Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Betweenacupofteaandabook    09/07/2014    1 recensioni
Ummh.. premetto che non sono mai stata brava con le introduzioni, anzi faccio proprio schifo! Questa storia è nata circa un anno fa durante un'ora d'italiano particolarmente noiosa.. comunque è nata per far spuntare un sorriso a chi avrà la pazienza di leggerla! Parla di me, di quella meraviglia della mia migliore amica e di quei cinque ragazzi che fanno parte della nostra vita da quattro anni o giù di lì.. Spero che questa piccola storia vi piaccia e se vi va lasciatemi qualche commento..
Forse ci sarà qualche accenno ai Larry, ma non ne sono ancora sicura.. Beh avvertiti vi ho avvertiti perciò: un bacio e buona lettura. xx
-Juliet
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
terzo capitolo

Buongiorno a tutti, oggi è 24 febbraio e come al solito, qui in casa c’è un caos assurdo, come di consueto mi dirigo in cucina per preparare la colazione a tutti. Quando varcai la porta del salotto mi accorsi che c’era qualcosa che non andava, c’era troppo silenzio, e poi non c’erano  né le scarpe di Louis né le felpe di Zayn in giro per casa, non c’erano nemmeno le urla di Ninni, che imprecava contro Zay, perché aveva di nuovo occupato il bagno, e lei stava facendo (di nuovo) tardi al lavoro, entrai in cucina ma non trovai né Louis né i suoi biscotti al cioccolato, e non trovai nemmeno Harry e Niall a litigare per la scatola di cereali. Salii la scala che conduceva alla biblioteca, ma invece di trovarci Liam come tutte le mattine, la trovai vuota solo con un gran caos sul tavolo, ah, giusto, il giorno dopo avremmo avuto lezione all’università. Quasi dimenticavo, il 10 di novembre, Io e Giusy avevamo cominciato l’università, lei si era iscritta a più corsi di lingue, mischiando lingue orientali con quelle occidentali e lavorava al British Museum, sezione storia moderna, io invece seguivo corsi di storia dell'arte e architettura, e lavoravo part-time come cameriera in uno dei più famosi ristoranti di Londra, mentre i ragazzi avevano iniziato il nuovo tour mondiale. -Che silenzio..- buttò lì Ninni, che era appena salita, avvicinandosi alla finestra, io alzai la testa dal libro che stavo leggendo, lo chiusi e sospirai: -Già, Nì mancano tanto anche a me..-, -Si, lo so Jane, sarà dura non vedere i ragazzi in giro per casa, o non parlare le sere davanti alla tv a guardare qualche nuovo film tutti insieme.. ma è il loro lavoro, no?- rispose lei, -Si, Nì sono partiti solo ieri e già mi mancano.. Maledetto Tour Mondiale!- sbuffai io, -Dai Nì, andiamo giù che qui sto congelando! Prepariamo un po’ di cioccolata calda, sai è ottima per risollevare l’umore- disse sorridendomi, mi prese a braccetto e scendemmo assieme in cucina per una cioccolata calda, tanta panna e marshmallow, -Se lo sapesse Niall che stiamo preparando la cioccolata come piace a lui!- disse lei ridendo,  strappandomi un sorriso -Mi metterebbe il broncio, ma solo perché è un bambino viziato!- dissi esasperata, -Si Jane, un bambino viziato, che però tu continui a viziare!- mi rispose lei a tono, abbassai lo sguardo, colpevole e dissi:- Amò, questi sono dettagli, non riesco a resistere alla sua faccia da cucciolo..- Giusy scosse la testa, ridendo e rispose:-Già, ed io non riesco a dire no a Zayn, è più forte di me..-, le sorrisi e dissi:-Ti capisco, amò, ci guardiamo alla ricerca di Nemo?-, -ma poi mettiamo Peter Pan-, -agli ordini, Wendy!