Ehilà
a tutti! Eccoci qui con la seconda parte di questa storia ad alta gradazione!
Il
tempo passa, gli esami fanno sentire sempre più il loro peso, anche nella
stagione più bella di tutte, ma l’estate continua a portarmi ispirazioni
spassose in modo da portevele offrire per sollazzarvi ancora di più! XD Inoltre
è ormai da un po’ che scrivo molto meno, e questo è proprio il tipo di fic
semplici e leggere che mi ci vuole per riprendere un po’ la mano!
E
mi auguro sia anche il vostro genere di fic per rallegrare ancora di più le
vostre vacanze ^__^
Mi
raccomando però, non imitate i protagonisti, eh? Bevete responsabilmente! XD
Cana
non ha perso tempo a chiedere a Bacchus la rivincita per la bruciante sconfitta
infertale nel bere, quello che è da sempre il suo territorio! Riuscirà la Fairy
Tail a tornare la regina delle trincate? O Bacchus si confermerà un osso troppo
duro anche per lei? Commentate! ^__°
Buona
lettura a tutti!
La
parte più dura dell’organizzazione fu convincere il master Makarov a far
svolgere la sfida proprio alla gilda. Non bastavano le preoccupazioni per ciò
che avrebbero potuto combinare un Bacchus e una Cana completamente fuori di
testa, c’era anche un tantinello di irritazione per una certa porta di faggio
finita sul conto dei risarcimenti per danni collaterali…
Dopo
essersi scusata ben più di una volta, aver promesso di ripagare la Locanda del
Leprecauno di tasca sua, ed essersi sorbita una lunga ramanzina sull’importanza
della recente politica della gilda di tenere il più corta possibile quella
benedetta lista risarcimenti (ramanzina in realtà rivolta a tutti i suoi
“vivaci” ragazzi…), il consenso venne infine faticosamente ottenuto. Tuttavia,
il master, a cui era chiara l’importanza della sfida per Cana, ma non ne
sottovalutava il rischio, insistette affinché venissero prese le dovute
precauzioni.
Erza,
conosciuta per la sua irreprensibile severità, avrebbe fatto da arbitro, e
tenuto a bada i partecipanti nel caso la contesa si fosse accesa troppo: la sua
potenza era una garanzia più che rassicurante!
Max,
conosciuto per essere quello col fiuto per gli affari, si affrettò a mettere in
piedi un giro di scommesse sull’evento: la sfida era stata lanciata
pubblicamente e sicuramente la voce si sarebbe sparsa richiamando lì alla gilda
numerosi curiosi…
E
curiosi vogliosi di giocarsi qualche soldo su quel gran match!
Natsu,
conosciuto per essere quello con tante energie e poco cervello, si presentò il
giorno dopo alla gilda tutto infervorato senza aver capito nulla.
“Ehi,
gente! Ho saputo che Cana avrà la rivincita contro Baccus! Finalmente ha
seguito il mio consiglio: quando non vedi qualcuno da tempo sfidalo e battilo!”
–strepitò lui battendo pugno su palmo.
“Guarda
che l’ha sfidato a bere, non a combattere.” –chiarì Gray.
“Eeeeeh?!”
–fece una smorfia il dragon slayer- “Ma così non c’è gusto!”
L’amico
si decise ad ignorarlo e basta.
“Aye,
mi spiace Natsu, non è il genere di sfida che piace a te.”
“Fa
niente, Happy, può essere divertente lo stesso… E poi magari alla fine scoppia
una bella rissa tutti insieme e ce la spassiamo!”
“Aye!”
“<< AYE >> UN CORNO!!!”
–sbraitò il master, livido in volto- “Niente risse! Voi ragazzacci, sempre ad
esagerare con l’alcol e a combinare casini dopo!”
“Ma
se anche il master è uno a cui piace bere…” –commentarono in diversi dietro le
sue spalle!
“Umpf,
stia tranquillo master!” –fece Cana con aria sicura, mentre faceva qualche
esercizio per sciogliere braccia e spalle- “Quando avrò finito con Baccus sarà
così sbronzo da non riuscire ad allacciarsi le scarpe senza farsi venire le
vertigini, altro che rissa!”
“Cana,
perché ti scaldi i muscoli se è una gara di bevute?” –fece dubbiosa Lucy,
seduta dietro di lei, su uno degli sgabelli del bancone, due dei quali erano
stati occupati da due bigliettini con scritto << Riservato ai contendenti >>.
