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Autore: JustinHoran_Biebs    10/07/2014    3 recensioni
DALLA STORIA:
Zayn non si sarebbe mai definito strano, insomma tutto ma non strano. Diverso, sì, per via della pelle scura, tratti orientali e origini pakistane. Diverso da tutti quei maschi che facevano a gara a chi rimorchiava più ragazze, perchè gay dichiarato.
Ziam, accenni Larry e Nosh.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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~3. Do you want to go out?

 

La voce acuta e penetrante dell'amico giungeva fortemente fastidiosa alle orecchie di Zayn, che era immerso nella consueta nebulosa stanchezza del lunedì mattina.
-Lou, la vuoi finire?- chiese esasperato Niall.
-Perchè? Vi sto facendo la cronaca della scopata migliore della mia vita, non c'è stata cosa migliore, giuro.-
Il biondo sbuffò, scambiando un'occhiata eloquente con Zayn. Ne avevano discusso a lungo il giorno prima, ed entrambi erano convinti che Louis fosse seriamente cotto di Harry.
-Cioè parlo sul serio, era diverso dagli altri ragazzi, con lui è stato più bello, è durato di più, c'era più..-
-Passione?- finì Niall la frase per lui, fissandolo negli occhi. -Louis apri gli occhi, Harry ti piace, e ti piace da morire, è inutile che lo neghi, è stato più bello perchè lui non è solo una scopata per te, ti piace e si vede da come lo guardi. Sarebbe meglio che lo ammettessi a te stesso.- sbottò, accendendosi una sigaretta.
-Lui non..- cominciò Louis.
-Non. Negare. Quel ragazzo ti piace almeno quanto Josh piace a me, o Liam piace a Zayn.-
-Non penso di rientrare nella categoria, Nì.- si intromise il moro. -Alla fine conosco Liam da qualche giorno, anzi non posso dire neanche di conoscerlo, e..-
-E tu gli muori dietro, Zayn.-
Zayn ammutolì, incapace di rispondere. Alla fine sapeva dentro di sé che Niall aveva ragione, non aveva smesso un attimo di pensare a Liam, e aveva una voglia incredibile di rivederlo, magari baciarlo ancora...
-Svegliati, moretto!- Louis passò una mano davanti agli occhi ambrati di Zayn. -Niall qui ci sta proponendo una cosa.-
-Ascoltatemi tutti e due- sorrise il biondino. -Io oggi andrò a parlare con Josh, solo se voi andrete da Liam e Harry.-
Zayn sospirò ma annuì, Louis fece per parlare ma venne zittito un'aòtra volta.
-Lo trascino io Nì, non preoccuparti.-
Ma una volta suonata la ricreazione anche in Zayn sembrava svanito il coraggio.
-Ehy biondino, devo proprio?-
-Si Zayn, perchè privarti dell'amore se puoi ottenerlo?-
-Amore? Niall, ti è chiaro il fatto che io non mi sono mai innamorato vero? Che la mia prima volta è stata con questo idiota- indicò Louis, che appariva ancora più teso di lui -perchè lui col fascino del più grande mi aveva sedotto? Lo sai che non ho la minima idea di come si porti avanti una storia, e..-
