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Autore: fiocca_en    06/07/2014    0 recensioni
Passato, presente e futuro, tre fili intrecciati tra loro da un velo sottile fatto di memorie e speranze. è questo che lega Melody e Liam, le memorie di un passato difficilmente dimenticabile e le speranze in un futuro migliore. Due passati che all'apparenza non hanno niente in comune, due passati di due città diverse, due passati legati da una macchia di sangue.
Due passati, un solo destino.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam

Sto di nuovo cambiando città e spero vivamente che questa sia l’ultima volta. Ho promesso al giudice Harris che avrei fatto di tutto per non cacciarmi nei guai, avevo solo quest’ultima possibilità, altrimenti per quel poco tempo che rimaneva al raggiungimento della maggiore età sarei finito in un riformatorio e l’idea non mi piaceva affatto. Ricordo ancora il racconto di questo posto dettomi da un ragazzo in quel breve periodo quando ho abitato a Nottingham e credo di non essermi spaventato mai così tanto in vita mia perciò ho intenzione di rendere fieri di me il giudice Harris e i signori Carter, David e Elizabeth, che mi hanno preso in custodia. Sono una bella coppia, entrambi sulla cinquantina, rimasti soli dopo che la loro unica figlia morì per un motivo che purtroppo non so, non parlano molto di lei, un bel giorno decisero di volere una compagnia e quando fui espulso dall’ultima scuola e arrivai qui a Brighton decisero di tenermi con loro. Non finirò mai di ringraziarli soprattutto perché non mi hanno giudicato come fanno tutti non appena sanno qualcosa del mio passato.

“Benvenuto alla St. Patrick High School Signor Payne”.

Ecco la voce cantilenante del preside che mi accoglie in questo prestigioso istituto, come lo ha appena definito. Mi trovo in presidenza insieme a David che si alza, seguito a ruota dal preside cui stringe la mano e saluta per poi invitarmi a fare lo stesso e mi accompagna nel corridoio prima di andarsene.
Eccomi di nuovo solo, in un posto dove non mi conosce nessuno e dove io non conosco nessuno. Sbuffo e guardo l’orario. Prima ora: Chimica, Aula 3, primo piano. Non mi resta che avviarmi alle scale.

Melody

“Melly è ora di alzarsi.”

Oddio è già ora, non sono ancora pronta. Apro gli occhi e subito vengo accecata dal sole che si è intrufolato dalle fessure della serranda  della porta-finestra che dà su un balconcino, proprio di fronte al mio letto. Ecco che vedo la porta aprirsi per dare spazio alla figura di mia madre,già vestita di tutto punto, che mi informa del mio leggero ritardo sulla “tabella di marcia”. Mi alzo e comincio a decidere come vestirmi pensando che comunque non avrebbe migliorato il mio umore. Non ero quel tipo di ragazza elettrizzata per l’inizio della scuola, anzi odiavo il liceo, non solo perché avevo un'unica amica, Juliet, ma anche perché nonostante mi facessi spesso e volentieri i cavoli miei venivo presa di mira dalle stronze e dai loro ragazzi, giocatori di football naturalmente, perché me la cavo piuttosto bene a scuola e perché appartengo ad una buona famiglia, ragione per cui, secondo loro, prendo voti alti. Andai in bagno per una rapida doccia, indossai ciò che avevo scelto e feci colazione per poi dirigermi alla fermata dell’autobus.

Quando arrivai di fronte a quell’immenso edificio, inspirai ed espirai un paio di volte prima di entrare. L’atmosfera dentro era uguale a quella degli altri anni e ciò non era un bene: non era cambiato nulla. Mi diressi verso il mio armadietto e presi i libri che mi sarebbero serviti per letteratura. Richiusi l’armadietto e mi affrettai a raggiungere l’aula 5 al secondo piano visto che ero in ritardo ma sfortuna volle che andai a sbattere contro Jake.

“Attenta a dove vai,strega.”

Strega: mi era quasi mancato quest’orrendo soprannome. Jake e tutti quelli che fanno parte del suo gruppo mi chiamano così per via dei miei capelli rossicci e il viso pieno di lentiggini. Molte credenze popolari attribuiscono questi caratteri alle streghe.

Cercai di ignorarlo e passare avanti ma continuamente mi sbarrava la strada.

“Ehi, amico lasciala stare. Può capitare di urtare qualcuno.”

Mi voltai. Questa voce proveniva da un ragazzo che non avevo mai visto prima. Con uno sguardo gli intimai di andarsene poiché sapevo che sarebbe successo a breve. Infatti, in un batter d’occhio Jake rispose all’ ”offesa” di averlo contraddetto con un pugno e il povero ragazzo si accasciò a terra. Dopodiché Jake se ne andò, seguito a ruota da Amber che era sopraggiunta nel frattempo. Rivolsi il mio sguardo al ragazzo e abbozzai un sorriso di gratitudine. Nessuno mai aveva provato a difendermi, pur sapendo come venivo trattata, ormai ci avevo fatto l’abitudine perciò era facile intuire che questo ragazzo fosse nuovo. Lo aiutai a rialzarsi mentre la folla di studenti si diradava poiché lo spettacolo era terminato e timidamente presi la parola:

“Grazie mille, ma non dovevi. Tutti qui sanno che succede quando si contraddice Jake.”

 Egli rimase zittò per un lungo lasso di tempo che impiegò a fissarmi ma poi, finalmente, anche perché la situazione stava diventando imbarazzante si decise a parlare:

“Lo ricorderò ma non aveva il diritto di trattarti in quel modo. Il mio nome è Liam. Piacere.”

Stavo per rispondere quando il preside si ha interrotti.

“Signor Payne in presidenza.”
 
 
Salve a tutti, eccomi con una nuova fan fiction. Che  dire? Spero che vi piace e vorrei tanto sapere una vostra opinione, è molto importante per me. Recensite, recensite, recensite!
Ps vi chiedo solo di non essere prevenuti. Questo capitolo è un po’ breve perché è una specie d’introduzione.

  
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