Lasciai scivolare la manipola della doccia e cominciai ad intonare alcune note di summertime sadness ,una delle mie canzoni preferite.
Cominciai a pensare varie cose,non smettevo di torturarmi. Avevo paura che quella vacanza sarebbe andata a rotoli,eppure c'era una vocina che mi diceva "Andrà tutto bene", ma io non ci credevo, continuavo ad essere una di quelle persone pessimiste che avevano sempre paura di sbagliare tutto. Forse perché tutte le cose belle che mi accadevano finivano per l’essere rovinate. Era successo anche quando al liceo una ragazza mi aveva fatto credere che fosse mia amica, ma passava del tempo con me solo per raccontare i miei segreti alle popolari della scuola, le quali avevano “accidentalmente” bagnato il mio vestito al ballo di fine anno. In entrambi i casi, si era distrutto l’inizio di qualcosa di bello. Nel primo, mi ero illusa di aver trovato un’amica, e nel secondo, avevano rovinato sia il vestito con cui mi  sentivo carina, nonostante mi chiamassero “cesso ambulante” , sia tutta la serata, che sembrava stesse andando per il meglio. Ovviamente i ragazzi non mi prestavano molta attenzione. Ero molto riservata, anche se cercavo di essere socievole con loro, ma non apprezzavano la mia presenza. Preferivo starmene a leggere(uno dei motivi per cui mi chiamavano anche “secchiona”) oppure passare del tempo con Faith. Lei era l’unica che mi aveva sempre difeso dai bulli. Diceva che non aveva importanza ciò che loro dicevano, ma passai la maggior parte degli anni del liceo a soffrire per gli insulti ricevuti. Questo mi  aveva portato molta insicurezza ed erano ferite che non si erano ancora chiuse del tutto. Abbandonai i miei pensieri e aprii la tendina. Strinsi saldamente la cintura dell'accappatoio attorno ai fianchi.
Uscita dal bagno,cercai qualcosa da mettere. Ero sempre stata quel tipo di maschiaccio che preferiva stare con jeans e felpe larghe,indossavo raramente vestiti,per la paura di essere osservata troppo o sembrare ridicola, che era cresciuta in me proprio durante gli anni del liceo. Il mio armadio era misero, quasi vuoto.  Non sapevo cosa avrei dovuto indossare, il fatidico dilemma adolescenziale delle donne.
Faith era già pronta,era calata la sera e ormai sulla nave si respirava un'atmosfera stupenda,da lasciarti senza parole.
Sentii una mano posarsi sulla mia spalla.
-Hope?-
Mi voltai e vidi Faih,era meravigliosa. Indossava un vestito verde e attillato che le arrivava sopra le ginocchia e aveva i capelli castani ricci sciolti sulle spalle. Difficile competere con la sua bellezza.
-Supponevo che tu non avresti portato nessun vestito ...quindi...-
Il suo modo di parlare mi terrorizzava. La guardai perplessa.
-Ho pensato di portare dei vestiti anche per te-aveva un sorriso malizioso,quasi misterioso.
-cavolo -dissi io.-così mi fai paura.-
Aprì l'anta dell'armadio e vidi meravigliosi abiti appesi alle stampelle,sembrava un negozio.
-spero che adesso tu mi dica: “sei su scherzi a parte!”-
Dissi accompagnata da una risatina isterica.
-no,non scherzo. E poi sono anche della tua taglia.-
La guardai silenziosamente, per rendermi conto della situazione.
-Cazzo,grazie grazie grazie grazie!-Le saltai addosso .
-Hai fatto così tanto per me...così ho deciso di ringraziarti.- Sorrisi. In realtà era sempre stata lei a fare molto per me, e quella era un delle sorprese più belle che mi avesse mi fatto. Senza esitare,estrassi un vestito . Era blu elettrico, con la scollatura a cuore, ed era abbastanza corto da far intravedere le gambe.
Come scarpe Faith mi consigliò dei tacchi blu verniciati. Mi guardai con aria soddisfatta allo specchio.