Mira
era già pronta lì dietro, riordinando sugli scaffali del bar, canticchiando
come era solita fare: sarebbe stata lei l’incaricata alla mescita di boccali,
bicchieri e bicchierini, coppe e tazze, botti e ditali. Anche Erza era pronta
col suo completo da arbitro: gonna nera, camicia bianca e gilet nero
abbottonato sotto il seno con taccuino per annotazioni nel taschino.
Man
mano che l’ora si avvicinava la gilda si riempiva come previsto non solo dei
suoi membri, ma anche di un buon numero di curiosi, tra cui molti degli
avventori della locanda dove la sfida era stata lanciata il giorno prima.
Qualcuno provò a chiedere di che rinfrescarsi, ma solo analcolici: ogni genere
di bevanda alcolica quel giorno era stata riservata per la sfida, e poco ma
sicuro le riserve della cantina sarebbero state prosciugate, con una certa dose
di disappunto per i bevitori della gilda come Macao, Wakaba e il master… Che
fosse quello il vero motivo per cui era così nervoso quel giorno?
Cana
completò una serie di esercizi di stretching per le gambe e si rialzò con un
saltello: “Sono pronta! E giusto in tempo!” –aggiunse dando un’occhiata
all’orologio.
Neanche
un minuto dopo, ed ecco che dalla porta avvistarono il campione farsi avanti
con passo assolutamente calmo e spavaldo.
Bacchus
Groh, il più grande bevitore di Fiore! Ad accoglierlo trovò uno striscione disteso
sul portone principale dell’edificio: << Cana VS Bacchus 2: All’ultima goccia! >>
“Idea
mia!” –si vantò Max con gli altri.
“Signore
e signori!” –fece con la sua solita voce altisonante, fermandosi in controluce
sulla soglia e allargando le braccia- “Eccomi qua, selvaggio più che mai!
Pronti a vedere che succede a chi osa sfidarmi?”
Il
master fece gli scongiuri, salvo poi ingrandirsi quanto bastava per dare una
pacca sulla spalla a Cana: “Mi raccomando…”
“Ce la farò!”
“In
bocca al cerbero!” –le augurò Lucy fuggendo dal bancone!
Nel
frattempo, Bacchus stava salutandosi con le sue altre conoscenze lì a Fairy
Tail.
“Erza!
Sei proprio sexy vestita così!”
“Blandisci
l’arbitro prima dello scontro? Vuoi un’ammonizione ancora prima di cominciare?”
“Ah ah ah, adoro questo tuo spirito!” –le donne belle erano la sua passione, ma
erano le donne forti quelle per cui realmente aveva un debole- “Sarai
imparziale non è vero?”
“Quello
dell’arbitro è un compito sacro, far sì che la giustizia trionfi nella
competizione! Sarò così imparziale che conteggerò persino i decilitri che
cadranno a terra!”
“Erza…
prendi sempre tutto troppo sul serio…” –sospirarono i suoi compagni di team.
Poi
venne il turno di Elfman, di cui era stato avversario in un duro match di
resistenza vinto da quest’ultimo con gran valore: non sarebbe stato da veri
uomini qual’erano non salutarsi con una solida stretta di mano.
“Elfman, sempre virile vedo!”
“Anche tu, Bacchus! Virile e selvaggio!”
“Puoi
scommetterci! Beviamo anche noi qualche volta! Roba forte da uomini!”
“Cos’altro
possono bere dei veri uomini?”
“Non
è che anche le tue sorelle vogliono bere qualcosina insieme?”
“Credo di no, sono astemie sai!”
“Davvero?”
“Si!”
“Cos’è
questo rumore?” – domandò Natsu sentendo una specie di scricchiolio.
“Credo siano le loro ossa.” –rispose flemmatica Erza.
Per
quanto si rispettassero a vicenda, Elfman non aveva dimenticato il tentativo di
Bacchus di scommettere una notte con le sue due sorelle se avesse vinto il loro
scontro, né Bacchus, svergognato com’era, sembrava aver rinunciato alla malsana
ideuzza… La loro stretta di mano si era trasformata in una pressa rabbiosa
delle dita dell’altro, nel mentre che continuavano a rivolgersi sorrisi belli
ampi!
“Ma
che peccato non poter bere qualcosa con loro…” – sorrise Bacchus sprizzando un
aura malvagia.
“Scommetto
ne troverai altre con cui bere…” –sorrise Elfman sprizzandone una più grande.
“A
proposito di scommettere…” –ingrandì la sua aura Bacchus.
“No…”
– stritolò più forte Elfman.
Erza
li richiamò con due colpi di tosse: “Bacchus, sei atteso…”
“Arrivo
subito!”