-Okay okay adesso calmati, mh?- Niall gli sorrise incoraggiante. -Prendi un bel respiro e trascina Louis nella loro classe.-
-Ehy a proposito!- fece il moro. -In che classe devo andare?-
La risposta venne dalla voce (tremante) di Louis. -Secondo piano, prima porta sul corridoio di sinistra.-
-E poi non ti piace, si si.- Zayn sbuffò prendendo l'amico per il braccio. -Andiamo.-
-In bocca al lupo.- sussurrò Niall.
-Anche a te.- borbottarono insieme.
-Zay io davvero non ce la faccio, mi sento un buco nello stomaco, mi sento..-
-Lou sta zitto, per favore. Fai venire l'ansia anche a me, e credimi è l'ultima cosa che ci serve adesso.-
Ormai erano quasi arrivati alla classe. Zayn prese un respiro profondo prima di entrare, e i suoi occhi passarono in rassegna tutti i componenti della classe, finchè non notò i due che cercava e li raggiunse. Liam alzò la testa in quel momento e incrociò gli occhi di Zayn. Nocciola contro ambra. Liam spalancò la bocca vedendolo e arrossì.
-Ciao.- fece Zayn, sorridendogli nervoso.
-Ciao, Zayn.- riuscì a borbottare il più piccolo.
Anche Harry alzò la testa.
-Zayn?- domandò -Tu swi l'amico di Louis, vero?-
-Se ti stai chiedendo dov'è quel cretino- lo precedette lui -lo puoi trovare fuori dalla classe, che cerca il coraggio di entrare e parlarti.-
Harry sorrise e uscì rapido dalla classe. Zayn rivolse al cielo una veloce preghiera per l'amico, prima di prendere il posto lasciato vuoto dal riccio accanto a Liam.
-Come stai?- gli chiese, cercando di rompere il ghiaccio.
-Benissimo, e tu?-
-Bene.-
Passò un lunghissimo istante, fatto di sguardi. “Avanti Zayn” pensò il moro cercando di incoraggiarsi. “Non sei bravo con le parole, quindi non fare inutili giri. Diglielo. Diglielo e basta. Hai vent'anni, non dodici. Dai, stupido idiota, diglielo”.
-Liam- cominciò, l'altro riprese a guardarlo negli occhi. -Liam, tu..oh, è inutile girarci intorno, Liam tu mi piaci.- disse tutto d'un fiato, si sentì arrossire tremendamente. -Mi piaci e penso sia chiaro, insomma..poi se tu non senti lo stesso non fa niente, cioè voglio dire, io te l'ho detto perchè non voglio tenermelo dentro ma- Liam lo interruppe, poggiandogli piano due dita sulle labbra.
-Sshh- sussurrò sorridendogli. -Questa è la frase migliore che mi sia mai stata detta.- non aggiunse altro e gli si buttò addosso, sedendosi in braccio a lui e nascondendo il viso nel suo collo. Zayn sentì il cuore accelerare i suoi battiti, mentre lentamente circondava il piccolo con le braccia e gli baciava una tempia.
-Mi piaci anche tu, Zayn.- la voce di Liam giunse soffocata alle orecchie di Zayn, ma al moro parve davvero (come Liam gli aveva detto poco prima) la frase più bella del mondo.

