Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Ines_11    11/07/2014    4 recensioni
Qual'è il sogno di ogni otaku? Secondo me, è avere la possibilità di fare un fantastico viaggio nel mondo del proprio manga preferito. Quindi è questo che farò io? Entrerò davvero nel regno di Naruto? Se neanche voi ci credete allora leggete e poi... ditemi se tutto questo è successo sul serio perchè io ancora non ci credo!!
|| STORIA SOSPESA ||
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve ninja! Scusate il ritardo, come avevo detto dovevo studiare per gli esami di questo periodo ^^ Ma ora sono tornata, spero il capitolo vi piaccia.

Un colpo secco. Poi un'altro. Ancora un altro.

"Un sogno... Si, dev'essere un sogno"

Il rumore di una maniglia che si alza e si abbassa rapidamente, e ancora un altro colpo.

-E che palle! Ma è affogata nel water??
Una voce stridula, che riconoscevo appena.
-Vuoi aprire questa cazzo di porta!?
Ancora. Ma quanto poteva essere insistente quel sogno? Mi convinsi che forse non lo era. Aprii gli occhi lentamente, riconoscendo quella stanzetta ormai familiare. Mi sollevai puntellando i gomiti sul materasso poi feci forza su quei pochi addominali che avevo e mi misi a sedere sul letto caldo.
Un altro colpo. Proveniva dalla porta.  
Mi alzai con le gambe deboli e tremani, mi avviai verso l'ingresso della stanza e con due scatti della serratura aprii la porta. Davanti c'era... tanta gente. Distinsi quasi tutti i ragazzi di ieri pomeriggio e dietro Jiraiya che spuntava da quella massa di nanetti.
Erano i personaggi di Naruto.
"I personaggi... di Naruto? Ma che-"
-Che cazzo ci fanno i personaggi di Naruto in casa mia?!- Urlai scioccata.
Sakura, che stava proprio di fronte a me, sollevò un sopracciglio.
-Ma possibile che questa qui quando si risveglia si scorda di tutto quello che le è successo nei giorni precedenti?- Si chiese Naruto.
Io continuai a guardarli con occhi sgranati per un pò.
-Ah, giusto- Realizzai strofinandomi gli occhi ancora assonnati. -Sono a Konoha...
-Già, e stai anche facendo tardi! A quest'ora dovevamo già stare tutti fuori, e noi che pensavamo che fosse Naruto quello più ritardatario- Disse ancora Sakura incrociando le braccia sotto il poco seno che aveva.
-Senti un pò, tu- Intervenne allora Ino puntandomi un dito contro. -Sbrigati a scendere e fila a cambiarti che stai in mutande!
Un ricordo della sera precedente passò fulmineo nella mia mente. Mi ero sdraiata sul letto, levandomi i jeans per stare più comoda. Abbassai lo sguardo e vidi che avevo solo la maglietta lavata di ieri e gli slip bianchi che spuntavano sotto di essa, lasciandomi coscie e gambe all'aria. Arrossii improvvisamente e d'impulso chiusi la porta con un colpo netto.
-Potevate dirmelo prima, brutti maniaci?!- Urlai con foga.
-Tu, però, devi darti una mossa, tesoro mio!- Ripeté Ino dall'esterno.
Sbuffai e lasciai scivolare la mia schiena sul legno freddo della porta. Ero appena arrivata a Konoha e già dovevo partire. Non che non mi dispiacesse, però era successo tutto così all'improvviso e avevo voglia di rilassarmi, di godermi la vita di tutti i giorni nel villaggio, di vedere anche gli altri personaggi...
Uno scossone appena dietro di me. Sentii la porta spingere contro la mia schiena, ansiosa di essere aperta.
-Che volete ancora?!- Sbottai innervosita.
-Sono solo Ino, Sakura mi ha detto che ti servivano dei vestiti nuovi...
