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Autore: Sarii15    13/07/2014    4 recensioni
Naruto e Sasuke, ormai jonin, al rientro da una missione incontrano una ragazza che possiede lo Sharingan. Chi sarà?
Dal primo capitolo:
"I suoi occhi si tinsero di rosso, in essi si poteva leggere una grande determinazione.
Era consapevole del fatto che contro tre le possibilità di vittoria erano scarsissime, ma non per questo avrebbe reso loro la vita facile.
- Cavolo! Ho capito perché il Boss la vuole, questa marmocchia ha lo Sharingan! - disse quello rivolto ai suoi compagni. - Ma non credere di riuscire a batterci solo perché sei un'Uchiha, ragazzina!
Si lanciò all'attacco, ma la ragazza, con sua grande sorpresa, riuscì a prevedere il suo colpo e lo schivò agilmente."
Mia primissima fanfiction, spero che vi piaccia.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Il pianto e le urla di Kaito e Hitomi squarciarono la quiete di villa Hyuga, giungendo fino alla camera dei genitori.
- Naruto-kun... - Hinata chiamò il marito, aprendo un occhio per vedere se anche lui fosse sveglio. - Ti prego, vai tu.
Per tutta risposta il biondo grugnì e si girò di lato, dandole la schiena.
Hinata sapeva che era sveglio e che stava solo fingendo di dormire. Spesso gliela dava vinta, ma quella notte era troppo stanca: aveva corso tutto il giorno dietro ai bambini senza un attimo di pace fino all'arrivo di Yui, che aveva poi dovuto sorbirsi i due diavoletti.
- Naruto-kun... Tesoro...
Niente.
Provò anche a scuoterlo per le spalle, mentre le grida acute si facevano sempre più insopportabili, ma non ottenne alcuna reazione dall'uomo
Hinata allora accumulò una piccola quantità di chakra nella mano e colpì Naruto nella schiena con un Palmo d'aria, facendolo rotolare fuori dal futon.
- Ahi! Hina-chan, ma sei impazzita?!
Naruto si mise a sedere osservandola allibito.
La donna socchiuse gli occhi e ricambiò con un sorriso dolce e gentile.
- Naruto-kun, per favore, vai dai bambini.
- Ok...
Il biondo si alzò rassegnato da terra, si diresse a passo di lumaca verso la porta e fece scorrere lo shoji, entrando nel corridoio che lo avrebbe portato nella cameretta dei figli.
Perché quei mostriciattoli non possono dormire come tutte le persone normali?
Spalancò la bocca in uno sbadiglio, mentre con la mano si grattava la pancia. Poi unì le mani nel sigillo della Moltiplicazione del corpo e una copia più assonnata dell'originale spuntò di fianco a lui.
Quando entrò nella stanza il pianto dei figli lo aveva svegliato del tutto.
Naruto prese in braccio Hitomi e la copia Kaito.
- Cosa avete tanto da piangere, eh? Mi state distruggendo i timpani! - sbuffò l'originale cullando la bambina fra le sue braccia.
- Be' Naruto, in fondo sono tuoi figli. Non mi sembra che tu sia meno rumoroso...
- Kurama! Non rompere anche tu, tornatene a nanna!
- E come faccio? I tuoi marmocchi avranno svegliato come minimo mezza Konoha!
- Uffa!
- Dai, su, vedi di farli tacere, che voglio dormire.
Poco dopo Hitomi sembrò calmarsi: si accoccolò fra le braccia del padre, con gli occhioni azzurri tornati allegri e il suo solito sorriso. Anche Kaito aveva smesso di piangere ed era tranquillo.
- Ah-ah! Visto? Hanno smesso! Sono un ottimo padre!
La pace non durò molto. Un boato improvviso dilagò nei pressi della casa, facendo tremare le pareti.
Naruto strinse a sé Hitomi, mentre la copia proteggeva Kaito, e appena la scossa si placò corse verso la sua stanza per verificare che la moglie stesse bene.
Incontrò Hinata nel corridoio, con il Byakugan attivato.
- Hina-chan, stai bene? - le chiese allarmato.
- Naruto-kun! Sì, ma...
Il biondo colse subito al volo ciò che la Hyuga voleva dirgli e annuì energicamente.
Kurama, avrò bisogno del tuo chakra.
Diede alla moglie Hitomi, che aveva ripreso a piangere, e, dopo essere entrato in modalità Bijuu, scattò verso il luogo dell'esplosione.

