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Autore: Miss Simple    12/07/2014    3 recensioni
"Cos'è un nome?
Quella che chiamiamo "rosa"
con un altro nome avrebbe il suo profumo"
- William Shakespeare
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal suo compleanno erano passati già ben dodici giorni e Donghae sembrava un relitto.
In quei mesi aveva pensato che tutto stava tornando alla normalità, anche se ancora aveva delle notti insonni, situazione sembrava star migliorando.
Dopo il suo compleanno, però, qualcosa cambiò, qualcuno cambiò.
Nei due giorni successivi alla festa tutto sembrava andar bene, MONKEY era sempre lì per lui, condividevano i pensieri e i sentimenti più profondi come avevano sempre fatto. Poi, MONKEY iniziò a rispondere sempre più di rado in modo sempre più freddo e Donghae percepiva una sorta di disagio che non era mai esistito tra di loro, neanche nei primi tempi, neppure quando erano sconosciuti.
Si interrogava sul motivo di quel comportamento ma non trovava mai una risposta nella sua mente. Iniziò a farsi mille paranoie, chiedendosi se avesse fatto qualcosa di sbagliato, se in qualche modo avesse mancato di rispetto a quella persona che aveva imparato a voler davvero bene.
Aveva chiesto delle spiegazioni, pronto a riparare per qualsiasi errore commesso, ma le risposte erano sempre le solite, fredde e crude.
“Non c’è niente che non vada.”
“Ti stai immaginando tutto.”
“Non sei tu, ma io!”
“È un periodo di stress, non preoccuparti.”
Anche queste risposte ad un certo punto cessarono. Terminò ogni contatto. MONKEY smise di rispondere alle sue email.
Da quel momento Donghae passò dalla fase della repressione a quella della negazione, si ripeteva che andava tutto bene e che non era la fine del mondo, che non gli importava cosa stesse succedendo e che doveva già essere abituato all'abbandono.
Poi passò alla fase di rabbia contro il mondo, contro l’essere superiore che aveva già scritto il suo destino, chiedendosi che male avesse fatto per meritarsi tutto questo. Si arrabbiò con se stesso dandosi la colpa di tutto. Si diede dell’idiota per essersi fidato di qualcuno che non conosceva, si diede dello stupido quando realizzò che quella persona gli mancava profondamente, gli mancava sentirla, gli mancavano le sue parole dolci, gli mancava il suo essere presente nella sua vita.
Si dice che solo nel momento in cui perdi qualcosa ti rendi conto del suo reale valore.
E quello è stato il momento in cui Donghae realizzò che quello che provava per MONKEY andava ben oltre il semplice 'voler bene'.
Era amore? In quel momento non lo sapeva per certo, ma sapeva che era qualcosa di ben più grande.
 
To:MONKEY86
Hey… ciao. Lo so che non risponderai e ti prometto che questa è l’ultima volta che ti scrivo.
Devo farlo, ho bisogno di dirti questo.
Non so cosa stia succedendo, ma sto impazzendo. Sì, hai capito bene, sto impazzendo perché non so cosa fare. Mi manchi e tu non ci sei.
Mi hai detto che dovevo dare tempo al tempo… beh, mi sono stancato. Il tempo è scaduto. Ho bisogno di vederti. Ho bisogno di sapere. Parliamo.
Con questo non voglio obbligarti, ma se lo desideri anche tu fammi sapere il luogo e l’ora
.
 
