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Autore: Sathia    26/08/2008    3 recensioni
IN QUESTA STORIA SI PARLERA' DI DIO E DELLA RELIGIONE IN MODO MOLTO POCO LUSINGHIERO. CHI POTESSE OFFENDERSI E' PREGATO DI NON LEGGERE.
Questa è una long-long fic, dove accadrà un po’ di tutto. Riparte dall’estate tra il quinto e sesto anno. Se l’unico modo che hai per salvare tuo figlio fosse dannare la sua anima, accetteresti? Non esiste bene e male, tutto si confonde e prende una nuova forma… forse i miracoli esistono, ma per certi peccati non c’è perdono. Una storia forte e dolorosa, alternata a momenti di comicità. Tanti personaggi e tante coppie di tutti i generi, passate e presenti.
Genere: Romantico, Triste, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yuri | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Scusate il ritardo, ma a aprile Alex è uscito a prendere le sigarette e il mio investigatore lo ha ritrovato solo tre giorni fa, su una spiaggia Brasiliana con tanto di drink con l'ombrellino. Sig sob... mi odia... continua a scappare...

No, a dire il vero ho avuto problemi con il pc... credevo si sarebbe ripreso, ma dopo un mese e mezzo in fin di vita è definitivamente morto e ne ho dovuto prendere un'altro. Addio, mi mancherai tanto anche se eri un catorcio...

Buona lettura.

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Demoni redenti – Angeli peccatori

 

“Per te sarei disposto a dichiarare guerra a Dio”

“Io invece per te sarei disposta a ucciderlo”

   

3- Ritorno a Grimmauld Place

[…]

 

Erano passati alcuni giorni da quando aveva fatto quel sogno, e Harry iniziava a innervosirsi per non aver ricevuto nessuna risposta alla lettera, da parte di Silente.

 

Stava facendo i bagagli, quel pomeriggio Remus sarebbe andato a prenderlo, così da poter finire le vacanze a Grimmauld Place insieme ai suoi amici. Per la prima volta non era molto felice di lasciare Privet Drive.

Le cose a casa dei suoi zii non andavano male. Certo, non lo trattavano da re ma, da che ricordasse, quello era l’anno più tranquillo che avesse mai passato e poi gli sarebbe mancato Michael, erano diventati buoni amici. Con lui si sentiva a suo agio come se lo conoscesse da sempre. Quel ragazzo gli trasmetteva qualcosa di strano, non in senso negativo, era più una sensazione dolce e fuggevole come il profumo. Sì, il profumo di qualcosa lontano perso tra le pieghe del tempo, che riusciva solo a scorgere, ma lo stesso gli comunicava tanta malinconia. Come un ricordo dimenticato, ma impresso a fuoco sulla sua anima. Senza accorgersene portò la mano a sfiorare la cicatrice sulla sua fronte.

 

Il suono del citofono riscosse Harry da quei pensieri infausti –Maledizione. Perché sono sempre in ritardo?- Harry borbottando, buttò gli ultimi libri nel baule e si diresse a rotta di collo al piano inferiore.

 

-Remus-

 

-Ciao, Harry?!- la faccia del licantropo era atteggiata in una posa dubbiosa.

 

Il moro non capendone la motivazione, subito gli chiese -Che ti è successo?-

 

-Che è successo a me? Che è successo a te piuttosto?!- il tono era a metà tra lo sconvolto e il divertito, ma vedendo che il ragazzo non capiva proseguì -Non puoi non essertene accorto, sembri un’altra persona. Ti assicuro, fatico a riconoscerti. Com’è possibile, mi distraggo un secondo e tu diventi un uomo?-

 

-Remus non esagerare, sono sempre lo stesso. Dai, entra un momento-

 

A dire il vero anche lui se n’era accorto, in quelle poche settimane il suo corpo si era completamente sviluppato. Ora non era più il ragazzino magrolino di un tempo, ma un bellissimo ragazzo di un metro e ottanta, con un corpo statuario forte e tonico, i muscoli ben sviluppati dal Quidditch si delineavano lungo tutta la sua figura dalle proporzioni perfette, la pelle ambrata e liscia. Anche il viso era cambiato e aveva preso dei tratti accentuati e mascolini. I capelli erano sempre gli stessi, neri come la notte e scomposti, gli incorniciavano il viso e facevano risaltare quegli occhi di smeraldo grezzo.

 

Sembrava quasi che le sue cellule si fossero svegliate tutto d’un colpo e si fossero impegnate al massimo per dargli in un mese l’aspetto da eroe, che non aveva mai avuto. L’unica cosa di cui non si era ancora accorto era quanto fosse diventato bello. Tanto da indurre persino zia Petunia a addolcire il comportamento nei suoi confronti.

