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Autore: Yuna Shinoda    31/08/2008    6 recensioni
Arrivai a Forks circa due anni fa, nel 2005.
Gli anni precedenti, ben 17 della mia lunga adolescenza, li avevo trascorsi in Alaska, a Denali. Lì c’era la famiglia di Tanya, un’avvenente ragazza bionda che seguiva la mia stessa dieta.
Bhè, di sicuro vi starete chiedendo cosa centri la dieta. Centra, centra…
Dovete sapere che io non sono propriamente una persona che si nutre di cibo normale.
Purtroppo no.
Per delle strane coincidenze, nell’agosto del 1948, pochi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale, mi ritrovai qui a Forks, in Washington. Che poi era stata anche la città in cui abitavo prima.
Sono nata nel 1931 a Forks, Washington. Mio padre e mia madre erano per così dire separati in casa, visto che non era ancora stata fatta una legge sul divorzio a quel tempo, ed io ero una semplice ragazza di campagna. Mio padre faceva parte della guardia nazionale – l’odierna polizia – e mia madre non lavorava, semplicemente badava a me e mi curava come una qualsiasi madre avrebbe fatto con la propria figlia.[...]
Edward è umano, Bella vampira.
Bella vive assieme ai Cullen a Forks da due anni, quando lei e gli altri decidono di tornare a scuola, vede Edward Masen e non riesce a controllarsi.
Twilight visto da un altro punto di vista, un po' OOC all'inizio, ma cercherò di rispettare le caratterizzazioni dei personaggi dando una nuova visone del libro... Dal POV di Bella.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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non posso resisterti

Edward's POV

 

L'incontro che io e Jenny avevamo fatto nel bosco era stato davvero strano. 

Sapevo che Bella e i suoi parenti erano strani e diversi, ma non pensavo tanto da localizzarci nella foresta. Nella profonda foresta. Mi chiesi se non era stata Bella a chiedergli di trovarci.

In ogni caso, sapevo anche che Bella non era per niente malata. L'unica cosa che l'affettava era il sole. Questo stupido sole che non mi permetteva di stare con lei tutto il tempo che volevo. E poi... E poi c'era Jenny. Mia cugina era davvero petualnte, non mi lasciava un solo minuto, nemmeno per andare in bagno quasi. Odiavo tutto questo attaccamento, mi faceva sentire in gabbia.

Alice mi aveva fatto capire che Bella voleva che mi sarei fatto sentire, dato che lei non poteva venire da me a causa di Jenny. Io avrei cercato in tutti i modi di restare solo per telefornarla, o al massimo sarei fuggito con la macchina di mio padre - che era più veloce della mia - per andare a casa Cullen e rivederla, anche per un solo istante.

Quando riprendemmo la via di casa dopo la piccola gita, Jenny non mi rivolse per niente la parola.

Speravo che questo avrebbe significato che si era offesa dal fatto che ci avevano interrotti, ed adesso si vergognava di guardarmi in faccia, forse per la timidezza. Nah. Non penso proprio che sia una questione di timidezza.

Non appena ci trovammo davanti a casa Masen/Swan, fermai la macchina. Ma non mi sarei ma sognato di uscire dall'abitacolo per andare ad aprire la portiera di Jenny. Si sarebbe di sicuro fatta dei sogni nella testa che io non avrei mai potuto, ne voluto realizzare.

- Allora? Usciamo? - mi chiese, rompendo quello strano silenzio.

- Inizia ad andare a casa, che è quasi ora di cena. Io... Devo fare un servizio - Quello era di sicuro il momento migliore per sgattaiolare via e andare dove volevo...

- No, dai, vieni con me! La zia non mi sta simpatica, e poi mi odia. Se ci sei tu... -

- Jenny. Non discutere. Devo andare a fare un servizio, e sono fatti miei. La zia non ti odia, tranquilla. Puoi entrare senza paura - dissi serio e con un tono molto acido.

Jenny fece una faccia strana. Sembrava che stesse proprio cercando di fare l'offesa; gli angoli della sua bocca si curvarono verso il basso in un ghigno che rasentava la falsità. Più guardavo le sue mosse, e più mi accorgevo che Jenny stava attaccata a me per qualche motivo.

Che le piacessi non era un segreto, dato che aveva provato a baciarmi, però mi chiedevo come avesse fatto ad intimorire anche Bella tanto da farla allontanare da me. Pensavo che avesse delle qualità extra anche lei. Però, diversamente da Bella, Jenny al sole poteva starci. Ed aveva anche la pelle di una temperatura normale.

