Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: ERV_original_stories    12/07/2014    1 recensioni
Nessuna parità. Nel regno di Imirdyr da sempre i maghi vengono rinnegati, allontanati a causa dell'ignoranza popolare, temuti per i loro poteri. Il malcontento dilaga e le invasioni barbare imperversano nell'est. Nubi nere si addensano sul destino del regno. Emergerà mai un eroe in tutta questa oscurità?
"Si...tre idiote." -cit
Questa storia fantasy è scritta e illustrata da noi tre ragazze, porteremo avanti il progetto cercando di aggiornare regolarmente (ogni settimana) salvo imprevisti. Buona Lettura!
Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3: La magia di Sabya


Uno stato d'ansia e confusione invase Reyeha. 

Poteri? Lo sapevano sin dall'inizio? Per il loro bene e quello del villaggio? Ma che stava succedendo? Cosa significava tutto ciò? 

Le domande si moltiplicavano nella testolina della bimba. 

Non capiva e non sapeva che fare. Doveva entrare e far capire loro che aveva sentito tutto? O se ne doveva semplicemente andare? Chi sa cosa le avrebbero fatto se fosse entrata... 

Il rumore di passi che si stava avvicinando alla porta però, la fece distogliere dai suoi pensieri. Corse subito via, con il cuore che batteva all'impazzata e dopo essersi nascosta dietro il primo barile che trovò, vide Kamer uscire dalla sua casa. Ora la barista faceva paura anche a lei. 

Stava ferma li dietro al barile, senza muoversi. Aveva paura di uscire allo scoperto. La tensione stava crescendo sempre più, quando sentì una mano toccarle la spalla. Tutti i muscoli del suo corpo s' irrigidirono sotto quel tocco, Kamer l'aveva trovata e ora avrebbe fatto quello che doveva fare per il bene del villaggio. Si girò lentamente terrorizzata, per scoprire che la persona che le aveva toccato la spalla era Sabya, l'elfetta antipatica di prima. 

-Mi hai fatto prendere un colpo! Ma che ti salta in mente di andare alle spalle della gente così?- L'elfetta si mise di nuovo a ridere. 

-Scusa non era mia intenzione. Ma come mai ti nascondi? Hai combinato qualcosa?- 

-Non lo so...- 

Sabya la guardò con aria interrogativa, ma non chiese altro. Sembrava essere una ragazzina abbastanza sveglia da capire quando doveva o non doveva parlare. L'occhio le cadde sul ginocchio di Reyeha. 

-Hey! Ma te stai perdendo sangue! E' per la botta di prima immagino...

 -Già...-

-Certo non è colpa mia se voi ci siete andati a sbattere contro ma era pur sempre il mio carro, perciò se vuoi possiamo andare li e fare qualcosa per quella ferita...-

A Reyeha non piaceva molto l'idea, ma era pur sempre meglio di tornare a casa. Almeno per ora. Arrivate al carro Sabya andò in contro a un'uomo di mezza età, sovrappeso, con occhi piccoli e l'assenza di capelli marroni al centro della nuca. 

-Papà! Papà, lei è Reyeha, una del gruppo di bambini che prima è andato a sbattere contro il nostro carro.-

Papà? Ma quel uomo non era chiaramente un'elfo. Non aveva nulla a che fare con gli elfi.... 

-Oh capisco!- Rispose l'uomo sorridendo in maniera gentile. Poi guardò la ferita di Reyeha e la invitò nel carro, così da poterla curare. 

-I miei genitori mi hanno detto di non salire sulle carrozze dei mercanti...- Disse guardando in maniera diffidente l'uomo. 

-Hey ma sul serio!?- Sbottò Sabya. Il mercante iniziò a ridacchiare. 

-Fa niente, fa niente! Calma Sabya! Allora ti fascerò il ginocchio qua fuori, va bene così?- Reyeha brontolò un -mhm- di consenso. Dopo che il padre di Sabya le fasciò il ginocchio, Reyeha e l'elfetta andarono a sedersi su una cassa poco distante dal carro. Allora Reyeha cercò di chiarire i suoi dubbi 

-Senti Sabya... maaa... tu sei un elfo?- Cosa che era abbastanza ovvia, ma lei chiese per sicurezza. 

-Si certo, perché non si vede?- Disse l'altra ridacchiando. 

-E tuo padre? Anche lui lo è?- Non lo era chiaramente, ma ancora una volta era sempre meglio chiedere. 

-No.-

-Quindi... somigli molto a tua madre?- 

-Io non ho una madre.

Reyeha ora era confusa, più di prima. 

