immaginare come è rossa la mia faccia!

"Ma quanto hai camminato prima, si può sapere?"

"Beh, in effetti ho corso per più di dieci minuti..."

"Hai corso eh? Avevi paura di avere un folle omicida alle tue spalle?"

"Diciamo che non sono un'appassionata delle lunghe camminate notturne, soprattutto d'inverno e in zone praticamente disabitate." Un brivido mi percorre, comincio ad avere seriamente freddo, quanto mancherà ad arrivare alla macchina?

"Sicura di essere tranquilla ora?" mi domanda di nuovo Matt con tono incerto

"Si, perchè?"

"Ti ho vista tremare"

"Ah, no....è solo che ho un pò di freddo, non perchè io sia spaventata."

"Hai freddo?"

Annuisco stringendomi nelle spalle e infilando le mani nelle maniche della giacca, ho dimenticato a casa i guanti!

Matt si toglie i guanti neri di lana e la sua sciarpa e me li porge "Mettiti questi dai"

"Ma no, dopo sarai tu ad avere freddo"

"Oh, io ci sono abituato, tranquilla" mi sorride e intravedo i suoi denti bianchi e perfetti, come posso rifiutare un'offerta del genere?

Indosso i suoi guanti, che sono ancora caldi nella parte interna dopo che li ha messi lui. Anche la sua sciarpa oltre ad essere morbidissima e tenere perfettamente al caldo, è impregnata del suo profumo, qualcosa di unico, particolare e piacevole allo stesso momento. Un attimo, ma che cosa sto pensando?!?

"Va meglio, ora?" il tono di Matt è premuroso

"Sì...grazie" E adesso perchè faccio fatica anche a sostenere il suo sguardo?

***

  
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