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Autore: TheMockingjay    09/07/2014    2 recensioni
Scarlet sapeva che doveva stargli lontano, che era sbagliato. Aveva imparato a non farsi mettere i piedi in testa ed era decisa a stargli il più lontano possibile. Già...peccato che il destino non era d'accordo. Lei e Harry erano fatti per odiarsi, per farsi la guerra e questo non sarebbe cambiato. O forse si?
E cosa succederebbe se di mezzo ci fosse lo zampino di una persona misteriosa, che complica tutto?
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We are nothing

 

 

 

Londra era piena di gente quel pomeriggio, cosi come i negozi. Ormai le persone cominciavano a cercare i primi regali di Natale, i bambini si sedevano sulle gambe di Babbo Natale, la televisione mandava solo pubblicità su giocattoli che attiravano i bambini. Non avevo mai capito perché cominciassero più di un mese prima a fare queste cose. Di solito io andavo al negozio una settimana prima e, con un po di fortuna, trovavo i regali giusti.

Era persino difficile camminare sulle strade, manco fosse carnevale. Arrivai in tempo a lavoro, per chi sa quale miracolo, e mi misi subito all'opera con Ashley. Anche qui, era pieno di gente. Mi misi alla cassa mentre la mora aiutava i clienti a trovare quello che cercavano.

-Vuole un pacchetto regalo?- chiesi a una signora.

-Si, per questi due libri. L'altro lo lasci cosi.-

-Allora? Quando mi dai il mio libro? Dammi il libro, mamma.- disse il bambino accanto a lei.

-Prima va pagato, abbi un po di pazienza.- lo rimproverò la madre.

Presi il libro, lo passai sotto lo scanner e glie lo porsi.

-Contento ora?- chiesi sorridendo. -Prendi un caramella.- aggiunsi indicando il vasetto alla mia destra.

Lui annui e con un po di vergogna ne prese una. Incartai gli altri libri e glie li porsi. Stavo servendo gli altri clienti quando Ashley corse da me ridendo.

-Oh mio dio, Scarlet...questa...questa la devi vedere. C'è Harry, non puoi capire come si è conciato.- spiegò trattenendosi a malapena. -Resto io alla cassa, vai da lui. È al reparto narrativa.-

Mi diressi con un piccolo dubbio che mi girava per la testa. Molto probabilmente Ashley aveva visto Marcel e non Harry. E infatti... lo vidi cercare un libro, con una faccia molto concentrata. Aveva gli occhiali ben fermi sul naso, l'espressione contrariata e una rughetta sulla fronte.

-Marcel.- dissi spaventandolo.

Quasi gli cadde il libro. Lo rimise a posto delicatamente e poi si avvicinò a me.

-Scarlet, che ci fai qua?-

-Lavoro. Ti serve aiuto?-

-In effetti si. Cercavo questi libri.- disse porgendomi una lista.

Lessi velocemente i titoli e mi mossi per prenderli. Erano tutti classici: Hemingway, Shakespeare, Stevenson, Wild.

-Bello questo.- commentai porgendogli Il racconto d'inverno di Shakespeare.

-L'ho letto due volte ma ho dimenticato la mia copia a Los Angeles e quindi ora lo rivoglio.-

-Effettivamente costa meno che tornare li. Eri a Los Angeles?-

-Si, ho frequentato i primi anni di liceo lì.-

Veramente lo sapevo già perché me lo aveva detto Harry, ma feci finta di niente.

-Non ti ci vedo lì, sai.-

Rise. Aveva una risata diversa da quella del fratello, più calma direi.

-Me lo dicono spesso.-

Fu lì che mi venne una delle mie idee geniali. Avevo sentito, la sera prima, mia nonna parlare con Cassie al telefono e poiché non so farmi mai gli affari miei, ero andata ad ascoltare dal telefono della cucina. A quanto pare volevano farmi passare una giornata insieme ai nonni e Cara aveva proposto di andare alla fiera nella periferia. La neve si era un po sciolta perciò era meglio approfittarne adesso.

-Che fai domani?-

-Hmm credo niente, perché?-

-Ti va di venire alla fiera in periferia? Ci saranno anche i miei nonni e i miei amici.-

Ok forse era una pessima idea ma quei due dovevano fare pace prima o poi. Ora che sapevo di poter fare qualcosa per Styles, visto che a quanto pare non abitavamo a chilometri e chilometri di distanza come pensavo fino tre giorni prima, non avrei esitato ad agire.

