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Autore: Haleria    07/07/2014    0 recensioni
"Ci sono molte rivoluzioni però nessuna mobilizza tanto quanto la rivoluzione dell'amore. La rivoluzione dell'amore si sente nella pelle, nel sudore, nella respirazione, va dentro e fuori, irrefrenabile, imbattibile. L'amore è una rivoluzione contro la tirannia della solitudine. L'amore è liberazione.
E' la bandiera rossa che si eleva fiammante in una strada grigia. Quando l'amore è rivoluzione vuole solo vincere, non c'è carcere capace di rinchiuderlo. Una volta che arriva la rivoluzione dell'amore niente sarà più lo stesso."
Spero che la mia storia vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo mi svegliai con fatica, credendo di avere ancora tanto tempo a disposizione andai con calma, mi resi conto solo dopo che in realtà ero in ritardo.
Louis aspettò che fossi pronta e quando finalmente lo raggiunsi ci incamminammo diretti a scuola.
"Sei sempre la solita ritardataria, la prossima volta non ti aspetto, sappilo" mi disse.
"Tanto so che mi aspetterai comunque"
"Hai ragione" affermò ridendo e facendo ridere anche me.
Incontrammo Gemma per strada, a quanto pare era in ritardo anche lei.
"Buongiorno ragazzi" ci salutò di fretta.
"Buongiorno a te Gemma" la salutammo.
"Anche voi in ritardo?"
"In realtà Harm ha fatto tardi, io ho dovuto aspettarla" spiegò mio fratello.
"Ma perchè non parli un pò con mio fratello? Potrebbe imparare qualcosa da te...Harry non mi aspetta mai" disse facendo ridere entrambi.
Arrivammo finalmente a scuola dove incontrammo tutti gli altri.
Dopo averli salutati mi recai in segreteria dove avrei preso i miei orari scolastici e i libri di testo.
Quella prima ora avevo inglese, ed ero in ritardo.
Stavo cercando l'aula di inglese quando mi scontrai con un ragazzo.
"Scusami, non ti avevo visto, andavo di fretta" mi scusai.
"Tranquilla, non fa niente" mi rispose. "Ciao, io sono Abel Cooper"
"Harmony Tomlinson" dissi stringendo la sua mano. "Sapresti dirmi dov'è l'aula di inglese?"
"E' proprio di fronte a te" disse indicandomela.
"Oh, beh grazie mille e scusami ancora"
"Di nulla, figurati"
Lo salutai dopo di che entrai in classe e per fortuna il professore non era ancora arrivato.
"Harm sono qui" sentii chiamarmi.
Notai Niall seduto ad uno degli ultimi banchi così presi posto accanto a lui.
"Abbiamo le lezioni di inglese in comune, fantastico"
"Già" sorrisi.
"Sei brava in inglese?"
"Abbastanza"
"Bene, allora copierò da te tutti i compiti in classe"
"Non credo proprio biondino" dissi scompigliandogli i capelli.
"Scherzavo" mi rispose. "Ma che hai?"
"Niente, prima di entrare qui mi sono scontrata con un ragazzo"
"Chi?"
"Mi ha detto di chiamarsi Abel"
"Abel Cooper?"
"Si, lui"
"Ah, è un bravo ragazzo, e nostro amico, solo che lo frequentiamo in ambito scolastico, al di fuori della scuola abbiamo amicizie diverse"
"Come mai?" 
"Beh, vedi è un bravo ragazzo, ma un pò troppo timido e introverso, so che ha avuto problemi per diversi anni a causa della sua timidezza tanto che i suoi lo hanno mandato da uno psicologo perchè non sapevano in che altro modo aiutarlo"
"Poverino...e ora è cambiato?"
"Più o meno, la timidezza c'è sempre, le sedute psicologiche le ha sospese ma so che a volte chiama il suo psicologo per farsi dare dei consigli. E' un tipo molto insicuro."
"Deve essere un bravo ragazzo"
"Infatti lo è"
Entrò l'insegnante dopo qualche minuto e fui costretta a presentarmi alla classe intera visto che ero nuova.
Svolgemmo la lezione di inglese anche se ad essere sincera con Niall accanto mi era difficile restare attenta. 
Dopo inglese avevo matematica così mi feci indicare da Niall la classe e lo salutai.
L'aula era ancora quasi vuota, dopo poco vidi entrare il ragazzo di prima, Abel, e subito dopo di lui c'erano Zayn e Liam.