- dissi mettendomi sull’attenti, Ninni mi diede una cuscinata sul viso, così iniziammo una battaglia di cuscini fino ad addormentarci con le piume tra i capelli, io sul pavimento, mentre Giusy sul divano, abbracciata ad un cuscino. Febbraio e marzo passarono in fretta, io e Ninni facevamo ogni giorno lunghe chiacchierate su skype con Harry e Louis, mentre gli altri erano chissà dove, qualche volta io e Ninni sentivamo anche Liam, ma Zayn e Niall non si fecero sentire per niente. I corsi andavano bene, anche se a volte sbagliavo ordinazione o confondevo i fogli degli appunti di arte con i disegni di architettura, mentre Ninni a lavoro confondeva le date degli avvenimenti storici, e a volte confondeva parole francesi con parole spagnole. Una mattina di metà marzo decisi di alzarmi presto per preparare un dolce o qualcosa di simile, anzi per meglio dire mi alzai perché non avevo chiuso occhio tutta la notte, perché il pensiero di Niall mi opprimeva, mi misi ai fornelli ma siccome non c’ero proprio con la testa, mi bruciai la mano sinistra, -MERDA, MERDA, MERDA!- imprecai ad alta voce, Giusy corse subito a vedere che era successo, mi si avvicinò e mi mise la mano sotto l’acqua gelida, -Jane, non è possibile! È la terza volta in una settimana!- mi rimproverò la mia migliore amica, mi battei la mano sana sulla fronte e sbottai: -È tutta colpa di Niall! Accidenti a lui!-, -Jane, calmati, lui non c’è!-, -Appunto! Lui non c’è! Non ha tempo nemmeno, per un misero messaggio?! E tutti questi rumors su presunte ragazze da una botta e via, non aiutano! Affatto! -, -Lo so, Jane, ma cosa ci vuoi fare? Dai su, andiamo a prepararci che altrimenti facciamo tardi-, mi disse lei sconsolata, -Vai tu, io, oggi non ho nessuna intenzione di uscire da questa casa-, risposi io, percorrendo il corridoio a grandi passi, fino alla mia camera, -E dai Giuls, non fare la bambina..- disse lei rincorrendomi, -Buona giornata Giusy!- dissi entrando in camera e sbattendomi la porta alle spalle. Sapevo di essermi comportata in modo infantile, ma non me ne curai, sapevo che rimanere da sola in quella casa era peggio, perché senza i ragazzi era vuota ed era avvolta nel silenzio, uno di quei silenzi rumorosi e fastidiosi. Rimasi per ore sdraiata sul pavimento della mia stanza a pensare a come mai quei due non si facessero sentire. Eppure eravamo diventati molto più che amici, presi il cellulare e controllai per l’ennesima volta se si erano degnati di mandare almeno uno stupido messaggio, ma trovai il display vuoto, misi il telefono sotto al cuscino e tornai a fissare il soffitto. Quando sentii il portone sbattere, segno che Ninni era tornata, era ormai l’una e mezzo. Ero rimasta nella stessa posizione per sei ore, sentii dei passi in corridoio e Giusy aprì la porta della mia stanza dicendo con rimprovero:- Giulia Jane Summer! Sei rimasta tutto il giorno chiusa in questa stanza?!-, -Tanto la casa è in ordine, non posso cucinare, che faccio?!-, -Studi?, dai su mangiamo!- disse con tono ovvio e io portai gli occhi al cielo, mi accorsi della busta che aveva appesa al polso solo dopo. -Cinese?- dissi alzando un sopracciglio, lei sbuffò e disse: -Si, cinese, tu non puoi cucinare ed io non ne ho nessuna intenzione! Oggi al lavoro c'erano dei bambini insopportabili!- scoppiai a ridere e con una mano teatralmente posata sul cuore, dissi fintamente scioccata: -E sono ancora vivi?!?