Sgranai gli occhi all'improvviso e sentii l'emozione farsi avanti ed esplodere nel petto. Mi alzai velocemente e lasciai che la porta si aprisse, lasciando spazio alla figura femminile. La bionda entrò in camera con dei vestiti tra le braccia.
-Tieni- Disse Ino sorridente.
Io guardai i vestiti piegati nelle sue mani.
-Davvero saresti disposta a prestarmeli?- Mormorai emozionata.
-No, che dici? Ora sono tuoi!
-Eh? Aspetta, vuoi dire che... me li hai regalati!?
-Certo! Ho preso quelli che, secondo me, ti rispecchiano di più e che sembrano più simili alle cose che indossi- Spiegò Ino.
-Oh, grazie! Non potrò mai ringraziarti abbastanza!- Esclamai gettandomi tra le sue braccia.
I suoi capelli profumavano di buono e il suo corpo morbido era perfetto per un abbraccio.
-Dai, tranquilla, non è niente di che- Disse la ragazza ridendo.
Io presi gli abiti e li spiegai. Nelle mani avevo una lunga maglia che sembrava scivolasse sulla mia pelle per quanto era morbida. Aveva un enorme disegno che ricopriva interamente il retro dell'abito. Sembrava lo yin e lo yang. Amavo quel simbolo perché era carico di significati e ognuno poteva attribuigli quello che più lo rappresentava. La infilai velocemente: dietro mi arrivava fin sotto il sedere, ma davanti era ancora più lunga. I pantaloni, invece, erano totalmente neri e cortissimi.
-Sei sicura che possa andare in giro così? Insomma, faccio prima a restare in mutande- Dissi sarcatistica.
-Infatti ci sono queste- Disse Ino mostrandomi un paio di calze a rete dai buchi molto piccoli che si rendevano quasi invisibili.
Le misi. Andava decisamente molto meglio. Infine, presi dei piccoli guanti di pelle nera che lasciava le dita scoperte. Corsi a guardarmi allo specchio. Cos'ero? Un ninja, forse? Il cuore cominciò a martellarmi nel petto e gli angoli delle labbra si curvarono in un sorriso così grande che le due estremità per poco non toccavano gli occhi. Mi voltai verso Ino che mi guardava soddisfatta.
-Ora si che sei decente!- Disse appoggiata allo stipide della porta.
-O mio dio... Grazie- Mormorai con voce strozzata.
La bionda scoppiò a ridere, poi mi tese la borsa nera che mi ero preparata per il viaggio. Io la caricai su una spalla e diedi un'ultima occhiata allo specchio.
-Dai, ora smettila di adularti da sola. Ci stanno aspettando- Disse ancora Ino, avviandosi alla porta.
Sorrisi e annuii seguendola in silenzio, finalmente pronta per il mio stupendo viaggio.

Camminavamo già da un pò di tempo, ormai, forse un'oretta. Eravamo usciti dal villaggio non appena io e la bionda avevamo raggiunto gli altri. Stavamo attraversando il bosco che circondava l'intera Konoha. Per fortuna non si erano soffermati molto sul vestito che mi aveva regalato Ino. Le ragazze mi avevano fatto solo un pò di complimenti e Naruto aveva esclamato "Wow, ora sei un ninja a tutti gli effetti!", provocando in me un rossore improvviso. Durante quel primo tragitto ero stata abbastanza silenziosa. Non sapevo che dire, né come comportarmi davanti a tutti quei ragazzi. Ancora non ero parte integrante del gruppo e per questo mi limitavo ad osservarli ammirata. Erano pur sempre i personaggi di Naruto e la situazione era quasi senza senso. Nessuno aveva fatto riferimento al fatto di non esistere, per fortuna; significava che in una notte ci avevano riflettuto e avevano cercato di superarlo... forse.
