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Autore: MissBethCriss    10/07/2014    1 recensioni
Una serie di fanfics scritte senza pretese e senza un nesso logico che le lega fra loro, salvo che per due innamorati che, persi nelle mille sfumature che la vita potrà mai assumere, troveranno sempre un modo per trovarsi. Sebastian e Blaine, semplicemente loro.
▻ Day One: Alternative Meeting
▻ Day Two: Wet T-Shirt Conterst
▻ Day Three: Historical/Different Decades
▻ Day Four: Free Day
▻ Day Five: Paranormal/Fantasy
▻ Day Six: Soulmates
▻ Day Seven: Disney
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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They found that love and yes, it was wonderful

 
Per la Seblaine Week
5th day – Paranormal/Fantasy
 

Napoleon the Phantom

 
Blaine odiava quando restava a casa da solo, i suoi sensi erano più in allerta e per lui anche una piuma che si posa leggera sul pavimento poteva generare un frastuono peggiore DI cento temporali. E il buio non è che aiutava la sua, già instabile, situazione. Blaine non riusciva a capire tutto questo, non si facilitava del fatto che come il sole scendeva e la luna incominciava a brillare tutte le sue paura gli venivano a far visita. Lui era un uomo adulto e le persone adulte non hanno paura di certe cose, il buio lo temevano i bambini. Quando si ripeteva questo, si trovava ad urlare perché aveva sentito un rumore sinistro, un qualcosa che sfiorava il paranormale. Più volte si aggirava disperato per la casa vuota, con la mazza da baseball del fratello, che aveva lasciato alla villa Anderson, stretta forte nel pugno. Come se quella mazza lo potesse difendere contro un fantasma, ma gli infondeva un malsano senso di potere e di protezione che lo rendeva invincibile, almeno ai suoi occhi.
Puntualmente ogniqualvolta che passava per la cucina prendeva lo scolapasta e lo usava a mo’ di caschetto protettore, non si sa mai e se un morto vivente gli volesse mangiare il cervello? Come se il fantasma dal quale si voleva proteggere con la mazza fosse in combutta con uno zombie, ma tutto questo per lui aveva senso, almeno in quelle situazioni, e ciò lo spingeva a continuare la sua perlustrazione alla ricerca del nemico. Si affidava alle sue orecchie, quando facevano più rumore i suoi denti che altro. Lui continuava fino a che non si tranquillizzava, ma questo succedeva solamente quando si rifugiava sotto le sue coperte con lo scolapasta ancora in testa e la mazza al suo fianco e chiamava Sebastian.
“P-pront?”
“Amore,” iniziava lui, per addolcire il ragazzo dall’altra parte della cornetta, “vieni qui? Ho paura. Sento dei rumori sinistri e non c’è nessuno in casa. Ti prego.”
“Sono le tre di notte, killer. No che non vengo”
“Ti prego, è una questione di vita o di morte.”
“La morte tua di sicuro! Ma ti pare il modo di chiamarmi alle tre di notte per questo? Domani ho una partita importante, devo riposarmi.””
“La mia vita è meno importante di una partita di lacrosse? E se fosse un fantasma?”
“Giocaci a tre sette col morto.”
“Fai il serio!”
“Come posso fare il serio quando tu sei preoccupato dei fantasmi?”
“Che ti costa venire?”
“Mezz’ora di carburante.”
“Dai! Domani ti farò il pieno.”
“Se vengo pianti anche il lagno, vero? Oltre a pagarmi la benzina?”
“Sì!”
“Vengo e domani mi offrirai anche il caffè.”
“Affare fatto. Ma te ne stai approfittando, signorino.”
“Non mi pare. Ci vediamo fra un po’.
Sebastian arrivò dopo mezz’ora e andò al solito posto, dove si nascondeva Napoleon, il gatto di casa Anderson, fonte dei soliti rumori che Blaine attribuiva a dei fantasmi in comunella con gli zombie. Sebastian mise il gatto nero e grigio sul grembo del ragazzoper poi andarsi a mettere sotto le coperte del suo letto.
“Questo è il tuo fantasma, metti da parte la mazza, togliti quello scolapasta dalla testa e vieni a dormire. Se la prossima volta che senti qualche sinistro rumore, spero che siano gli alieni, di materiale su cui studiare ce l’avranno. E sempre per il futuro: quando rimarrai un’altra volta da solo, dimmelo prima, che dormo direttamente qui. E ora buonanotte.”



Beth's Corner: E questa è una scemata, ancora più grossa delle altre, ma non sapevo che fare e mi son detta: perché no? Non è la prima volta che faccio leva sulle paure insensate di Blaine. E niente, domani godetevi l'"Affluenza day", Grant ci rende sempre più fiere di lui, giorno dopo giorno, è una meraviglia. Quindi domani niente one shot, buon per voi. Ci vediamo il 12, per il penultimo giorno della Seblaine week...

MAY THE FEELS BE WITH YOU.

 
   
 
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