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Autore: hi one direction    10/07/2014    1 recensioni
Ecco un nuovo Harry, una nuova storia, un nuovo inizio. Questa volta riuscirà a trovare una persona disposta ad amarlo? Riuscirà a superare la morte di Hope? Sopratutto ... riuscirà di nuovo ad amare, come prima?
Scopritelo cliccando sul titolo della mia nuova storia.
SEQUEL DI http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2512902
TRATTO DALLA STORIA:
"cosa hai combinato, Tomlinson?" mi sorrise perfidamente, riconosco quel sorriso e quando lo fa c’è da preoccuparsi e anche molto.
"solo un appuntamento" sputai tutto il cappuccino che stavo bevendo. Ma è uscito pazzo? Cosa gli dice quel cervello?!
"che cosa? Sei impazzito?"
"assolutamente no. Sareste carini assieme!" esclamò contento. Giuro che ora lo ammazzo.
"tu non stai bene "
Genere: Drammatico, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Josh Devine, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< ciao Shaileen! >> salutai la ragazza che si trovava esattamente di fronte a me. Oggi assistevo alle prove del suo secondo concerto, qui a Londra. Louis, appena saputo di questo, si ingelosì ma alla fine sapevo che era felice per me.
C’erano centinaia di fan che continuavano a urlare il suo nome, alcuni avevano dormito qui stanotte, altri sono arrivati da poco e altri ancora continuavano a venire riempiendo tutta la pizza attorno allo stadio. Era incredibile quanto una persona era in grado di fare ed era altrettanto incredibile quanto i fan la facessero sentire davvero amata.
<< riccio >> mi salutò avvicinandosi a me. Era bellissima oggi. Non che gli altri giorni era da meno ma aveva una particolare luce nei suo occhi che metteva allegria solo guardandola.
<< come stai? >> chiesi gentilmente seguendola dietro le quinte.
<< benissimo e tu? >>
<< anche io >> sorrisi guardandola.
<< ti faccio conoscere alcune persone! >> afferrò entusiasta la mia mano e mi trascinò davanti ad una ragazza. Era parecchio alta e carina. Portava attorno alla vita una specie di cintura gigantesca e dentro c’erano pennelli di vario tipo per il trucco. Si chiamava Moria, che nome strano! Si presento gentilmente a me e le strinsi la mano cordialmente.
Poi mi fece conoscere Diana, la parrucchiera. Era un pochino più bassa di Moira ma, altrettanto bella. Aveva un bambina, Charlotte o meglio ‘ Charlie’. Inoltre stava per sposarsi con Theo, un ragazzo alto e parecchio muscoloso. Non solo era un suo Bodyguard ma anche uno dei suoi menager.
Poi andammo da Cleopatra ma tutti la chiamavano Cleo e da Miriam. Erano le sue stiliste. Creavano abiti apposta per lei ed erano bravissime.
Ed infine mi fece conoscere Lino. Già l’avevo visto, era il tipo con tutte pailette gay. Era il suo vocal coach.
<< sei gay per caso? >> chiese guardandomi negl’occhi. Mi metteva ansia questo tipo. Shaileen scoppiò a ridere fragorosamente, talmente tanto che si dovette mantenere la pancia.
<< umh … no >> sorrisi imbarazzato. Ma nessuno me lo aveva chiesto.
<< peccato, sarebbe stato bello sodomizzarti >> spalancai gli occhi guardando Shaileen ridere ancora più forte.
Ci dirigemmo verso il palco dove c’erano anche una quindicina di persone che stavano parlando tra di loro di come avrebbe dovuto muoversi tra i fan.
<< se vuoi puoi metterti lì >> disse indicando una serie di sedie messe uno accanto alle altre. C’erano seduti quattro ragazzi tra cui due con le chitarre. Era la sua band. Scese velocemente con me e me li presentò.
<< lui è Andy >> disse indicando il ragazzo con la chitarra acustica in mano. Mi sorrise porgendomi la mano.
<< lui è Will >> era il batterista della Band.
<< lui è James >> un altro chitarrista.
<< e, infine lui è John >> era il pianista della band.
Si capiva da lontano che a nessuno dei quattro, specialmente a Will, ero simpatico. Mi guardavano con occhi serrati e seguivano attentamente ogni passo falso che facevo.
<< fanno sempre così  >> disse Shaileen sotto voce capendo il mio stato di imbarazzo e nervosismo. Sembrava quasi che fossi all’esame di quinto liceo.
Senza obbiettare presi posto, non a caso, vicino a Will che stava continuando a guardarmi con la sua aria da ‘ sfida’ ma per evitare casini facevo finta di non guardarlo e di fissare il palco.