-Ah.-

 Sabya iniziò a ridere di gusto, mentre Reyeha se la guardava perplessa. Una volta fermatasi dal ridere le disse: -Sapevo sin dall'inizio dove volevi andare a parare! Ma scusa era divertente! Avresti dovuto vedere la tua faccia!- E ri-iniziò a ridere. Non era una risata sonora, più che altro diventava tutta rossa e nonostante sembrava che ridesse a crepapelle, tutto ciò che emetteva erano una sottospecie carina di squittii. Senza accorgersene, anche Reyeha era scoppiata a ridere a causa della risata dell'elfetta. Una volta che si fermarono Sabya placò i dubbi di Reyeha. 

-Allora, tutto ciò che so è che mi ha trovata quando avevo 4 anni, e da allora mi ha cresciuta lui, perciò io lo chiamo papà. Di quello che è successo prima non ricordo nulla... mah forse avrò sbattuto la testa da qualche parte e ho perso i ricordi... o forse ero troppo piccola per ricordare. Non so.- 

-Aaaah ho capito.- Ora quella ragazza le stava più simpatica, ma non era ancora passata sopra il fatto che piacesse a Gorych. 

-So fare anche qualche trucchetto magico sai!?- Le bisbigliò all'orecchio. Reyeha spalancò gli occhi stupefatta. Le era sempre piaciuta la magia. Nonostante fossero in molti a descriverla come una cosa sbagliata, i suoi genitori erano sempre stati abbastanza indifferenti alla cosa, dandole libertà di pensiero. Reyeha era infatti abbastanza influenzabile da parte dei genitori. 

-Mi fai vedere qualcosa!?- Disse tutta eccitata. Sabya sorrise. 

-Ok, ma non qui!- Le due bambine cominciarono a correre furtive per il villaggio, cercando di arrivare al estremo vicino ai boschi senza farsi vedere.

 Per gioco secondo Sabya, sul serio per Reyeha. La ragazzina si guardava in giro in continuazione, per evitare di farsi vedere da Kamer o dai genitori. Durante il percorso vennero però sorprese dal gruppetto di bimbi con il quale Reyeha aveva giocato fino a poco tempo prima. 

-Reyeha! Reyeha dove stai andando!?- La chiamò Bertiss. -Tua madre ti stava cercando!- A quelle parole Reyeha si bloccò. 

-Oh... perché... doveva fasciarmi il ginocchio! Si! Ma vedi ormai ho risolto! -

-Non sarebbe meglio avvisarla?- Intervenne Gorych 

-Ma no... dai... tanto lo sa che... che poi...uff! L'avviso questa sera quando torno a casa! Ora non mi va di tornarci! - 

-Ok... dove stavate andando!?- Chiese a quel punto Raweny.

Reyeha guardò interrogativa Sabya, che le sorrise come per acconsentire, perciò la bimba parlò. 

-Andiamo vicino ai boschi! Sapete, Sabya sa usare la magia!- La reazione dei bambini fu varia. Gorych all'inizio esitante si lasciò convincere comunque molto facilmente, mentre Bertiss guardava Sabya con diffidenza, per poi dire: -I miei genitori dicono che i maghi sono dei mostri...-

-Forse... ma vedi, io non sono una maga bensì un'elfo! Gli elfi sono creature superiori!- E detto questo, Sabya girò i tacchi e continuò a camminare. Ok, ora era tornata un po di antipatia verso di lei. Reyeha odiava le persone fanatiche. Però la magia voleva vederla, perciò stette zitta e la seguì. Dietro a loro si aggregarono anche Gorych, Raweny e gli altri, e solo alla fine con diffidenza anche Bertiss, brontolando un -ma non ti stava antipatica!?- a bassa voce. I ragazzini arrivarono al margine del villaggio, dopo di chè si misero in cerchio attorno all'elfetta, che li guardò sorridendo furbamente. 

-Pronti?- Chiese, e quelli annuirono impazienti. A quel punto Sabya distese la mano al centro del anello di bambini che si era creato, e aprì il palmo sul quale una piccola scintilla cominciò ad apparire. I ragazzini si fecero sempre più attenti e concentrati sul minuto palmo dell'elfetta. La scintilla, che inizialmente era solo un piccolissimo puntino luminoso iniziò lentamente ad ingrandirsi, fino a diventare una palletta luminosa delle dimensioni del pugno di un uomo adulto. Ci fu un -Uoooh!- di meraviglia generale, poi il gruppetto si zittì di nuovo. La palla di luce aveva iniziato a fluttuare, dall'alto in basso e viceversa sul palmo di Sabya, per poi sollevarsi in volo, fluttuando per l'aria in maniera leggiadra e soffice. Il gruppetto guardava stupefatto la sfera fluttuante, mentre Reyeha fece una risatina euforica battendo le mani. 