I
due finalmente si mollarono e Bacchus arrivò così faccia a faccia con Cana con
un ampio ghigno provocatorio… O forse piuttosto una smorfia provocata dalle
dita rosse, pulsanti e storte che cercava di nascondere? La stessa smorfia di
Elfman fra l’altro…
Come
da rito, partì un sano scambio di provocazioni per entrare nel giusto spirito.
“Spiacente,
ma non ti ho battuta per puro caso l’altra volta, e te lo dimostrerò qui
davanti a tutti!”
“Preparati
a tornare con la coda fra le gambe, cuccioletto: oggi scoprirai quanto una
donna sa bere in maniera << virile >>!”
“Oh,
ma questo lo sapevo già bene!” –rispose inaspettatamente, facendole anche un
occhiolino.
“…
Umpf!”
Cana sorrise: se non altro quel cagnaccio non la sottovalutava. Era
semplicemente convintissimo di sé; il che avrebbe voluto dire doppia
soddisfazione per lei quando avrebbe annegato tanta sicurezza in un fiume etilico
su cui era più che sicura di riuscire a galleggiare!
Bacchus aveva anche altro in servo: “Questo lo riconosci?”
Le
roteò innanzi il reggiseno blu che le aveva preso come premio al loro primo
incontro, tra i fischi degli uomini che notavano la taglia e l’imbarazzo delle
donne presenti.
“Grazie
di avermelo riportato: oggi tornerà dalla sua proprietaria!”
L’arbitro
Erza, come si trovassero su un ring, si affiancò ai due: “Sta per cominciare la
gara di bevute tra Cana Alberona di Fairy Tail, sfidante, e Bacchus Groh di
Quatro Cerberos, campione. Ai contendenti saranno servite le stesse quantità e
lo stesso tipo di alcolico a giro: chi si arrenderà, sverrà per primo o si
denuderà colto da delirio avrà perso la sfida. Voglio un gioco pulito: quello
che entra in bocca non ne esce fuori, né da lì né dal naso, intesi?”
Tradotto
significava vietato imbrogliare, sporcare, o peggio, vomitare: altrimenti ve la
vedrete con me!
“Intesi!”
I
due si avviarono così ai posti combattimento. Intanto Max faceva un ultimo giro
tra gli spettatori sventolando una mano alzata e tenendo delle banconote
nell’altra.
“Coraggio
gente! Le giocate stanno per chiudersi! Affrettatevi! Scommettete su chi sarà
il più grande degli sbevazzoni!”
“Io
punto su quel bellimbusto! Ha l’aria di chi sa il fatto suo!” –arrivò Gazille.
“Come
puoi scommettere contro una tua compagna di gilda?” –lo bacchettò il giovane
Romeo.
“Cento
su Baccus…” –cercò di non farsi notare Macao…
“PAPÀ!”
– …senza successo…
“La
nostra Cana ce la farà!” –ruggì Elfman dando fiducia all’amica e qualche soldo
a Max.
“Nab!
Insomma ti decidi o no? Allora non è solo con lo scegliere le missioni dalla
bacheca che ci metti un eternità!”
“U-un
attimo Max! Si, ho deciso, Cana… Però Baccus… Si, lui… Però Cana è determinata
perciò… Ma se guardiamo ai precedenti… Anche se Cana ha la quota più alta,
quindi se vinco… E se giocassi il pareggio?”
“Oh, basta! Le scommesse sono chiuse!”
“MA
NO! SIGH!”
Max
sbuffò: gli dispiaceva, ma che gli servisse da lezione! E poi la gara stava
giusto cominciando…
“Ciao!”
–salutò la gentile Mira dall’altro lato del bancone- “Cosa posso servirvi?”
Baccus
aprì bocca…
Cana gli si avvicinò a un orecchio: “Dì << Te >>, e anziché con me
dovrai vedertela col fratello… Sempre che non sia lei a volerti spaccare per
prima un boccale in testa.” –lo ammonì Cana.
Più
che spaventarsi, ridacchiò sotto i baffi: “No, non ci tengo: ora sei tu ad
avere tutta la mia attenzione!” –le bisbigliò scambiando con lei uno sguardo
d’intesa.
“Tu
che hai lanciato la sfida, con che vuoi cominciare?”
“Che
ne dici di una bella grappa per riscaldarci?”
“Andata!”
“GRAPPA?! PER RISCALDAMENTO?!” –rumoreggiò il pubblico con gli occhi
strabuzzati!
“Ma
è un alcolico fortissimo!”
“Partono
direttamente con l’artiglieria pesante!”
“Ecco
a voi!” –Mira posizionò sul bancone due bicchierini di un liquido tanto puro
come acqua quanto rovente come fuoco… E i due lo buttarono giù di un colpo!
