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Autore: Nick95    09/07/2014    5 recensioni
Avete mai immaginato un mondo in cui esistono sia i personaggi della saga con tutto il loro mondo, sia Stephenie Meyer e i suoi libri? Vi ho incuriositi? Siete nel posto giusto, allora.
La storia ruoterà attorno ad un protagonista, David, umano e lettore della saga, che verrà a sapere del mondo sovrannaturale, entrandone a far parte, e incrocerà, nel suo cammino, non solo la Meyer, ma i Cullen e i Volturi, che ovviamente non possono non esserci.
Scontri, litigi, papà gelosi e nuovi amori caratterizzeranno la storia.
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Clan Denali, Nuovo personaggio, Quileute, Volturi | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Ed eccomi per l’ultima volta con l’epilogo di “Believe”!
Con questo la storia si conclude, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno seguito la storia lasciando una recensione, e anche tutti coloro che si sono limitati a leggere!
Non sono mai stato espansivo con i discorsi, quindi vi lascio direttamente l’epilogo. Tanto dal titolo si capisce tutto.
Buona lettura!

EPILOGO – JUST MARRIED

Battuti i Volturi, finalmente nessuno poteva minacciare i Cullen.
Anche perché, se qualcuno potesse minacciarci, Alice lo saprebbe, e valutando la pericolosità del nemico potevamo liberamente decidere se combattere o filarcela.
Se avessimo deciso la prima, non ci avrei messo molto a radunare tutti i nostri amici, se invece avessimo deciso la seconda, scappare non sarebbe stato difficile.
Mi ero ormai integrato nella famiglia al completo.
Consideravo tutti quanti dei parenti stretti, come loro consideravano me.
Io e Tanya, poi, eravamo una coppia fissa.
Ormai inseparabili.
E l’amore non ci mise molto a sfociare in passione.
Ci mettevamo in disparte appena possibile.
E ognuno adorava e venerava il corpo dell’altra, e viceversa.
Ma nonostante fossi uomo, era sempre lei a dominare me.
Ero comunque molto timido. Ma mi piaceva un sacco quando Tanya prendeva possesso del mio corpo e, soprattutto, della mia mente. Adoravo essere passivo.
Quando ero con lei, non percepivo alcunché. Ogni cellula, reagiva al suo tocco, lento e meraviglioso.
Amavo Tanya. Troppo.
Ma quel giorno, finalmente, stavo per coronare il nostro sogno.
Ero fermo, immobile come una statua.
Mi muovevo solo per osservare l’orologio che portavo al polso, impaziente di chiudere la pratica in fretta. Ero comunque molto timido.
La mia mente, per quanto spaziosa fosse, non riusciva a trovare l’occasione di effettuare il conto alla rovescia.
Pensavo sempre alla stessa cosa.
Poi la marcia nuziale suonata da Edward attaccò, e dopo aver visto Kate, nel ruolo di damigella d’onore, spuntò Tanya.
E mi sentii più leggero, mi sembrava di volare.
Ripetevo sempre a Tanya che per me sarebbe stata stupenda anche in pigiama, ma mi sbagliavo.
In pigiama era stupenda, ma in abito bianco.
Meravigliosa.
Divina.
Perfetta.
Procedeva troppo lentamente per i miei gusti.
Più veloce!
Doveva essere mia, il prima possibile.
Dopo istanti interminabili, giunse vicino a me.
“Favolosa” sussurrai, prima di cominciare a ripetere le parole del pastore.
Non sapevo neanche cosa stessi dicendo. Pensavo solo a lei.
La voce agiva da sé. Senza input.
Poi anche Tanya prese a ripetere la frase del pastore, e io mi godetti il tono bellissimo della sua voce.
Dopo ci scambiammo gli anelli. Calzavano a pennello sui nostri anulari.
E infine arrivò il momento del bacio.
Non sapevo se lei volesse qualcosa di semplice o di complesso, per cui lasciai che sia lei a guidare, accontentandomi anche se avesse optato per un bacio semplice e veloce.
Ma, per mia fortuna, scelse la seconda opzione. E mandai all’aria la mia scelta precedente di lasciare che sia lei a guidare.
Intuita la sua volontà, le cinsi i fianchi e presi possesso io, della situazione.
E non c’erano limiti di tempo.
Per cui noi aspettammo la classica risata di Emmett, per smettere.
Non riuscivo ancora a capacitarmene. La donna che io consideravo la più bella del pianeta, aveva sposato proprio me.
Non ci credevo neanche un mese fa, quando aveva accettato la mia proposta di matrimonio.
Fu una vera sorpresa per lei.
Non si aspettava che facessi una richiesta simile dopo solo un mese insieme.
Ma morivo dall’impazienza di averla anche ufficialmente, e con Kate che mi aiutò con l’anello, mi feci coraggio e le chiesi di sposarmi.
Non avevo neanche finito di parlare, che mi saltò addosso, baciandomi e accettando la proposta.
Cominciò il ricevimento.
