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Autore: Lovaticgirl    06/07/2014    1 recensioni
He made me feel alive,
he made me feel good,
he was the only beautiful thing i had,
he completed me.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre entro nell'edificio, mi dirigo nella mia classe. Una volta arrivata in classe, una ragazza dai capelli rosso scuro mi abbraccia fortissimo, prendendomi alla sprovvista. Oh, è la mia migliore amica Joe. 
Non l'ho contattata e sentita tutta questa settimana, mi è mancata. 

''Dio mio, Ari, ma dove diavolo eri finita?!'' mi dice tutta preoccupata.

Beh, va bene che ho la testa tra le nuvole.. ma è lei che è andata in vacanza una settimana. 

''Ma come, vai in vacanza una settimana e ti preoccupi per me?'' le dico ridendo e abbracciandomela. 

''Oh, giusto..'' si pizzica le dita e porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
 ''..E' che mi sei mancata tantissimo e non vedendo nessun messaggio da parte tua mi sono preoccupata.'' mi dice facendosi più piccola che mai. 

Quando fa così, c'è qualcosa che non va. ''Sputa il rospo, ragazza.'' voglio sapere cos'ha da dirmi, quando interrompe i miei pensieri e mi dice che ha anche chiesto a Noah di me. 

''Che?'' riesco solo a dire. 

''Beh.. si, non riuscivo a rintracciarti e ho chiamato Noah per assicurarmi che tu stessi bene.'' Mi dice. 

''Ma io non sono arrabbiata che tu l'abbia chiamato, è strano, visto che voi due non potete stare nella stessa stanza per più di due minuti.'' Rido. 

Sorride e sospira come se si fosse levato un peso di dosso. ''Comunque, ho cercato di stare un po' lontana dal telefono, avevo bisogno di stare in pace, volevo stare sola. Ero troppo presa dai miei pensieri che non mi sono ricordata della tua vacanza, mi dispiace.'' Le dico sinceramente. 

Mi tira per un braccio e mi dirige in fondo all'aula in modo che possiamo chiacchierare senza che nessuno ci interrompa. ''Non ti preoccupare Ari, è tutto okay.'' Mi sorride come solo lei sa fare. 
Quel sorriso dolce che mi tira sempre su quando sono giù di morale. E' speciale. 
E' la ragazza più dolce di questo mondo. Mi sento così fortunata ad averla con me. 

All'improvviso, però, vedo entrare in classe una donna con i capelli biondi sciolti che le arrivano alla spalla. 

''Buongiorno ragazzi.'' Dice. 

Poco dopo tutti ci alziamo per salutarla e mi accorgo che è la mia professoressa di inglese. Faccio una sbuffa al suo arrivo. Ci risediamo tutti. Non voglio fare lezione, voglio scappare, evadere da questo buco nero. Ne sarò intrappolata per altre ore e al sol pensiero sono nauseata. 

''Con chi vai al ballo di fine anno?'' credo di sentire qualcuno chiedermi, ma non ci faccio caso. 
''Ari, allora? Mi stai ascoltando?'' mi sento strattonare il braccio sinistro.

''Ahi, che c'è, cos'ho fatto?'' le chiedo tutto d'un fiato.

''Ti ho chiesto con chi andrai al ballo di fine anno!'' mi dice mentre rotea gli occhi all'insù. Come sempre non perde occasione. 

''Nessuno.'' le rispondo con tono deciso. Mi ero completamente dimenticata del ballo di fine anno, ops.

''Come nessuno, Ari? su, dai.'' mi dice scioccata.

''Non voglio andarci a questo stupido ballo di fine anno, non ho un accompagnatore, e non ho voglia di comprarmi un vestito decente per la festa in questione.'' le rispondo scocciatissima alzando gli occhi all'insù.

''Beh, per l'accompagnatore si può sempre rimediare.'' la guardo mentre mi dice la cosa divertita. 

''No, Joe. Nessuno verrebbe con me al ballo e non voglio venire a questa stupida festa. Discussione finita.'' le dico ferma e convinta.

''Scherzi, vero? Hai mezza scuola ai piedi e nessuno non vorrebbe venire con te? Arianna, verrai al ballo.'' le sento dire, ma la lascio convinta. E' appena tornata da una vancanza del quale non ha accennato nulla e vuole costringermi ad andare ad uno stupido ballo? Non si stanca mai? 
Queste due ore d'inglese mi sembrano un'eternità. 
***

Dopo le strazianti due ore d'inglese, mi dirigo verso il mio armadietto rosso.

''Allora?'' Sento dire a Joe mentre ripongo i miei libri d'inglese in quel piccolo buco d'armadio.
 ''Cosa?'' ribatto.

''Trovera un accompagnore per il ballo, vero? mi dice facendomi il musino mentre mi chiude l'armadietto.

''No, Joe.'' e lo penso fermamente.

''Almeno dimmi perché.'' quasi lo urla per tutta la scuola. Che si calmasse.. è solo un ballo, dannazione.

''Non penso piacerei a nessuno in questa scuola, e lo sai cosa penso di me stessa e dei balli.'' mentre la informo sento arrossarmi le guance.