“Ah!
Non male!”
“Si,
questo si che ti carica!”
“Non
ho mai bevuto grappa, è davvero così forte?” –chiese Gray, ancora composto.
“Assaggino?”
–propose Mira porgendogli un bicchierino.
“Gray!”
–accorse Juvia- “Fai attenzione!”
“Insomma, non è mica veleno!” –ribatté lui buttandone giù la metà.
“……
AAAAAAAAAAAARGH!”
“Gray
sta sputando fiamme?!” –si mise le mani nei capelli Lucy- “E per farlo lui che
è un mago del ghiaccio…”
Natsu
anziché soccorrerlo si concesse un assaggio: “Gnam… Tsk! E queste le chiami
fiamme? Ghiacciolo del cavolo, ora ti faccio vedere io!” –e prese anche lui a lanciare
il suo soffio di drago verso il soffitto.
“Aye!
Vai Natsu, fagli vedere chi è il migliore con le fiamme!” –tifò Happy!
Il
master non era dello stesso entusiasmo: “MI INCENERITE I LAMPADARI, IDIOTI!”
“ACQUAAAAAAA!”
–supplicava la voce strozzata dell’incauto Fullbuster!
Fortuna
che aveva Juvia dalla sua! Al grido di “Arrivo Gray!” eccola trasformarsi in un
potente getto d’acqua.
SPLASH!
Gray
si ritrovò completamente zuppo ad ansimare nuvolette: “Anf… Ma che diavolo si
bevono quei due? Grazie Juvia…”
L’acqua
che aveva addosso gli si strizzò via e si ricompose nella ragazza dai capelli
turchesi… Che esibiva un espressione pervertita: “Sono stata nella bocca di
Gray…e su tutto il suo corpo… Uh uh uh!”
“……”
–Gray preferì soprassedere…
“Tsk,
quante scene Gray!” –lo schernì Cana- “Mica bruciava così tanto!”
“Quei
due non sono normali…” –fu ben chiaro a tutti dopo quello!
Decisamente
quello era un genere sfida possibile unicamente a loro! Era bastato quell’inizio
perché tutti si rendessero conto della straordinarietà dell’evento e si
appassionassero ancora di più! Ora era il turno di Bacchus.
“Scegli!”
“Una
di vino!”
“Bottiglia?”
–domandò Mira.
“No,
botte!” –chiarì Cana.
Mira
cercò sotto il bancone e si rialzò sollevando due botticelle ricolme: ciascuno
provvide a stappare la propria e a rovesciarne il contenuto giù per le loro
assetatissime gole.
Ovviamente
la sfidante godeva del sostegno del pubblico di casa.
“Forza
Cana! Tieni alto il nome di Fairy Tail!”
“Ma non troppo, eh? Ghi ih ih ih!” –ribatté Gazille.
“Per
curiosità, chi altro qui ha puntato contro la nostra Cana?” –chiese seccato
Romeo.
“Baccus
l’ha già battuta una volta, è normale sia il favorito.” –intervenne il
monumentale Laxus, che assisteva calmo con le braccia incrociate- “Non è
importante se qualche compagno scommette contro di lei, lei è concentrata solo sulla
sua rivincita: solo quello conta, e vincere per l’onore di Fairy Tail.”
Romeo
parve calmarsi: “Credo di si … Tu però Laxus non punteresti mai e poi contro
Fairy Tail, dico bene?”
“Infatti,
ho fatto puntare Freed per me duecento su Baccus.”
“TRADITORE
DELLA PATRIA!” –gli urlarono contro Romeo e tutti quelli che avevano scommesso
su Cana.
“Tsk,
sono concreto.” –se ne fregò lui.
“Tranquilli,
scommettete pure su chi vi pare!” –intervenne Cana, dando dei colpetti alla
botticella per far cadere nella sua bocca qualche ultima gocciolina rimasta-
“Basta che poi i vincitori offrano da bere!”
“ANCORA
BERE?!”
Baccus
finì anche lui la sua botte e lanciò un forte urlo di battaglia: “YAAAAAH!
Tranquilli, fate come se aveste già quei soldi in tasca voi che avete puntato
sul cavallo giusto! Basta che poi la sconfitta si ricordi il premio a me promesso!”
–già pregustava il momento in cui sarebbe uscito da lì roteando sul dito le
mutandine della vittoria!
“Bravo,
tu fantastica, io intanto inizio a sgolarmi questa deliziosa sambuca!”
“Ehi,
non osare lasciarmi indietro!” –protestò lui stappando la propria bottiglia e
ingozzandosi per raggiungerla.
