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Autore: All_over_again    11/07/2014    5 recensioni
Avete mai provato a vivere con la vostra migliore amica ed essere finita a fare da babysitter contro la vostra volontà solo per accontentare lei? Beh ecco questa è l'inizio della mia disastrosa vita...
Mi presento, sono Alexia Anderson e abito con Julie Smith. Ci conosciamo dai tempi della materna e siamo sempre rimaste unite fino all'inizio delle superiori, ci siamo trasferite a L.A. e poi beh, abbiamo conosciuto loro... La mia vita è peggiorata sempre di più.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Logan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ECCOMI CON UN'ALTRA FAN FICTION!
NON SO PERCHè NE HO SCRITTA UN'ALTRA MA AMO TROPPO SCRIVERE :)
HO PRESO SPUNTO DALLA SITCOM DI SAM&CAT MA CI SARANNO QUATTRO RAGAZZI DI MEZZO IN SEGUITO...

QUESTA DIVENTERà COME LA STORIA SU MADISON E JAMES, PER QUELLI CHE NON SANNO COS'è, è LA MIA STORIA ROSSA CHE STRAMO.
FATEMI SAPERE SE VI PIACE O SE CI SONO DELLE COSE CHE NON VI VANNO BENE E ANCHE DEGLI SPUNTI CHE VOLETE DARMI SONO PIù CHE ACCETTATI.
UN BACIONE A TODAS :*
All_over_again <3




“Alexia svegliati!” Un urlo mi fece cascare dal mio letto e iniziai a borbottare tra me e me.
“Julie quante volte ti ho detto che non mi devi svegliare cosi?” Esclamai arrabbiata e la mia migliore amica rise.
“Oops volevo vedere se ti svegliavi o no.” La guardai confusa.
“Juls scappa finchè sei in tempo.” Sibilai mentre mi rialzavo e mi aggiustavo il mio pigiama. Lei corse via mentre rideva ed io mi rifeci il letto, aggiustai il cuscino e sentì una specie di presenza alle mie spalle. Era Julie.
“Bu!” Urlò ed io feci finta di avere paura.
“Oggi dobbiamo prenderci cura di qualche bambino?” Chiesi mentre andavo in cucina a fare colazione.
“Si, abbiamo Jean dalle 11 fino alle 16 e poi Sam dalle 18 fino alle 20, è una bambina nuova. Si sono trasferiti in questo quartiere da poco.” Mi informò sorridendo. Arrivata in cucina salutai il nostro pesciolino rosso Carl e mi presi i cereali e del latte per poi sedermi e mangiare. Julie si appoggiò con i gomiti sopra al tavolo dall’altra parte e mi fissò.
“Julie sei inquietante, cosa c’è?” Sospirò e continuò a fissarmi.
“Smettila mi fai innervosire.” Continuai a mangiare innervosita dalla sua presenza. Il campanello suonò ed io continuai indisturbata.
“Din don hanno suonato, apro io.” Esclamò Julie saltellando felice. Aprì la porta e riconobbi la signora Hubbins con la piccola Jean per mano. La salutai con un cenno della testa e tornai a mangiare. Mi guardò con la faccia confusa ma Julie presa la bambina e sorrise alla donna.
“Ok, vi lascio Jean fino alle 16 poi vengo a riprenderla.” La mia migliore amica annui e chiuse la porta senza nemmeno salutarla. Sospirai finendo l’ultimo sorso di latte e salutai la piccola bambina e me ne andai in camera mia.
“Alex non tornare a dormire!” Mi urlò Julie dal salotto ed io sbuffai.
“Ti odio!”