*

Il sonno pomeridiano di Zayn venne disturbato dallo squillo insistente del cellulare. Ancora insonnolito rispose, e il suo orecchio fu invaso dalle urla dell'amico biondo.
-Indovinaaaa.-
-Niall innanzitutto calmati perchè mi sono appena svegliato, e poi che vuoi?-
-Josh ha voluto il mio numero e mi ha appena chiesto di uscireeee.-
Bastò quello a svegliare completamente Zayn: scattò fuori dal letto a velocità vertiginosa e cominciò a girare senza meta per la stanza.
-Scherzi? Oddio Niall, è..fantastico! Che gli hai risposto?-
-Ehm..niente ancora, ho chiamato te non appena ho ricevuto il messaggio, Zay devo uscirci stasera, capito? Io! Io, con Josh Devine! Ci credi? Io!-
-Ok biondino, stiamo entrambi impazzendo, è stupendo, digli di sì, ora!-
-Io senza dubbio, ma tu perchè non inviti il tuo Liam stasera?-
-Ehm, io?-
-No, il vicino!- lo prese in giro Niall. -Tu, pezzo di idiota, e chi se no?-
-Mh..vediamo.-
-No, non “vediamo”, tu lo inviti. Io adesso chiudo e rispondo a Josh, fra mezz'ora ti richiamo e se non lo hai invitato vengo a casa tua e lo chiamo io. Chiaro?-
Non gli dette il tempo di rispondere che chiuse la comunicazione, Zayn sbuffò e percorse la rubrica fino a raggiungere il numero di Liam, che il piccolo gli aveva dato la mattina stessa. Senza pensarci troppo avviò la chiamata e quasi non respirava più quando la dolce voce di Liam rispose, dopo qualche squillo.
-Zayn?-
-Liam, ehm, ciao. Come stai?-
-B-bene..tu?-
-Bene.- A Zayn sembrò di sentire la voce di Niall dentro la testa. “Invitalo, coglione”.
-Ehm...- indugiò ancora un attimo il moro. -Oggi è venerdì, hai..qualche programma?-
-Sarei dovuto uscire con Harry, ma lui esce con Louis stasera, quindi no. Perchè?-
-Perchè..mi chiedevo se ti andasse di uscire con me, allora.- Un lungo silenzio dall'altra parte, e a Zayn mancò il respiro di nuovo. Dopo quelli che sembravano anni, Liam parlò.
-Certo!-
-Fantastico, ehm..fra quanto ti passo a prendere?-
-Un'ora ti va bene?-
-Perfetto.-
-Ok, allora a dopo?-
Zayn sorrise, anche se l'altro non poteva vederlo.
-A dopo, piccolo.-
Un'ora e cinque minuti più tardi, la macchina nera di Zayn era davanti a casa di Liam.  Quest'ultimo, che era già fuori, sorrise, aprì lo sportello e lo salutò timidamente.
-Non conosco molti posti per cenare, ehm..non ho esperienza..- farfugliò il moro, stringendo il volante, le nocche quasi bianche per la tensione. Liam si accorse della sua agitazione e gli poggiò una mano sulla gamba.
-Va bene così Zayn, davvero. Va bene anche il Mc per me.-
Il moro lo guardò sorridendo. -Ok, allora McDonald, offro io.-
-No, ho i soldi, voglio paga..-
Zayn gli tappò la bocca.
-Niente discussioni, pago io.-
Il piccolo non aggiunse altro. Una volta arrivati scesero dall'auto, Liam fece per incamminarsi ma Zayn lo bloccò per un braccio, avvicinandolo a sé.
-Non ci siamo salutati decentemente.-
Non aspettò oltre e lo baciò, stringendolo a lui fortissimo. Liam si lasciò abbracciare, mentre il bacio diventava sempre più profondo. Zayn si staccò ma cercò ancora il contatto mordendogli il labbro. Lo guardò a lungo negli occhi, perdendosi nel marrone cioccolato del ragazzo. Gli scostò un ciuffo dagli occhi, sfiorandogli poi il naso e le labbra.
-Sei così bello, Zayn.- mormorò il piccolo, arrossendo. Zayn sorrise, lo prese per mano e insieme entrarono nel locale. Parlando con lui mentre mangiavano, si rese conto che Liam era intelligente, profondo, sveglio per un ragazzino di 17 anni. Si sciolse man mano col passare del tempo e il moro scoprì che Liam parlava velocissimo. Si perse più volte mentre l'altro parlava, ascoltandolo con piacere. Zayn non aveva mai avuto l'abitudine di parlare tanto, ma amava ascoltare e si rese conto di amare le inflessioni di voce del piccolo, il modo in cui sorrideva mentre parlava e il fatto che non riuscisse a tener ferme le mani.