Feci cenno ai due ragazzi perche mi vedessero e dopo poco Zayn prese posto accanto a me.
"Matematica con Harmony, fantastico" disse Liam.
"Fortuna che ho lezioni in comune con voi, mi sentirei sola e persa altrimenti"
"Ti capiamo, una volta che ci hai conosciuti non puoi fare a meno della nostra presenza" si vantò Zayn.
"Antipatico" lo presi in giro.
Dopo poco Liam chiamò Abel per farlo sedere accanto a lui, si era scelto un posto abbastanza lontano dal nostro e nessuno gli si sedeva accanto.
Il ragazzo sembrò accettare con piacere e sorpresa l'invito di Liam e andò a sedersi accanto a lui, davanti al banco occupato da me e Zayn.
"Abel scusami ancora per prima"
"Tranquilla, Harmony vero?"
"Esatto" sorrisi.
"Che ha combinato la nostra piccola combina guai?" chiese Zayn.
"Andavo di corsa credendo di essere in ritardo per la lezione di inglese e mi sono scontrata con lui... non lo avevo visto"
"Sei sempre la solita, il tuo primo giorno qui e già impari a farti riconoscere" scherzò Liam.
"Ho fatto tardi, ma non succederà più" dissi poggiando la testa sul banco.
"Che hai?" chiese Zayn.
"Niente, solo un pò di stanchezza." risposi.
Arrivò il professore dopo poco e quando iniziò a spiegare mi ritrovai del tutto assente.
Mi aveva colpito la storia di Abel e mi dispiaceva vederlo triste e solo senza amici. Non doveva essere di certo facile.
"Guarda che la matematica non si fa da sola" mi richiamò Zayn.
"Non sono capace, è inutile"
"Beh se non ci provi"
"Nella mia vita ci ho provato tante volte ma davvero, non ci riesco"
"Un paio di lezioni privare con me e Styles ti aiuteranno sai?"
"Siete bravi in matematica?" chiesi.
"TI basti sapere che durante i compiti in classe Niall manda messaggi a noi, anche se in classi diverse perchè vuole una mano con gli esercizi" spiegò facendomi ridere.
"Anche in passato, quella era l'unica materia in cui non potevo aiutarlo. Sono state diverse le volte in cui l'insegnante lo beccava con il cellulare, finiva sempre in presidenza" spiegai sorridendo ricordando quei vecchi momenti.
"Beh ha imparato dagli errori del passato, ora porta due cellulari, per prevenire" concluse facendomi ridere. 
Non sarebbe cambiato mai!
La lezione successiva era francese  e purtroppo con nessuno dei ragazzi.
Dopo quelle due ore interminabili, finalmente cambiai aula.
L'ora successiva c'era Italiano e appena entrata in classe notai Harry seduto tra le ultime file.
Aveva la testa appoggiata sul banco, sembrava stesse quasi dormendo.
Mi avvicinai a lui senza fare rumore.
"Styles, ma non lo sa che è vietato dormire in classe?"
"Mi scusi signora Benson non...Harmony?!"
"Si Harry" dissi continuando a ridere.
"Simpatica che sei, che ci fai qui?"
"Abbiamo lezione di italiano insieme a quanto pare" risposi continuando a ridere.
"Smettila di prendermi in giro, non è carino da parte tua"
"Scusami" cercai di fermarmi. "Hai dormito poco stanotte?"
"In reatà non ho dormito affatto"
"Come mai?"
"Il mio letto non era comodo come il tuo" rispose sorridendo. 
Sorrisi anch'io.
"Posso sedermi accanto a te?"
"Certo, non devi chiederlo"
"Grazie"
"Ora sei tu che ringrazi troppo spesso"
"Scusami" dissi sorridendo.
Presi posto e dopo poco arrivò l'insegnante.
Restare concentrata sulla lezione mi risultò abbastanza difficile.
Con Harry al mio fianco mi sentii di nuovo strana e quelle sensazioni che sentivo mi piacevano, mi facevano stare bene.
Improvvisamente lo vidi pensieroso, preferii non chiedergli nulla ma quando lo riguardai la seconda volta aveva gli occhi lucidi.
"Che hai Harry? Non ti senti bene?" chiesi.
"No, sto bene, solo un brutto pensiero" rispose.
"Sicuro?" dissi accarezzando la sua mano.
"Si, tranquilla" disse sorridendo.
Finita anche quella lezione potemmo tornare a casa, e mentre aspettavo l'arrivo di Louis notai di nuovo Abel.