Naruto continuava a parlare animatamente. Passava da un discorso all'altro con estrema facilità e aveva qualcosa da dire a tutti. Il più silenzioso era ovviamente Sasuke che se ne stava in disparte proprio come me e a volte sorrideva alle facce buffe di Naruto o alle urla stridule di Sakura. I nostri sguardi si erano incrociati un paio di volte e, quando accadeva, io abbassavo sempre lo sguardo imbarazzata, mentre lui ridacchiava soddisfatto.
Comportamento tipico da Uchiha sadico-bastardo.
-Hey, tu, hai finito di fare l'asociale?
Un dito che puntellava la mia spalla con insistenza. Mi voltai e vidi Sakura che mi guardava con un mezzo sorrisetto sulle labbra. No, forse Sasuke non era l'unico sadico-bastardo.
-Ahm...- Mormorai arrossendo. -Ma io non sto facendo l'asociale.
-Ah, no?
Scossi la testa convinta.
Proprio allora si intromise Jiraiya che fino ad allora non aveva parlato molto.
-Hey, Ines... C'è qualcosa che puoi dirci riguardo la nostra storia?
-In che senso?- Dissi sollevando un sopracciglio.
Notai che si erano interessati tutti all'argomento. Poverini, si illudevano davvero che gli avrei spoilerato la loro stessa vita?
-Boh, qualcosina sul manga o su di noi...- Continuò l'uomo sul vago.
-Mi era sembrato di essere stata chiara. Non dirò niente, la mia bocca è cucita.- Dissi incrociando le braccia al petto.
-E daaaai, solo qualche piccola cosa. Ti preeeego...- Supplicò allora Naruto aggrappandosi alle mie spalle.
Me lo scrollai di dosso con stizza.
-No, Naru...- Mi interruppi nel vedere i suoi occhi azzurri quasi liquidi che sembrava contenessero l'intero oceano al loro interno. Sbuffai rassegnata. Non sarei riuscita a resistergli, era da mangiarselo di baci.
-Bè, forse qualcosa si. Ma niente spoiler!
-Spo-che?!- Chiese Shikamaru.
-Spoiler... E' l'anticipazione di una determinata storia.- Notai le espressioni ancora dubbiose dei ragazzi. -Insomma non posso mica dirvi se morirete oppure no!
-Perché qualcuno morirà?- Disse allora Hinata.
Mi schiarii la gola cercando di essere più calma possibile. "No... non muore nessuno eccetto metà paese dei Ninja" 
Pensai sarcastica.
-Ahm... domanda di riserva?- Dissi infine con un sorriso di giustificazione sulle labbra.
La moretta sgranò gli occhi impressionata, seguita da Choji.
-Bene! Ora si che la mia vita è a posto!- Disse Kiba ironicamente.
Scoppiai a ridere.
-No, dai! Non è detto che siate voi a morire!- Dissi, sentendo un amaro retrogusto di bugia nel vedere il maestro Jiraiya camminare sorridente e ingaro di tutto.
-Io tanto non rischio, sono il protagonista!- Esclamò Naruto saltellando da un piede all'altro.
-Fossi in te, non ne sarei così sicura...- Ringhiò Sakura già pronta a dargli una sonora sberla sul viso.
Notai Sasuke guardarmi a metà tra l'odio e la curiosità. Perché? Cosa gli avevo fatto poi di così tanto doloroso? Capivo che era un bel colpo scoprire di non esistere, però tutti bene o male l'avevano superato. Sasuke invece era sempre più cupo e silenzioso. Che dietro ci fosse qualcos'altro?
-Diciamo che so... cosa provate- Dissi ridacchiando per deviare l'argomento "anticipazioni sul futuro" e per non pensare all'Uchiha.
Sakura si voltò verso di me con uno sguardo raggelante, Hinata arrossì violentemente, Naruto sgranò gli occhi spaventato e Ino sollevò un sopracciglio poco convinta. 
-Oh, ma tu... insomma, non avevi la bocca cucita?- Chiese retoricamente Naruto con voce tremante.
