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Autore: EmyPotter_4    08/07/2014    1 recensioni
'Voldemort capì che la famiglia Potter doveva essere sterminata, la notte di Halloween andò da loro per compiere questo terribile gesto. Uccise James e Lily e andò nella camera dei due gemelli, figli dei duo giovani uccisi: Harry e la gemellina Emily.
Come aveva fatto per Lily e James gli puntò la bacchetta magica contro e pronunciò la frase "AVADA KEDAVRA" ma la maledizione rimbalzò contro l'assassino riducendolo in fin di vita.
Harry ed Emily per quindi i loro genitori in una tte alla tenera età di un anno, dieci anni dopo, ricevono la lettedi ammissione per Hogworts e capiscono che l'assassino dei loro genitori sta per tornare e che dovranno essere proprio loro ad ucciderlo.'
Non è la classica storia di Harry Potter questa ma è la sua rivisitazione con l'aggiunta di un personaggio immancabil, una gemella di Harry con un carattere molto diverso dal ragazzo che qui troviamo insicuro, timido e 'secchione.
Genere: Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Iniziamo a volare, solo nel cielo si può capire che siamo praticamente a fine giugno, fa caldo.

Non so quanti kilometri ci siano da Hogwarts al Ministero, so solo che ci metiamo meno di venti minuti, io e Harry siamo gli unici a sapere qual'è la strada giusta per arrivare a Lui, ma lascio fare a mio fratello, non me la sento di guidare questa volta, mi sento delle martellate dritte al cervello, ad un certo punto non ce la faccio più e mi getto contro il muro, presa da conati di vomito.

Draco mi tiene in posizione verticale e mi sento meglio "Tutto apposto?" mi chiede "No" rispondo, ride, ci uniamo algruppo di nuovo ma lui non mi lascia la mano.

Arriviamo nel luogo dove io e Harry abbiamo visto Voldemort, non c'è nessuno ma la cicatrice mi brucia, e credo brucianche ad Harry dato che non fa altro che strofinarsi la fronte, mi avvicino a luui "Ti fa male?" gli chiedo, annuisce.

Lui è vicino.

Girovaghiamo un pò cercando qualche traccia di Voldemort, o Sirius, o i mangiamorte ma niente.

Ci riuniamo "Emily, Harry..." riconoscibilissima la voce del Sognore Oscuro si fa sentire, d'istinto prendo harry per un braccio e la seguo, ci troviamo in una stanza nera gigantesca, l'ingresso principale penso.

E' vuota, non c'è traccia di nessuno, sto per dire a Harry che c'è qualcosa che non va quando sentiamo dei passi, una risata e poi si intravede la figura di Voldemort.

"Sapevo che voi due ci sareste cascati" dice "Scusa?" un tuffo al cuore, era uno scherzo? Un'illusione? O cosa? "Vedi piccolina io posso entrare nella vostra mente e staccarla dalla realtà..." gli punto la bacchetta contro e lui si interrompe, "Dov'è Sirius?" chiede Harry, arrabbiato "Sono qui" una voce dietro di noi, la voce del mio padrino, del nostro padrino, gli occhi mi si innondano di lacrime per la gioia ma non tolgo lo sguardo dagli occhi fuoco di Voldemort e le ricaccio dentro.

Sento altri passi, ora capisco, uno scontro, qualche mangiamorte si raggruppa accanto al Signore Oscuro, riesco a riconoscere pochi volti tra cui i genitori e la zia di Draco e alcuni altri che avevo visto nel labirinto durante l'ultima prova del torneo tremaghi, l'anno scorso.

Dietro di noi ci sono Lupin, il mio ex insegnante di Difesa contro le arti Oscure con la sua dama Tonks, Sirius, Bill e Charlie - i fratelli di Ron- e molte altre persone, più di mezza dozzina, che non conosco.

Vorrei che qui ci fosse anche Silente, ma lui è sparito da Hogwarts da quando lo hanno accusato di averci fatto da spalla per il nostro esercito, cosa assolutamente non vera.

Non capisco come ha inizio lo scontro, so solo che braccia forti mi hanno presa e portata dietro un ammasso di pietra nera, una statua, credo.

Mi giro, con me ci sono Sirius e Harry, il mio padrimo mi sorride ma Harry è terrorizzato,o forse immobilizzato, non capisco; sento un urlo e tutto si calma.

"Che diavolo è successo?" chiede Harry, non ha il tempo di finire la frase che io e Sirius siamo già sgusciati fuori dal nostro nascondigio, alcuni mangiamorte tendono per i capelli i miei compagni di scuola, Draco escluso, e gli puntano la bacchetta sulla gola, altri mangiamorte sono davanti a me, dietro a Voldemort.

"Emily, sai perché siamo qui?" mi chiede lui, anche Harry mi raggiunge, "No, o forse..." non mi lascia finire che fa la stessa domanda a Harry, lui nega.

"Volete distruggerci, prima mentalmente, poi, quando saremo troppo deboli per reagire, ci infliggerete il colpo mortale, lo hai detto tu, quando ci sei apparso nell'ultimo sogno, o così sembra a me" dico, percepisco che in molti mi stanno guardando perché è raro che io ascolti qualcosa di quello che mi viene detto.