**

Yui era consapevole del fatto che non avrebbe fatto in tempo ad allontanarsi dalla carta-bomba, così portò d'istinto le braccia in alto per ripararsi almeno il viso.
La potenza dell'esplosione la sbalzò via facendola rotolare sul tetto.
Provò con tutte le sue forze ad arrestare la caduta, ma le orecchie le fischiavano terribilmente, annebbiandole la mente, e il corpo non voleva rispondere ai pochi comandi che riusciva a formulare il cervello.
Ad ogni colpo gli shuriken le si conficcavano sempre di più nella schiena, causandole fitte di dolore.
Non ce la faceva più. Si era ripromessa di essere coraggiosa e non arrendersi mai, ma aveva perso la sua prima vera battaglia e presto probabilmente anche la vita.
La testa si era fatta pesante e l'Uchiha non poté fare altro che chiudere gli occhi distrutta, mentre qualche lacrima scendeva al pensiero di aver deluso la madre.
Perdonami mamma.

Due braccia forti la afferrarono.
- Yui-chan, Yui-chan!
La ragazza riaprì gli occhi al suono di quella voce familiare, una voce preoccupata ma allo stesso tempo calda e rassicurante.
- Na-Naruto?
- Sì, Yui-chan, sono io. Ora sei al sicuro, ci penso io.
Yui si rilassò e si lasciò andare fra le braccia di Naruto, sorridendo stanca. Ce l'aveva fatta, era salva. Sentì le forze ritornarle e il dolore per le ferite diminuire: Naruto le stava trasmettendo il suo chakra, una fiamma benefica che sembrava scaldarla dall'interno.
- Mi dispiace, bambina. Ora è davvero finita.
L'Uchiha sussultò e cominciò a tremare quando vide proprio davanti a sé la donna che l'aveva quasi uccisa.
- È finita per te! - rispose Naruto sorridendo e stringendo la spalla di Yui per tranquillizzarla.
Yui scorse appena il ghigno della kunoichi tramutarsi in una smorfia di paura, prima che una copia di Naruto, ricoperta dallo stesso chakra giallo-arancione, la colpisse dall'alto con un Rasengan.
La donna si accartocciò su se stessa e cadde dal tetto, precipitando a terra apparentemente senza vita.

Delle guardie Hyuga li raggiunsero sul tetto.
- Naruto-sama, cos'è successo? State bene?
Naruto si voltò verso i tre uomini e annuì.
- Recuperate il corpo e portatelo alla squadra degli interrogatori. E rafforzate le difese, - ordinò loro il biondo.
Le guardie si girarono, pronte a scattare.
- Ah, e dite anche a Hinata che porto Yui in ospedale.
- Agli ordini, Naruto-sama, - risposero le guardie lasciando la loro postazione.
Naruto prese in braccio Yui facendo attenzione alle ferite della ragazza e si alzò in piedi. Doveva muoversi. Gli shuriken erano ancora infilzati nella carne dell'Uchiha e, nonostante le avesse dato una parte del suo chakra, il sangue continuava ad uscire copioso dai tagli.
Mentre Naruto sfrecciava sui tetti di Konoha, Yui appoggiò la testa nell'incavo del suo collo e socchiuse gli occhi.
- Grazie, Naruto.