- Devi venire con me, dai... - cercò di dirmi con una voce poco convincente. Sono riuscito a pensare meglio grazie al suo silenzio, e dopo l'incontro con Alice avevo davvero le idee chiare.

- Jenny, vai a casa, dai - la intimai.

Le mi guardò nuovamente con degli occhi tristi, ma decise di non opporsi.

Scese dall'auto incasando i piedi sul terreno per dimostrarmi che era arrabbiata. Sinceramente, non mi importava davvero nulla. L'aveva voluto lei.

La seguii con lo sguardo finchè non entrò in casa, e misi in moto.

Era il crepuscolo, e tra un po' avrebbe fatto sera, ma non m'importava. Avrei guidato anche a notte fonda per raggiungerla.

Come per l'unica volta che ero andato a casa sua per andarla a prendere, non ci misi molto tempo per arrivare. La strada era stranamente deserta, così cercai di accellerare per arrivare prima.

Non appena arrivai, notai una figura in piedi sotto al portico. Ero sicuro fosse lei, ma poi vidi che era Alice.

Mi avvicinai, e lei mi sorrise. - Edward, sono davvero contenta di vederti qui -

- Ho pensato che... Visto che Bella è malata... Non era gentile non venirla a trovare - Le strizzai l'occhio sulla parola "malata". Lei sapeva che io ero a conoscenza di tutto, o almeno pensavo che Bella gliel'avesse riferito.

Mi fece l'occhiolino anche lei e mi invitò ad entrare.

- Non sa che sei qui. Quindi falle una sorpresa... Ne sarà felice -

Annuii e mi diressi verso destra, non sapendo dove andare. Mi girai verso Alice, che già pronta mi indicò le scale e mi fece segno con le dita che la stanza di Bella era al terzo piano. Lei era lì.

 

 

 

Bella's POV

 

Alice non riusciva bene a vedere nel futuro di Edward, così non ero certa se sarebbe venuto oppure no. Pensai, ingenuamente, che mi nascondesse delle cose, ma guardando nella sua mente non trovai nulla. Pensava solo a cosa doveva fare per la scuola, delle cose futili, dopotutto. Mi chiedevo se anche il suo potere stava scemando nei confronti di Edward, con quella Jenny vicino...

Ero nella mia stanza, e sentii degli pneumatici sull'asfalto.

Dal suono mi sembravano quelli dell'auto di Carlisle, ma non ne ero convinta ed allora mi affacciai alla finestra per vedere. La macchina aveva percheggiato troppo sotto l'entrata per capirne il modello.

Sbuffai. "E' inutile che aspetti... Tanto finchè ci sarà quella tu starai sempre al secondo posto." Mi ripetevo, non proprio ottimista. Quella Jenny mi stava davvero prosciugando tutta la vita...

Poi sentii la porta aprirsi. Alice andò ad aprire, riconobbi i suoi passi in distanza. Assieme a lei c'era qualcun altro, ma non mi sembrava Carlisle.

"Spera... Desidera che sia lui." Diceva la voce nella mia testa.

Mi andai a stendere sul divano. Stavo delirando pensando che forse non avevo capito di chi fossero i passi proprio perchè erano di qualcuno di cui non li ricordavo così distintamente...

Sentii che quegli stessi passi si avvicinavano. Speravo, come già cercavo di fare nei miei pensieri, che la persona che stava salendo le scale fosse qualcuno che aspettavo con ansia da alcune ore.

Ormai mancavano pochi metri. Sentii i passi verso la mia porta... Iniziai a sperare ancora di più.

La persona si fermò fuori e sospirò, poi aprì la porta.

Mi voltai e vidi i due occhi verdi che avevo sognato ad occhi aperti per tutto il giorno. Edward.

Mi drizzai subito in piedi, e restai immobile, un po' fredda. Dopotutto non sapevo come avrebbe reagito. Non sapevo se quella era una visita di cortesia per dirmi cose del tipo "visto che non lo capisci, sono venuto di persona per dirti che io voglio stare davvero con Jenny, e quindi è meglio se non vieni più da me. Mai più." oppure...

- Bella, io... Mi sei mancata da morire - Oppure qualcosa del genere. Le sue parole mi sbalordirono. Allora... Non era come pensavo. Però... Il fatto di essergli mancata poteva anche essere fuorviante. Poteva anche voler dire che gli mancavo come amica. Era solo una visita semplice, era meglio che non mi facessi illusioni. "Vedrai che il resto non sarà come l'esordio... Ti farà del male." Come al solito non riuscivo a far tacere la voce pessimistica della mia mente. Era la voce che ormai mi accompagnava da tanto... Troppo tempo nella vita.