-Allora, Zayn? Ti va di parlarmi della tua famiglia?-
Dal suo tono di voce sembrava che gli avesse rivolto la domanda più volte.
-Oddio scusami- disse Liam -Parlo troppo e ti ho ubriacato, scusa devo stare zitto.- si tappò la bocca con una mano ma Zayn gli prese quella rimasta sul tavolo e gli accarezzò il dorso per rassicurarlo.
-Non parli troppo, mi piace ascoltarti- gli sorrise -Vuoi sapere della mia famiglia? Vivo con mia madre e le mie sorelle minori. Doniya, mia sorella più grande, è al college e vive al campus, le mie sorelle minori si chiamano Waliyha e Safaa. Io le amo, darei la vita per loro. Mio padre se n'è andato anni fa.- scese un ombra nei suoi occhi ambrati ma si sforzò di nasconderla quando guardo l'altro.
-Ti capisco. Anche mio padre se n'è andato, quando gli ho detto di..di essere gay.-
-Mi dispiace, Lì..-
Quello alzò le spalle.
-Come..come hai scoperto di essere omosessuale?- gli domandò Zayn, curioso.
-Ho sempre avuto il dubbio di esserlo..sai, quando tutti i tuoi amici sbavano dietro a una ragazza particolarmente carina e tu rimani impassibile..ma ne ho avuto l'assoluta certezza quando..quando ho visto te.-
Il moro sorrise intenerito quando notò che Liam era arrossito vistosamente.
-Quindi...l'altro giorno?-
L'altro lo guardò stranito, poi si affrettò a rispondere, arrossendo sempre di più.
-No, no. Tu ti sei accorto di me l'altro giorno. Io ti vado dietro da tre anni, da quando ho messo piede a scuola.- confessò.
Zayn quasi si soffocò col panino e iniziò a tossire. Tre anni? E lui non l'aveva nemmeno mai notato. Si sentì in colpa. Tre anni...
-Perchè non mi hai mai detto niente?-
-Non volevo rendermi ridicolo, pensavo che non mi avresti mai notato.. insomma alla fine hai tre anni più di me.-
-Non mi è mai importato dell'età. E tu mi piaci, a prescindere dagli anni che hai.-
L'altro se possibile arrossì ancora di più, sorridendo.
-Dio Liam ma tu arrossisci per ogni cosa?- Zayn scoppiò a ridere sentendo l'altro borbottare qualcosa sul fatto che la colpa fosse solo la sua, e si sporse per accarezzargli la guancia.
-Sei adorabile, Liam.-
-Il modo in cui pronunci il mio nome è strano- replicò l'altro, nascondendo poi di poco il viso col braccio, e si affrettò a rispondere allo sguardo interrogativo del moro. -Cioè sembra che tu dica..Leeyum.-
-Mi piace Leeyum..è tenero- sorrise Zayn. -E' il tuo nuovo soprannome e così ti chiamo solo io, d'accordo?-
L'altro annuì solamente. Avevano finito di mangiare da un pezzo, ma erano rimasti lì a parlare e a conoscersi. Più tempo Zayn passava con Liam, più si sentiva a suo agio. Avrebbe solo voluto conoscerlo prima, e ringraziò chiunque ci fosse su in cielo che il piccolo avesse perseverato così a lungo nella sua cotta, Zayn non ce l'avrebbe mai fatta. Tutte le sue cotte erano state a senso unico e non erano mai durate più di sei mesi, perchè dopo un po' Zayn perdeva le speranze e pensava ad altro. Aveva il dono di essere una persona molto forte e in quanto tale si era sempre impedito di innamorarsi. Ma stavolta, Zayn che avrebbe fatto? Non aveva una risposta e non voleva neanche cercarla. E Liam era così bello...
-Zayn? Credo che..stiano cercando di dirci che dobbiamo andarcene.-
Il moro scosse la testa per scacciare tutti i suoi pensieri e si alzò, vedendo i camerieri iniziare a pulire.
-Sicuro, andiamo.-
Gli tese la mano e quando uscirono il più piccolo fu scosso da un brivido di freddo, Zayn lo strinse a sé sorridendo.
-Vuoi andare in qualche locale ora?- chiese al piccolo, che sollevò di poco la testa per guardarlo.