-  lei mi diede una gomitata ridendo con me, ci mettemmo comode sul letto e iniziammo a mangiare. Durante il pranzo, arrivò una telefonata da parte di Elisa, una mia compagna di corso, e invitò me e Giusy ad una festa, accettammo e finito di pranzare andammo a fare shopping. Alle 22:00 dopo esserci preparate per bene, ci ammirammo allo specchio, io portavo un top bianco a cuore con una gonna nera a vita alta con fantasia in velluto che ricordava molto il pizzo, mi arrivava a metà coscia, avevo dei tacchi vertiginosi neri e i capelli lisci, tutti tirati da una parte, mentre Ninni portava un vestito blu con la gonna a balze e le scarpe in tinta col vestito, i capelli lunghi e lisci che le ricadevano morbidi sulla schiena, ci sorridemmo allo specchio, eravamo pronte! Joseph ci accompagnò nel pub dove si teneva la festa, passammo la serata ballando e bevendo, erano le 06:00 del mattino, quando due ragazzi ci riportarono a casa, eravamo sicure di conoscerli, ma sul momento non riuscimmo a riconoscerli. Erano le 3 del pomeriggio quando ci svegliammo un forte mal di testa, dopo esser riuscite a mettere a fuoco, realizzammo che eravamo sul divano in salotto, ci guardammo e scoppiammo a ridere come due sceme, nonostante tutto ci eravamo divertite e anche parecchio! Solo il giorno dopo scoprimmo che eravamo su tutti i giornali scandalistici, grazie ad una telefonata della sorella di Ninni, Gioia, che preoccupata ci chiedeva cosa stesse succedendo, la tranquillizzammo dicendo che eravamo state ad una festa ed avevamo alzato un po’ il gomito ma di non preoccuparsi. Passammo due intere settimane tra feste e discoteche, e puntualmente ritornavamo a casa in uno stato pietoso. Al nostro ritorno ogni volta sulla porta di casa c’erano quegli stupidi paparazzi con le loro maledette macchine fotografiche, non che non ci fossimo abituate, insomma eravamo figlie di due degli uomini più ricchi e importanti del pianeta, ma dava comunque fastidio. Aprile lo passammo più tranquillamente, non che avessimo scelta, tra l’università, gli esami ed il lavoro; anche se per tutto il mese Niall e Zayn erano sempre in prima pagina grazie al loro nuovo vizio di cambiare ragazza come uno di solito  si cambia le mutande.. le chiamate con Lou ed Harry non diminuirono, anzi aumentarono, ci raccontavamo tutto, anche le cose più piccole e stupide, molte volte capitava che molto infastiditi ci raccontassero di come le fan li attaccavano, e loro esprimevano tutto il loro disappunto verso le Directioners più audaci che rubavano baci  e lasciavano qualche pacca sul loro sedere, e loro non potevano fare altro che stare lì e sorridere. Io e Ninni li tranquillizzavamo dicendo che erano cose del tutto normali, di non pensarci troppo e i Larry ci facevano delle smorfie in risposta, poi scoppiavamo a ridere tutti e quattro. La giornata del 5 Maggio, visto che avevo studiato tutta la notte e alle 10:00 del mattino ero crollata  sul letto, mi alzai verso le 20:00,  e trovai Ninni sul divano che leggeva una rivista, quando mi vide me la lanciò ed io la presi al volo, l’articolo che stava leggendo parlava dei ragazzi che la sera prima erano atterrati a Los Angeles e sarebbero rimasti lì per un paio di giorni, chiusi la rivista e guardai Giusy, ci sorridemmo in modo inquietante, ci eravamo capite solo con uno sguardo. -Amò ti ricordi di quel viaggio che stavamo organizzando..- dissi -Quello in California, dici?