Seguirono
alla sambuca l’idromele, il sake, il sidro, e una bottiglia di rum (con tanto
di cori pirata da parte del pubblico goliardico). A ruota arrivarono due
caraffe di sangria a testa che i due buttarono giù insieme alla frutta (perché
bere a stomaco vuoto non fa bene). Poi fu la volta delle birre: ne bevvero
ciascuno una pinta… Per ogni tipologia! Bionda, bruna, rossa, nera, doppio
malto, triplo malto, doppio alcol (che molti neanche sapevano esistesse e non
volevano neanche saperlo…)… Gli scaffali del bar della gilda presero così a
svuotarsi della loro nutrita scorta di liquori di ogni genere: al limone, alle
noci, al melone, alle arance, alla liquirizia, alla menta, al caffè, al
cioccolato… Il tutto scrupolosamente annotato dall’arbitro Erza, che si era
presa anche l’incarico di far abbassare il volume al pubblico (con un singolo
sguardo…) quando questo eccedesse.
Un
simile carico etilico sarebbe stato insostenibile per chiunque…
E
Cana e Baccus non facevano eccezione!
Come
prevedibile, nessuno dei due cedette un centilitro all’avversario, e la
competitività venne pagata cara dai due, che, straordinari come nessuno,
avevano dei limiti come tutti…
Mirajane
era praticamente in prima fila ad assistere agli effetti del sovraccarico che
prendevano a farsi sempre più pesanti, e la sua apprensione cresceva ad ogni
bicchiere che riempiva e le veniva restituito vuoto sempre più lentamente… un
chiaro segno!
“Ehm,
ragazzi, va tutto bene?”
Cana
la stava guardando con un occhio più aperto dell’altro, dondolando sullo
sgabello e mulinando in aria il dito indice nella sua direzione: “Uuuna… Duuue…
Treee… Ottimo! Vedo solamente tre Mira! Posso andare avanti ancora un bel po’…”
“Ehm…”
–fece Mira, la cui preoccupazione si era appena moltiplicata anche lei per tre!
“Ah
ah ah! Ih ih ih! Ah ah ah ah! Ottimo! Ho avuto attacchi di ridarella ben
peggiori di questo! Uah ah ah ah! Uh uh… Mi spiace Cana ma non hai scampo!”
“Questo
lo dite voi!” –ribatté lei, “indicandoli” uno per uno- “Cioè tu… O quanti ne
siate…”
“Siete
sicuri non voler fare una pausa? Prendere un po’ d’aria, qualche
stuzzichino...” –suggerì l’albina.
“Tsk!
Le pause sono per le schiappe!” –cassò l’idea Cana.
“Ben detto! E noi non lo siamo! Sotto col prossimo giro!”
“Sigh…
Va bene…”
A
dispetto delle intenzioni, entrambi ci misero vari minuti per vuotare i loro
cocktail. Appena finito il suo, Baccus prese l’ombrellino e iniziò ad aprirlo e
chiuderlo ridendo come un cretino.
“Stai
cedendo!”
“Pensa
agli affari tuoi! Mi sto premunendo nel caso venga a piovere, ecco tutto!”
–improvvisò lui, barcollando pericolosamente.
“Sentite,
non potreste…”
“ANCORA!” –urlarono i due, costringendola a servirgli due bicchierini di whisky
invecchiato.
“Questo
ti stronca, cucciolotto!” –fece Cana, che dovette tentare quattro volte prima
di riuscire a portarsi il whisky alla bocca anziché all’orecchio o alla fronte…
Baccus
ci riuscì al secondo tentativo, ma impiegò più tempo della mora a finirlo: era
così rosso che le orecchie gli fumavano.
“Ba…
zzecole…” –riuscì ad articolare prima di voltarsi (appoggiandosi al bancone)
verso Cana- “Non è vero?”
“………”
Cana
sembrava in stato catatonico… Poi le sue guance si gonfiarono, con immensa
preoccupazione di tutti!
“Oh,
no! Forse sta per…”
<< BUUURP! >>
Scampato
pericolo!
Baccus
le diede una pacca: “Grande!”
“Questo
si che era un rutto da vero uomo!” –esultò Elfman, mentre le ragazze lì intorno
si battevano una mano in fronte.
Cana
invece ridendo, alzò le braccia in segno di vittoria!
Ma quest’ultima sembrava proprio volersi far attendere, e le resistenze dei due
erano ormai al limite.
“A…
nco… ra…” –fecero i due con le facce ormai spiattellate sul bancone.