-Harry?-

-Anche.-

Sembrò pensarci un attimo e poi, con mia grande sorpresa, accettò. Prese il resto dei libri e andò via. Solo dopo mi ricordai di non avergli detto l'ora e quindi gli mandai un messaggio. Chiarì la faccenda del doppione di Harry con Ashley e tornammo a lavoro.

-Scar...- disse a un certo punto.

-Non andrò a comprarti le ciambelle se è questo quello che mi vuoi chiedere.-

-No, non stavolta. Stasera ho un appuntamento con Zayn.-

-E quindi? Non è mica il primo.- commentai abbastanza indifferente.

-Non hai capito, credo che finalmente mi chiederà di stare con lui. Tu ne sai qualcosa per caso?-

Dovevo dirglielo o lasciare che lo scoprisse da sola? Hmm no meglio che lo scopra da sola.

-No, non mi ha detto niente pero vedrai che andrà bene. Insomma...è Zayn.-

-Gia...- rispose giocando con i segnalibro. -Non è che finiresti tu qui, cosi posso andare a casa a prepararmi?-

Ed ecco dove voleva arrivare.

-Eh va bene. Ma poi voglio tutti i dettagli.- dissi puntandole un dito al petto con una faccia seria.

Lei mi abbracciò felice, prese la sua roba e andò via. I clienti cominciarono a diminuire e dopo un'ora anche il mio turnò finì.

 

 

 

***

 

 

ASHLEY'S POV

 

 

Passeggiavamo da mezz'ora ormai. Zayn mi aveva portato a cena e poi cominciammo a camminare, senza più fermarci. Solo quando arrivammo in un parco, ci sedemmo su una panchina. Mi circondò le spalle con il braccio e mi tenne stretta a lui, per non farmi avere freddo.

-Quel dolce era veramente buono.- dissi per rompere il silenzio.

-Il cameriere ti ha guardato strano quando glie ne hai chiesto ancora.- ripose ridendo.

Di nuovo silenzio. Io continuavo a chiedermi cosa sarebbe successo e lui...lui sembrava più che tranquillo. Insisteva a giocherellare con la zip della giacca, segno che stava solo fingendo di esserlo.

-Zayn, tutto bene?-

-Vuoi essere la mia ragazza?-

Lo chiese all'improvviso, tutto d'un fiato, stufo di quella distanza tra noi.

-Aspetta, cosi non va bene. Avevo anche preparato qualcosa da dirti pero poi, non lo so, scusa. Avrei dovuto essere più romantico forse...-

Cominciò a parlare a vanvera mentre io cercavo di trattenere le risate. E, siccome non la smetteva più, lo baciai. Così istintivamente come lui mi aveva fatto quella domanda. Fu sorpreso ma ricambiò con piacere. Le sue labbra erano morbide e sapevano di cioccolata, probabilmente a causa della torta al cioccolato che aveva mangiato.

-Adoro il cioccolato.- gli sussurrai sulle labbra.

-È...è un si?-

-Secondo te?- chiesi retorica.

Gli sorrisi e unì di nuovo le mie labbra alle sue. Avevo aspettato quel contatto cosi tanto, che ora volevo non finisse più. Mi accoccolai di più a lui, poggiando la testa nell'incavo del suo collo.

-Pensavo non me lo chiedessi più.-

-Ci ho messo cosi tanto?-

-Un po.-

-Spero ne sia valsa la pena almeno.- commentò tornando il solito Zayn sicuro di se.

-Hmm si, non posso lamentarmi.-

Adoravo stuzzicarlo cosi, le sue reazioni mi facevano sempre ridere.

-Ora vedrai.- minacciò cominciando a farmi il solletico.

Purtroppo per lui, io non lo soffrivo. Mise il broncio e dovetti dargli una altro bacio prima di vederlo sorridere, non che mi dispiacesse, chiariamo.

-Domani lavorerò con te in libreria.-

Stavo per dirgli che lo sapevo già ma mi fermai giusto in tempo. Non doveva sapere che Scarlet aveva scoperto il loro piano.

-Ah bene, così io e Scarlet non ci spaccheremo la schiena con le scatole.-

-No problema, i miei muscoli reggono.- disse contraendo il braccio.