Per la prima volta in vita mia mi sentivo bella.
-Sei bellissima -disse Faith abbracciandomi.
E per completare l'opera d'arte, mi truccò e armeggiò con le mie ciocche brune e li rese mossi , proprio come li avevo sempre desiderati.
-Non smetterò mai di ringraziarti.-
-È il mio dovere d'amica.- com'era dolce.-Forza,è tardi,muoviamoci!-
Mi strattonò fuori dalla cabina e per poco non cadevo,anche se riuscii a mantenere l'equilibrio. Cosa molto difficile dato che stavo camminando su dei trampoli enormi.
Ci dirigemmo alle ascensori e arrivati al ponte 6, attraversammo vari corridoi e arrivammo in discoteca. Faith mi trascinò sulla pista da ballo e cominciammo a ballare. Intanto lei aveva ordinato un cocktail al bar. Senza fiato,decisi di prendere un pò d'aria.
-Vado a prendere un pò d'aria,mi gira la testa.-
Urlai nel suo orecchio.
Lei annui e raggiuse il bancone.
Mi diressi verso le ascensori.
L'ascensore era vuota,probabilmente erano tutti occupati a ballare.
Stavo per entrare,quando mi accorsi che c'era qualcun altro.
Alzai lo sguardo e trovai un ragazzo. Era mio coetaneo, aveva  i capelli color oro con delle sfumature di bronzo. I lineamenti del viso dolcemente visibili da un piccolo sorriso che spuntò sul suo viso, mi fecero galoppare il cuore. Incontrai i suoi occhi color cielo e sentii le guance avvampare e arrossire .
-Scusa-La sua voce era totalmente melodica, di un suono celestiale.
Ricambiai con un mezzo sorriso. Piccoli formicolii di eccitazione attraversavano la mia schiena e il mio stomaco.
Improvvisamente tutti i miei malori scomparvero,quasi come una magia. C'era qualcosa di diverso in lui,mi aveva colpito.
Lo guardai per svariati secondi. Avevo una specie di attrazione magnetica.
Mi misi nell'angolo dell'ascensore. Lui si girò e mi guardò. Uno sguardo alquanto strano, che mi fece scoppiare i fuochi d'artificio nello stomaco. Sembrava un film,come quelli dove lui e lei hanno il colpo di fulmine e dopo si innamorano e vivono per sempre felici e contenti. Non smettendomi di guardare con quel viso maestoso,si rivolse a me.
-A che ponte vai?-Parlava con sicurezza,mentre io non avevo nemmeno il coraggio di parlare, perchè sentivo come un groppo in gola. Calmati, Hope. È solo un ragazzo , non può farti quest'effetto.
Sospirai e risposi.
-Ponte 12.-Sentii una sensazione in me,  come se volessi che non smettesse di guardarmi, ma quella magia svanì poco dopo perché  si girò per premere il pulsante. Furono dei momenti d'imbarazzo, silenziosi. Finché  il nostro silenzio non fu interrotto da un rumore.
-Cosa succede?-dissi in preda al panico.
-Non lo so...-Aspettammo qualche secondo e sentii che l'ascensore s'era bloccata. Oh porca miseria,no.
-Non dirmi che... Si è bloccata!-Dissi cominciando a mettermi le mani tra i capelli.
-Niente panico,chiamo i soccorsi.-Disse con un sorriso cordiale, che mi fece arrossire.
Sulla pulsantiera c'era un tasto che veniva premuto in caso d'emergenza. Lo premette e tutto ciò che ci rimaneva da fare era aspettare.
-Ora bisogna avere solo pazienza.-Mi parlava come se mi conoscesse da anni.
- H-ho paura.-balbettai. Mi appoggiai al muro con le spalle e scivolai fino a trovarmi seduta sul pavimento.
La tensione saliva,anche se ero con lui ,ero chiusa in un'ascensore bloccata,e non avevo mai amato gli spazi chiusi.
 -Piacere,Niall Horan.- Mi porse la sua mano e io la strinsi.