Non risposi.

Edward entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Il suo sguardo era felice, radioso... Mi stava facendo ricredere da tutto ciò che avevo pensato proprio due secondi prima.

Si avvicinò a me, vedendomi immobile, e mi posò una mano sul braccio, accarezzando lentamente la mia pelle fredda. Chiusi gli occhi. Quel gesto era troppo per me. Troppo anormale... Troppo speciale.

- Bella? - mi chiamò di nuovo, allarmato - Ti ho detto qualcosa di male? Ti sto disturbando? -

Sospirai. - No, Edward. Tu... Io... Non lo so. -

- Cosa vuol dire non lo so? - Mi chiese, ed io riaprii gli occhi.

- Sono confusa. -

Sul volto adesso aveva un'espressione perplessa. Forse non sapeva di cosa stavo parlando?

- Non capisco nemmeno io adesso. - Si staccò da me, e si andò a sedere sul divano in pelle.

- Vedi... Io non so. Dei giorni fa... Mi hai telefonata, e mi hai detto che ti... piaceva Jenny. E... - Non riuscii a continuare. Pensavo che in ogni caso sapesse di cosa stavo parlando. Dopotutto era stato lui a chiamare, no? Dalla faccia che fece pensai seriamente che invece non ne sapesse nulla.

- Aspetta. Tu stai dicendo che io ti ho chiamata per dirti... Queste cose? -

Annuii. Era davvero incredulo.

- Ho ancora la telefonata registrata... Qui - Gli passai il cellulare, la chiamata ancora registrata nel mio cellulare. L'avevo tenuto sempre con me, altrimenti qualcuno avrebbe potuto fare dei giochetti e non avrei avuto la mia prova.

Edward lesse con un'espressione stranita. - Io... Ho davvero fatto questa telefonata? -

- Sì, Edward, sì. Ed io, credimi... Ci sono rimasta davvero male. - Abbassai lo sguardo, anche se forse, senza leggere la mia espressione, avrebbe comunque capito che questa telefonata mi aveva fatto davvero un effetto cattivo. Per la prima volta nella mia lunga vita, mi sentii sconfitta davanti ad una delusione.

- Oh. Io... Sono sicuro di non aver fatto nulla. Te lo giuro. Chi può essere stato? -

- Edward, so che la risposta potrebbe farti fuggire via ma... Alice pensa sia stata Jenny. -

- Jenny? - disse, sorpreso.

- Sì. Pensiamo sia una che... Possa imitare la voce delle persone... -

Lui continuava a guardarmi perplesso. "Vedrai che non ti crederà..." Ripeteva quella voce della malora nella mia testa. La triste voce del pssimismo.

Edward sospirò tantissime volte senza tuttavia dire ancora nulla. Passarono sette minuti o giù di lì, ma lui non osava parlare. Fissava la porta davanti a noi e si massaggiava la fronte. Che pensasse di essere in un incubo? Di sicuro, con me, già era in un bruttissimo incubo. Credere che la sua cugina - per giunta vista a stento poche volte da come avevo ben capito - fosse una di noi. Una diversa, una che poteva stare al sole e che aveva la pelle normale. Una che poteva mischiarsi con gli umani. Nemmeno io sapevo se le mie supposizioni erano esatte.

- Bella... Non so se crederci oppure no - disse serio - Ma... Ci penserò. -

- Io ti vorrei solo dire... Qualsiasi cosa tu sceglierai che... Io... Sarai sempre importante per me - dissi tutto d'un fiato. Quella poteva anche essere l'ultima volta che ci saremmo visti. Nessuno poteva saperlo, e nessuno sarebbe potuto esserne sicuro almeno finchè lei non si sarebbe mostrata per quello che era o che non era. Magari questo non sarebbe potuto mai accadere, ma anzi. Il tempo sarebbe potuto passare normalmente, senza che io ed Edward ci rivedessimo di nuovo, e lui si sarebbe potuto innamorare di Jenny... Sposarsi con lei... Avere dei figli con lei. Ed io sarei vissuta come adesso nell'ombra, mangiandomi le mani perchè non potevo averlo, o forse perchè lui non mi avrebbe più voluta. Ma... Domanda più importante, soprattutto? Lui ci teneva a me? Sembrava di sì.

Mi sorrise. - Sì, anche tu per me... Ti farò... sapere io - mi rispose, esitante. Molto esitante, quasi come se soffrisse a dire quelle parole. "E' finita, Bella, è finita. E' stato bello finchè è durato, ma adesso... Adesso potrai solo sentire da lontano il suo profumo gustoso... Potrai solo vedere da lontano il suo bellissimo volto... ma, soprattutto, non potrai mai assaggiare le sue labbra."