Anche Voldemort con i suoi scagnozzi è riamsto, per un istante, attonito; forse gli ho rubato la frase di bocca.

"Dovrete consegnarci una sola cosa per farci smettere, Sirius Black" dice Voldemort "Nel caso voi non lo doveste fare, noi tortureremo i vostri amici" mi prende un nodo allo stomaco.. cosa fare? Sento nuovi passi, qualcuno che passa davanti al Signore Oscure, una donna pazza, dai capelli ricci neri e lunghi, con un abito nero stracciato in più punti, la riconosco, è Bellatrix Lestrange, la zia di Draco.

Voldemort la osserva e dice "ORA!" lei punta la bacchetta versi Sirius e urla "AVADA KEDAVRA!" un lampo di luce verde esce dalla sua bacchetta e, quando sta per sfiorare il petto di Sirius i miei amici vengono lasciati e io so benissimo cosa fare, punto la bacchetta perpendicolare al getto di luce verde e penso "NO", una parte del getto disintegra ma una piccolissima parte prende il cuore del mio padrino che cade supina sul pavimento freddo.

Io e Harry ricadiamo sul pavimento accanto a lui, non è privo di sensi ma è molto debole, inizio a pensare su come sarebbe la vita senza il mio padrino e comincio a piangere, bene, due volte in una sola sera.

Altre braccia, più calde e forti mi spostano di peso, Draco, si inginocchia accanto a Sirius e prende la bacchetta, so che vorrebbe fare il medico ma potrebbe anche voler finire quello che sua zia ha appena cominciato, sto per disarmarlo quando riprende lo scontro e vedo Bellatrix che sta per scappare, riappoggio lo sguardomprima su Harry, paralizzato e poi su Draco che si appoggia la bacchetta sul cuore, chiude gli occhi e la sposta portandosi dietro un filo rosso luccicante, tipo di quelli che si fa uscire Silente dalle tempie per metterl nel pensatoio; appoggia il filo sul petto di Sirius e mormora "Reinnerva" e ripete l'azione un po di volte.

Mi giro di nuovo verso la pazza, sta scappando, le corro dietro e lei entra in un'altra stanza, ancora più grande e con immense vetrate colorate.

Lei è lì, che corre e urla di aver messo fuori gioco Sirius come solo una pazza schizzata sa fare; le punto contro la bacchetta "Crucio" dico, con poca convinzione, si gira ridedo istericamente verso di me.

"Devi essere più convinta, ma è ovvio che non lo sei, sei solo una bambina..." mi dice, non è questo il genere di cosa che mi fa stare calma, così chiudo gli occhi, respiro profondamente, penso solo all'immagine della pazza e del getto verde dalla sua bacchetta, le punto di nuovo la baccheta addosso e dico "Crucio!".

Stavolta funziona, lei cade a terra, urlando e contorcendosi come un cane impazzito, continua a battere pungni sul pavimento; so cosa si prova, anche a me è successo che qualcuno mi abbia 'mandato' questa maledizione e anche a Harry.

Harry! Dov'è? Starà bene? Mi giro di scatto e lui mi sta correndo incontro, gli occhi sbarrati dalla scena.

"Si..." inizio "E' vivo, ma debole, Draco l'ha salvato" il mio viso esprime gioia, ma si incupisce quando penso a Draco, gli chiedo dov'è e come sta, Harry dice che sta bene, la pazza sin contorce ancora, è davvero esagerata.

Le sue urla isteriche chiamano l'attenzione di tutti e in pochissimo tempo i miei compagni, i nostri difensori, Voldemort e i suoi scagnozzi sono lì, a guardare la scenetta da isterica di Bellatrix.

Che finge? Si vede lontanto mille miglia.

Le urla si trasformano in risate, si alza e mi punta la bacchetta contro, cerca di ritornarmi quello che lo ho fatto ma io mi proteggo, allora prende di mira mio fratello ma anche lui come me se la cava benone.

Ricomincia la battaglia, tutti a parte me, Harry e Voldemort tornano nella prima stanza, Lui si materializza accanto a noi e con un bisbiglio dice: "Non avrete alcun domani", si allontana, ci punta la bacchetta e urla "Avada kedavra" ci proteggiamo finchè lui non si stanca, si dissolve in polvere che va dritta verso Harry.

E' questione di un attimo, mio fratello cade a terra preso dalle convulsioni, si contorce, cerca di toccarsi la cicatrice, so che gli arde; grida, si contorce ancora, striscia a terra, punta la bacchetta verso le vetrate e le spacca.

Una pioggia di vetri ci sta per ricadere addosso ma la placo con un banalissimo incantesimo, la siituazione degenera e io non so cosa fare.

 

Spazio autrice:

questo capitolo è un pò più lungo, spero vi piaccia, fatemi sapere, se c'è qualcosa che non vi quadra potete senza dubbio chiedere :)

a presto, spero, un bacio, EM.

   
 
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