Verso le 16 suonò il campanello del nostro appartamento.
“Vai te Alex, sto facendo pipì!” Urlò la mia migliore amica dal bagno, roteai gli occhi. Presi il mio tempo e con molta calma aprì la porta.
“Buonasera…”
“Sisi, va bene lei è la bambina. Venite a riprendervela il prima possibile…”
“Mi scusi la mia amica è molto prepotente.”
“Molto prepotente.”
Commentai e me ne andai sul divano. La donna mi fissò sconcertata e poi si concentrò sulla figura di Julie.
“Ehm… ok. Lei è Sam, di ciao a queste due belle ragazze.” La piccola bambina che avrà avuto si e no 4 anni ci salutò con un timido ‘ciao’.
“Ci siamo trasferiti da due settimane e ho appena iniziato a lavorare in una banca, ma non è molto vicino e suo fratello ha vari impegni e non può tenersela quindi ho visto la vostra pubblicità e sono venuta da voi.” Accesi la tv e mi mangiai un po’ di popcorn avanzati da qualche giorni, poco mi importava.
“Ok, signora…”
“Schmidt, abito qui a due quartieri di distanza.”
Le sorrise e lasciò che la bambina afferrasse la mano di Julie ed entrasse in casa.
“Fai la brava bambina e tornerò presto a prenderti.” La piccola annui e Julie chiuse la porta dopo aver salutato la signore.
“Alexia potevi essere più carina prima con la signora.” Mi riproverò.
“Juls ho fame ordiniamo una pizza?” Lei subito si illuminò e mi sorrise.
“Sì!” Urlò e la bambina corse sopra il divano accanto a me.
“E tu esserino cosa vuoi da me?”
“Alex fai la brava.”
“No, questa cosa delle babysitter ci sta sfuggendo di mano.”
“Dobbiamo pagare in qualche modo l’affitto della casa e la scuola.”
Puntualizzò.
“Sam perché non vai a giocare le bambole che sono là?” Le chiesi con finto tono dolce e se ne andò più in là a giocare sul tappeto.
“La mia pizza non l’ho ancora vista…” Commentai.
“Come la vuoi?”
“Pizza bomba.”
“Quella con tutti gli ingredienti possibili ed inimmaginabili?”
Annui e accesi la televisione mettendolo sul mio canale preferito.


Finalmente arrivò il momento in cui questa peste se ne doveva andare di casa, mancavano esattamente due minuti e la madre sarebbe venuta a riprendersela. Non vedevo l’ora di andare a farmi una doccia e mangiarmi tutte le schifezze che trovavo in casa. Ecco il campanello, mi alzai e andai alla porta.
“Signora ecco sua figlia, non le manca nessun dito, è viva e vegeta, può riprendersela e…” Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo che mi stava sorridendo.
“Ciao.”
“E tu da dove spunti fuori?”
“Sei sempre cosi dolce?”
“Questo è niente in confronto a come sono normalmente.”
Lui rise e la Sam iniziò a saltellare.
“Logan! Logan!”
“Quindi devi essere Logan…”
“A quanto pare, e tu saresti bella morettina?”
Inarcai un sopracciglio e lo squadrai da capo a piedi.
“Primo non chiamarmi mai più morettina, secondo non provarci con me, terzo prenditi la bambina, quarto vattene da casa mia e quindi mi chiamo Alexia.” Sbattei la porta in faccia al ragazzo e me ne tornai sul divano.
“Alex sei sempre la solita.” Mi riprese la mia amica. Andò ad aprire la porta e ritrovò il solito ragazzo con lo stesso sorriso stampato sopra.
“Oh…” La mia amica lo guardò e poi iniziò ad attorcigliarsi un ciuffo di capelli tra le dita.
“Piacere io sono Julie e quella là è la mia migliore amica Alexia.” Alzai la mano con il dito medio alzato con un sorrisino strafottente.
“Ma te puoi chiamarmi Juls.”
“Bene, Juls…”
Lei rise sbattendo le ciglia.
“Questi sono i soldi per aver tenuto Sam, ora vado a riportarla al suo fratellone sennò poi si spaventa se non vede ritornare questa piccola peste.” Julie rise ancora per poi prendere i soldi.
“Ma non sei te suo fratello?”
“No, io sono il suo migliore amico. Lui era impegnato perché doveva sistemare ancora un po’ di scatoloni.”
“Quanto hai ad andartene?”
Urlai.
“Alexia, assomigli tanto alla mia ragazza, sai?” Mi alzai e andai davanti a lui cercando di sovrastarlo con la mia altezza ma era troppo alto, questo pallone gonfiato mi aveva seriamente rotto.
“Chi sei tu e cosa vuoi da noi?”
“Sono Logan Henderson, frequento la High Pacific School e sono dell’ultimo anno, te?”
Si morse il labbro aspettando una mia risposta ed io roteai gli occhi.
“Sai, anche noi frequentiamo la stessa scuola e siam…”
“Bionda a cuccia, ci penso io a questo ragazzo.”
La mia amica obbedì e se ne tornò dentro casa.
Ok, Logan. Ora puoi riprenderti Sam e tornartene a casa.”
“Mi accarezzò la guancia e mi fece l’occhiolino."

"Non vedo l’ora di rivederti a scuola.” Prese la bambina e se ne andò percorrendo tutto il vialetto e poi scomparve inghiottito dal buio.

PS. Non ho ancora deciso che "faccia" dare ad Alexia e a Julie, quindi siete libere di consigliermi qualche nome di ragazza ed io poi le guardo e metto quella che più mi piace :*

 
  
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