Poi uno si chiede come fa a piacermi uno cosi. Sarà che forse eravamo simili, in fondo.

 

 

 

***

 

 

 

SCARLET'S POV

 

 

Eravamo all'entrata della fiera. Tutti erano arrivati, tutti tranne Marcel.

-Che aspettiamo ad entrare?- chiese impaziente Lily.

-Voi andate avanti se volete. Io devo fare una cosa.- risposi guardandomi in giro.

Avevo detto a Cassie del mio invitato a sorpresa e la guardai in cerca di aiuto.

-Si entriamo, credo sia meglio. Ti aspettiamo ai primi stand.-

-Io...-

-No tu non rimani, Harry.- lo interruppe la bionda trascinandolo via.

Rimasi là davanti, ferma ad aspettare. Cominciai a chiedermi se sarebbe venuto o meno e sperai che fosse la prima. Dopo una decina di minuti mi sentì chiamare e quando mi girai, lo vidi corrermi incontro.

-Scusami, c'è stato un incidente e la strada più corta era bloccata.-

-Tranquillo, ora è meglio se entriamo.-

-Sei sicura che non ci saranno problemi?-

-No. Ma tentar non nuoce.-

Ero speranzosa della riuscita del mio piano anche se, una piccola parte di me, sospettava che di lì a poco si sarebbe scatenata una guerra difficile da fermare. Li vidi a uno dei primi stand. Harry e Niall cercavano di colpire delle lattine con una pallina da baseball.

-Eccoci.- dissi una volta raggiunti. -Lui è Marcel, il fratello di Harry.-

-Che ci fai qui?- chiese quest'ultimo.

-L'ho invitato io.- intervenni. -L'ho conosciuto l'altro giorno e ho pesato che sarebbe stato carino chiamare anche lui. Problemi?-

Harry mi prese per mano e mi portò a qualche metro più lontano, per non farsi sentire.

-Tu non sai che ho un pessimo rapporto con lui, vero?-

Se gli dicevo di si avrei dovuto dirgli anche che sapevo la verità sul nostro rapporto, se dicevo di no perdevo un'occasione per rivelargli la verità.

-Non proprio...-

-Beh ora lo sai. Potevi almeno chiedermi se mi andava bene.-

-Sentì è una buona occasione per passare del tempo insieme a lui senza litigarci. Non è cosi male e sono sicura che prima o poi chiarirete.-

Ero più che sicura che una parte di lui avrebbe voluto scappare ma un'altra, quella orgogliosa, non l'avrebbe mai fatto.

-E va bene.- acconsentì alla fine.

-Si!- esultai felice.

Tornammo dagli altri e cominciammo il nostro giro. Era davvero grande quel posto e sopratutto pieno di giochi. Louis vinse un pesciolino rosso e volle darlo a Lily, che però rifiutò. Avrebbe fatto una brutta fine con Yuppi in casa. Harry mandava occhiate minacciose verso Marcel ma io e Cassie stavamo ben attente a non far scoppiare la bomba. Il nonno aveva regalato un fiore a tutte noi ragazze mentre Lily volle del cioccolato.

-Voglio andare lì.- disse a un certo punto.

-Io lì.- risposi indicando il labirinto di specchi.

Grande errore. I miei nonni andarono con Lily. Marcel volle venire con me e ovviamente Harry si aggregò. Sperai nell'aiuto di Cassie ma lei si stava già dirigendo con Niall a uno stand per innamorati. Decisi di fregarmene, avevo sempre adorato quei labirinti perciò presi un biglietto e corsi dentro. Secondo errore. Dopo trenta secondi mi persi. Di solito questi luoghi erano per bambini, quindi sarebbero dovuti essere facili o avere delle indicazioni dentro. Mi assalì il panico, sembrava che le luci si stessero abbassando e cambiassero colore. Perché diavolo non ero andata allo stand di Lily? Il massimo pericolo in cui sarei incorsa era abbinare male i colori della bambola che si doveva assemblare.

 

 

HARRY'S POV

 

 

Era corsa la dentro senza neanche leggere il cartello. Era un labirinto di specchi horror. Chi cavolo si inventava queste idiozie? Tutto quello che sentivo erano dei passi ma non riuscivo a trovarla. Sapevo che anche Marcel era lì e probabilmente la stava cercando, solo che io era avvantaggiato. Io la conoscevo meglio delle mie tasche. Sapevo che in questo momento si stava agitando perché non riusciva a trovare l'uscita e sopratutto perché stava diventando più buio la dentro.