Jiraiya intanto se la rideva di gusto, dal momento che sapeva cosa provava il biondino per Sakura.
-Dai, Naruto, è inutile nasconderlo. Lo sanno tutti che ti piace Sasuke!- Dissi ridacchiando.
L'Uchiha inarcò le sopracciglia guardando il biondo interrogativo.
-Hey, non è vero!- Urlò allora Naruto avvampando.
Scoppiai a ridere, quasi finivo a rotolarmi per terra con le lacrime agli occhi.
-Bè, aspetta un paio d'anni e poi vedrai come lo rincorrerai ovunque lui vada- Dissi continuando a stuzzicare la mia tendenza al sasunaru.
Era uno spoiler? No, allora non ci sarebbero mai potuti arrivare.
-Eh? In che senso?- Chiese Sakura ora vivamente preoccupata.
Io agitai la mano nell'aria con indifferenza:
-Nah, niente, lasciate perdere.
-Sia chiaro a tutti, a me non piace Sasuke! E' lei che dice cazzate!
Scoppiai a ridere nel sentire la sonora esclamazione di Naruto, quando vidi Jiraiya bloccarsi improvvisamente sollevando una mano e facendo calare il silenzio intorno a lui.
-Che c'è eremita porcello?
Jiraiya non rispose. Si limitò a spostare prima a destra e poi a sinistra il volto rimanendo in allerta.
Sasuke si accigliò muovendo rapide le pupille scure degli occhi e per un attimo sembrò bloccarsi ogni cosa. Si trattò di un secondo in cui tutti furono immobili, comprese le foglie degli alberi che prima frusciavano nel vento. Fu allora che lo sentii, indistintamente e lontano. Mi estraniai completamente da tutti gli altri suoni che lo sovrastavano.
Anche se non sembrava un vero e proprio rumore, era più una presenza. Un qualcosa appena percettibile. Rimasi ancora con il fiato sospeso fino a quando non vidi Jiraiya riprendere il passo come se niente fosse.
-C-cos'era?- Momorai.
-Cos'era cosa?- Chiese Hinata allarmata.
-Niente, era solo una volpe...- Disse Jiraiya fingendosi indifferente.
Io però dovevo capire. Se n'erano accorti solo pochi di noi, forse solo io, il sennin, Sasuke e Shikamaru. Ma quello era il Paese dei Ninja e sapevo che il pericolo esisteva sempre e ovunque, per questo provai ad insistere.
-Non mi era sembrata una volpe... era qualcos'altr-
-Giu!
Fui interrotta dalla voce di Sasuke che ordinava di abbassarsi. Mi chinai di colpo come fecero tutti gli altri e intravidi qualcosa sfrecciarmi sopra la testa a pochi centimentri di distanza. Alzai lo sguardo e vidi di fronte a me un uomo dal volto completamente coperto con delle fasce che lasciavano intravedere solo gli occhi di ghiaccio. Prima che il ninja mi attaccasse, Sakura si parò davanti a me posizionando il kunai a pochi centimetri dal viso del nemico. L'arma però incontrò le bende e sfuggì di mano alla ragazza come se avesse colpito un muro invece che semplice stoffa. Doveva essere una specie di armatura. Mi alzai indietreggiando velocemente e notai che l'uomo coperto non era solo. Altri due ninja con il volto parzialmente nascosto ci attaccarono, uno puntando dritto su Jiraiya e l'altro su Hinata. La mora mantenne poco la difesa e fu scagliata a terra con un pugno alla bocca dello stomaco. Provai ad avvicinarmi alla ragazza per soccorrerla e trascurai il nemico che sembrava svanito nel nulla. Ma prima di poterla raggiungere, qualcosa mi afferrò alla gola, bloccandomi il respiro e constringendomi a sputare saliva rossastra. Sgranai gli occhi nel vedere il sangue macchiarmi la maglia nuova regalatami da Ino. Un coltello si posò all'altezza del collo puntellando la pelle con la lama gelida e tagliente. Vidi aggiungersi un quarto uomo al gruppo e notai confusamente che ognuno era impegnato a difendersi e a combattere, compresa Hinata ora aiutata da Choji. Io invece non potevo fare nulla. Però non ero addolorata per questo, ero consapevole di non essere un ninja e non sarei mai riuscita a difendermi da quell'attacco. L'uomo premette ancora di più l'arma sul mio collo, così strinsi forte gli occhi e mi lasciai trascinare dall'istinto e dalla paura che mi percorreva. Mi dimenai incurante della lama che mi sfiorava la pelle, cercando di far uscire qualche suono strozzato dalla gola.