“Ve
lo devo dire, non c’è rimasto quasi nulla…”
“Mira,
controlla bene.” –esortò Lucy- “Per come sono pazzi questi due potrebbero avere
la tentazione di pulire con un panno le chiazze cadute sul bancone e
strizzarselo direttamente in bocca.”
Baccus
e Cana sobbalzarono: “Perché non ci abbiamo pensato prima?”
“ASSOLUTAMENTE NO!” –gridò Lucy- “Non provateci neanche, che schifo!”
“Come
arbitro non ve lo permetto!” –si aggiunse Erza.
“Sigh!
Ti prego Lucy, vacci piano!” –piagnucolò la sua amica tenendosi la testa fra le
mani- “Se alzi troppo la voce mi scoppia la testa!”
“U-un
vero la testa se la lascia scoppiare ma non si arrende…” –proclamò il campione
in carica che pateticamente cercava di tenersi eretto sul bancone facendo forza
sul gomito.
Mira
poco dopo riapparve dietro il bancone; era scesa un po’ giù in cantina a fare
man bassa del poco rimasto: “Queste sono le ultime bottiglie di qualsivoglia
alcolico ci sia rimasto, per fortuna…”
La ragazza le poggiò su un ripiano, ne prese una, la stappò e la mise davanti a
Baccus, facendo poi la stessa cosa con Cana.
“Ci
siamo, presto avremo un vincitore!” –drizzò il collo Gray.
<<
Non va bene… Ora vedo quattro Mira e
sette bottiglie… Ma devo riuscire a
berle tutte! >>
Provò
a tirarsi su, ma si rese conto di aver decisamente bisogno di una pausa prima
che il suo corpo tornasse a risponderle. D’altro canto poteva permetterselo
visto che l’avversario non era in condizioni migliori: ci aveva messo una vita
solo per riuscire ad afferrare la bottiglia e iniziare a bere.
Cana
ruotò la testa verso di lui: Baccus lasciava che dalla bottiglia il liquido gli
riempisse la bocca senza però mandar giù. Che fosse tanto stordito da essersi
dimenticato per un po’ come fare? Con la testa gonfia come un pallone, sperò
che finalmente gli venisse un colpo, così da superarlo e vincere…
“Uhhh…
Uh?!”
“UH?!?!?!?!?”
Il
cavaliere che brindava col mago.
Avrebbe
riconosciuto quell’etichetta anche da un miglio o sdoppiata in mille!
LA
SUA BIRRA!
La
sua birra sublime, perfetta e introvabile, che per miracolo era riuscita
riavere tra le mani dopo averla cercata per anni…
E
BACCUS SE LA STAVA BEVENDO LUI!!!
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!”
Baccus
per poco non si strozzò!
<<
E a me diceva di non urlare?!?!
>>
Mira,
la più vicina, subito si rese conto dell’errore: “Ops!”
“NON
PUÒ FINIRE COSÌ!”
Il
Quatro Cerberos, giratosi ancora con la bocca stracolma, gli occhi sbarrati per
la paura, tentò di deglutire per chiederle cosa diavolo le avesse preso…
Quand’ecco…
Baccus:
O.O “?!?!?”
Pubblico:
O____O
Cana
si era lanciata su di lui chiudendogli la labbra con le sue, per poi tuffarcisi
dentro con la lingua!
“Lo…
sta…” –balbettò Lucy.
“Direi proprio…” –fece Natsu col sangue al naso.
<<
Q-q-q-questo non è regolare! G-giusto? >> -l’arbitro Erza, con
la bocca più spalancata di un ponte levatoio e la faccia più rossa dei suoi
capelli, spostava lo sguardo scioccato dall’uno all’altra- << C-come dovrei sanzionarla una cosa del
genere? >>
In
realtà era troppo imbarazzata per fermarli!
Pur
di non rinunciare al piacere a lungo atteso, Cana era ricorsa senza pensarci un
secondo a una soluzione estrema: bere la sua super-birra direttamente dalle
labbra di Baccus!
Quanto
a quest’ultimo, sembrava che quel bacio alcolico l’avesse completamente
paralizzato! Rigido come un pezzo di legno, scosso appena da qualche tic alle
dita e all’occhio, era completamente in balia di quella seducente aggressione!
La passione che ci metteva Cana aveva alzato i bollori di tutti gli spettatori,
uomini e donne! Presasi il suo tempo e fino all’ultima goccia, intrecciò la
lingua con la sua più e più volte, e concluse leccandogli lentamente le labbra.
Fissando
Baccus negli occhi da un centimetro di distanza, emise un lungo (e sexy)
sospiro di goduria…
“……”
“Ti
amo…”
Si
può essere uomini quanto si vuole ma per certe cose non c’è proprio possibilità
di essere preparati!