 

-Non porti più gli occhiali?- chiese Remus a un certo punto.

 

-Oh, è già un mesetto che li ho tolti. È stato strano ma un giorno vedevo meglio senza, piuttosto che con. Ora aspettami un secondo qui, vado a prendere le mie cose e andiamo, i miei zii sono fuori e preferirei non essere in salotto con un lupo mannaro, quando torneranno- disse, con un ghigno per niente Griffondoro.

 

-Va bene- gli sorrise di rimando il licantropo.

 

Rimase un momento nell’ingresso a fissare le scale nel punto dove il ragazzo era sparito, poi sospirando sussurrò -Spero che questa volta tu possa vivere davvero. Metti fine a questa guerra e vivi felice, come non hai potuto fare allora Vlad- poi, come ricordandosi improvvisamente di una cosa importante, annunciò a voce alta per farsi sentire dal giovane -Silente mi ha dato un messaggio da riferirti-

 

-Davvero? Quando l’hai visto?- giunse la risposta, urlata dalla camera in cima alle scale.

 

-Spiegami tutto. A dire la verità, mi stavo un po’ preoccupando per il suo silenzio- aggiunse Harry, una volta tornato nell’ingresso con tutte le sue cose.

 

-Sì, sai ieri sono passato da scuola e così, sapendo che venivo a prenderti, mi ha chiesto di riferirti che non è riuscito a scoprire niente, ma che la situazione è sotto controllo. Che succede?- aggiunse in tono preoccupato.

 

Il moro era piuttosto deluso. Non sapeva se era il caso di spiegare la situazione a Remus. Magari lui, essendo stato un grande amico di Sirius, sapeva chi era la donna che stava cercando, ma non voleva riaprire le ferite ancora sanguinanti di entrambi.

 

-Nulla, l’avevo sentito perché ero preoccupato che Voldemort potesse cercare di introdurre qualcuno dei suoi nella scuola. Sai, chi meglio di un mago oscuro può insegnare a difendersi da loro? Credo che, tra Raptor e Barty Crouch, l’abbiamo ampiamente dimostrato- disse sospirando pesantemente.

 

-Ehm… effettivamente- dovette concordare, grattandosi nervosamente la nuca -Se la cosa può farti star più tranquillo, Silente mi ha chiesto se posso… ecco… tornate io a insegnarvi Difesa- disse il professore con un sorriso imbarazzato e il moro, senza parole, rispose buttandogli le braccia al collo.

 

-Grazie Harry- mormoro il licantropo, restituendo l’abbraccio.

 

-Sono così felice per te e poi, tu sei il miglior insegnante di difesa che abbiamo mai avuto. Davvero- agli occhi di Lupin il ragazzo sembrava un bambino che avesse ricevuto per il suo compleanno il regalo che desiderava da mesi, ma non aveva mai avuto il coraggio di chiedere.

 

Era una benedizione vederlo sorridere. Dalla morte del padrino si era disperatamente chiuso in se stesso e, per un attimo, l’uomo aveva avuto il timore che non sarebbe più riuscito ad aprirsi veramente.

 

Con un’espressione risorta come una fenice dalle ceneri dei malandrini, si trovò a domandare “Migliore di un mago oscuro?”

 

-Oh sì, certo. Anche perché tu non cercherai di farmi la pelle entro la fine dell’anno e questo ti fa guadagnare un sacco di punti- gli comunicò Harry con un tono solenne, che fu totalmente vanificato dal sorrisetto strafottente dipinto sul suo viso.

 

-Ma pensa un po’ te cosa mi devo sentir dire- stette al gioco l’amico con tono sconsolato, poi con un sorriso sincero gli sussurrò, come se avesse paura di rovinare l’allegria del momento -Qualunque cosa ti sia successa ti ha fatto bene. Sono felice di vederti così allegro-

 

-Ho un amico che quando esagera col bere diventa un po’ filosofo- gli confessò il giovane, arrossendo un poco.

 

-Beh, credo di doverlo ringraziare. Un giorno me lo dovrai far conoscere- lo rassicurò il Licantropo, sorvolando sul fatto che sicuramente il moro non incontrava l’amico a casa degli zii e quindi sgattaiolava fuori di nascosto, infischiandosene dei pericoli che avrebbe potuto incontrare, ma visti i risultati non sarebbe riuscito ad arrabbiarsi nemmeno volendo.