- continuò lei, -Proprio quello- risposi facendole l’occhiolino, preparammo  le valige e dopo aver chiamato i Manager per sapere in che hotel alloggiavano quei cinque, inventando che volevamo fare una sorpresa ai nostri amici. Alle 22:00 eravamo già sul jet di papà dirette verso gli Stati Uniti. Dopo tredici ore atterrammo a LA che erano le 3:00 del mattino, chiamammo un taxi e andammo direttamente in hotel. Nella hall venimmo accolte da Paul che ci accompagnò nella camera dei ragazzi, la loro camera in realtà era una suite, dove c’erano cinque stanze con letto matrimoniale, due bagni e un salottino con tv al plasma e ogni genere di videogioco presente in commercio, i ragazzi non c’erano e non sarebbero tornati per alcune ore, allora decidemmo di farci una doccia e cambiarci, e con i capelli ancora bagnati ci mettemmo comode nei divanetti, io indossavo una canottiera azzurra con delle culotte blu scuro, Ninni invece, indossava una canottiera rossa e dei pantaloncini dello stesso colore, perché si vergognava ancora, oppure come diceva lei: “Io almeno ho il senso del pudore”, certo come se io uscissi di casa nuda.. Sentimmo la serratura scattare, erano arrivati! Accavallai le gambe e attesi, mentre Ninni stava appoggiata al muro, la prima ad entrare fu Cara e poi entrò Liam, seguito da Harry che sorreggeva un Niall alquanto ubriaco, e l’ultimo fu Louis che tentava di far star fermo Zayn che invece di camminare sbandava; quando Cara si accorse della nostra presenza corse ad abbracciarci, seguite da Harry, Louis e Liam, Liam mi prese in braccio e mi fece girare, dicendo: -Dio, quanto mi sei mancata Jane- risi e ricambiai l’abbraccio, Harry aveva dato un bacio sulla guancia di Giusy e l'aveva stretta fra le braccia, poi era andato a soccorrere Niall che nel frattempo si era accasciato sul pavimento. -Ma che diavolo è successo a questi due?!- sbottai,- E’ da quando sono uscite le vostre foto sui giornali che fanno così, la sera si ubriacano e la mattina si svegliano con un gran mal di testa- sospirò Cara tra le braccia di Liam, seduta su un pouf, aiutai Harry a stendere Niall sul divano e chiamai il servizio in camera, Zayn intanto stava abbracciando una colonna di marmo posta al centro della stanza, e Louis con l’aiuto di Harry tentava invano di staccarlo, alla fine andò Giusy  che dolcemente con un tono fra lo scocciato e il divertito disse: -Zayn, tesoro è tardi, forse è meglio se vieni a stenderti- Malik con qualche lamento si appoggiò a lei che lo accompagnò sul divanetto davanti a quello dov’eravamo io e Niall, lo fece sdraiare e gli si sedette vicino. Sollevai gli occhi al cielo e sbuffai, alzandomi per aprire la porta, perché era arrivato il servizio in camera, feci portare dentro il carrello, poi ringrazai il cameriere e chiusi la porta; andai al carrello dove c’erano dei cappuccini, del tè e dell’acqua con l’aspirina, presero tutti il cappuccino tranne me e Lou che prendemmo il tè, poi portai l’acqua con l’aspirina a Niall e lo costrinsi a bere, dopo aver bevuto corse velocemente in bagno a rimettere, non capivo il motivo di ciò, allora Cara che era seduta vicino a Liam, rispose alla mia domanda silenziosa: -Ha bevuto a stomaco vuoto, nonostante i ragazzi abbiano cercato di fargli cambiare idea-, mi schiaffai una mano in fronte e a denti stretti dissi: -IDIOTA!- poi andai a soccorrerlo. Dopo che ebbe rimesso anche l’anima, gli feci lavare i denti e lo accompagnai di nuovo sul divano, richiamai il servizio in camera e feci portare due piatti di riso in bianco, altre aspirine  e un vassoio di dolci assortiti, un'oretta dopo andai ad aprire al cameriere, e lo ringraziai, salutandolo cordialmente. Ognuno di noi prese una fetta di dolce e cominciò a mangiare, tutti tranne Zayn e Niall che dovevano mangiare il riso in bianco, andai a sedermi vicino a Niall e cominciai a mangiare la mia fetta di torta al cioccolato, il biondino però ne voleva sapere di mangiare e continuò a fissarmi, mi girai dalla sua parte e dissi:-Qual è il problema? Non vorrai mica che ti imbocchi, vero?