“I…
Io… Ma allora tu perché…”
“Che
cavolo centri tu?!” –lo zittì bruscamente!
“Eh?!”
Cana
gli strappò di mano la bottiglia e gli scese di dosso: “Non provare mai più a
toccare il mio amore, chiaro? È mio e solo mio, capito? Mio! Tranquilla, ci
sono io, adesso! Oh, quanto ti amo!”
“S-s-stava
parlando alla birra?!?!?” –Baccus si guardò intorno in cerca di altre facce
sconvolte: ce n’erano, ma non al suo livello!
Cana
intanto, incapace di reggersi in piedi più di cinque secondi, era finita sul
pavimento, dove ora rotolava abbracciata stretta alla sua birra.
“Aaah…
Così maltosa… Così buona…”
“Ih
ih ih!” –rise Mira- “Non è carina? Sembra una bimba che stringe il suo
orsacchiotto!”
“C-C-CARINA?!”
–si alzò Baccus (troppo velocemente per non perdere l’equilibrio e fare un paio
di giravolte prima di assestarsi- “M-MA TI SEMBRA MODO DI FARE?! EHI, DICO A
TE!”
Cana
però era al settimo cielo (o stato confusionale profondo a seconda di come la
si voglia vedere…) e da lassù non sentiva alcunché… Sapeva solo rotolare!
“Aaah…
Birretta mia adorata…”
Sentitosi
ignorato, a Baccus scoppiò una vena in fronte: “PRIMA << QUELLO >>
E POI TE NE ESCI COSÌ?! E-E IO CHE… INSOMMA! NON SI GIOCA COSÌ COL CUORE PURO
DI UN UOMO! SIGH!”
Elfman
manifestava il suo sostegno versando un fiume di lacrime: “Vergogna Cana!
Vergogna! Anche noi abbiamo dei sentimenti! Sniff!”
“<< Puro >> Baccus?”
“B-basta!
Ne ho abbastanza! Riprenditi questo se ci tieni tanto, io me ne vado!” –e le scagliò
accanto il reggiseno della discordia.
“Tsk!
Ma guarda che roba! Uno non può bere che… Tsk! Che razza di schizzata!”
Rosso
in volto (impossibile definire per cosa…), Baccus uscì di scena di gran
carriera, ma non prima di aver “battezzato” di piena faccia un paio di colonne
prima di riuscire a centrare l’uscita…
“Se
l’è presa parecchio, eh?”
“Che
ci sia rimasto male?”
Ma
in quel momento la domanda più importante da farsi era un’altra. Che ne era
stato della sfida per cui si erano riuniti tutti lì?
L’arbitro
Erza zittì col suo passo tutta la gilda; osservò Cana spalmata sul pavimento,
poi l’ingresso da cui ancora si vedeva Baccus traballare via, ci pensò un po’,
ed emise finalmente il verdetto.
“In
considerazione del fatto che lo sfidato ha abbandonato la contesa, e che la
sfidante sia troppo sbronza per reggersi in piedi, dichiaro nulla la sfida! Non
ci sono vincitori!”
Il
primo a farsi avanti per protestare fu Max: “Che cosa?! Ehi, un momento! Se
nessuno ha vinto… Allora come la mettiamo con le scommesse?”
“Mi spiace Max” –rispose autorevole Erza- “Ma in considerazione dell’esito sono
da annullare: i soldi vanno restituiti ai giocatori.”
“NON CI CREDOOOOOO! SIGH!”
“Ehi, Max! Non è che la mia intenzione di voler giocare il pareggio prima conta
qualcosa?”
“CHIUDI
IL BECCO, NAB!!!” –un calcione nel sedere, ecco cosa gli contava!
Lucy
sospirò e sorrise: “Oh, beh, se non altro la battaglia è finita e Cana potrà
riprendersi. In fondo poi è un risultato giusto, sono stati tutti e due
straordinari! Ih ih! Alla fine è andato tutto…”
“Io
non ne sarei così sicuro…” –le diede dei colpetti sulla spalla Gray,
invitandola a notare il trambusto che stava creandosi lì intorno!
“Ehi!
Come sarebbe a dire che nessuno ha vinto?”
“Che
fregatura!”
Non
tutti infatti erano sportivi (e sani di mente…) come Lucy…
Laxus
sprizzò scintille: “Osate insinuare che ho perso?”
Un
gruppetto di giocatori attorniò Max, ma Gazille fu più rapido e afferrò il
poveretto per parlargli a quattrocchi, agitandogli al contempo sotto il naso il
suo pugno letteralmente d’acciaio: “Sentimi bene! Quel tipo se ne è andato
sulle sue gambe, no? Quindi ha vinto lui, e se ha vinto lui, ho vinto anch’io!
