Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: emmevic    10/07/2014    4 recensioni
Cit/: Chi sei? Christa Lenz è il mio nome, quindici gli inverni che ho visto passare. Vivo per gli altri, sorrido per voi. [...] La maschera della ragazza in quel momento si crepò e le bionde sopracciglia si arcuarono. Ymir, dieci passi avanti a tutti, l'aveva compresa di nuovo, cogliendo facilmente anche l'altro motivo che l'aveva spinta lì, portandola nella Legione.
[ introspettiva, accenni Ymir/Christa, spoiler per chi segue l'anime ]
Prima classificata allo Shingeki no Kyojin Drabble Contest indetto da Mokochan sul forum di EFP
♣ Premio Grammatica&Sintassi + Premio Stile + Miglior personaggio femminile + Miglior Drabble
♣ Collegata a I will stay e Do you see how much I need you right now?
Genere: Introspettivo, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Christa Lenz, Ymir
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You, me, we, us'
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• Prima classificata al Shingeki no Kyojin Drabble Contest indetto da Mokochan sul forum di EFP
Ambientata la sera che precede la prima spedizione a cui partecipa il 104° Corpo di Addestramento Reclute (ossia un mese dopo l'ingresso effettivo di Ymir e Historia nella Legione Esplorativa).





I
fall into myself

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Chi sei?
Christa Lenz è il mio nome,
quindici gli inverni che ho visto passare.
Vivo per gli altri, sorrido per voi.

Ymir lasciò cadere la testa all'indietro, allungando le gambe sotto al tavolo; gli occhi castani, disinteressati, osservavano svogliatamente le travi scure del refettorio. 
«Domani non farti – lasciarti – mangiare» disse senza guardarla, i pochi altri che ancora s'attardavano nella mensa non fecero caso alle sue parole.

Chi sei?
Sono Christa, nata dentro le mura,
negli occhi un mare lontano, i capelli di spiga:
sono Christa, Christa che sboccia nella notte di sangue.

La maschera della ragazza in quel momento si crepò e le bionde sopracciglia si arcuarono. Ymir, dieci passi avanti a tutti, l'aveva compresa di nuovo, cogliendo anche l'altro motivo che l'aveva portata nella Legione.

Chi sei?
Mi chiamavano Historia, fiorita dal male,
Historia che era ed è dovuta morire,
ora Christa respira e sopravvive.

«Non preoccuparti per me, pensa alla tua incolumità, senza perderti in altre distrazioni» ribatté lei, punta sul vivo, accantonando la consueta gentilezza.
Con Ymir poteva permettersi di spezzare la farsa.

Chi sei?
Christa e Historia sono i miei nomi,
Christa che vive, Historia che muore.

«Christa» solo questo proferì l'altra, severa, e Historia si zittì.
Le lunghe dita della più anziana tamburellavano il tavolo, impazienti.
«Non morirò» disse lei. Non smetterò di lottare, resisterò solo per te, Ymir.
Le unghie smisero di picchiettare il legno.

«Bene».


210 parole.



Per poter comprendere la caratterizzazione che ho dato loro (a Ymir e Historia) bisogna rileggere il capitolo 36, capitolo in le due si prendono letteralmente a testate (uno dei momenti che ho preferito, poichè emblematico del loro rapporto). Ecco, sono dell'idea che tra loro ci sia qualcosa di molto più complicato di ciò che lasciano trasparire. Non sono solo zuccherini e tante coccole. Già il fatto che con Ymir la maschera di Historia cada, lasciando spazio ad una Christa più testarda e, in qualche modo, aggressiva, è estremamente significativo. In più in questa drabble ho voluto sottolineare, forse eccessivamente, l'estrema dicotomia che c'è fra Historia, che è solo guscio, sentimenti vuoti e vuole morire, e Christa, che vive per gli altri, sorride per farsi amare e vuole essere riconosciuta come socialmente utile, aiutando coloro che sono in difficoltà. Per questo motivo nelle ultime righe invece di riferirmi a lei come Christa, la chiamo Historia. Perché a dire a Ymir di preoccuparsi solo per sé, in questa drabble, è Historia, non Christa. Una Historia che ancora deve essere cambiata dalla promessa e dalla rivelazione di Ymir (credo infatti che Historia, dopo gli avvenimenti di castel Utgard, abbia cambiato qualcosa di sé, decidendo finalmente di voler continuare a vivere e di non doversi sacrificare) e che sopravvive in bilico tra la sua personalità e quella fittizia: una Historia che si è arruolata, a parer mio, nella legione non solo per non abbandonare Ymir, rifugiandosi in una posizione immeritata, ma anche per potersi finalmente sacrificare e per porre fine alle proprie sofferenze.
TLTR un'immensa tiritera per dire che ho cercato di rimanere IC.
 Dimenticavo: il titolo è tratto dalla canzone Whisper degli Evanescence e questa double drabble è da inserirsi nella serie You, me, we, us (incentrata completamente su Ymir e Historia/Christa), dopo I will stay e prima di Do you see how much I need you right now?





   
 
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