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Autore: Cla_1102    11/07/2014    0 recensioni
[One Direction][One Direction]Emily Benson, dicisettenne timida, silenzosa e schiva, all'apparenza. Le sue amate canzoni rock e metal la accompagnano durante i suoi primi giorni di scuola, imparando subito come funziona in quel liceo londinese.
*tratto dalla storia*
Da quando Niall Horan si faceva mettere i piedi in testa? A maggior ragione da una ragazza che era la metà di lui? Era come bloccato. Non sapeva per quale ambigua motivazione era andato da lei per poi restarsene lì impalato come uno stupido.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Voglio renderti felice.”
Cap. 5
 
Le settimane passavano e Emily aveva instaurato con Zayn un bellissimo rapporto di amicizia e aiuto reciproco. Diciamo che lei aiutava lui nello studio, evitandogli l’ennesima bocciatura. Lui, invece, la aiutava a conoscere meglio Londra, le faceva avere una vita sociale portandola alle feste, o semplicemente con una passeggiata. Ogni tanto mangiavano una pizza insieme, o nei pomeriggi più freddi e piovosi, se ne stavano sotto una coperta a guardare un film.
In mensa stava con Tessa, Sally, Ben, Tom e Seth, i quali non erano poi così allegri da quando Andrew si è dovuto trasferire in Spagna per lo stupido lavoro del padre. E pur non conoscendolo bene,  Emily lo capiva, visto che le era successa la stessa cosa. Essere sradicati dal tuo paese originario, dove ci si è costruiti una vita di diciassette anni più o meno felice, ed essere poi piantati in un altro, non è semplice.
Il biondo non si era più fatto vivo. Insomma lo vedeva a pranzo e ogni tanto nei corridoi, ma non le aveva più rivolto la parola. “meglio così” pensava lei. E sebbene non volesse ammetterlo, non le sarebbe dispiaciuto però un cenno di interesse da parte del ragazzo ancora a lei sconosciuto.
Giorni prima, Emily aveva scoperto una stanza nella soffitta della scuola e quando, come ora, voleva saltare educazione fisica, si rifugiava lì. Era intenta a leggere un libro trovato per caso, quando sentì dei passi farsi sempre più rumorosi, e di conseguenza vicini. Si nascose dietro una libreria e poco dopo vide il famoso biondino sedersi per terra e accendersi una sigaretta.
«Fammi fare un tiro.» esordì lei, facendo sobbalzare il ragazzo, che ora la fissava con gli occhi spalancati. La squadrò un attimo, notando che indossava dei semplici leggins, le Vans e la solita maglia di una band metal.
«Come sai di questo posto?» chiese lui con la solita voce bassa e roca.
Lei alzò le spalle: «L’ho scoperto.»
«Comunque piacere, Emily.» disse la mora porgendogli la mano. All’inizio lui era piuttosto confuso, ma poi stette al gioco: «Niall.» rispose.
«Come sei finito qui?»
«La Smith mi ha sbattuto fuori – fece l’ultimo tiro – tu?»
«Non avevo voglia di fare motoria.» scrollò le spalle. Dopo un paio di minuti prese la mano di Niall e incominciò a giocarcherellarci: «Parlami di te.»
«C’è poco da dire.» affermò per poi riprendere: «Con Seth?»
«L’ho frendzonato.» disse Emily trattenendo a stento una risata. Sul volto del biondo comparve una specie di sorriso; aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse.
«No, dimmi.» tentò la mora.
«Ti andrebbe… Uhm, una pizza, magari stasera, magari da me?» chiese lui.
Emily annuì: «Magari sono da te alle otto, ciao Niall.» detto ciò, si alzò e uscì lasciandolo da solo.
 
Pioveva a dirotto e faceva un freddo cane. Emily era finalmente davanti all’appartamento di Niall, fece un respiro profondo, e suonò.
«Ciao.» lo salutò lei.
«Ehy entra.»
Niente di speciale: erano seduti per terra a mangiare una pizza bevendo birra e cercavano di avere un discorso sensato.
«Comunque dormi qui.» affermò il biondo.
«Che? No.»
«Di farti tornare da sola non se ne parla, io personalmente non c’ho voglia di prendere la macchina, quindi stai qui punto stop fine.»
«Ma non ho lo zaino e neanche il pigiama!» insistette.
«Ma come sei noiosa Benson, lo zaino passiamo domani a prenderlo e il pigiama te lo presto io.» rispose tranquillamente Niall.
«Oh… Okay.» addentò un’altra fetta di pizza.
 