Naruto entrò come un razzo sfondando la finestra e per un pelo non finì addosso a Sakura.
- Naruto... - sussurrò la rosa irritata. - Brutto idiota, che diavolo fai?! Non potevi entrare dalla porta, come fa la gente normale?!?!
- Ssh, Sakura-chan. Siamo in ospedale, fai piano... - cercò di rabbonirla il biondo.
Il tono di voce della donna era aumentato fino a diventare un urlo isterico. Anche se gli dava ancora le spalle, Naruto poteva vedere la sua espressione indignata e la vena che le pulsava sulla fronte.
- Ah, parla quello che ha appena fatto un gran casino mandando in frantumi la finestra!!
Sakura si girò, rivelando la previsione di Naruto esatta.
- Scusa, Sakura-chan. Avevo fretta.
La rosa vide la ragazza che giaceva fra le braccia sporche di sangue di Naruto e il suo atteggiamento cambiò.
- Per questa volta ti perdono, Naruto. Ma sappi che ripagherai tu la finestra.
Fece cenno all'amico di seguirla e entrò rapida dentro la stanza più vicina.
Yui aprì gli occhi con una smorfia di dolore quando il biondo la adagiò sul letto candido dell'ospedale. Incrociò due grandi occhi verdi che la scrutavano leggermente preoccupati.
- Ciao, io sono Sakura. Tu come ti chiami? - le chiese gentile la donna, rivolgendosi in modo totalmente diverso rispetto a come Yui l'aveva sentita sbraitare prima con Naruto.
- Yui.
- Bene, Yui. Stai tranquilla, ora curerò le tue ferite e presto starai meglio.
L'Uchiha annuì e ricambiò il sorriso di Sakura.
- Naruto, puoi andare.
- Oh no, Sakura-chan! Voglio restare qui con Yui-chan. Se le dovesse capitare qualcos'altro Sas'ke mi ammazzerebbe sicuramente! Non che ne sia davvero capace, di battermi intendo...
Naruto cominciò a straparlare sulla differenze di forza fra lui e Sasuke e a soppesare le possibilità che avrebbe avuto il moro di ucciderlo seriamente.
- Naruto, ti uccido io seduta stante se non la smetti di parlare e non esci subito da questa stanza! - lo ammonì Sakura mostrandogli un pugno.
- Ok, ok, me ne vado...
Il biondo oltrepassò la porta con il broncio e le spalle curvate.
- Ah Naruto! - lo richiamò la rosa. - Vedi anche di metterti qualcosa addosso.
Naruto abbassò lo sguardo e si osservò perplesso... e notò solo in quel momento di stare indossando soltanto degli imbarazzantissimi boxer arancioni con una grande rana verde stampata sul davanti.
Arrossendo, portò una mano dietro la testa e si grattò la nuca.
- Ahahah, non me ne ero accorto... Allora Yui-chan, ti lascio alle cure di Sakura-chan. È un po' violenta e suscettibile, ma è il miglior medico che ci sia in circolazione!
- NARUTO!!!
- Ci vediamo dopo!
Naruto chiuse prontamente la porta dietro di sé prima che la rabbia di Sakura potesse raggiungerlo.
 