Si alzò, e mi accarezzò piano la guancia, guardandomi con occhi dolci.

Dopotutto, penso che a me ci tenesse. Anche un po'. Ma ci teneva.

Si avviò a passo lento verso la porta, e la richiuse dietro di sè.

Io mi stesi nuovamente sul divano, cercando, anzi sperando più che altro, di poter piangere. Tuttavia, sapevo che questo non era possibile, quindi mi limitai a singhiozzare senza lacrime.

Avrei tanto voluto un letto in questa occasione.

 

 

 

 

 

Edward's POV

 

 

Lasciare Bella in quel modo, fu di sicuro la cosa più dolorosa che mi era successa in quella settimana.

Già era stato difficile dopo l'arrivo di Jenny, adesso la cosa diventava ancora più terribile.

Non sapevo se crederle o meno, dato che non avevo le prove della sua verità. Jenny poteva esserle semplicemente antipatica perchè stava sempre con me da alcuni giorni, ma questa non è esattamente la giusta spiegazione a questo problema. La vera spiegazione poteva anch'essere che Bella e i Cullen non si sbagliavano. Jenny non era quello che sembrava.

Eppure, nelle due uniche volte in cui la vidi, mi era sembrata normale. Non aveva smesso di crescere come Bella, quindi dubitavo che fosse come lei. Inoltre, per altri motivi a cui avevo già pensato, come il calore e l'esposizione al sole, non pensavo che Jenny fosse una creatura leggendaria.

Non appena mi diressi a casa, sentii delle urla.

Sulle prime pensai che fossero mamma e papà che litigavano per qualcosa di futile come spesso accadeva, invece mi accorsi che era Jenny quella che stava parlando ad alta voce. Assieme a lei c'era un uomo, o un ragazzo, me ne accorsi dalla voce.

Le loro voci si sentivano da giù, erano davvero molto alte.

Entrai in casa, mi accorsi che erano in soggiorno. Decisi di non farmi vedere perchè così avrei potuto carpire informazioni - sempre se Jenny era davvero la persona falsa che Bella diceva che fosse -.

- Tu non lo ami! - gridò il ragazzo.

- Sì che lo amo! Non m'importa com'è! Mi piace punto e basta. Ormai non stiamo più insieme quindi togliti dai piedi! - urlò Jenny.

- Sì, ma io so anche perchè ci stai attorno... Non dirmi che non è per quella... -

- Quella chi? Ah. La Swan. Sai meglio di me che è il mio lavoro -

- Lo so, lo so. Ma cosa centra il ragazzo? Dai, non dirmi che ti piace! -

- Ti ho detto di sì. Farla fuori è il solo modo che ho per compiere il lavoro e stare con lui. -

- Se lo dici tu... Ma... Sappi che io non mi tirerò indietro. Ti amo e farò di tutto per riconquistarti! -

- Oops. E' lì. -

Mi avevano scoperto, bene.

Sentii dei passi, e mi diressi in cucina, facendo finta di niente. Quello che avevo ascoltato era troppo.

Mi girai, e Jenny era a pochi metri da me.

- Edward, caro, da quanto sei qui? -

- Da un paio di minuti -

- Hai sentito? -

- Un po'. Scusa se ho intralciato la tua privacy, non volevo - Cercai di giustificarmi.

- Oh, Edward, mi dispiace. Il mio ex ragazzo è venuto qui ed è un po' arrabbiato - indicò un ragazzo pallidissimo dietro di sè, - quindi non pensare a tutto ciò che ha detto, va bene? -

Il ragazzo s'intromise. - No! Pensaci, per favore! Lei vuole ucciderla! -

Jenny gli pestò il piede. - Ma Christian, cosa dici? E' meglio che te ne vai - Lo guardò truce. - Edward, vieni, bevi un po', sarai accaldato - disse, e mi fece sedere su una sedia, dandomi un bicchiere pieno d'acqua.

Bevvi e mi sentii meglio. Bene. Ma poi iniziai a sentire una forte sonnolenza e mi addormentai. Quando mi risvegliai, ero in un letto. Ma non il mio letto. Ero in quella che riconobbi essere una stanza d'albergo, Jenny seduta al capezzale del letto.

 

 

 

 

Ciau a tutti! Ed eccomi tornata con questa storia... Non sono ancora sicura di come finirà, ma spero di avervi intrigati con questo capitolo...

Anyway, grazie per tutte le recensioni e i preferiti, vi sono davvero grata!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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