BuonGeorge gente, lo so, sono sparita, ma tra i mille esami che ho dato, il tempo per scrivere è stato veramente poco, comunque sono tornata, spero vi piaccia questo nuovo capitolo.

* piccola spiegazione, assolutamente dovuta, del perché sia nata questa cosa, qualunque cosa essa sia, tra l'altro*
 Quando sono fuori ispirazione, vado a farmi un giro su Fiction Alley e, devo dire, si trovano spunti davvero interessanti per coppie assolutamente allucinanti. Una delle mie preferite è la raccapricciante Percy/Hermione.
Ora, trascurando il fatto che non accoppierei Percy nemmeno ad un tavolino da thé, povero tavolino, ho provato ad immaginare vari scenari per questa coppia, tristemente il più delle volte finivano con un Ron in preda ad istinti omicidi e un’ovazione da parte della famiglia Weasley al completo, poi, l’illuminazione… spero vi piaccia.
 
PS. C’è un piccolo “What If” in questa storia; pur essendo ambientata dopo la battaglia di Hogwarts, infatti, ho scelto deliberatamente di ignorare la morte di Fred, per la serie “toccatemi tutto, ma non i miei Weasley”. Si JK ce l’ ho con te, sono ancora offesa per quella questionaccia balorda.
 
Originariamente “Books and Quills” (http://forums.fictionalley.org/park/showthread.php?s=&threadid=4591)
 

Wedding Planner

 
Hermione caracollava per la stanza con un pesante libro in testa, cercando di non farlo cadere mentre si teneva in equilibrio su delle armi improprie che le erano state presentate come “tacchi”.
Ora, non è che la ragazza non sapesse cosa fossero, era una nata babbana dopo tutto, solo che non si sarebbe mai aspettata che un tacco dodici facesse più male di una maledizione cruciatus!
Eppure come era possibile che non le riuscisse? Aveva provato e riprovato, studiato miliardi di passerelle, analizzato i movimenti di quelle stangone scheletriche milioni di volte, ma niente, proprio non le veniva naturale.
Certo, c’erano stati grossi miglioramenti dalla prima volta, ora cadeva dopo circa quindici passi, non più solo due, ma qualcuno non sembrava notare quei piccoli traguardi giornalieri.
 
“No, no, no Hermione cara, così non va bene bellezza! Su, su riprova da capo e uno, due, uno, due, segui il ritmo, ancheggia un po’… no! Quello non è ancheggiare, quello è muoversi come un’anatra ubriaca! Segui me, e uno e due e uno e due. No, non ci siamo ancora. Musica, ci serve della musica!”
Il Wedding Planner ancheggiò su tacco dodici fino alla radio, poi, con un colpo di bacchetta, fece partire una di quelle canzoni da mandare in crisi il sistema nervoso dopo nemmeno quaranta secondi.
Cosa diavolo le rappresentava una canzone il cui titolo da solo le ricordava la tragicomicità della situazione attuale?
“Se ti piace e sei sicuro mettici un anello sopra”.
Il suo promesso le piaceva, ne era quasi sicura, ma quella storia del Wedding Planner impostole dalla signora Weasley, aka Molly (aka Mamma, aka Sergente Hartman) le stava facendo venire dubbi ancora maggiori su quel, già di per sé improbabile, matrimonio.
Il suo incubo peggiore da circa due settimane era di nuovo davanti a lei pronto a riprendere una sessione di tortura sui tacchi.
“Pronta Hermy? Ricorda, pancia in dentro, petto in fuori, schiena dritta e… via!”
Esclamò camminando davanti a lei e profondendosi in uno strano balletto scoordinato mentre Hermione, sconsolata, cercava di resistere all’impulso di scappare urlando o, quanto meno, di lanciargli qualche fattura, ripensando a quanto terrificante potesse essere Molly Weasley da arrabbiata.
 
***

Harry e Ron erano affacciati alla finestra, godendosi lo spettacolo.
“Credi che Hermione proverà a opporsi nuovamente a quest’idea di tua madre di affidare il tutto nelle mani di un Wedding Planner?”
“Ne dubito, rispose Ron sogghignando, dopo averla vista uccidere quella pazza di Bellatrix, ha paura anche solo di rifiutare il cibo che le offre. Più che altro spero non voglia lasciare me a due mesi dal matrimonio!”
Harry ridacchiò, poi, dopo qualche secondo, si girò nuovamente verso l’amico.
“Ron…”
“Mh..mh” rispose il rosso, annusando nell’aria la domanda che aspettava da giorni.
“Secondo te, come diavolo ha imparato a camminare su quei trampoli?”
“Non lo so Harry, quell’imbecille pomposo di mio fratello Percy è un libro chiuso anche per me.”
 
**
Poco distante, dietro un cespuglio di casa Weasley, i gemelli di stringevano la mano calorosamente sogghignando.
La pozione stava dando ottimi risultati.


Angolo della squilibrata

Rendersi conto che non tutte le FF dovessero essere romantiche è stato un gran sollievo, la sola idea di accoppiare Percy con qualsiasi cosa di umano ( e non ) mi raccapricciava fortemente.
Spero che la storia vi sia piaciuta, l'idea è ispirata a questa challenge -a cui tra l'altro partecipo con molto ritardo- (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9726115) ideata  dalla splendida LizzyLuna ( andatevi a leggere il suo racconto http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=647150).
Spero vi piaccia, magari fatemelo sapere con un commento!
Pace&amore
J