-Hope.- Abbozzò un sorriso e vidi un leggero arrossimento sulle sue guance -Hope Gray.-
-Oh mio dio,e ora? Ho lasciato la mia migliore amica lì....cavolo, ho come la paura che stia per incominciare a soffrire di claustofobia.-
Si sedette affianco a me.
-I soccorsi stanno arrivando.-Disse cedendomi un sorriso come per dirmi:"ci sono quà io."
Trascorremmo svariati minuti a chiacchierare,del più e del meno.                                                                            -Da dove vieni?- mi disse.
-Liverpool.- sorrisi. –Tu?-
-Io sono di Mullingar. Dopo la vacanza io e dei miei amici ci trasferiremo a Londra per frequentare il college.- disse, e io non potei fare a meno di rimanere a bocca aperta e a cercare di focalizzare la situzione. Loro si sarebbero trasferiti a Londra? Mi stavo giusto ricomponendo, quando mi accorsi che mi stava fissando in modo strano, con un piccolo sorriso sulle labbra, quindi mi decisi a parlare.
-Anche io e la mia migliore amica ci trasferiremo a Londra per studiare al college.- dissi, e notai che il suo sorriso si stava allargando.
-Bhè, sono sicuro che non sarà certo un dispiacere riverderti, Hope.-  Cercai di mantenere la calma, ma ero più che sicura che avesse notato l’arrossamento sulle mie guancie. Cavolo. Mi stavo innamorando? Non avrei dovuto. Io e Faith avevamo fatto un patto prima di partire. “Niente ragazzi. I ragazzi portano solo casini e potrebbero distruggere la nostra vacanza.” Aveva detto lei. Non che io credessi davvero di poter incontrare proprio Niall, o qualsiasi Altro ragazzo, Ma avevo acconsentito. Insomma, credevo NESSUNO mi avrebbe notato. Ma al diavolo il patto, lui mi piaceva davvero, anche se non ero sicura di piacergli. Non avevo un’alta autostima e poi un ragazzo come lui non mi avrebbe mai visto come una bella ragazza. Improvvisamente sentimmo qualcuno aprire le porte e venirci in soccorso.
-Alleluia,ci avete liberato.-dissi tirando un sospiro di sollievo,fingendo ovviamente. Non volevo lasciare quel ragazzo,era...speciale. Trovai Faith che mi aspettava e gli amici di Niall in attesa del suo arrivo.
-Hopeee!-Mi abbracciò come se fossi stata via per millenni.
-Non preoccuparti,sto bene-
La assicurai. Lei sorrise e guardò Niall e il gruppo di amici, seguita dal mio sguardo.
-E tu saresti stata chiusa in ascensore con quello lì?-Mi guardò allo stesso tempo felice ,incazzata e stupita.
-Carino,vero?-Dissi io con occhi sognanti.
Lei annuì e continuava a guardare uno dei suoi amici, particolarmente uno riccio. Era molto bello.
-E che ne dici di quello lì riccio?-Le dissi in modo ironico.
Lei alzò gli occhi al cielo e arrossì.
-Ma si...è carino...-
Non feci in tempo di rispondere che mi ritrovai affianco Niall. Il mio cuore batteva a mille.
-Hope,che ne dici se andiamo al Piano bar? Stanno facendo dei balli di gruppo e karaoke.-Sentivo di volare,come se solo la sua voce fosse la mia droga.
Guadai Faith,e lei sembrava anche più felice di me.
-Sicuro.-Dissi con un sorriso . Lui ricambiò il sorriso e fece avvicinare i suoi amici.
-Ragazze,loro sono: Liam,Harry,Zayn e Louis.-
Faith arrossì lievemente e io abbozzai un sorriso.
-Lei invece è Faith.-
-Piacere.- dissero gli altri.
Notai che il riccio ,Harry, e Faith si scambiavano sguardi intensi. Questo è amore,pensai.
Entrammo tutti al piano bar. Erano tutti felici,si divertivano e ballavano. Rivolsi uno sguardo a Niall e appena mi girai mi accorsi che mi stava già fissando lui.