-Solitamente lo uso per gli spostamenti notturni con papà, per illuminare la strada!- Disse Sabya. 

-Che cosa fantastica!- Esultò Reyeha. -Posso toccarlo!?- 

-Non so... a me non fa male, perché lo produco io... ma non so se sugli umani abbia qualche effetto, nessuno ha mai provato a toccarlo...-

 -Hmm... capisco... Bhè! Allora sarò la prima e lo scopriremo!- 

-Ok...-

Il piccolo globo luminoso si avvicinò a Reyeha, e quando fu a poca distanza da lei, la bambina iniziò al allungare lentamente il dito verso la palletta magica. La tensione stava crescendo, perciò la bambina socchiuse gli occhi per poi appoggiare finalmente il dito sulla sfera di energia magica. Nulla, non successe nulla. Reyeha aprì gli occhi ancora esitante, per poi guardare meravigliata il suo dito poggiato alla bolla magica. Presa dall'entusiasmo appoggiò l'intera mano. 

-Guardate! Guardate non è successo nulla! E ora io sto toccando la magia!- Disse tutta allegra. Poi un'urletto la fece sobbalzare. 

-Reyeha! Togli la mano!- Disse Saby agitata.

 -Perc...- Fece per chiedere la bambina, ma poi alla vista di quello che stava succedendo si bloccò e cominciò ad agitarsi. Dal globbo luminoso erano uscite tante piccole venature anch'esse luminose che si erano andate a diffondere sulla mano di Reyeha, e che sembravano pulsare. La bambina iniziò a urlare ed a agitare la mano. 

-Falla scomparire! Falla scomparire!- Disse a Sabya, la quale eseguì subito la richiesta. Dopo che il globo scomparve Reyeha si controllò la mano. Sembrava tutto a posto. 

-Oh mio Dio stai bene!?- Accorse Bertiss. 

-Si... credo. Non sembra sia successo nulla...-

 -Vedi cosa hai fatto!? Tu e la tua magia! Altro che essere superiore! Sei un mostro, proprio come aveva detto mamma!- Sbottò Bertiss contro Sabya. 

-Hey calma! Non è colpa sua! E poi Reyeha sembra stare bene!- Intervenne Gorych. 

-Si tranquilla, non è successo nulla! E poi sono stata io ad insistere per toccare la sfera...- Disse infine Reyeha. Quando le acque si furono calmate i ragazzini tornarono al villaggio, con una grande tensione sopratutto tra Bertiss, la quale teneva Reyeha distante da Sabya, e quest'ultima. Le cose migliorarono quando, arrivati in piazza videro il circo. Bastò quello a far dimenticare tutto ai bambini che iniziarono a correre verso il grande carro dei circensi. Ormai era pomerigio e il circo avrebbe finito di preparare il tutto tra poco, dopo di che sarebbe iniziato lo spettacolo. I bambini si tennero impegnati nei dintorni del circo per un pò, infastidendo i circensi che stavano cercando di prepararsi. Quando il tutto fu pronto si fiondarono sui primi posti davanti al palco allestito per lo spettacolo, che iniziò poco dopo. Stettero li fino a sera, a fissare quella gente strana, giocando li davanti e cercando di imitare qualche cosa di quello che stavano facendo, ma fallendo miseramente. Nonostante tutto la giornata era continuata bene ed era riuscita a tranquilizzare Reyeha, che la sera tornò a casa con un po più di coraggio. Entrò in casa timorosa, aspettandosi di vedere Kamer, che l'avrebbe presa e portata via dai suoi genitori, per qualcosa che non sapeva di aver fatto. Ma non trovò nessuno. O meglio nessuno che fosse fuori posto. Sua madre era in cucina, come la mattina. Stava preparando la zuppa per la cena. 