Era una sensazione mai provata prima. Non mi ero mai trovata nel bel mezzo di un attacco nemico, forse perché, in effetti, erano un pò meno frequenti nella normale vita di una quattordicenne. Tutto intorno a me era confuso e distante. Avevo gli occhi accecati dalla paura e l'adrenalina si stava facendo strada abbattendo tutti gli altri sentimenti. Non ero più Ines... ero un'animale istintivo e ribelle.
Nonostante i miei sforzi e le mie urla non mi liberai del nemico fino a quando Kiba con un colpo netto alla schieno lo annientò. Sentii le sue mani abbandonare la presa e donarmi nuovamente la bellezza di respirare. Rimasi immobile con gli occhi spalancati, troppo scossa per abbassare le palpebre. Erano morti tutti e quattro, riversati a terra, qualcuno con ferite visibili, altri con ferite interne. Quand'era stato il momento esatto in cui li avevano uccisi? Corrucciai la fronte confusa, sicura di essermi persa qualche pezzo.
-Tutto a posto, ragazzi?- Chiese Jiraiya rinfoderando il kunai.
-Chi erano?- Fu l'unica risposta di Ino.
-Mercenari probabilmente.
-E che volevano?
Jiraiya spostò lo sguardo serio su di me:
-La domanda giusta è chi volevano.
Rimasi in silenzio ancora turbata, poi passai la mano sul collo arrossato per controllare se avevo ferite.
-Mi stanno cercando- Mormorai grave.
-Com'è possibile? Nessuno sa chi è realmente, oltre noi!- Esclamò Sasuke lanciando un'occhiata di sdegno verso il ninja a terra sulla sua sinistra.
Jiraiya sospirò e riprese a camminare.
-Muoviamoci, dobbiamo trovare un posto dove mangiare.
-Ero-sennin... Che significa?- Insistette Naruto.
L'uomo si prese un' ulteriore pausa.
-Significa che le voci girano in fretta e che qualcuno ne è venuto a conoscenza; significa che ora vogliono Ines per interessi personali dal momento che la ragazza è a conoscenza del futuro del nostro paese. E per questo noi dobbiamo stare attenti e pronti a tutto.
Abbassai il capo rimandendo in silenzio.
-Scusatemi. Io... io ho sbagliato.- Dissi poi mossa da chissà quale volontà. -Non volevo rivelare chi ero. Me ne sono pentita. Non volevo ferire nessuno con tristi verità né rendere pericoloso un viaggio che sarebbe dovuto essere tranquillo. Anche se, in effetti, non sarebbe stato tranquillo comunque.- Aggiunsi, pentendomene immediatamente dopo.
-Che vuoi dire?- Chiese Shikamaru arcuando le sopracciglia.
-No, niente... mi sono sbagliata.
Abbozzai un sorriso, maledicendomi mentalmente. Non potevo neanche parlare che dalle mie labbra uscivano spoiler a non finire.
Jiraiya trattenne un sorriso e intervenne.
-Non devi chiedere scusa, non è colpa tua.
-Si invece! Io avrei potuto benissimo mentire su di me. Le cose sarebbero state migliori. Ora dovete cercare tutti di proteggermi e stare attenti ai nemici che di volta in volta aumenteranno per il villaggio. E questo è così sbagliato!- Esclamai arrabbiata più con me stessa che con altri.