-Harry!-

-Scar, dove sei?-

Nessuna risposta, solo passi che correvano. Vidi un'ombra dietro di me e provai ad inseguirla. Mi scontrai con Marcel, l'ultima persona che avrei voluto vedere.

-Non ho tempo di litigare con te ora.- dissi andandomene.

-Non è lì, ci sono appena andato. È una strada chiusa.-

-E perché dovrei crederti?-

-Perché non dovresti?-

-Andiamo...è tutto il giorno che provi ad avvicinarti a lei. Non sono stupido.-

-Si, hai ragione. Non mi dispiacerebbe uscire con lei, la trovo una persona molto interessante. Pero non puoi negare che stai morendo di gelosia.-

-Non capisco di che parli.-

-Harry, si vede che ti piace altrimenti non saresti restato.-

-Beh mettiti in fila allora.-

Non ero mai stato così serio. Non avrei mai permesso a qualcuno di portarmela via, tanto meno a lui. Ricominciai a correre, chiamai il suo nome ma non rispondeva. Mi chiesi se non le fosse successo qualcosa. Alla fine arrivai all'uscita, nello stesso istante di mio fratello.

-Ce l'avete fatta.- disse Scarlet guardandoci attentamente.

-Ma tu...ma cosa...- non riuscivo a capire. -Perché hai gridato?-

-Devo ammettere che all'inizio mi sono spaventata, poi ho pensato che se svoltavo sempre dalla stessa parte sarei arrivata all'uscita, prima o poi.-

-Ma non ha senso.- commentò Marcel.

-Però ha funzionato.-

Ecco come Scarlet Asprey mi sorprendeva ancora una volta. Ci riunimmo agli altri per finire il giro. Si era fatta quasi ora di cena e Niall e Lily cominciavano a lamentarsi di avere fame. Entrammo in un ristorante nel lato della fiera dove si trovavano quel tipo di edifici. Era un posto un po strano, c'erano dei tavoli ma anche un bar e gli ornamenti cercavano di imitare cosi tanti stili diversi che non ci si capiva più niente. Il cameriere ci stava accompagnando a un tavolo mentre sentì qualcuno chiamare Scarlet. Sia io che Marcel ci girammo, giusto in tempo per vederla nascondere la sua faccia sorpresa.

-Jarrett...che ci fai qui?- chiese cercando di fingere un sorriso.

Si capiva benissimo che era tesa, che voleva solo nascondersi da quella persone e di certo non sarei stato lì a guardare ancora per molto.

-Micia, non sembri molto contenta di vedermi.-

Micia? Micia?! Ma chi si credeva di essere quel pallone gonfiato?

-Non chiamarmi cosi.-

-Andiamo, so che ti piace in realtà.- disse accarezzandogli una guancia.

Lei glie la tolse in malo modo. Era evidentemente irritata da quella persona ed io ero curioso di sapere cosa voleva.

-Sai era un po che volevo rivederti.- disse Jarrett con uno strano sorriso. -Ho sempre pensato che tra noi sia finita in malo modo. Perché non ci riproviamo?- le chiese avvicinandosi pericolosamente.

-Ti ha detto di non toccarla.- dicemmo io e Marcel contemporaneamente, mettendoci tra loro per farle da scudo.

-Ma chi siete, le sue guardie del corpo? Non ho tempo per voi idioti, sono qui per parlare con la mia micia.-

Questa era troppo anche per me. Cercai con tutte le mie forze di non dargli un pugni dritto sul naso.

-Harry no.- mormorò Scarlet afferrandomi la mano stretta a pugno.

Mi girai e di scatto la presi in spalla e uscì da lì. Mi diressi verso il gonfiabile che stamattina stavano gonfiando in uno degli angoli più remoti della fiera. Ormai avrebbe dovuto essere gonfio e sarebbe stato perfetto per nasconderci.

-Quando la smetterei di fare queste cazzate? Mettimi giù ora.-

-Non siamo ancora arrivati.-

-Arrivati dove? Dobbiamo tornare dagli altri o si preoccuperanno.-

-Marcel gli dirà che siamo insieme quindi non c'è pericolo.-

Lei sbuffò e si arrese. Non disse più niente ma sapevo che era seccata.