***


Sasuke bussò alla porta dell'ufficio dell'Hokage. Sperava di fare presto: l'aria calda e afosa che preannunciava l'arrivo dell'estate era stata davvero soffocante in quei giorni e aveva proprio bisogno di una bella doccia fredda.
- Avanti!
Il moro entrò e si avvicinò alla grande scrivania perennemente piena di fogli e libri, rispondendo con un inchino al saluto dell'Hokage. Infilò una mano nella bisaccia e prese fuori l'oggetto della missione, un rotolo che sanciva l'alleanza fra Konoha e Ame.
- Tutto a posto con i ninja della Pioggia? - chiese la donna alzando gli occhi dal documento che stava leggendo e afferrando il rotolo che Sasuke le aveva porto.
- Nessun problema. Si sono mostrati subito amichevoli e lo scambio è avvenuto con tranquillità.
- Bene! È davvero importante per il mondo degli shinobi poter contare su una salda rete di alleanze.
L'Uchiha annuì, pronto a congedarsi, ma lo sguardo fattosi improvvisamente serio dell'Hokage lo bloccò.
- Sasuke, - pronunciò Tsunade con tono greve. - Devo dirti una cosa.
Il moro la fissò invitandola con lo sguardo a proseguire.
- Due notti fa Yui è stata aggredita da alcuni ninja nel tuo appartamento.
Sasuke si irrigidì. Un forte sentimento di rabbia misto a preoccupazione attraversò il suo corpo e sentì nascere in sé un odio che non provava da tempo, un'emozione micidiale che rivolgeva a coloro che osavano fare del male alle persone che amava. Perché uno slancio d'empatia l'aveva subito legato a quella ragazzina smarrita, facendolo affezionare a lei e facendogli sentire il dovere di proteggerla.
Strinse i pugni e serrò la mascella cercando di mantenere il distacco.
- La ragazza sta bene, è riuscita a farne fuori tre da sola, mentre all'ultimo ci ha pensato Naruto. Ha riportato qualche ferita ma nulla di grave, Sakura si è presa cura di lei.
Tsunade vide le spalle dell'uomo rilassarsi e i pugni allentarsi. Ma la rabbia vorticava ancora nei suoi occhi, che con sorpresa dell'Hokage erano ancora neri come la notte.
- Ora è a casa di Naruto, - proseguì la donna dagli occhi color nocciola. - Ho già fatto ripulire e sistemare il tuo appartamento e...-
- Chi è stato? - la interruppe bruscamente il moro.
Tsunade frugò fra una pila di fogli appoggiata alla sua destra sulla scrivania e prese quattro immagini, che diede a Sasuke.
- Non corrispondono a nessun ninja nei registri di Konoha e purtroppo non siamo riusciti ad estorcere alcuna informazione, visto che erano già morti quando i corpi hanno raggiunto la squadra degli interrogatori. Manderò delle foto agli altri villaggi per verificare se loro sanno di più.
L'Uchiha diede un'ultima occhiata alle foto, poi le appoggiò sul tavolo e si girò diretto verso l'uscita.
- Mi faccia sapere se trova qualcosa.
- Sasuke.
Il moro si fermò al nuovo richiamo dell'Hokage e voltò la testa fissandola da oltre la spalla.
- Questo non è il primo attacco che Yui subisce, e sicuramente non sarà nemmeno l'ultimo... Entrambi sappiamo bene cosa vogliono da lei e, credimi, questa gente non si fermerà finché non otterrà ciò che vuole. Per favore, stai attento e tienila d'occhio.

**

Naruto si nascose dietro ad un albero per riprendere fiato.
- Beh? Non ti pare che sia arrivato il momento di arrendersi? Comincio ad essere davvero stufo di rincorrerti!
Il nemico era davvero forte ed era riuscito a metterlo alle strette, ma lui non si sarebbe arreso. No, finché avesse avuto qualcuno da proteggere, la sua famiglia, i suoi amici, il villaggio, non si sarebbe mai dato per vinto.
Strinse la mano sinistra a pugno, poi la riaprì. Due fumogeni, erano tutto ciò che gli era rimasto. Si sarebbe giocato il tutto per tutto con quell'ultimo attacco.
Con uno scatto del braccio lanciò le due palline verso l'avversario e appena il fumo fu liberato si scagliò verso di lui.
L'uomo però non si lasciò ingannare e dopo un rapido scambio di colpi Naruto si ritrovò in ginocchio davanti a lui, con un kunai puntato alla testa.

- Arrenditi!
Il ninja di Konoha si alzò facendo leva su un ginocchio.
- Permetti due parole?
- Valle a dire all'inferno le tue due parole!
Il nemico lo trafisse senza remore e senza pietà alcuna. Il corpo del giovane andò a sbattere violentemente contro il tronco dell'albero, ma nessuna goccia di sangue uscì da esso.