Rimasi impietrita.
Cominciammo a conoscerci. Morivo dalla voglia di parlare con Faith. Così mi venne in mente la fatidica scusa.
-Ehm...io e Faith andiamo in bagno.-
annuirono.
Entrammo nel bagno e cominciai ad abbracciarla,così. Senza motivo.
-Oh mio dio. L'hai visto?...è bellissimo!-Lei sorrise.
-Anche gli altri non sono da meno. Sono uno più bello dell'altro.-
-Concordo!-
-Ehi. Secondo te potrei mai piacere a.. Niall?-
-Ovviamente. Non hai visto come ti guarda? -
-Non lo so, Faith… io non sono poi così carina…-
-Cosa cazzo dici? Sei bellissima, Hope. Dici questo ancora per quel fatto dei bulli?  -
-Beh,sì.-
-Non devi dirlo. Tu sei bellissim,okay? E sorridi che così lo sei ancora di più. Ora usciamo che probabilmente si stanno chiedendo se siamo cadute giù dal gabinetto.- disse facendomi strappare una risata.
Uscimmo dal bagno.Intravidi Harry che parlava con i ragazzi,probabilmente di quanto fosse bella Faith, dato che continuava a scoccarle occhiate.
Appena ci videro arrivare ,smisero di parlare.
-Chi vuole fare un pò di Karaoke?-Disse il presentatore degli spettacoli.  Non ne ero sicura, ma cantare era sempre stata una mia passione e forse mi avrebbe fatta rilassare un po’.
Mi alzai,volontaria.
Guardai di sottecchi Faith, che mi fece l'occhiolino.
I ragazzi mi incoraggiarono e urlavano:"Forza Hope!"mentre salivo sul palco.
-Cosa vuoi cantare ?-
-Boom clap, grazie.-dissi impadronendomi del microfono. Quando il silenzio calò nella sala, ero più sicura che mai.
“You are the light and I will follow, You let me lose my shadow, You are the sun the glowing halo and you keep burning me up with all of your love.” Mentre cantavo sentivo che quelle parole rispecchiavano i miei sentimenti. Sembrava strano, ma sentivo un nuova e bellissima sensazione, come se volessi dedicare la canzone a Niall. Non avevo mai creduto all’amore a prima vista, ma con Niall… sentivo che il cuore mi scoppiava mentre osservavo i suoi occhi blu. Tutto il resto sembrava scomparso. C’eravamo solo io e lui. Lui e me. E amavo il modo in cui mi sorrideva da sotto al palco. Anche se lui non lo sapeva, queste parole erano per lui.
Mi applaudirono tantissimo, ma per me continuava ad esserci solo e solamente Niall. Sorrisi e dissi:"grazie".
Scesi dal palco e guardai Faith.
Lessi il suo labiale:"L'hai conquistato,è arrossito tutto il tempo."Sorrisi.
I ragazzi mi travolsero di complimenti .
-Oh,basta. Mi fate arrossire.- Loro risero.
-Hope.Sei bravissima...davvero.-disse Niall. Non potei far altro che arrossire.
Lo guardai intensamente negli occhi ,e i ragazzi si scambiavano occhiate tipo: Questi si amano.
Continuammo a parlare, dopodichè andammo a dormire. Scoprì anche che loro avevano la cabina al ponte 8, quindi due piani sopra noi.
-Buonanotte.- dissi salutandoli per poi perderci di vista nei lussuosi corridoi.
Entrate in cabina,ci infilammo i pigiami e ci distendemmo sui letti.
-Che serata magnifica.-esclamai,senza smettere di pensare ai suoi occhi.
-Già. Ora dormiamo,domani mattina ci sarà l'escursione a Ibiza.-
-Okay. Notte.- dissi dandole una bacio sulla guancia.
"Se questa è stata una giornata fantastica,chissà quante altre ce ne saranno."pensai. Spensi la luce e mi addormentai;sperando di incontrarlo nei miei sogni.