 

-Certamente. Sono sicuro che ti piacerà- confermò sorridendo. Un sorriso sollevato e sincero. Remus rimase un attimo incantato, pensando che quel sorriso radioso gli era davvero mancato, in tutta la sua bellezza ultraterrena.

 

Espirando piano tornò al mondo reale, sentendo la macchina dei Dursley fermarsi nel vialetto -Ora però sarà meglio andare. Non credo tu voglia salutare i tuoi zii ed io non voglio farmi sgridare come un bambino da Molly. Era già abbastanza in pena sta mattina- e detto questo, al cenno affermativo del giovane, preparò la passaporta senza ulteriori indugi, afferrò parte dei bagagli del ragazzo e insieme sparirono.

 

[…]

 

Ritrovarsi a Grimmauld Place, ora sua, senza Sirius fu un duro colpo per Harry. Mentre il numero 12 compariva davanti ai suoi occhi, un macigno sempre più pesante gli incurvava le spalle. Il peggio era, il moro lo sapeva, che le cose sarebbero peggiorate una volta all’interno.

 

Appena entrato infatti, l’aria gli si blocco in gola e le cose precipitarono quando tutti iniziarono a guardarlo con compassione e a cercare di tirargli su il morale.

 

‘Cazzo, non pensavo che l’avrei mai pensato ma: voglio tornare dagli zii’

Dall’esterno non si poteva scorgere nulla di quello che avveniva interiormente, Harry sorrideva e rispondeva gentilmente a tutti.

 

Solo Hermione si accorse che qualcosa non andava e disse, col suo solito tono da maestrina –Harry, hai finito i compiti??- per vedere se accoglieva la scappatoia.

 

Appiglio che naturalmente lui afferrò al volo -Sì Herm, ma avrei bisogno di farti vedere un paio di pergamene di cui non sono troppo sicuro-

 

-Ma certo, quando vuoi- gli disse un po’ dubbiosa. Da quando in qua Harry finiva i compiti a metà luglio? Al massimo, il giorno della partenza per Hogwarts.

 

Harry le rivolse un sorrisetto che diceva chiaramente ‘Lo so cosa stai pensando, non ti fidi mai delle mie capacità, ma sta volta ti ho fregata’ e si affrettò a rispondere -Se ti e’ possibile subito, prima mi tolgo il pensiero meglio stò-

 

-Ok Harry, andiamo in camera mia- sorridendo timidamente, imbarazzata per aver fatto la figura della maestrina.

 

Ron, che fino a quel momento era rimasto in silenzio scioccato dall’aspetto dell’amico, s’intromise -Hey Harry, non vorrai davvero fare i compiti con Hermione. Sei appena arrivato, vieni di la e raccontaci cos’hai fatto quest’estate- il tono era gioviale, ma solo in superficie.

 

Il moro aveva capito subito dove il suo amico volesse andare a parare e questo lo fece innervosire parecchio.

 

-Ron, se avessi voluto parlarvi della mia estate avrei risposto alle vostre lettere- il tono gelido usato fece rabbrividire tutti i presenti -Visto che non l’ho fatto, fai due più due e capisci che preferisco studiare piuttosto che farmi compatire da uno solo dei presenti-

 

Detto questo, si avvio su per le scale senza guardare in faccia nessuno, seguito da una triste Hermione, che non si spiegava come Ron potesse essere tanto insensibile certe volte, e lasciando dietro di sé un infuriato rosso che, in effetti, non aveva assolutamente afferrato il significato di quelle parole.

 

Appena la porta della camera fu chiusa Harry tirò un lungo sospiro, si mise seduto sul letto affondandosi le mani nei capelli come per far chiarezza nei suoi pensieri, poi si rivolse all’amica -Grazie Herm, non sai quanto questo sia importante per me. Non sarei resistito per molto-

 

Lei, in piedi davanti all’amico, si chinò un po’ in avanti mettendogli una mano sulla spalla per richiamare la sua attenzione -Non ti preoccupare ma dovrai scusarti con Ron, lui non voleva…- tentò, ma fu subito interrotta.

 

-Oh, sì che voleva. Voleva a tutti i costi impedire che io mi trovassi solo con te. Visto che è troppo vigliacco per confessarti i suoi sentimenti, non se la deve prendere con me”

 

La riccia avvampò letteralmente -Ma che dici… io… lui non- iniziò a balbettare.