-E chi ti dice che ti proteggeremo?- Continuò il sennin.
-E' vero, se hai partecipato a questo viaggio è per diventare un ninja. E una volta che sei diventata ninja non avrai più bisogno del nostro aiuto.- Disse allora Naruto sorridendo.
-Si ma... io non sono un ninja. Non potrò mai esserlo.
-Bè, questo non è lo spirito giusto per iniziare!- Ridacchiò Kiba.
Sbuffai, stavolta accennando un sorriso.
-Io non sto scherzando! Non utilizzo l'arte magica.
-Neache noi scherziamo- Disse Sasuke atono.
Sakura si avvicinò a me, posandomi una mano sulla spalla.
-Senti un pò, Ines, la cosa è molto semplice. Io non voglio perdere tempo dietro a te, per farti da guardia ovunque tu vada e penso non lo voglia nessuno. Quindi o ti impegni e diventi un ninja oppure sei fottuta. Non è difficile.- Spiegò rude.
Ok, Sakura era stata abbastanza convincente, più di tutti gli altri.
Incrociai le braccia fingendo un espressione infantile:
-Sei cattiva!- Dissi nascondendo un sorriso.
Sakura provò a rispondermi ma uno strano rumore la fece voltare di scatto verso la sua fonte. Naruto si stava massaggiando lo stomaco, imbarazzato.
-Ahem... ero-sennin, avrei un pò di fame.- Disse sorridendo appena.
-Appunto dicevo, andiamo a trovare un posto dove fermarci. Dovrebbe esserci un villaggio qui vicino.- Concluse Jiraiya ridacchiando e
riprendendo la strada.
Mi sarei impegnata, mi dovevo impegnare. Non per me, ma per loro che mi avevano aiutato e protetta fino ad allora. Anche se non avevo idea di come si praticasse una tecnica di trasformazione del corpo.

Quel posto mi preoccupava. Era fin troppo familiare e, soprattutto, reale. Avevamo mangiato in un piccolo villaggio, sempre se quello poteva definirsi villaggio. Io lo vedevo più come un gruppetto di cinque o sei case ammucchiate e un unico negozio che vendeva di tutto, dagli utensili alle zuppe di miso, dalle katane ai vestiti che portavano le signore la domenica. Lì avevamo consumato il pranzo velocemente e ci eravamo rimessi in cammino. Era ormai quasi sera e il sole stava calando, allungando così le ombre sulla strada quando Jiraiya ci portò in una piccola cittadina per fermarci la notte. L'uomo sembrava quasi emozionato, anche se dovrei dire eccitato, all'idea di trascorrere la notte in quel posto. Le insegne erano tutte luminose, i negozi brillavano di colori sgargianti, le strade colme di gente e ovunque si volgeva lo sguardo si potevano vedere bancarelle, bar, e locali imbarazzanti completamente occupati da giovani e bellissime ragazze.
Naruto si guardò intorno incerto:
-E' una città un pò equivoca, o sbaglio?
Io non riuscivo ad essere presente. Ero concentrata, con la mente affondata nei ricordi per scoprire in quale punto del manga avevo già visto quell'atmosfera, ma soprattutto dovevo capire il motivo di quell'ansia che mi attanagliava da quando eravamo arrivati. Tutto in quel luogo sembrava nascondere un pericolo, un avviso, un presagio. Non riuscivo a capire cos'era, dovevo ricollegare ogni immagine del manga per capire il più velocemente possibile cosa mi preoccupava. Le parole pronunciate da Naruto poco fa risuonavano ancora nella mia mente.
"Dove l'e ho già sentite? Dove?" 
Pensai, inquietata.
Gli altri erano sereni invece, non troppo preoccupati. Ovvio, loro non potevano capire, non potevano sapere.