- Tu devi piantarla... - sussurrò Naruto all'orecchio dell'uomo che lo aveva attaccato, prima di sparire in una nuvola di fumo. - ...di dire che devo arrendermi!

- Aiutoo! Yui-chan, salvami!
Yui fu costretta ad interrompere la lettura proprio sul più bello per cercare di capire cosa stesse facendo urlare Naruto come una donnicciola.
Alzò lo sguardo e vide Kaito e Hitomi arrampicarsi letteralmente sul padre, seduto a gambe incrociate di fianco ad un albero, afferrando e tirando la maglia e i capelli del biondo.
Per un qualche bastardo gene Uchiha la ragazza si ritrovò a pensare che quella scena fosse troppo divertente per essere interrotta, perciò liquidò l'uomo con un ghigno e fece finta di tornare a leggere.
- Mi dispiace Naruto, mi hai detto ci avresti pensato tu ai tuoi “mostriciattoli” e che potevo leggere tranquillamente...
- No Yui-chan, ti prego!!
La kunoichi portò il libro all'altezza del viso per nascondere il sorriso e continuò a guardare di sottecchi ignorando le richieste di aiuto di Naruto.
Il biondo si alzò in piedi a fatica, appoggiandosi all'albero, e cominciò ad agitarsi per scrollarsi i bambini di dosso. Kaito e Hitomi però non demorsero e si aggrapparono più forte a lui, ridendo divertiti e per nulla intimoriti.
- Ah! I mini-godzilla... mi hanno abbattuto!
Naruto si buttò in ginocchio e poi si sdraiò per terra dissimulando la sua sconfitta. I bambini allora mollarono la presa e gridarono soddisfatti la loro vittoria.
- Siamo più forti del papà!
- Ui, Ui, guarda! Abbiamo battuto il papà!
Yui si lasciò andare ad una lunga risata, mentre applaudiva ai bambini.
- Bravi, siete stati bravissimi!
I piccoli saltellavano allegri sulla schiena del padre. All'improvviso si fermarono perplessi: Naruto era rimasto immobile da quando era a terra, non aveva mosso nemmeno un muscolo.
Hitomi appoggiò le manine su di lui, lo scosse e lo chiamò preoccupata.
Il biondo spalancò gli occhi repentinamente e fece l'occhiolino a Yui, prima di voltarsi di scatto e afferrare i figli con un urlo mostruoso. Li sollevò da terra e li fece volteggiare.
I bambini, all'inizio colti di sorpresa e un po' spaventati, avevano urlato, ma subito dopo avevano ripreso a ridere felici.
Quando Naruto li riappoggiò sull'erba fresca del cortile, Kaito e Hitomi si lanciarono di nuovo su di lui: volevano giocare ancora, ma il padre era di tutt'altro avviso e li tenne lontani da sé.
- Ehi, Kaito, Hitomi, perché non fate vedere a Yui i nuovi giochi che vi ha portato lo zio Gaara?
- Sì!! - risposero in coro i due. Corsero in casa e poco dopo tornarono in giardino con le braccia piene di bambole e pupazzi, che lasciarono cadere davanti a Yui.
L'Uchiha appoggiò il libro, si avvicinò ai bambini e ascoltò la descrizione che questi facevano dei loro giocattoli.
Naruto si alzò in piedi pulendosi i pantaloncini e la maglietta dai fili d'erba. Si avvicinò a Yui e le appoggiò una mano sulla spalla.
- Considerala una piccola rivincita per non avermi aiutato prima, - le sussurrò all'orecchio, poi entrò in casa.

