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Autore: Up_me_memories    12/07/2014    8 recensioni
”Buoni 71°Hunger Games e che la fortuna possa essere sempre a vostro favore”
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Ho passato l'intera giornata a cercare Lyko. Stando attenta ad ogni singolo rumore all'interno di questa foresta innevata, ma di lui nessuna traccia, come se si fosse volatilizzato nel nulla. Ma io lo troverò, deve pagare per quello che ha fatto.
Ora però, si sta facendo buio, è meglio che mangi qualcosa ed inizi a cercare un posto dove poter passare la notte. Così cerco un albero abbastanza alto con ancora abbastanza foglie attaccate da potermi coprire. Dopo cinque minuti riesco a trovarne due appicicati l'uno all'altro, ma non hanno molte foglie, però se mi metto nel lato dove sono vicini, nessuno si accorgerà di me.
Così faccio, mi arrampico su quello alla mia sinistra e mi sistemo per bene, facendo in modo di non cadere durante la notte, o che lo facciano le mie cose. Poi prendo alcuni pezzi di mela secca e un pò d'acqua. Ma nemmeno lo sento il gusto, ad essere sincera non ho nemmeno fame, ma lo faccio perché devo, non posso di certo sentire i morsi della fame o la stanchezza proprio nel momento in cui mi troverò faccia a faccia con quel lurido verme.
Mi sdraio sul robusto ramo e chiudo gli occhi cercando di dormire. Un impresa ardua in questo momento, mi giro e mi rigiro, ma niente.
Quando finalmente riesco ad arrivare nel mondo di Orfeo e liberare la mia mente ad aspettarmi trovo Louis, in un luogo tutto bianco, non riesco nemmeno a definirne i contorni. Assomiglia ad un angelo: i capelli castani in ordine con un ciuffo in avanti, gli occhi azzurri, completamente vestito di bianco, la pelle sembra liscia e delicata, l'unica cosa che mi fa dubitare che questo sia il più bel sogno della mia vita e che lui sia una figura eterea è la sua espressione accigliata, quasi arrabbiata. Appena riesce a riconoscermi chiude gli occhi e arriccia le labbra, sembra quasi che si trattengada picchiarmi, e avrei preferito che lo facesse, i suoi calci farebbero sicuramente meno male delle sue parole taglienti che ora mi rivolge. Dice che non sopporta la mia vista, così si gira e mi dà le spalle, ma non se ne và, vuole farmi sapere tutto quello che pensa sulla sua meschina sorellina. Mi odia dal profondo del suo cuore, ed è tutta colpa mia se lui è morto, se me ne fossi rimasta al campo senza saltare sugli alberi, come una scimmia, lui sarebbe ancora vivo, anzi se non fossi mai nata lui non avrebbe dovuto recitare la parte del fratello premuroso perché avrebbe preferito far vedere a tutti di che pasta è fatto.
Non sopporto più di sentirlo parlare così, porto le mani sulle orecchie, serro gli occhi e cado i ginocchio. Ma il colpo letale arriva quando si gira e si abbastanza difronte a me, mi toglie le mani dalle orecchie e sussurra: << Sai perché quella sera di due anni fa me ne sono andato? Non era per la litigata con papà, ma era per te, non ne potevo più di vivere con un'annullità come te>> apro gli occhi giusto in tempo di vedere il suo sorrisino compiaciuto e finalmente l'orribile sogno scompare.
Questa notte devo aver dormito tanto pesantemente che nemmeno ho sentito l'inno, ma meglio così, non avrei sopportato di vedere una sua foto.
Comunque quando mi sveglio è l'alba, nel cielo ci sono delle dolci sfumature di rosa e azzurro che si uniscono nel cielo facendo vari e bellissimi giochi colore. Sarebbe un momento fantastico, se non sapessi cosa stia succedendo.
Normalmente cercherei di tornare a dormire ma non voglio tornare ad affrontare mio fratello, oppure potrei alzarmi e iniziare a cercare Lyko, ma sono abbastanza sicura che ora sta dormendo nel suo nascondiglio. Quindi rimango lì, sdraiata sul grosso ramo fin quando, su nel cielo, splende il sole.
Perciò raccolgo i miei oggetti e li sistemo nello zaino, tolgo l'elastico e cerco di pettinarmi i capelli per poi sistemarli, in quella che mi sembra, un ordinata coda di cavallo. So che questo non è un programma di bellezza ma sapere che sono abbastanza in ordine e presentabile mi fa sentire un pò meglio con me stessa, e devo dire che se mi aggrappo a questo per non uscire fuori di testa, sono davvero messa mele.
Intanto scendo dall'albero e mi incammino, sto attenta ad ogni piccolo particolare, i miei istinti da predatore sono attivi, e non vedo l'ora di trovare la mia preda.
Passa poco più di un ora e non ho nessun traccia per trovare Lyko. Non accade nulla, la foresta non si muove, nel vero senso della parola, il vento non tira e le foglie e i cespugli stanno immobili ai loro posti, poi ad un tratto sento un ramo spezzarsi, sembra che ci sia qualcuno o qualcosa dietro al cespuglio alla mia destra.
Non mi fermo. Continuo a camminare come se nulla fosse. Il tempo di fare altri cinque passi, percepisco ancora dei movimenti là dietro, così, il prima possibile, prendo il mio coltello dal cinturino e lo lancio indietro.