 

-Dai, non fare cosi- la blandì ridacchiando. Vederla così imbarazzata, non era cosa da tutti i giorni -Lo sanno pure i sassi che è pazzo di te e che ora e’ geloso marcio di me, come lo era due anni fa di Krum. E sanno pure che tu lo ricambi-

 

Non riusciva proprio a smettere di ghignare, soddisfatto delle reazioni della bella ragazza davanti a lui. In effetti, lui non ci pensava mai, ma ogni anno la sua amica diventava sempre più bella. Quell’anno sicuramente avrebbe fatto perdere la testa a un sacco di ragazzi e fatto diventare verdi d’invidia tutte le ragazze. Era normale che Ron fosse geloso, ma non di lui cazzo, per lui Hermione era un’amica e una confidente. Sì l’amava, ma non in modo romantico. Pensandoci, anche Ron era molto cambiato, anche per lui valeva lo stesso discorso che aveva fatto per l’amica. Oddio, gelosi e testardi com’erano, si sarebbero strozzati l’un l’altra prima di dichiararsi.

 

Hermione cercando disperatamente di cambiare argomento tornò al motivo per cui erano andati in camera -Allora, per i compiti... già che ci siamo ti do una mano a farli-

 

Harry vedendola sempre più rossa e con gli occhi puntati per terra, mentre si torturava una ciocca di capelli, decise che non era il momento di insistere -Non serve Herm, li ho già finiti- i suoi occhi di smeraldo brillarono di malizia -Pensavi che mentivo al piano di sotto, vero?-

 

La ragazza voleva sprofondare, non gli aveva creduto nemmeno per un secondo -Scusa Harry, è che gli anni passati non…- si trovò a farfugliare.

 

-Non ti scusare. È vero, gli anni passati aspettavo sempre fino all’ultimo secondo, non mi sono mica offeso. Quest’anno dai Dursley, non mi muovevo dalla stanza per praticamente tutto il giorno e ho ripassato un po’- la giustificò con dolcezza l’amico, prendendole la mano.

 

Sollevata per non averlo offeso, Hermione tornò quella di sempre -Beh, meglio così, finalmente mi hai dato retta e hai capito l’importanza dello studio-

 

-Infatti. Siccome l’ho capito, mi puoi fare un favore Herm?- confermò il moro con l’espressione più innocente che gli riuscì, cosa che non prometteva mai nulla di buono -Mi potresti prestare un po’ dei tuoi libri d’approfondimento?-

 

La ragazza sgranò gli occhi. Ok, era palese, quello era un Mangiamorte sotto pozione polisucco. ‘Harry Potter’ e ‘libri d’approfondimento’ non erano parole da associare in nessun caso, tanto quanto ‘Severus Piton’ e ‘campi fioriti’. Rabbrividì impercettibilmente quando nella sua mente si formò l’immagine di Piton che intrecciava ghirlande in un campo di fiori colorati.

 

-Davvero? Harry, credo che dovresti studiarti per bene i libri di testo degli anni passati, prima di pensare ad approfondili- provò a dissuaderlo -Approfondire certi argomenti senza conoscerne le basi potrebbe essere pericoloso-

 

Harry la capiva, nemmeno lui si sarebbe fidato del se stesso di solo un paio di mesi prima. -Veramente ho già fatto anche quello. Ho letto e studiato tutti i libri degli scorsi cinque anni- la tranquillizzò.

 

-Ma com’e’ possibile?- sbottò l’altra, poi vedendo l’espressione del moro, rettificò -Non perché tu non sia intelligente, ma sei stato dai tuoi zii solo un mese e mezzo, avresti dovuto leggere un libro al giorno-

 

La sua espressione si distese, e ridacchiando le chiese per scherzo -Se vuoi puoi provare a interrogarmi- ricordarsi, dopo quelle parole, che con Hermione non si scherza sullo studio, e vedendo il luccichio rapace negli occhi di lei rabbrividì. Lo aveva preso assolutamente in parola.

 

Dopo quasi un’ora durante la quale la riccia gli fece le più svariate domande, alle quali fortunatamente lui rispose più che bene, a volte menzionando dettagli che nemmeno l’amica conosceva. Hermione si arrese.

