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Autore: bieberhug__    07/07/2014    0 recensioni
'Non potrò restare qui per sempre, fede.' Ero in lacrime e con un enorme nodo in gola eppure riuscivo a parlare.
'Non puoi lasciarmi mag. come puoi andare via e fare finta di niente come se il nostro amore non ci fosse mai stato?' Era ferito. lo avrebbe notato anche una persona distante un chilometro, e io ero afflitta più di quanto potesse immaginare.
Genere: Commedia, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Non ne potevo più di stare dentro quell’edificio con tutta quella gente che mi guardava. Quella monotonia nei loro sguardi, forse per una vita monotona come la mia. Ringraziai il cielo appena mi accorsi che mia madre stava per pagare alla cassa, e si aprì sul mio volto un sorriso, probabilmente il più sincero fin’ora. Aiutai mia madre a portare le buste alla macchina poi salimmo in macchina e mettemmo in moto per tornare a casa, di nuovo. Tirai fuori il telefono dalla tasca per mandare un messaggio ad Anna quando notai che mi aveva mandato una foto, o a quanto mi pareva uno screenshot.
Come immaginavo era la foto degli orari, e ce ne sarebbe stato uno proprio dopo cena in più non costava molto e questo era un altro vantaggio. Le scrissi.
 
Potresti prenotare i biglietti? Prepara le valige e vieni da me dopo cena che si parte!
 
Ne ero entusiasta, era l’occasione perfetta, il momento perfetto per andarsene, finalmente. Presi il gruzzoletto che avevo messo via da qualche anno tra paghetta e lavoretti vari in casa; erano abbastanza. Il telefono vibrò e corsi eccitata verso il letto per vedere la risposta di Anna. Ne rimasi delusa nel vedere che non era lei e ancora più delusa che era Alessio. Mi prese una fitta al cuore solo al ricordo di lui..
 
 
Ehi Marghe, lo so è passato molto tempo ma ci tenevo a chiederti scusa e sapere come stai, quindi..come stai?
 
Ah…
Mi bloccai, persa nel vuoto, persa in quelle parole. ‘ci tenevo a chiederti scusa e sapere come stai’ . beccata e affondata. Risposi, molto distaccata e fredda ma risposi.
 
ciao Ale, sto bene. Scusa, ma ora devo preparare le valige.
 
Più fredda e acida di così non potevo essere. Notai sotto il suo nome il ‘sta scrivando…’  e un’ondata panico mi travolse poi arrivò il messaggio.
 
Dove cazzo vai? Pensavo di poterti vedere per parlare …
 
Non  mi pare proprio il caso di vederci per parlare, punto uno. Punto due, che me lo avesse impedito o no, sarei partita comunque.
 
Ciao Ale.
 
Lo ignorai completamente, era giusto così, dopo tutto il male che mi aveva fatto.
 
Valige pronte, credo di aver preso tutto. Scesi per andare a mangiare, in attesa che arrivasse Anna per caricare le valige e finalmente partire, vivere e vivere via da qui. Per quanto possa essere legata alla mia città d’origine o alle poche persone a cui  tengo che sono qui, è il momento di lasciare tutto alle spalle e cambiare, cambiare tutto. Radicalmente.
Appena finito di mangiare, sentii il campanello. Finalmente. Caricai le valige dicendo che andavo due giorni a casa di Anna mentre sarei partita forse per sempre.
“Treno in partenza per Roma Termini. Allontanarsi dalla linea gialla”
Si parte.
  
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