"Hei" dissi avvicinandomi a lui.
"Ciao Harmony"
"Tutto bene?"
"Si e tu?"
"Bene grazie, senti volevo chiederti un favore"
"Dimmi"
"Te la cavi con la matematica?"
"Si, abbastanza"
"Ti andrebbe di darmi una mano la settimana prossima? Sai, il professore potrebbe volermi interrogare visto che sono nuova e vorrei riportarmi alla pari con il programma"
"Certo, non c'è problema"
"Potremmo incontrarci al parco martedi prossimo allora"
"D'accordo, ciao Harmony" disse sorridendo.
"Ciao Abel"
Probabilmente avrei dovuto chiedere aiuto a Zayn, il punto era  che lui era sempre solo e non mi andava di vederlo triste con la consapevolezza che nessuno volesse essergli amico, mi aveva fatto una buona impressione e credevo fosse un bravo ragazzo.
"Che fai?" mi chiese Gemma arrivando alle mie spalle.
"Ho chiesto una mano ad Abel con la matematica"
"Abel il ragazzo dello psicologo?"
"Si, è sempre da solo e non credo sia giusto, sempre un bravo ragazzo..."
"Infatti lo è, solo un pò timido. Comunque se hai problemi con la matematica puoi chiedere anche a mio fratello, è molto bravo"
"Grazie mille, ci penserò" le dissi.
"E andata bene la tua prima giornata?"
"Si, ho lezione di inglese con Niall, matematica con Zayn, Liam e Abel e Italiano con Harry"
"Beh niente male, io invece ho lezione di francese con tuo fratello...ah eccolo che arriva"
"Ciao Harm, Gemma" disse salutandoci.
"Ciao Lou. Beh Gemma ora andiamo a casa, ci sentiamo più tardi"
"Aspetta" mi fermò.
"Dammi il tuo numero di telefono, così posso chiamarti."
Mi porse il suo telefono e segnai il mio numero dopo di che diedi il mio e lei fece lo stesso.
La salutammo e insieme a mio fratello tornai a casa.
"E' andato bene il tuo primo giorno?" mi chiese mentre era intento a cucinare.
"Molto, ho parecchie lezioni in comune con i ragazzi"
"Mi fa piacere, io invece..."
"Hai lezione con Gemma, me l'ha detto. Di francese giusto?"
"Esatto"
Mangiammo e restammo a parlare di varie cose fino a quando non decisi di andare in camera mia per svolgere i miei compiti e fu solo allora che notai una cosa a cui non avevo mai fatto caso prima.
Sulla scrivania c'erano diversi fogli, e notai che su uno di essi qualcuno aveva scritto qualcosa.
"Grazie per tutto il tuo aiuto. Harry"
Doveva averlo scritto quando era stato a dormire in camera mia.
Presi quel foglio e lo ripiegai, dopo di che lo misi nella mia agenda.

Harry's POV.

"Vi va di venire a pranzo da me?" chiese Niall sia a me che a mia sorella.
"Zayn e Liam non vengono?" chiesi.
"No, sono già andati via e poi non potevano. Zayn aveva un impegno con sua madre e LIam ha detto che doveva aiutare sua sorella minore in un progetto di scienze. Avrei voluto chiederlo ad Harm e Lou ma non li ho più visti"
"Avvisi tu mamma?" chiesi a mia sorella.
"Si, ci vado adesso" disse per poi allontanarsi.
"Allora" iniziò il biondo. "Hai qualche lezione in comune con Harm?"
"Si, Italiano, perchè?"
"Era per sapere" disse tenendosi vago.
Dopo che anche mia sorella ci ebbe raggiunti ci incamminammo tutti verso casa di Niall.
"Sono tornato" urlò per farsi sentire.
"Ciao Niall, oh ciao ragazzi" disse la madre del biondo quando ci vide.
"Buongiorno Maura, come sta?" chiesi.
"Bene grazie, e a voi come va?"
"Tutto bene per fortuna" rispose mia sorella.
Pranzammo tutti insieme, il padre di Niall era l'unico assente dato che a quell'ora di solito non era a casa per lavoro.
Dopo pranzo iniziammo a studiare. 
"Che studi?" mi chiese Gemma.
"Matematica, ho un'interrogazione domani!"
"Beh, buona fortuna amico, spero ti vada bene" mi disse Niall.
"Sai, ogni volta che mi sento triste e depresso mi chiedo: dov'è Niall con il suo buonumore e la sua positività?"