Jiraiya voltò la testa di scatto, notando una bellissima donna con gli occhi a mandorla e i capelli mori e lisci che le ricadevano sulle spalle come seta. Il vestito era corto ed esaltava il corpo perfetto e formoso della ragazza che ci guardava enigmatica. La donna fece l'occhiolino all'eremita che per poco non iniziava a perdere sangue dal naso.
-Ragazzi!- Esclamò eccitato. -Queste sono le chiavi delle stanze. Precedetemi in camera, tu Naruto allenati ad impastare il chakra e qualcuno insegni ad Ines la moltiplicazione del corpo!
Detto questo si dileguò in cerca della bella donna di poco fa.
Sgranai gli occhi, realizzando finalmente cosa stava succedendo. Proprio in quella città, in quella stanza d'albergo lui sarebbe arrivato. E con noi c'era anche Sasuke e lui era lì!
Itachi avrebbe bussato alla porta di Naruto per portarlo alla base dell'Akatsuki, sarebbe intervenuto Sasuke, senza una possibilità di successo contro suo fratello e l'Uchiha avrebbe maturato l'idea di consegnarsi ad Orochimaru per diventare più forte e compiere la sua vendetta. Dovevo evitare tutto questo. Non riuscivo neanche più a respirare all'idea di trovarmi davanti al grande Itachi Uchiha, io che conoscevo la sua storia e il suo passato.
Decisi di rimanere indifferente fino a quando non me lo sarei trovato davanti. Non potevo compiere lo stesso errore di nuovo, dovevo essere cauta, non destare sospetti e fare in modo che Itachi e Sasuke non si scontrassero. E pensai, soprattutto, a come evitare sentirmi male per la seconda volta di fronte ai due dell'Organizzazione Alba. 
-Ines, tutto a posto, sei impallidita all'improvviso.- Disse Hinata, notando la mia espressione allarmata.
-Eh? Si, si, tranquilla. E' solo che non ho idea di come possa praticare la moltiplicazione del corpo...- Mentii, solo in parte.
-Dai,
ce la farai.- Naruto mi guardò negli occhi. -Io credo in te!
Abbassai lo sguardo, colta di sorpresa. Se non fossi stata così preoccupata dalla storia di Itachi, sarei già scoppiata a piangere per l'emozione. Le parole di Naruto mi avevano dato una nuova energia, mi avevano tramesso la sua fiducia.
Quella frase aveva tanti, troppi significati, era il simbolo dell'intero manga e ora era stata detta a me! Io che mai mi sarei immaginata di vivere un'avventura pazzesca come quella. Per un attimo mi dimenticai del posto dove mi trovavo, dell'Akatsuki, degli Uchiha. Pensai solo a me stessa, convinta di riuscire a fare qualunque cosa, lottare per un bene più grande, per me e per nessun altro.
"Io credo in te!"
Presi quella frase e me la stampai in fronte, portandomela sempre con me e rendendola la mia nuova guida.
-Grazie...- Mormorai commossa.
Il biondo piegò la testa di lato preoccupato.
-Hey, aspetta, però ora non piangere. Non volevo mica agitarti e- Fu interrotto dalla mia risatina.
-Tranquillo, non hai fatto niente.- Dissi, chiudendo lì il discorso e anticipando gli altri fino all'albergo.
Non dovevo deconcentrarmi. Il mio obbiettivo era semplice e chiaro, portava una tunica nera, aveva gli occhi allungati come due lame di un rosso cremisi ed era l'essere vivente più bello che avessi mai visto. Sentii Naruto borbottare qualcosa a Shikamaru seguito dallo sbuffare del ragazzo moro.
Salimmo ognuno nelle proprie stanze e posammo i nostri piccoli bagagli. Poi, non so come riuscii a convincere tutti a stare nella stanza di Naruto. Provai a fare in modo che Sasuke rimanesse nella propria camera però non potei fare molto, dovendo cercare di non destare sospetti.