Il verme riesce a schivare ma inciampa e si trova per terra, mentre il mio coltellino  si è conficcato nel tronco di un albero vicino. Non gli lascio il tempo di rialzarsi che sono già su di lui, gli tirò i pugni più potenti che riesco a dare e lui non può nemmeno difendersi perché gli tengo i polsi bloccati sotto le ginocchia. Pugno dopo pugno, sento che il mio cuore si libera man mano del dolore causato dalla perdita di mio fretello, come se più dolore prova lui meno ne sento io.
Dopo averci provato numerose volte, Lyko riesce a liberarsi e inverte le posizioni. I pugni che seguentemente arrivano al mio viso sprigionano una forza incredibile, cerco di difendermi o di bloccarlo, e in qualche modo certe volte ci riesco, ma devo inventarmi qualcosa per liberarmi da lui, in un certo senso quando gli ingranaggi del mio cervello iniziano a girare, i colpi che mi arrivano non li sento più. Poi all'improvviso mi viene un idea, smetto di difendermi, e anche da qui, riesco a notare che Lyko è parecchio stupito, ma non si ferma, anzi i pugni diventano ancora più forti, senza che lui se ne accorga avvicino entrambe le mani al bacino e quella destra si poggia sull'unico coltello rimasto, e con tutta la potenza che ho in corpo colpisco Lyko allo stomaco.
Lui si ferma di colpo e con gli occhi sgranati guarda prima me e poi la sua pancia, poggia il peso sul braccio sinistro e rotola da quella parte, io mi alzo di scatto e mi allontano da lui, senza andarmene veramente.
I miei occhi non lascio un istante la sua figura, il colpo è mortale ma perché muoia ci vogliono un paio di minuti.
E come avevo predetto, due minuti dopo, lui non è più tra noi, ma una cosa mi ha sconcertato: prima di morire si è girato dalla mia parte e ha sorriso, cosa voglia dire davvero non so.
Vado diretta verso l'albero in cui si è piantato il coltello, lo estraggo e lo rimetto al suo posto. Fin dall'inizio, nel mio cinturino, non c'erano molti coltelli, quindi avrei dovuto tenermeli ben stretti ma la maggior parte delle volte questo è stato impossibile, quindi dovrei andare a prendere il coltello con cui ho rivendicato mio fratello, ma non ci riesco, e nemmeno lo voglio.
Non ho nessunissima voglia di vedere quel ragazzo disteso sul suolo innevato e privo di vita, anche perché è tutta colpa mia. Ho ucciso una persona. La rabbia che avevo prima mi ha offuscato la ragione, ma adesso mi accorgo del terribilo delitto da me commesso e muoio dalla vergogna.
Ma adesso non posso lasciarmi trasportarmi dal senso di colpa, devo concentrarmi su questo stupido gioco e andare avanti, ed il modo migliore per farlo è far finta di non aver mai conosciuto quel ragazzo, che proprio adesso un hoverkraft sta prendendo per mandarlo a casa dentro una bara.
Un secondo dopo realizzo che sono rimasti a competere il premio finale io e solo un'altra persona, questo significa anche che dall'ultimo cambiamento dell'arena sono morte quattro persone, quindi...
Non riesco nemmeno a finire di pensarlo che il terreno trema e gira sotto i miei piedi, cado mentre tengo strette le dita sulle tempie e gli occhi serrati.
Quando tutto finisce non sento più quella leggera brezza che riusciva a filtrare anche sotto al pesante cappotto, in più ho un forte mal di testa e resisto alla voglia di vomitare. Pensare a tutti questi malanni non mi permette di accorgermi subito dei cambiamenti avvenuti all'ambiente circostante.
Specchi e ancora specchi, specchi da tutte le parti, alcuni hanno vicino un cunicolo, molto probabilmente per fare da passaggio. Sarà difficile combinare qualcosa qui. Poi ad un tratto, gli specchi attorno a me non riflettono più la mia immagine, ma quella di un ragazzo.
Alto e grosso, i capelli castani sono tagliati ai lati mentre scende una specie di ciuffo che pende a sinistra, gli occhi marroni rivelano la sua impazienza di vincere e le labbra racchiudono un ghigno malvagio, i vestito sono quelli che avevo io prima di ricevere il regalo dagli sponsor solo che i suoi sono molto più intrisi di sangue ed in più ha la lancia tenuta per tracolla. Liam. La sua immagine è riflettuta in tutti gli specchi attorno a me, e io non so che fare. Che sia davvero lui, o uno brutto scherzo degli strateghi?
Ma non ho nemmeno il tempo di rispondere che lo specchio dietro di me si frantuma ed un braccio muscoloso stringe attorno al mio collo. L'aria si consuma piuttosto in fretta; cerco di dimenarmi, di graffiargli il braccio, ma nulla, lui non lascia andare la presa.
Così smetto di muovermi e gli occhi iniziano ad inumidirsi per l'assenza di ossigeno. E non riesco a pensare oltre a questo: è così che lascerò questo mondo?   






NOTE:
Heilà gente!
Come vanno le cose?
Inizio col dirvi che mi spiace per l'orribile ritardo, in realtà nemmeno lo scorso capitolo dovevo pubblicarlo perché ero in punizione e dovevo concentrarmi unnicamente e sullo studio, poi il mese scorso ho avuto problemi famigliari e gli esami, in più il computer era pieno di virus, quindi anche se avessi voluto non avrei potuto scrivere!
Però adesso ho già tutto per il prossimo capito!
Per ritornare in pista, ho scritto tutto questo e devi dire che sono soddisfatta del mio lavoro, voi che dite, dovrei esserlo?
E cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo?
Sono curiosa di sapere!
Alla prossima!
  
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