''Oh, certo.. Perché una ragazza con i capelli color castano biondo e gli occhi blu scuro non piacerebbe a nessuno, sicuro!'' mi dice sarcasticamente facendomi l'ok con la mano tanto per sfottermi. 
Mi scappa una risata e proseguiamo dritte in classe: un'ora di chimica, posso farcela. 

***
 
Le altre lezioni sono state strazianti e finalmente è l'ultima ora e tra cinque minuti sarò libera d'uscire da questo buco nero.
Beh, in realtà meno di cinque minuti, ma penso così tanto che vedo tutti uscire dall'aula per via della campanella che è suonata. Appena mi dirigo fuori l'aula vedo Joe parlare con un ragazzo, ma non ho la più pallida idea di chi sia. ''Joe.'' Le urlo. ''Ari, avviati.. arrivo tra cinque minuti.'' Mi dice. 
Corro fuori, e mi trovo Noah. Ah, non me lo aspettavo.

''Ciao, musona.'' mi dice ridendo.

''Ciao, idiota.'' faccio altrettanto. 

Entro in macchina e rimango in silenzio, come al solito. ''Dobbiamo aspettare Joe.'' Gli dico. Lo sento parlare, ma ovviamente, non ho voglia di sentirlo. ''Va bene.'' mi dice seccato ovviamente. Mi chiedo quando quei due andranno d'accordo. 
Mi sento stanca oggi. 
''Certo, come se tu fossi stata produttiva tutto il giorno.'' mi brontola la mia vocina interiore. Sbuffo. 

Vedo Noah mettere della musica, ma non capisco cosa stia mettendo, ma appena il mio carissimo cervello mette a fuoco la notizia capisco che è una canzone dei Coldplay: Sky full of stars. Amo questa canzone. 
Improvvisamente vedo Joe raggiungerci e nel momento in cui sale Noah avvia la macchina. 

Mezz'ora di tragitto silenzioso finchè non intravedo casa mia, e rido al pensiero di chiamarla sempre casa, quando in realtà è una villetta. Rido così forte che Noah mi guarda male. 

''Credo d'avere una migliore amica pazza.'' mi dice serissimo con un accenno di sarcasmo.
Rido ancora più forte per la sua faccia. Joe, ha stessa faccia di Noah. 
Ci dirigiamo verso la porta di casa mia, la apro e chiedo a Noah e Joe se vogliono unirsi a me.

''Starete lì impalati come due idioti davanti la porta di casa mia o entrerete dentro?'' chiedo loro sfottendoli. 

''Entriamo, entriamo!'' dicono.

''Sono a casa!'' urlo. 

''Ciao, bambina mia.'' dice mia madre che vedo arrivare verso la porta di casa con la divisa da infermiera. Sicuramente deve tornare in ospedale. 

''Ciao, mà.'' la saluto con la manina. 
''Ciao ragazzi.'' Sorride dolcemente ai miei migliori amici.

''Salve signora.'' Dicono entrambi nello stesso momento. Sorrido.

''Piccola, è tardi, ma per favore in soffitta ci sono dei scatoloni tuoi, controllali. Se c'è qualcosa da buttare, buttala. Non mi lasciare niente in giro per casa, fai quel che vuoi, anche dare in beneficenza, ma toglimi tutti quei scatolini, okay?'' mi dice dolcemente quando sento Joe dirmi che deve scappare.

''Ragazzi, devo tornare a scuola.. a domani.'' Ci saluta. Che diamine deve fare a scuola?

''Va bene Joe e certo, mamma.'' sorrido ad entrambe. Mamma, stramente dà un passaggio alla povera Joe. Ne sono felice. Mentre saluto mia madre non noto più Noah intorno a me. Mamma mi dà un bacino sulla fronte e scappa, tipo fulmine.

Non trovo il mio migliore amico da nessuna parte e mentre mi dirigo in soggiorno vedo Noah bello disteso sul mio divano preferito, e no. ''Alzati, scemo.'' gli ordino.

''No, perché? amo troppo questo divano, lo sai.'' mi dice mezzo addormentato
Lo tiro giù dai piedi, e fortunatamente, lo ritrovo giù dal divano immediatamente.

''Allora, mi aiuti a portare giù gli scatoloni dalla soffitta?'' gli chiedo sbattendo gli occhi dolcemente per arruffianarmelo.

''Sei una bimba cattivissima, Ari. Te la farò pagare.'' cerca di dirmi serio, ma gli spunta un sorriso sul volto.
Ci dirigiamo verso la soffitta, che sta sopra al corridoio dell'ultimo piano della mia super villa.
Noah tira il filo giù e di botto le scale si aprono.

''Prima le signorine.'' mi dice come se dovesse combinarmi qualcosa.

Salgo velocemente le scale in modo che lui non possa prendermi. Arrivata su accendo la piccola lampada che si trova poco sopra di me e intravedo degli scatoloni con sopra incisi il mio nome. 
Li conto e in tutto sono sei. Noah, gentile come vorrebbe dimostrarsi, mi scende tutti e cinque scatoloni. Intravedo uno scatolo aperto pieno di oggetti che non ho mai visto prima, lo prendo dai lati e inizio a scendere giù quando inizia a volarmi qualcosa: una foto. Una volta scesa e chiusa la soffitta, mi chino per prenderla e noto nella foto un ragazzo biondo-castano dagli occhi azzurro mare che tiene una bambina neonata in braccio.
  
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