Non mi pare ci sia da discutere, vero?”
“Sigh!
Ma l’arbitro ha detto…”
L’arbitro, anche lei con aria minacciosa intervenne subito: “La decisione di un
arbitro è suprema, Gazille! Osi metterla in discussione?”
“Tu
non ti impicciare, Erza!” –intervenne Laxus- “Fai tanto la precisa e non sei
neanche capace di emettere un verdetto serio!”
Erza
si avvolse in un’aura sinistra: “Credo di non aver sentito bene…”
“Che
razza di uomini siete?” –spintonò Elfman- “Cana l’ha chiaramente battuto: lo ha
costretto a ritirarsi dopo aver dimostrato tutta la sua virilità!”
“E
le colonne?” –indicò Romeo- “Quelle non le contiamo?”
“Non solo!” –se ne uscì Bisca- “Lei ha bevuto
più di lui visto che l’ultimo giro glielo ha… “rubato” direttamente dalla
bocca!”
“Se posso dire la mia qui hanno ragione loro
ragazzi.” –si fece avanti Gray cercando di abbassare i toni- “Ha chiaramente
vinto lei.”
“Chiudi
il becco e vatti a preparare i ghiaccioli nelle mutande tu!” –lo spintonò Gazille.
“Cos’è che hai detto?” –domandò Gray a denti stretti…
Juvia
piombò alle spalle di Gazille come un maremoto: “Come osi parlare così a Gray?”
“Ha
vinto Baccus!” –gridò mezza gilda.
“Ha
vinto Cana!” –gridò più forte l’altra metà.
“Non
ha vinto nessuno invece!” –si infuriò l’arbitro Erza indossando l’Armatura dell’Ala
Nera!
“Pari
e patta?” –alzò un dito Nab prima di venire preso nuovamente a calci.
“RISSAAAAAAAA!!!”
–accese i pugni Natsu!
Ovviamente
lui non stava aspettando altro!
E
meno male che loro non avevano bevuto neanche un goccio
Così,
mentre Mira ripuliva il bancone teatro dell’epico scontro, sedie, tavoli e
sganassoni presero a volare a destra e a manca!
Ma
del resto Fairy Tail non è nuova a questo genere di cose: quando scoppia la
baraonda, si ha sempre la rassicurante certezza di assistere alle solite,
familiari scene extra-rissa.
Mirajane
che appunto canticchia come un usignolo schivando con un agile movimento del
capo un malcapitato scagliato nella sua direzione (che finisce per schiantarsi
dietro il bancone frantumando un bel po’ di roba…).
Lucy
ben nascosta al sicuro sotto un tavolo ad aspettare la tempesta passi, e a fare
considerazioni su quanto sia bello far parte di una gilda così piena di vitalità…
Il
master Makarov che piange lacrime amare…
“BUAAAAAAH!
IO LO SAPEVO CHE FINIVA COSÌ! SIETE INCORREGIBILI! SIGH!”
Quel
giorno però, ai margini della rissa che infuriava, c’era anche una scena molto
insolita. Una Cana ubriaca sul pavimento, che coccolava sonnacchiosa una
bottiglia mezza vuota, dandole ogni tanto qualche bacino.
“Mmm…
Quanto sei buona…”
Non
si ricordava neanche della rivincita sfumata. Se non altro, però, lavata o meno
che fosse l’infamia della precedente sconfitta, era riuscita a riavere il suo
reggiseno!
Qualche
tempo dopo, Cana ricevette una lettera di Bacchus, il quale la sfidava
nuovamente a una gara di bevute: proponeva stavolta di mettere in palio un
uscita a tu per tu…
Ma
questa è un’altra storia.
Beh,
cari lettori, non si sa bene chi abbia vinto, però Cana merita certamente i
nostri complimenti… se non altro per essere riuscita a scandalizzare persino un
autentico spudorato come Bacchus! XD Sembra avergli fatto proprio uno strano
effetto, non è vero? ^__°
Natsu
ha avuto la sua rissa, Cana la sua super-birra a lungo attesa, e chissà che
Bacchus non guadagnerà anche lui qualcosina dopo questa conclusione… Alla
vostra fantasia deciderlo!
Mi
sono molto divertito a scriverla, e sono contento di essere tornato su questo
genere e su Fairy Tail! Grazie di aver letto e grazie a chi ha commentato il
primo capitolo e a chi commenterà questo!
Alla
prossima, e buon proseguimento d’estate da TonyCocchi!
PS:
GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!