Da quell’email erano già passati ben tre giorni e Donghae era davvero stanco e distrutto.
Le notti insonni erano aumentate, il suo stato d’animo era peggiorato a tal punto che nessuno osava avvicinarsi.
Inoltre lo stress per lo studio era aumentato con gli esami imminenti e a lavoro la situazione non era da meno. I signori Kim avevano lasciato la scuola nelle sue mani per l’intera settimana, quindi tutto gravava sulle sue spalle.
Inoltre anche qualcun altro a lavoro aveva qualche problema: Eunhyun era molto strano. Lui che era sempre sorridente, chiacchierone, diligente e spensierato adesso sembrava l’esatto opposto. Aveva l’anima tormentata, solo Dio sa da cosa, ma lo stava distruggendo all’interno.
Era cambiato anche nei confronti con Donghae, evitava sempre di guardarlo negli occhi, evitava qualsiasi approccio con lui. Le loro chiacchiere erano state dimezzate a “Buongiorno”,, “Buonasera” e “Come va?” ma nulla di più. L’aria si era fatta davvero pesante.:
Eunhyuk entrava in sala, iniziava ad allenarsi o ad insegnare ai suoi allievi. Era distratto, lui che non faceva mai degli errori, adesso ad ogni due sequenze c’era sempre qualcosa che non andava.
Donghae non riusciva a capire quale fosse il suo problema e in qualche modo voleva aiutarlo, nonostante avesse già le sue difficoltà, ma era impossibile perchè Eunhyuk era sfuggente.
“Che diamine hanno tutti!” disse a se stesso.
Ed era così che erano passati dodici giorni di stranezze, malumore e di notti, se possibile, ancora più insonni.
A causa delle scarsissime ore di sonno, quella mattina Donghae era davvero fuori forma: il suo viso era pallido e la sua testa doleva così forte che sembrava sul punto di scoppiare.
Quando arrivò all’università, i suoi amici già parlavano tra di loro. Siwon stuzzicava Kyuhyun prendendolo in giro e Leeteuk se la rideva mentre i suoi occhi localizzarono subito la figura moribonda di Donghae.
“Hey Donghae!” tuonò Leeteuk chiamando l’attenzione non solo dell'interessato, ma anche di Siwon e Kyuhyun che avevano smesso d punzecchiarsi per guardare il loro amico.
“Donghae, c’è qualcosa che non va? Sei… sei pallido...” disse Kyuhyun avvicinandosi.
“Solo un leggero mal di testa.” mentì Donghae minimizzando il problema. Da quando era uscito di casa, i sintomi erano aumentati insieme a una gran stanchezza e la vista sfocata.
“Ne sei certo?”
“Certo… vuoi che non sappia se ho mal di testa o altro?!?” sputò fuori Donghae con tono acido.
“No… non intendevo questo. E' solo…”
“Allora, Kyuhyun, non fare domande stupide grazie!”
“Senti, Donghae, non solo mi preoccupo per te… Sai che ti dico: vai a fanculo” E con ciò Kyuhyun prese la sua borsa e se ne andò.
“K-Kyuhyun, aspetta!” chiamò Siwon che era rimasto lì senza dire una parola fin a quel momento “Ragazzi, vado insieme a lui.”
“Donghae…” Letteuk chiamò il suo amico con un filo di voce, avendo quasi paura della sua reazione.
“Hyung, cosa ho fatto? Non volevo rispondergli male.” disse Donghae con voce incrinata.
“Va bene, Donghae, gli passerà. Sai che non può avercela con te per molto tempo.” Leeteuk gli rivolse uno sguardo di preoccupazione “Ne vuoi parlare?”
“N-no…è complicato. Te ne parlerò ma non oggi, ok?”
“Se è ciò che vuoi… Sappi che sono sempre qui per te e per favore cerca di riposare. Tutto si risolverà, ne sono convinto.”
“E tu che ne sai?”
“Fidati di me, tutto andrà per il verso giusto e qualsiasi cosa succeda, non prendere decisioni avventate… ascolta questo.” disse posando il suo dito indice alla sinistra del petto di Donghae.
“I-il cuore? Hyung, ma…”
“Shh… andiamo a lezione su.” disse Leeteuk facendosi strada tra la folla di studenti senza aspettare il suo amico.
Donghae non riusciva a capire come Leeteuk, non sapendo nulla di ciò che stava accadendo, potesse dire quelle parole così tranquillamente. E poi come poteva andare tutto nei migliore dei modi se MONKEY non gli aveva dato neppure un’opportunità di dirgli ciò che sentiva!
Mentre si dirigeva verso la sua aula di Metodologia pensò a come si era comportato con Kyuhyun e si sentì uno stronzo. Quando entrò, lo trovò nel suo banco a scrivere qualcosa sul suo quaderno di appunti.
“Kyuhyun.” Donghae provò ad attirare la sua attenzione, ma Kyuhyun non aveva dato nessun segno di cedimento “Kyuhyun!!” richiamò
“Cosa non ti è chiaro nel… VAFFANCULO Donghae!?!”
“Volevo solo…”
“Non me ne frega e ora, per piacere, lasciami lavorare.” Donghae non ebbe la forza di controbattere. Era stato uno stronzo poco prima e Kyuhyun aveva tutte le ragioni del mondo per avercela con lui. Fece un lungo sospiro e si lasciò cadere sulla sua sedia.
Prima che la lezione iniziasse, sentì il suo telefono vibrare mentre il cuore  saliva in gola e non riusciva a muovere nemmeno un dito. Inconsciamente pensò che quella vibrazione fosse  la risposta così agogniate che stava aspettando, ma realizzò poco dopo che MONKEY non aveva il suo numero di telefono e non poteva inviargli un SMS.
Tirò un profondo respiro e prese il suo telefono, leggendo il contenuto del nuovo messaggio.

From: Eunhyuk
Donghae, appena finisci le lezioni possiamo incontrarci?
Devo parlarti di qualcosa di importante.
Non mancare!
To: Eunhyuk
Certo… spero che non sia nulla di grave.
Ho solo metodologia oggi, vediamoci nel cortile dell’università.
 

Donghae posò il suo cellulare e pensò a cosa Eunhyuk avesse da dirgli di così importante. Erano giorni che non parlavano come prima quindi questo lo allarmò un po’.
Per tutta la lezione cercò di rimanere il più attento possibile ma la sua mente viaggiava tra MONKEY e Eunhyuk, finchè, nel bel mezzo della lezione, Donghae non fu colpito da una fitta dolorosa alla testa, mentre si lasciava sfuggire un mugolio di dolore stringendo la sua testa tra le mani. Il dolore continuò per qualche secondo, poi sentì una mano che si appoggiò sulla sua spalla, voltò il viso e trovò il volto preoccupato di Kyuhyun.
“Tutto a posto?” domandò Kyuhyun in un bisbiglio pieno di preoccupazione e Donghae mosse il capo per annuire con poca convinzione.
Quando la lezione finì, recuperò le sue cose con un po’ di fretta, lasciò l’aula e si diresse verso il cortile dell’università dove Eunhyuk lo stava aspettando.
In cortile, notò la figura del suo amico che teneva qualcosa tra le mani e istintivamente sorrise. Gli era mancato non averlo tra i piedi, parlargli e adesso finalmente, almeno lui, era tornato.
Mentre si avvicinava, venne colpito da un’altra fitta dolorosa e la sua vista si annebbiò, si accasciò sulle sue ginocchia per il malessere finchè il suo corpo perse ogni forza e si lasciò cadere a terra. L’ultima cosa che sentì fu solo una voce gridare il suo nome.
  
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