-Mi piacerebbe ma non posso bere, sarei inutile in un locale.-
-Perchè non puoi bere?-
-Ho un solo rene e non posso esagerare con queste cose..- Liam abbassò la testa, non diceva mai quel particolare di sé a nessuno, si sentiva strano e anche un po' in colpa. Il moro sembrò intuire quei pensieri e gli alzò il viso.
-Liam, è ok, davvero. Come mai hai un solo rene?- mentre si incamminavano verso la macchina Liam parlava.
-Vedi, io sono nato morto e..questo mi ha compromesso un rene.-
Zayn si bloccò e di riflesso lo fece anche il castano.
-Sei..sei nato morto?- l'altro annuì e Zayn gli accarezzò la testa, gesto che fece sentire Liam protetto. Arrivati alla macchina si lasciarono le mani con un sorriso, Zayn si mise alla guida e in un attimo erano arrivati a casa di Liam. Entrambi si fissavano, senza sapere come salutarsi: Zayn non aveva voglia di lasciare il castano e Liam era totalmente ipnotizzato dai suoi occhi.
-Zay?- azzardò qualche minuto dopo.
-Si?-
-Puoi trattenerti ancora un po'?- chiese. Era esitante e poco sicuro della risposta del moro, ma quello sorrise e aprì lo sportello.
-Vieni, facciamo ancora una passeggiata.- tutta l'insicurezza di Zayn svaniva quando era con lui, ma tornava con puntualità estrema non appena Liam non c'era, e il moro non aveva voglia di affrontare i suoi complessi in quel momento. Gli passò un braccio sulle spalle e camminarono così, Zayn amava il modo in cui l'altro arrossiva quando lo sfiorava. Per più di un'ora continuarono a parlare camminando vicini, facendo tantissimi giri dell'isolato, e solo quando ormai era l'una si fermarono, a casa di Liam.
-Ora devo proprio rientrare.- sussurrò Liam. Zayn fece l'errore di incatenare ancora i loro occhi. Di nuovo nocciola contro ambra. E voglia di abbracciarlo. Di abbracciarlo fino a togliersi il respiro, fino a eliminare tutto il freddo che Zayn provava sia dentro che fuori col suo calore. E lo fece. Lo abbracciò, di slancio, all'improvviso, stringendolo e permettendogli di nascondere il viso nel suo collo. Zayn non seppe dire quanto tempo passarono così abbracciati, ma furono interrotti dal suono del cellulare di Zayn, che aggrottò le sopracciglia vedendo il numero casa. Non aveva mai avuto un coprifuoco, figurarsi ora che aveva vent'anni.
-Sì?- rispose.
-Zay...- una vocina debole dall'altro capo del telefono.
-Saf? Che ci fai ancora sveglia?-
-Z-Zay..- al moro prese un colpo quando capì che piangeva.
-Safaa perchè stai piangendo? Non..non è lui vero?-
-I-io..- la piccola si bloccò.
-Saf passami Waliyha.- un leggero rumore di sottofondo e la sorella più grande parlò.
-Zay è lui, torna a casa ti prego.- anche lei piangeva, sembrava terrorizzata.
Zayn strinse una mano in un pugno.
-Chiudetevi in camera mia, sto arrivando.- chiuse la chiamata.
-Zayn che succede? Chi è “lui”?-
-Non è niente, Leeyum, ma devo tornare a casa.- disse velocemente.
-Zay..-
-Ti mando un messaggio prima di andare a dormire, ok?-
L'altro annuì e Zayn lo baciò rapido, cercando di dominare la rabbia e di trattarlo con dolcezza. Poi montò in macchina mentre l'altro rientrava e mise in moto, fregandosene dei limiti di velocità corse verso casa sua, e trasalì quando vide una macchina che conosceva bene parcheggiata malamente davanti a casa sua e la porta aperta. Entrò, il cuore a mille, e si ritrovò subito Safaa aggrappata alle ginocchia e Waliyha abbracciata a lui. Le strinse entrambe cercando di calmarle.
-Vi avevo detto di chiudervi in camera mia.-
-Non volevamo salire, Zay lui è su..mamma sta cercando di farlo ragionare.- tentò di spiegare Waliyha.
