Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Inmichaelarms    13/07/2014    2 recensioni
Hayley ha paura del pericolo, del buio, del rumore. Cose che per Luke sono all'ordine del giorno.
Lui è pronto a rischiare, pronto per vincere un gioco che non ha regole.
La storia NON è mia, l’autrice mi ha dato il permesso di pubblicarla, la storia è originaria di watt-pad: http://www.wattpad.com/story/13607023-disconnect-luke-hemmings l’autrice è: http://www.wattpad.com/user/inashtonsarms
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                Grey
-Non mi piace questa cosa Luke.-
Calum scosse la testa appoggiando una spalla contro gli armadietti rovinati della Baltimora High School,
Luke chiuse il proprio alzando gli occhi al cielo.
-Non mi piace per niente.
Ripeté il moro passando lo sguardo su ogni persona che gli passava davanti.
-Tranquillo Calum, guarda il lato positivo.-
Disse il biondo alzando le braccia al cielo in modo teatrale inspirando a pieni polmoni.
-C’è un lato positivo nello stare sei ore seduto su una sedia?-
-Si,- disse Luke iniziando a camminare, dopo aver sentito il suono della campanella –puoi farti tutte le ragazze che vuoi.-
Calum gli tirò una gomitata sorpassandolo fino a fermarsi davanti ad un aula.
-E’ questa?-
Chiese Luke con occhi spenti e grigi che si illuminarono dopo la risposta di Calum:
-Che cazzo ne so!-
 
 
 
 
Hayley
Alzò la mano cercando di farsi notare il più veloce possibile dalla professoressa, Crystal nel banco dietro di lei le stava già ridendo contro da un’ora.
Arrivata allo sfinimento uscì dall’aula incamminandosi verso i bagni femminili, la scuola era incominciata da qualche mese ed era già stata etichettata come quella ‘’strana’’.
Aprì il rubinetto facendo scorrere l’acqua fresca sui polsi, nonostante lei avesse paura dell’acqua in quei casa l’aiutava.
Faceva in modo che tutta la sua paura e preoccupazione potessero scivolare via dalle vene fino ad arrivare ai tubi di scarico della scuola.
La sua era una generazione dell’esibizionismo e solo perché lei non era quel tipo di persona, Crystal l’aveva esclusa.
In fondo era meglio così, c’era un motivo a tutto.
C’era un motivo per cui, adesso, stava piangendo.
Dall’altra parte del muro, nei bagni maschili, Luke si era appena acceso una sigaretta per sbollire la predica di un’ora che si era dovuto sorbire da parte della sua professoressa di matematica. Guardava fuori dalla finestra il centro di Baltimora ghiacciato, il filtrino tremava contro le sue labbra per il freddo invernale.
La felpa blu che si era messo era troppo leggera, ma non voleva ammetterlo per orgoglio. I ragazzi come lui non provano emozioni, non hanno freddo, non hanno pietà, non hanno speranza.
Buttò la cicca rimanente giù dalla finestra, fulminando il ragazzo che era appena entrato.
Con un movimento lesto del polso aprì la porta ma si bloccò.
Un mare lo investì.
Un mare grigio e mosso lo fece quasi affogare, e quella spiaggia di capelli biondi contornavano il viso pallido.
La guardava neutro, quasi come se sapesse da ore che lei fosse li.
-Non ha importanza.-
Il ragazzo corrugò la fronte stringendo le sopracciglia. La voce di Hayley era flebile e limpida, ora il mare si era calmato.
-Tu sei il ragazzo del ‘’Non ha importanza’’.-
Chiarì le serrando le labbra e, vedendo ora il ragazzo più calmo fece qualche passo verso il corridoio.
Era vuoto, riecheggiavano solo i suoi passi. La fila degli armadietti era rovinata da alcuni passati, i suoi passi si raddoppiarono.
-Che classe fai?-
Non avendo voglia di sfidare gli occhi azzurri di quel ragazzo continuò a camminare, lasciò cadere lo sguardo sul polso ancora leggermente dolorante.
-Non ha importanza.- biascicò lei svoltando l’angolo cercando disperatamente la propria classe.
Sentì il ragazzo ghignare e si immaginò l’espressione sul suo viso magro.
-Anni?-
La voce del ragazzo la seguiva ma lei non cedeva, e per provocarlo ancora rispose:
-Non ha importanza.-
Sorrise soddisfatta ma si spaventò quando il ragazzo non rise più. Si fermò in mezzo al corridoio e fece un mezzo giro su se stessa, tutta la timidezza e la paura che aveva cercato di nascondere riapparirono velocemente.
Tutte quelle paure che aveva chiuso i un vaso per ore adesso fremevano per poter uscire e lei in quel momento si sentì Pandora, presa dalla curiosità, aprì il vaso.
Due grandi occhi azzurri le arrivarono vicino, con un tonfo si ritrovò contro gli armadietti in alluminio.
Una mano del ragazzo le cingeva un braccio e l’altra era appoggiata vicino alla sua testa, sull’armadietto.
La guardò ancora neutro, stando attento a non far tralasciare nessuna emozione.
Era bravo in quello.
Hayley abbassò lo sguardo e quando sentì il corpo del ragazzo premere contro il suo gli venne la pelle d’oca.
-Basta giocare.-
La sua voce era seria, la presa sul braccio si allargò leggermente mentre si faceva più vicino al viso ella ragazza.
-Quindi,- disse il ragazzo staccando la mano dal braccio di Hayley e portandola tra i capelli i capelli biondi –che classe fai?-
Fece dei cerchi concentrici attorno ai capelli di Hayley facendoseli attorcigliare attorno all’indice.
Premette i fianchi contro quelli magri della ragazza incitandola a rispondere.
-1E.-
Rispose.
Il biondo poteva sentire il piccolo corpo di lei irrigidirsi sotto il suo tocco.
Chiuse gli occhi beandosi di quel contatto e di quella situazione di paura.
-Hayley Cohen, 1E.-
Il ragazzo disse, gli occhi di Hayley si dilatarono. Poteva sentire la paura farsi spazio tra le mattonelle a chiazza per poi salirgli in corpo attraverso i piedi.
-Anni?-
-14.-
Il ragazzo sorrise, fece per parlare ma si fermò quando sentì una porta chiudersi, una ragazza mora passò di fianco ai due guardando la scena in silenzio. Aveva memorizzato ogni dettaglio e lui lo sapeva.
-Ti aspetto all’uscita.-
Hayley scosse la testa premendo le piccole mani contro il petto possente del ragazzo davanti a lei.
Sapeva chi era  e non gli piaceva quella situazione.
Il biondo rise staccandosi leggermente dalla ragazza.
-Non era una domanda.-
Dopo, Hayley lo vide scomparire, quel ragazzo agli occhi chiari e i capelli biondi, come sul marciapiede, l’aveva sfidata in un gioco di cui lui ne era il creatore.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Inmichaelarms