"Sai che ti voglio bene" disse ridendo.
"A proposito di matematica, lo sapete che Harmony ha chiesto una mano ad Abel per la settimana prossima?"
"Abel?" chiesi.
"Si, quello dello psicologo" spiegò Gemma.
"Che cosa?!" il mio tono alterato mi procurò un occhiata strana da parte del mio amico e di mia sorella. "Volevo dire: come mai?" cercai di spiegarmi.
"Beh, a me ha detto che le faceva tenerezza vederlo sempre solo e senza amici." spiegò mia sorella. "Io le ho anche detto che tu sei abbastanza bravo con la matematica, quindi se dovesse chiederti ripetizioni è colpa mia"
"Beh, avrebbe potuto chiedere un aiuto direttamente a me, anzichè domandarlo ad Abel."
"Perchè?" chiese guardandomi Niall assumendo un espressione strana.
"Perchè l'avrei aiutata volentieri"
"Sai fratello, mi fa piacere vedere che stai gia iniziando ad interessarti ad altre ragazze"
"Gemma, non iniziare ti prego"
"Harry ammettilo, sei stato male perchè ti ha lasciato da un momento all'altro senza darti nemmeno una spiegazione plausibile. Siete stati insieme solo due mesi.
Ti sei dato la colpa per quello che era successo perchè lei non si è preoccupata di darti un motivo. Non c'era amore, non c'era niente" cominciò ad alterarsi mia sorella.
"Ma tu non puoi saperlo, non puoi sapere se l'amavo o no"
"Allora dimmi: glielo hai mai detto?"
"Cosa?"
"Ragazzi forse dovremmo cambiare discorso" intervenne Niall.
"Aspetta" lo interruppe mia sorella. "Dimmi se le hai mai detto 'Ti amo'"
"Ma che significa? Siamo stati insieme poco, non ne ho avuto modo"
"Vedi?! Che senso ha dirmi 'Non ho avuto tempo?" Puoi dire ad una persona che la ami anche dopo una sola fottuta settimana, ma tu in due mesi non lo hai fatto e sai perchè? Perchè non la amavi. Quindi smettila di fare il depresso"
"Non ho il diritto nemmeno di stare male?"
"Certo, ma di stare male per chi ne vale la pena, non di stare male per chi ti ha solo usato"
"Io..."
"Harry, credi che io non lo sappia? Che non mi fa stare male vederti sempre triste? Credi che io non sappia che ti sei ubriacato quasi tutte le sere e che Niall doveva coprirti per fare in modo che noi a casa non lo scoprissimo? Tante volte ti ho coperto io con mamma e papà, perchè non volevo che sapessero quanto stavi male. Ma sai qual'è il problema? Che tu stai male perchè sei tu a voler stare cose, dovresti semplicemente buttarti tutta questa storia alle spalle e guardarti intorno. Hai 17 anni. L'amore lo troverai. Guardati intorno perchè forse è più vicino di quanto tu in realtà pensi."
"Credo che abbia ragione amico, io te l'ho sempre detto" concordò Niall.
"Ragazzi io credo di dover andare..."
"No aspetta, andare dove?" mi chiese Gemma.
"Tu hai ragione, hai ragione su tutto e grazie per quello che mi hai detto, però io devo andare...voglio stare un pò da solo"
"E dove vuoi andare?" chiese Niall.
"Non lo so, di sicuro non mi butterò giù da un ponte e nemmeno mi fermerò in mezzo ad una strada aspettando che qualcuno mi investa" scherzai.
"Tu provaci, e giuro che poi ti ammazzo io" disse Gemma.
"A dopo"
"Tieni il cellulare acceso e rispondi quando ti chiamo ok?" mi chiese di nuovo.
"Si"
"Ciao Harry" disse Niall abbracciandomi.
"Ciao amico, grazie"
Presi le mie cose e uscii da casa del mio amico dopo aver salutato sua madre.
Gemma aveva ragione, solo che non riuscivo a darmi una motivazione per tutto quello che era successo.
Avevo paura di essere lasciato ed era successo.
Cominciai a camminare senza una meta precisa, alla ricerca di un posto in cui avrei potuto riflettere.

Ragazze eccomi di nuovo qui, ho aggiornato nonostante nessuna vi voi abbia lasciato una piccola recensione...mi farebbe piacere se lo faceste, almeno per sapere se la storia vi piace o no <3
Spero di trovare un vostro parere, a presto <3

 
  
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