-Oh tesoro! Com'è andata la giornata!? Ti sei divertita?- 

-S-si...- 

-E' successo qualcosa?- Chiese la madre peroccupata a causa di quella risposta non molto convinta. Reyeha a quel punto, decise di non dire nulla delle sue preocupazioni. -No! Anzi, oggi ho anche fatto amicizia con una nuova bambina! Sai è un elfo! E' quella ragazina alta e bionda, con le orecchie a punta! E' figlia di un mercante, ma non proprio sua figlia, lui l'ha trovata....- E continuò così raccontandole tutta la giornata, mentre mangiava la sua zuppa. L'unico pezzo che saltò fu quello del globo luminoso, pensò che l'avrebbe solo fatta preoccupare e che nella situazione dubbia nella quale pensava di trovarsi era meglio tenere quel piccolo incidente per se... Dopo la cena andò subito in camera sua, quella sera non aveva voglia di stare con la madre. Prese il suo taccuino dei disegni e cominciò a scarabocchiare. Aveva iniziato a "disegnare" a cinque anni, e da allora aveva continuato su vari pezzi di carta e quadrenetti che i genitori le compravano. Non era chi sa chè brava, ma le piaceva farlo, la tranquilizzava. Stette li a disegnare la sfera luminosa di Sabya, quando a un certo punto la porta della camera si aprì piano. Era suo padre. 

-Posso?-

Reyeha acconsentì con un -Mhm.-

Il padre allora andò e si mise sul letto vicino a lei. 

-Hey, come è andata la giornata?-

-Bene!- 

-Sono contento!- Poi Balton tirò fuori qualcosa dalla tasca dei pantaloni e lo mostrò a Reyeha. Era una bellissimo ciondolo apribile, di forma ovale, decorato con vari motivetti ondulati incisi sulla superficie bronzea. 

-Guarda un po cosa ho qui!- 

-Ooooo papà! Che bello! E' per me!??- Disse tutta eccitata. 

-E per chi altri!? L'ho comprato da un mercante che già oggi se ne stava andando. Poi sono andato da un pittore, lo hai incontrato!?- 

-Uhhh noo!- Rispose la bimba triste! -Sai se rimane anche domani!? Voglio vedere i suoi disegni!- 

-Non so, ma è molto probabile... comunque, guarda qua!- Disse l'uomo per poi aprire il ciondolo. All'interno vi erano due piccole immagini, da una parte era disegnata, in maiera stilizzata, sua madre e dall'altra suo padre. 

-Sono andato da questo pittore e mi sono fatto fare questi due mini-ritratti, dovevi vederlo! Ci ha messo pochissimo, forse perchè sono così piccoli... E non è nemmeno costato tanto. Certo non si vedono benissimo... ma fare dei ritratti così piccoli non è facile...Ti piace?- 

-Tantissimo!- Reyeha adorava quel ciondolo. Nonostante le apparenze, che lo facevano sembrare pesante a causa della misura abbastanza grande, era leggero. Reyeha lo aferrò, per stringerlo megavigliata e poi salatare al collo del parde per abracciarlo. -Grazie è bellissimo! E' bellissimo! Io ho un bellissimo ciondolo con mamma e papà!- Cominciò a canticchiare. 

-Così potrai averci sempre con te.- Disse il padre accarezzandole la schiena, per poi staccarla da se, e baciarle la fronte. 

-Ora va a dormire! Domani ti aspetta un'altra giornata di festa!- 

-Ooook! Buona notte papà!- Disse Reyeha ficcandosi a letto con il ciondolo in mano. 

-Buona notte piccola.- Poi il padre uscì dalla stanza chiudendole la porta, e Reyeha si adormentò poco dopo con il ciondolo stretto in mano. Ora si era tranquilizzata, i suoi genitori non volevano farle del male, lo sapeva, e non lo avrebbero permesso a Kamer. 


***


 Un forte baccano la svegliò. Dalla finestra entrava la luce. Ma che succedeva? Non poteva essere mattina aveva ancora troppo sonno. Magari non aveva dormito bene e questa volta almeno non era stato a causa dell'incubo, siccome non aveva sognato. Voleva continuare a dormire, in fondo era festa, nessuno le avrebbe fatto una colpa se fosse rimasta a letto qualche altra ora. Questo sole però non l'avrebbe aiutata a riaddormentarsi, perciò decise di fare l'immane sforzo di alzarsi dal letto, sempre rotolando a terra da sotto le coperte, per poi andare traballante verso la finersta, così da chiudere le tende. Mentre si avvicinava alla alla finestrella che lasciava entrare quella fastidiosa luce nella sua camera, Reyeha, decise anche di guardare fuori, per vedere a cos'era dovuto tutto quel rumore. Ora che era un po più cosciente realizò anche che erano urla. Perchè la gente stava urlando? La ragazzina si afrettò ad arrivare alla finestra e quel che vide la sconvolse: non era giorno. La luce che tanto le dava fastidio proveniva dalle fiamme che si stavano mangiando il villaggio. 

L'inferno si era scatenato a Thyag.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: ERV_original_stories