- Quette dallo zio Gaara, - annunciò Kaito sventolando davanti alla faccia di Yui gli ultimi due pupazzi dalle sembianze umane.
- Che belle! Posso vederle?
- Sì!
La ragazza prese in mano le bambole e si accorse che in realtà erano delle piccole marionette finemente lavorate ed intagliate nel legno.
- Sono mamma e papà! - le spiegò Hitomi.
- È vero, sono davvero uguali ai vostri genitori!
Yui osservò meglio le marionette: Naruto indossava una tuta arancione, un lungo mantello con la scritta “Sesto Hokage” e sopra i capelli biondi un cappello bianco e rosso con rappresentato l'ideogramma del fuoco; Hinata invece aveva un bellissimo kimono viola scuro e i lunghi capelli che ricadevano morbidi sulla schiena.
Restituì le marionette ai bambini, prese un altro pupazzo, un drago, e diede inizio ad un'ardua battaglia fra il mostro e i coniugi Uzumaki-Hyuga.
Era talmente presa dal gioco che non si accorse dell'arrivo di Sasuke.
Il moro la osservava appoggiato ad uno dei pali di legno che sorreggevano il porticato del giardino. Sorrise. Si sentiva stranamente sollevato nel vederla giocare serena
con i figli di Naruto.
Quando Yui lanciò per aria il draghetto, dichiarando la proprio disfatta, Sasuke si avvicinò a lei.
Hitomi fu la prima a notarlo.
- Ciao zio Sakke!
Sentendolo rispondere piatto al saluto, Yui si alzò di scatto e si girò verso di lui. Arricciò il naso, sentendo le ferite tirare per quel gesto affrettato.
A Sasuke non sfuggì la cosa. Rimase immobile a fissarla per qualche secondo, per sincerarsi delle sue condizioni, prima di chiederlo a voce.
- Ho saputo quello che è successo... Come stai?
- Sto bene... grazie a Naruto, - rispose con una punta di rammarico. Si era resa conto solo successivamente di aver messo in pericolo la famiglia di Naruto portando a casa sua quel criminale. Avrebbe tanto voluto essere forte abbastanza da difendersi da sola, senza che nessuno rischiasse per aiutarla, senza che nessun altro facesse la fine di sua madre a causa sua.
- Oh, ma dai, Yui-chan! Hai fatto praticamente tutto tu, io ti ho solo dato una mano con l'ultimo, - intervenne Naruto cercando di sdrammatizzare la situazione. Aveva colto nella ragazza lo stesso tono e la stessa espressione del giorno prima, quando si era scusata con lui per aver messo in pericolo la vita dei suoi figli con quel gesto avventato. Probabilmente stava ancora pensando a quello.
Yui ringraziò il biondo per l'ennesima volta. Poi guardò Sasuke negli occhi e seppe che era giunto il momento di tornare a casa con lui.
- Ah, Naruto, - si ricordò dopo aver salutato i bambini. - Mi presteresti quel libro, per favore?
- Certo!
Naruto prese “La leggenda dei ninja coraggiosi” e lo diede a Yui.
- Abbine cura, è un libro molto importante per me. È stato scritto dal mio maestro e racchiude le sue volontà...
La kunoichi annuì, stringendo il libro al petto.
- Non ti preoccupare, te lo riporto subito, appena lo finisco. Grazie ancora, Naruto.
Il biondo non poté rispondere: Kaito e Hitomi erano tornati all'attacco e Naruto dovette trattenerli per permettere ai due Uchiha di uscire, mentre sperava che Hinata tornasse presto dalla riunione del clan.
Sasuke ringraziò Naruto con lo sguardo per ciò che aveva fatto per Yui, poi se ne andò con la ragazza.


Angolo dell'autrice
Lo so, lo so, sono in terribile ritardo... Scusate, scusate, scusate *si prostra ai piedi dei pochi coraggiosi lettori che la seguono*
Accetto mazzate e insulti per il mio difetto cronico (eheh...), ma, per favore, lasciatemi anche una recensione per farmi sapere se il capitolo vi è piaciuto =)
La parte in corsivo è la famosa scena del primo libro di Jiraiya, ho preso come riferimento le scan del sito MangaEden del capitolo in cui lo legge Naruto (che al momento non mi ricordo più qual è, ahahah..) e ho scritto.
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento =3
Un grandissimo grazie per aver letto!
Baci,
Sarii
 

  
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