Erano le 23.50 quando decisero di andare a dormire.
«No, oddio, hai la maglia dei GreenDay?» Squittì Emily facendo ridacchiare il biondo.
«Se vuoi domani mettila.» disse lui, che ricevette come risposta un gridolino di approvazione.
«Ma io dove dormo?» chiese poi.
«Qui.» Niall indicò il letto.
«E tu?»
«Qui.» indicò nuovamente il letto. Emily scoppiò a ridere e scosse la testa, dirigendosi in bagno per cambiarsi. Poco dopo, quando uscì, trovò Niall già a letto.
«Beh notte.» si sdraiò spegnendo la luce. Non passarono nemmeno quindici secondi che la ragazza si sentì letteralmente trascinata contro il corpo caldo del biondo, si addormentò avvolta tra le braccia di colui che, poco tempo prima, definiva ‘incubo’.
 
Emily aprì un occhio. Poi l’altro. Erano le 7,45 quindi ampiamente in ritardo.
«Merdaccia.» borbottò alzandosi e andando in cucina a prendere un biscotto. Subito dopo fece capolinea Niall già vestito.
«Siamo in rit—Fanculo tu sei già pronto!» esclamò con la bocca piena. Prese la maglia dei GreenDay e una felpa di Niall e i jeans della sera prima, gli anfibi e finalmente era pronta.
Andarono a prendere lo zaino della mora e poi si avviarono a scuola, con la macchina del biondo. Appunto quest’ultimo si girò furtivamente verso Emily e la fissò un attimo
«Ma è la mia felpa?» chiese notando che le stava eccessivamente larga.
«Cosa? Questa? Pff no ti pare.» lui le lanciò uno sguardo divertito e le regalò un mezzo sorriso.
C’erano tutti gli studenti fuori ovviamente, e quando arrivò la macchina di Niall attirò l’attenzione non di pochi. Scese prima lui, scrutando un po’ la folla dietro i suoi Rayban scuri, poi lei. Inutile dire che alla vista di quella scena, alcuni incominciarono a bisbigliare fra loro, perché insomma una che scende dalla sua macchina per giunta con i suoi vestiti addosso, cosa può far pensare?
Niall prese l’iniziativa trascinandola fino al suo gruppetto.
«Ehy ragazzi.» li salutò Louis.
«Ci dovete dire qualcosa?» ammiccò Harry con un sorriso malizioso alzando un sopracciglio.
«Niente che ti riguardi, e ora se permettete, addio.» si dileguò Emily.
 
Terza ora. Chimica. Ossia un grosso grasso no.
Emily era nel suo ‘rifugio’ a fumarsi la solita sigaretta quando spuntò un ciuffo biondo dalla porta.
«Motoria?» chiese lui.
«Chimica.» replicò lei strappandogli un sorriso.
«Harry è un coglione.» asserì Niall.
«Sai, indipendentemente dal grado di coglionaggine, i tuoi amici, mi stanno tutti sul cazzo. Tranne Zayn.» e gli sorrise falsamente.
Niall rise. Finalmente Emily sentì quella risata cristallina, pulita, che ti riempie il cuore. Quel suono che non smetteresti mai di ascoltare, quasi meglio della tua canzone preferita. Avete presente quella melodia che vi mette, indipendentemente dalla situazione, di buon umore? Perfetto, quello era l’effetto che faceva la risata di quell’angelo.
«Non ti ho mai sentito ridere.» ammise la mora.
«Si insomma non ridevo da tanto.» abbassò lo sguardo.
«Beh dimmi cosa ti piace, così posso farti felice più spesso.» disse lei lentamente cercando di non risultare ridicola.
«Tu.» rispose lui fissandola con quegli occhioni azzurri che si ritrovava. Di un blu che faceva invidia all’oceano, ed Emily ci affogava ogni volta, ma si faceva sempre salvare dal suo sorriso, ogni qualvolta si formava su quelle labbra sottili. Era così dannatamente perfetto, anche con quel viso imbronciato che lo accompagnava tutti i giorni, anche con quell’aria da duro che faceva tremare i ragazzi, anche con il suo carattere testardo e possessivo. Ma lui restava bello, bello da vivere.
«Che?»
«Mi piaci tu.»
Entrambi avevano paura di amare, ma lei lo sapeva: “il problema è che lui è la soluzione”. Così, senza pensarci, Emily gli prese il volto pallido fra le mani e plasmò le loro labbra. Aveva un malsano bisogno di sentire quel contatto che le procurò una serie di brividi lungo la schiena. Ma quello era un bacio delicato, casto, che non durò neanche molto.
«Voglio renderti felice, Niall.»
 
 
 
 
 
Eeehy
Okay finita.  Sinceramente non so cosa dire, quindi niente lol ciao gente.
  
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