-Allora rimanete qui.- lasciò un bacio a tutte e due prima di salire al piano di sopra. Aveva paura ma si sforzò di non darlo a vedere, mentre lentamente andava incontro al mostro che gli aveva rovinato la vita. Aprì lentamente la porta della stanza di sua madre.
-Ti prego, ragiona..- la madre implorava l'uomo che, chiaramente ubriaco, sghignazzava. Non era così ubriaco da non riconoscere Zayn, però.
-Eccolo qui, il disonore della mia carne.-
Zayn ricacciò indietro le lacrime e sorrise, freddo.
-Ciao, papà.-
-Zay..- provò Trisha.
-Mamma vai via.-
-Zay non voglio che ti faccia del male..-
Zayn non ebbe il tempo di dire niente che suo padre gli fu addosso colpendolo più e più volte, in qualsiasi punto del corpo riuscisse a raggiungere. Zayn non emise un suono ma lasciò scendere sul viso lacrime silenziose, mentre sentiva la madre che implorava il padre di fermarsi, inutilmente.
-Non reagisci neanche, difenditi, frocio!-
Ma Zayn non si difese, sapeva che una volta che l'avese picchiato per bene, se ne sarebbe andato senza toccare né la madre né le sorelle. Eranoanni che faceva così. Lo lasciò in pace solo dopo un bel po'.
-Mi vergogno di avere un figlio come te, sei la cosa peggiore che mi potesse capitare- gli tirò un altro calcio dritto sullo stomaco, facendolo piegare in due. -Frocio!- andò via. Poco dopo Zayn sentì sbattere la porta d'ingresso. E allora, solo allora, si lasciò cadere a terra scoppiando a piangere. La madre lo abbracciò.
-Non è vero Zay- gli sussurrò all'orecchio. -Sei il figlio migliore del mondo.-
Ma Zayn non si fermava, gli faceva male tutto ma il cuore era la cosa che più gli doleva.
-Zayn ascoltami, per favore.- Trisha lo strinse cercando di non fargli male. Zayn sentì dei piccoli passi e capì che le sorelle li avevano raggiunti. -Non fai schifo, Zay.- continuò la madre. Lui si asciugò gli occhi cercando di non farsi vedere troppo distrutto. Safaa si inginocchiò accanto a lui.
-Io non credo credo che tu faccia schifo, Zay- gli sussurrò, piangeva con lui. -Io non voglio nessun'altro come fratello, solo te.- lui la abbracciò.
-Voi state bene?- chiese guardando soprattutto le sorelle. Sapeva che Trisha non era stata toccata. Le due morette annuirono e Trisha accarezzò la testa a tutti e tre.
-Andate a dormire ora- sorrise -Zayn sicuramente vuole stare solo.
Ma Zayn scosse la testa. Non voleva stare solo, non voleva crollare, e se fosse rimasto solo sarebbe sicuramente successo. Safaa si strinse a lui.
-Voglio dormire con te, Zay.-
-Anche io.- sussurrò Waliyha.
Lui annuì, con un po' di fatica si alzò, salutò la madre e tutti e tre si diressero verso camera sua. Quando si sdraiarono Zayn ringraziò di avere il letto a due piazze. Entrambe le ragazzine si strinsero a Zayn, abbracciandolo ma cercando di non fargli male.
-Ti vogliamo bene, fratellone.-
Zayn si ricordò in quel momento del messaggio promesso a Liam, e con le ultime energie lo scrisse.
A: Liam
“Tutto okay. Buonanotte, piccolo xx”
La risposta arrivò quasi subito, doveva essere attaccato al telefono.
Da: Liam
“Fantastico! Vado a dormire allora, buonanotte Zee xx”
Zayn sorrise. L'ultima cosa che senti prima di cedere al sonno furono le dita di Safaa che dolcemente gli sfioravano i capelli.

 

 

 

 

 

 

….CE L'HO FATTA!
Finalmente pubblico, per la gioia di Manu (ti voglio bene hahah non uccidermi) e di qualche altra anima che segue sta cosa. Come sempre dedico il capitolo a quelle pazze del gruppo “Ziam is the w(g)ay”, a Federica (sei dolce anche se ultimamente vuoi tirarmi pugni in faccia) e a Giulia (ciao, babycakes :3)
Spero che vi piaccia! Alla prossima :)
P.S. Fatemi sapere cosa ne pensate con le recensioni, si può sempre migliorare!
Ciao :) -Miriam

  
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