Alice finalmente aveva avuto piede libero con l’organizzazione del nostro matrimonio, conoscendo le volontà di Tanya di avere una cerimonia indimenticabile.
Forse preferivo qualcosa di meno complesso, ma il tutto mi piacque anche perché vedere Tanya contenta in quel modo era la cosa migliore.
A quella festa parteciparono proprio tutti.
C’era anche Charlie, che ebbe l’occasione di salutare sua figlia e Renesmee. E ovviamente conobbe me.
“La famiglia Cullen si è allargata di nuovo, eh?” esordì quando Carlisle mi presentò a lui.
Sorrisi, sperando di fargli sapere meno di quanto lui stesso volesse.
“Tanto piacere, Charlie” gli strinsi la mano.
“Piacere mio, David. Tanti auguri” mi rispose.
“Ti ringrazio” conclusi, e lui andò a fare gli auguri a Tanya.
Conobbi anche Billy e Sue.
Alla festa parteciparono pure Benjamin, Zafrina e Senna.
Le amazzoni sembravano davvero un corpo unico dove Zafrina faceva da portavoce. Un corpo unico che durante la battaglia aveva perso un arto, Kachiri.
Benjamin passò a trovarci un mese dopo lo scontro con i Volturi, il giorno prima della richiesta di matrimonio che feci a Tanya.
Aveva metabolizzato la perdita della sua compagna, tornando sereno quasi come prima.
Consideravo Benjamin un grande amico, sincero e corretto. E che non faceva lo sbruffone come Garrett.
La cerimonia stava per finire.
Carlisle mi aveva offerto la sua isola Esme come viaggio di nozze, e io avevo accettato allegramente.
Ero già passato dall’isola Esme durante il mio giro del mondo, per cui la conoscevo sufficientemente.
Andai a cambiarmi d’abito, indossai qualcosa di più leggero – sull’Isola Esme faceva caldo – e aspettai la mia dolce metà.
Per ammazzare il tempo, chiamai Carlisle.
“David, tutto ok?” mi chiese “Piaciuta la festa?” aggiunse sorridendo.
E come poteva non piacermi?
“Fantastica. Si vede che Bella aveva messo un freno alle idee di Alice. Questa volta, senza impedimenti, si è scatenata”
Carlisle rise, e io mi unii a lui.
“Carlisle, grazie per avermi accolto nella tua famiglia” intervenni “Ancora non riesco a crederci. Faccio parte di una famiglia che qualche anno fa credevo frutto dell’immaginazione di una scrittrice”
“Grazie a te, David. Hai arricchito la mia famiglia di molte cose. Concrete e non. Il teletrasporto, beh, mancava solo quello tra i vari doni di cui siamo provvisti. Velocità, forza, carisma, attacco, intuito, difesa, esperienza e veggenza” prese ad elencare il mio dono, e poi quello di Emmett, Jasper, Kate, Edward, Bella, Eleazar ed Alice.
Carlisle sospirò e poi continuò “Sei un ragazzo molto in gamba. Lo scoprii prima di quanto pensassi. E Jasper riguardo le emozioni sa il fatto suo. Sapeva che Tanya ti apparteneva, ancor prima che tu la conoscessi. Il vostro primo sguardo. Sapevo che sarebbe finita così. Ripeto, sono io a ringraziare te. Tanya era rimasta l’unica a non avere un’anima gemella. Ed ha trovato te. Non immagini la mia felicità, quando Jasper mi ha detto che tra voi due sarebbe presto scoccata la scintilla. Hai completato la mia famiglia”
Non sapevo che rispondere.
“Grazie a te per avermi permesso di completarla” conclusi, abbracciando Carlisle, da padre a figlio.
Sentii Alice avvicinarsi, perciò interruppi l’abbraccio. Il momento era arrivato.
“Tanya è pronta, David” mi avvisò “Ti aspetta davanti alla porta d’ingresso. Non ti auguro buon viaggio, perché durerà meno di un secondo, perciò Buon Divertimento”
“Grazie di tutto, Alice. Sei stata fantastica” le dissi posandole un bacio sulla guancia.
“Sapevo che poi mi avresti ringraziata” rispose sorridendomi.
Incontrai un po’ di persone mentre raggiungevo Tanya.
Gli altri invitati colsero l’occasione per salutarmi.
“Tornerai, vero?” chiesi speranzoso a Benjamin.
“Certo, anche se è più sbrigativo se facessi tu un salto in Egitto” ridacchiò lui.
Gli diedi il cinque, facendogli l’occhiolino.
Bella si era assentata. Aveva trovato la scusa che si era fatto tardi, per accompagnare Sue, Billy e Charlie all’aeroporto. Forse Billy e Sue sarebbero potuti rimanere, ma Charlie non doveva assolutamente assistere al mio teletrasporto.
Salutai infine Jacob e Seth, e finalmente raggiunsi Tanya, mia moglie. Aveva con sé un paio di valigie. Ne afferrai una.
La baciai sulla soglia di casa, e mentre si levava l’applauso, mi teletrasportai.
Calò il silenzio, rotto solo dal fruscio degli alberi e dal rumore dell’acqua.
“Finalmente sei mia” gemetti interrompendo il bacio.
“Finalmente sono tua” si unì.
E quell’isola dopo sette anni fu teatro di un’altra coppia appassionata.
  
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