- lui, mi fece gli occhi dolci e il labbro, lo guardai sconcertata ma alla fine annuii, Liam ci guardò incuriosito e mi chiese:-Ma tu non ce l’avevi con lui?-, -Si Leeyum, infatti domani facciamo i conti, adesso verrebbe male perché l’alcol anestetizzerebbe i colpi- risposi io facendogli l’occhiolino, poi presi ad imboccare Niall con calma, -Niall, non ci credo! Ti stai facendo imboccare sul serio.. Sei proprio un bambino viziato..- sospirò Louis, Niall gli fecce la linguaccia scatenando l’ilarità degli altri. -Bambini!- mormorò Cara, le sorrisi. Ninni si alzò dal divano per portare l’acqua con l’aspirina a Zayn, poi venne da Niall e gli diede l’altro bicchiere, quando mi alzai, lui mi prese per il polso, mi tirò a sé e provò a baciarmi, io lo allontanai e dissi: -Non se ne parla proprio! Io sono ancora incazzata con te! E poi sai di alcol, a letto forza!- provai ad alzarmi dalle sue gambe, ma lui continuò a tenermi stretta tra le braccia, -Potresti lasciarmi andare? Sai avrei sonno anche io! E poi tu te ne devi andare in camera!- dissi scocciata, -No, Giù non se ne parla nemmeno, non ti ho avuta per molto, troppo tempo! Tu resti qua.- rispose lui serio, -Mmh Jane, mi sembra che tu non abbia scelta- disse Harry ghignando dalla poltrona dov’era seduto, -Taci!- sbuffai io, -Tra rose e fior, nasce l’amor, tra Jane e Niall..-, -Ti avverto Styles, un’altra parola e..- lui mi parlò sopra dicendo:-A quando le nozze?- e poi scoppio a ridere, provai ad alzarmi ma Niall non ne voleva sapere di lasciarmi andare, -Niall se mi molli, dopo che avrò strozzato Harry  ti do un bacio- -Mmh..no!- -Uff Horan! Ti do un bacio e resto con te, okay?-, -Ummh.. ci devo pensare…-, roteai gli occhi e dissi:-Ma cosa vuoi ancora?-, lui mi guardò con un’aria furbesca sul volto e disse:-Voglio un bacio adesso, uno dopo e che resti con me tutta la notte-, -E va bene!- sbuffai e mi chinai per dargli un leggero bacio sulle labbra, poi lui allentò la presa ed io sgusciai via, mi voltai verso il riccio e ghignai malignamente, lui mi guardò con aria spaventata e disse:-Cazzo! Jane cara, ma lo sai che stavo scherzando, no?-, -Harry caro, ti conviene scappare-, -Niall! Questa me la paghi..ahio!- mentre parlava, gli fui subito addosso, visto che quel cretino non aveva nemmeno provato a sfuggirmi e iniziai a fargli il solletico mentre lui strillava come una gallina e chiedeva aiuto al suo ragazzo tra le risate, Lou ci si avvicinò e mi disse con finto rimprovero:-Ehi gradirei che mi lasciassi il ragazzo tutto intero, se non ti dispiace- gli sorrisi, scompigliai i capelli a Harry, che mi lanciò uno sguardo omicida e tornai da Niall gli diedi un bacio poi ognuno andò nella propria camera, io con Niall, Cara con Liam, Harry con Louis  e Ninni con Zayn. Una volta che fummo in camera, Niall si sdraiò sul letto ed io mi accoccolai sul suo petto, mentre lui mi accarezzava la schiena, -Mi sei mancata parecchio- mormorò lasciandomi un bacio sui capelli, -anche tu, ma domani facciamo i conti-, non lo vidi ma potrei giurare che stesse sorridendo, poi mormorò un “si, si” e Morfeo ci accolse tra le sue braccia. *to be continued*

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Betweenacupofteaandabook