Inizio cantando ‘ give your heart a break *’. Aveva una foce meravigliosa. Al concerto con Lou c’era così tanta gente che urlava, cantava, strillava che non ti faceva ascoltare la sua voce. Ma qui, con nessuno che urlava, cantava e strillava si sentiva benissimo.
Sin da bambino ho sempre voluto cantare, mi è sempre piaciuto farlo e mia mamma mi diceva sempre che prima o poi avrei fatto strada con la mia voce, ma non è accaduto. Prima, quando stavo con Hope, cantavo sempre sotto la doccia e ogni tanto, quando eravamo soli, le cantavo qualcosa. Ma da quando lei non c’è più è come si avessi smesso di credere in me e di credere nella mia passione.
Le prove proseguirono con altre nove canzoni poi sparì dietro il backstage.
<< Hanry, ti chiami Hanry non è così? >> chiese Will avvicinandosi a me con aria minacciosa.
<< Harry >> lo corressi stringendo forte la mascella.
<< bene, non mi interessa. Voglio solo che tu stia lontano da lei >>
<< e perché? >>
<< perché lei è mia >> disse sussurrando al mio orecchio. Sorrisi sarcastico.
<< decide lei di chi è, amico >> detto questo gli diedi una pacca sulla spalla e raggiunsi Shaileen.
<< sei stata magnifica, superstar! >>
<< grazie, riccio >> sorrisi dandole un piccolo bacio sulla guancia. Anche se impercettibile, riuscì a vedere un po’ di rossore sulle gote.
<< ti va di mangiare qualcosa? >> domandò.
<< va bene >>
Prese la giacca e uscimmo, mano nella mano, dal retro dello stadio in modo da non farci scoprire. Quel piccolo contatto con la mano mi fece accelerare il battito del cuore, e quasi mi fece paura quella reazione. Non dovevo innamorarmi, non ero ancora pronto.
Andammo da Nando’s. Un ristorante che mi piaceva moltissimo. Si mangiava da Dio e spendevi poco. Ordinammo due piatti di pasta alla carbonara e da bere due aranciate. Ogni tanto ricevevamo qualche occhiata curiosa dei passanti o dai clienti o dai camerieri ma nessuno osò avvicinarsi per un autografo o per una foto.
<< agitata per il concerto? >>
<< lo sono sempre. Ma mi sto iniziando ad abituare >> mandò giù un bel boccone di spaghetti sporcandosi i lati della bocca, sembrava una bambina in quel momento.
<< hahah sei sporca! >> risi indicando il punto in cui la sua bocca era ricoperta da sugo.
<< heiii >> mi lanciò un pezzo di pane che cadde nell’aranciata,scoppiò a ridere fragorosamente.
<< non vale >>
<< tu hai riso di me, plebeo >> scoppiai a ridere. Plebeo? Ma da dove le caccia?!
<< hahah chiedo scusa, superstar >>
Continuammo a chiacchierare fin quando l’orologio non segnò le 3 e 20. Pagai io, nonostante Shaileen continuasse a dire che avrebbe pagato lei, anche se è sfondata di soldi non volevo che pensasse che io sto con lei solo per la popolarità. Andammo da ‘ Italia’s ‘ , il bar dove lavora Lou ma di lui nessuna traccia.
<< jack! Dov’è Lou? >> chiesi al suo capo.
<< non è venuto questa mattina, e di al tuo amico che è LICENZIATO >>
Annuì distratto. Perché non era venuto? Gli sarà sicuramente successo qualcosa, credo. Anche se è uno scansafatiche al lavoro è sempre andato. Sentivo il cuore martellarmi in petto, dovevo andare a casa sua.
<< hey Harry, tranquillo >> mi accarezzò il dorso della mano con il pollice.
Senza dire una parola mi affrettai ad andare in macchina con lei dietro che mi seguiva. Accesi il motore e sfrecciai verso casa di Tommo.
Suonai ripetutamente il campanello ma non rispondeva nessuno. Mi stavo seriemente preoccupando, perché non l’apriva? Mi abbassai e presi le chiavi di riserva sotto al tappeto. Gli ho sempre detto che quel posto non andava bene per nascondere le chiavi, ma in quel momento mi resi conto che forse era meglio tenere la bocca chiusa.
Aprì velocemente la porta,non trovandolo né in salotto, né in cucina andai nella camera da letto.
<< Harry non c’è >> disse Shaileen allarmata.
Aprì la porta del bagno trovandolo lì. Il sangue mi si gelò nelle vene così come a Shaileen.
<< cazzo >> sussurrammo all’unisono, quasi sussurrando. 
  
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