Lentamente presa dalla situazione, dai discorsi divertenti che si creavano quasi mi dimenticai di ciò che sarebbe accaduto da lì a poco. Shikamaru provava a spiegarmi invano come praticare una tecnica di trasformazione. Era la cosa più assurda che avessi mai fatto.
-Dai, è semplice! Concentrati, posiziona le mani e pensa alla persona che vuoi sostituire. Richiama la tecnica e trasformati. Non può essere così complicato.- Ripeté vivamente scocciato.
-Ti ho detto che non sono un ninja! E' impossibile per me!
-Ma se nemmeno ci provi.- Si aggiunse Ino.
Un attimo. Cos'era quello? Quel rumore?
-Ah, sta bussando qualcuno alla porta. Vedete che l'ero-sennin non è riuscito neanche a parlarci con la tipa.- Disse Naruto alzandosi in piedi.
Sollevai la testa verso la porta, spalancando gli occhi, sentendo il cuore battermi in petto velocemente. Non era Jiraiya, lo sapevo. Era lui, era arrivato. E io che a momenti me ne scordavo.
-Fermo Naruto.- Dissi con voce bassa.
Il biondo si girò verso di me perplesso, con un sopracciglio alzato e la bocca arricciata. Sospirai, chiusi gli occhi e continuai:
-Non. Aprire. Quella. Porta.- Dissi scandendo bene ogni singola parola.
-E perché mai?- Chiese Choji già visibilmente agitato.
-Non è Jiraiya. Vi prego, non apritela.
I ragazzi continuarono a fissarmi incerti. Questa volta tirai un sospiro quasi esasperato.
-Hey, non sto scherzando! Fidatevi di me, so quello che dico. Lì dietro c'è qualcuno che preferirei non vedere.-"Per evitare di sciogliermi, grazie"
 Spiegai tenendo per me queste ultime parole.
-Un nemico?- Chiese Kiba circospetto.
Non seppi come rispondere inizialmente. Itachi non era un nemico, anzi era una specie angelo protettore che si era sacrificato per la pace e la giustizia del villaggio. Non potevo chiamarlo nemico, sarebbe stata una crudeltà. Era anche vero però che allora non si conosceva la sua storia e pochissimi erano a conoscenza della sua vera identità. Per loro come si poteva definire uno come Itachi?
-Bè, non è propriamente un nemico...- Mormorai poco convinta.
-Che vuoi dire? Un nemico è un nemico!- Mi interruppe rude Sasuke.
-Okay, diciamo che è un nemico, quindi non aprite quella porta, chiaro?
Intanto avevano smesso di bussare e per un attimo si era sentito solo silenzio, un silenzio d'attesa che sembrava dovesse precedere una bufera.
-Scusa, Ines,- Disse improvvisamente Shikamaru, rompendo quella calma prima della tempesta. -Se dici che lì fuori c'è un nemico intenzionato ad entrare, non pensi che butterà giù la porta o qualcosa del genere?
Non feci in tempo a realizzare ciò che mi era appena stato detto che sentii un rumore sordo e una folata di vento che mi trapassò da parte a parte come una spada. Rimasi immobile fissando spaurita la porta che rovinava a terra e le due figure mantellate di nero spuntare dietro la polvere alzatasi dall'impatto creato dalla lunga spada di Kisame.
La cosa che ricordo meglio di quel momento furono i suoi occhi rossi e taglienti che mi scrutavano con serietà, senza il minimo spostamento delle palpebre. E quel senso di vuoto che si creò dentro di me non appena caddi nella sua trappola ipnotica, dalla quale, ne ero sicura, non sarei più fuggita.

Ecco qui! Lasciate una recensione, please :3
PS. L'abbigliamento da ninja che mi ha dato Ino è una roba improvvisata sul momento xD Però ho trovato una cosa che la ricorda, immaginatemi più meno vestita così:

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Ines_11