-Chi è?-

-Perché ti importa?- chiese con un tono di voce assente.

Probabilmente avevo toccato un tasto dolente ma volevo sapere. Ci avrei pensato io a curargli le ferite. Sarebbe stata al sicuro con me, dovevo solo dirgli la verità. Non le risposi finché non arrivammo al gonfiabile. La posai delicatamente su quello e poi mi stesi accanto a lei. Il gonfiabile era rivolto di spalle a tutto il resto quindi nessuno ci avrebbe mai trovati là.

-Voglio sapere tutto di te, più di quanto non so già.-

L'avevo detto apposta, sapevo avrebbe ragionato su quella frase e che mi avrebbe fatto delle domande.

-Harry lo so già.-

Questo non me lo aspettavo.

-Da quando?-

-Ti ho sentito parlare con Zayn. Ma non sapevo se dirtelo o no.-

-Perché non avresti dovuto?- le chiesi alzandomi sui gomiti per poterla guardare negli occhi.

-Lo sai già e sai anche chi è Jarrett.-

-Si...il tuo ex ragazzo. Non mi è mai piaciuto da come ne parlavi.-

-A te non piace nessun ragazzo che mi gira attorno, è diverso.- disse cercando di buttarla sullo scherzo.

Ma entrambi sapevamo quanto era triste quella realtà e tutto perché a lei piaceva complicare le cose. Sempre.

-Scarlet io provo davvero qualcosa per te. Non so cosa sia ma so solo che voglio sempre starti accanto, e proteggerti, ed essere l'unico a poterti toccare e a conoscere tutto di te. E lo so che anche per te è cosi, l'ho sempre saputo che c'era qualcosa che ci legava.-

-Harry i sentimenti non fanno altro che ferire. Perché dovremmo soffrire cosi allora?-

-Allora mettiamo da parte i sentimenti, solo noi e questa dannata cosa che c'è.-

Senza neanche accorgermi mi ero avvicinato a lei e se avessi voluto, con un piccolo spostamento le sarei stato sopra. Dipendeva tutto da me ora. Lei aspettava, guardandomi con quegli occhi a cui non sapevo mai resistere, aspettava la mia mossa grazie alla quale avrebbe potuto rispondermi. Allora lo feci, mi sporsi verso di lei e la baciai. Proprio come quel giorno in cucina, proprio come avevo sempre sognato di rifare.

 

 

 

SCARLET'S POV

 

 

 

Tutto il mio corpo gli dava ragione. Io avevo bisogno di lui più di quanto avrei mai potuto ammettere, più di quanto avrei mai capito. E allora decisi di ignorare tutto e schiusi le mie labbra contro le sue. Mi sentì a casa, come se dopo un lungo viaggio si entra e ci si sente finalmente in pace. Era qualcosa che non riuscivo a spiegare ma qualsiasi cosa fosse mi piaceva.

Quando si allontanò di qualche centimetro fissò i suoi occhi nei miei. Bramavano di eccitazione e stupore, bramavano di qualcosa che mi sembrava non conoscere più, bramavano di felicità. Era come regalare una caramella a un bambino povero.

-Ascoltami bene. - gli dissi subito diventando più seria. -Noi non stiamo insieme, non ci amiamo né ci piacciamo, noi non siamo niente.-

-Mi piace questo niente.- disse con il suo solito sorriso sghembo per poi baciarmi di nuovo.

Mi chiesi se sarebbe diventata un'abitudine, sentire quel sapore e quel contatto. Quella sensazione di pace.

Dopo una mezz'ora piena in cui non facemmo altro che giocare su quel gonfiabile decidemmo di tornare dagli altri. Cosa impossibile visto che continuavo a fermarmi a ogni stand. Era passata quasi un'ora quando rientrammo nel ristornate. Jarrett era scomparso e io ed Harry facemmo finta di nulla. Non era successo nulla.

 

 

 

Angolo autrice

 

 

Mi scuso con tutti voi per questa interruzione della storia. Cercherò di postare il prossimo presto.

Il capitolo si commenta da solo penso, finalmente quei due si avvicinano e Marcel... beh si vedrà. Ash e Zayn finalmente stanno insieme ma non scordatevi di Cass e Niall.

Non ho molto da dire quindi...buona estate. Spero vi sia piaciuto.

  
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