 

-Anche se non so proprio come tu abbia fatto. Prendi tutti i libri che vuoi da me- poi riflettendo aggiunse -In più, se ti interessa, su al secondo piano c’e’ la libreria dei Black, devo ammettere che è molto ben fornita. Ci sono libri rarissimi e antichi-

 

Harry sogghignò -Lieto di averti convinta, credo che ci farò un salto. Almeno sarà un rifugio sicuro dagli scocciatori-

 

-Credo che ti nasconderai spesso lì ma…- il tono era diventato serio e preso un bel respiro continuò -Ti prego Harry, io capisco tu non voglia nessuno che ti compatisca, ma noi siamo tuoi amici e… beh, non ci allontanare-

 

Il moro sorrise dolcemente. Hermione, oltre a essere diventata molto bella, era anche molto dolce e sensibile, lo capiva e confortava meglio di chiunque altro -Grazie di tutto piccola, non ho intenzione di allontanarvi, ma Ron non capisce. Non sono fatto di ceramica per la miseria, sembra che tutti mi trattino come se stessi per rompermi e questo mi manda in bestia-

 

Ripensando alle scene pietose che avevano imbastito i membri dell’Ordine al suo arrivo, la ragazza sbuffò sonoramente -L’ho visto, cercherò di tenerti il più lontano possibile gli scocciatori, in modo da evitare inutili spargimenti di sangue in questa casa-

 

-Come farei senza di te?- le chiese il ragazzo, prima di abbracciarla di slancio e sussurrarle all’orecchio -Sarei perduto senza la tua amicizia. Quindi cerca di non finire ad Azkaban, per esserti liberata in maniera definitiva degli scocciatori-

 

I due si staccarono per guardarsi negli occhi e iniziarono a ridere. Tra una risata e l’altra lei buttò fuori qualcosa che somigliava molto, a un -Vedrò cosa posso fare, ma non garantisco niente-

 

Una volta che riuscirono a sedare le risa e ricomporsi un pochino, decisero di scendere a dare una mano per la cena. Sulla porta Hermione si voltò e, puntando il dito contro l’amico, lo accusò -Tu non devi pensare che la mia pazienza sia poca, solo per il mio comportamento con te e Ron. Voi siete casi disperati-

 

Il moro carezzandole la guancia, divertito le ripose -Oh, ma io non lo faccio. Veramente, pensavo al pugno che hai tirato a Malfoy non più di un anno e mezzo fa-

 

Anche lei sorrise -Se lo meritava. E non hai idea di che soddisfazione sia stata, in quel momento ho capito cosa ti spinge a mettergli le mani alla gola ogni volta che lo incontri-

 

-Oh, ecco perché tenti di impedirmi di mettergli le mani addosso con molta meno convinzione da allora- ancora ridendo, i due si diressero in cucina.

 

[…]

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Grazie, come sempre, a tutti coloro che commentano. E' un piacere leggere quello che pensate. Spero di avere molti commenti a cui rispondere.

valefan: Prima di tutto, un saluto e un bacio, a Edward e a te. Non vi preoccupate, sentirsi in confusione è normale... mia mamma che legge questa storia e coraggiosamente, commenta in anteprima ogni capitolo, mi ha gentilmente detto che: è ora che io vada a farmi vedere da uno bravo, perchè non sono proprio normale. E lei, essendo mia madre, dovrebbe capire un po meglio i miei ragionamenti... hehehe. Quindi non ti preoccupare e qualunque idea ti venga in mente sparala, mi appassionano e intrigano i ragionamenti di chi legge le mie storie. A dire il vero, sono bloccata terribilmente al settimo capitolo (mi sono impantanata e non riesco ad andare nè avanti, nè in dietro... sig sob). A presto, baci...

PiccolaSerpe: Grazie Fede. Dracuccio caro...mhmmmm... dovrai attendere almeno fino al quinto capitolo, ma ti assicuro che, nel frattempo, non ti farò annoiare. Il mio Harry è una specie di proiezione di me e del mio caratteraccio...quindi non è esattamente un griffondoro modello... fammi sapere se ti piace. Per quanto riguarda Luce beh... per ora non la si vedrà se non di striscio, ma al momento giusto hehehehe... Alex ringrazia per il complimento e ti manda un bacio. Ciao.

meg89: Il mio neurone ricambia il saluto del tuo criceto... Per quanto riguarda la storia posso dirti che:

- No, Luce non è affatto un vampiro.

- No, no, ha l'età che dimostra... più o meno.

-Non ha avuto una relazione con Sirius, per carità è un uomo sposato... *ops, forse ho detto qualcosa di troppo ^,^*

-Voldy la riverisce e la teme per dei buoni motivi, ma su questo non dò anticipazioni, in nessun caso.

Ma ora passiamo a altro, scommetti che riuscirò a farti cambiare idea sul bel biondo? In fondo, Lucius ha un suo perchè e io lo voglio inserire in maniera importante nella storia. Michael... hehehehehe ^_^ non so ancora come lo imbucherò nella storia, ma abbi fede. Sì, sì, ho letto la tua storia e ti ho lsciato un commentino... baci a presto.

A presto bella gente e commentate numerosi.... ^_^ baci,

Sathia & Alex

  
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