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Autore: Tokimeki    31/08/2008    5 recensioni
Come far convivere nella stessa casa cinque persone che da anni non si vedevano più pur avendo condiviso le esperienze più straordinarie?? La mia prima fanfiction -leggetela- by Brix_89
Genere: Generale, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Desperate Housewizards

Capitolo XI – Epiphany(s)

Ginny e Hermione erano nervosamente sedute in una sala d'aspetto del San Mungo, intente a scambiarsi occhiate preoccupate e a fissare l'orologio che scandiva i secondi con un ticchettio in verità piuttosto tetro, quando il guaritore di turno giunse ad informarle sulla sorte dei loro amici.

-Lei è la signorina Granger, vero? E lei deve essere parente del signor Weasley...- cominciò l'altero mago.

-Sì, sono sua sorella, e fra poco giungeranno gli altri famigliari... ma ci dica, come stanno?- chiese la rossa in un sussurro.

-Oh, niente di grave! Hanno corso un bel rischio, questo è certo, ma ferite da danni babbani come le loro sono molto facili da guarire se si agisce tempestivamente.- le rassicurò il guaritore.

-Ma com'è potuto succedere? Gli Auror ci hanno detto che sono andati a sbattere dritti contro un albero, non molto lontani dai quartieri magici, distruggendo completamente la macchina.- chiese Hermione.

-Mi dispiace molto ma... i suoi amici dovevano essere usciti a divertirsi, abbiamo riscontrato una notevole quantità di alcool nel sangue di entrambi, e..-

-Questa volta lo uccido, Hermione! COME CAVOLO SI FA AD ESSERE COSì SCONSIDERATI??? Ho lasciato correre finora! Finchè si trattava della sua vita poteva rovinarsela quanto voleva ma adesso.... NON MIO FRATELLO! NON GLI PERMETTERò DI ROVINARMELO!! SE NE DEVE ANDARE! Lui... se ne deve andare....se ne deve andare...- fece Ginny prima di lasciarsi andare in un pianto liberatorio fra le braccia consolatrici di Hermione.

-Su, su... va tutto bene, adesso.. Hai sentito, no? Ron sta bene, di Harry avremo modo di preoccuparcene...-

-OH, GINNY!!! DOV'è LUI??- fece la voce preoccupata di Molly Weasley.

-MAMMA!! Oh, sono così contenta di vederti!! Lui sta bene a detta dei guaritori, ma non possiamo vederlo prima di domani pomeriggio, perchè vogliono tenerlo in osservazione ancora per un po'...-

-Grazie al cielo Ronny sta bene!! Da quando si è trasferito a Londra lo vedo così poco!! Povero caro, sempre preso dal suo lavoro! è terribile che gli sia successa una cosa del genere!!-

-Hai ragione ma'. Non se lo meritava... lui mi vuole così bene, e io lo tratto sempre così male.-

-Oh, non parlarne come se fosse morto, dille a lui queste cose.-

-Giammai!- disse Ginny cocciuta, facendo sorridere la madre e Hermione.

-Tu come stai, mangi abbastanza? Ti vedo così pelle e ossa!-

-MA'!!- rispose la rossa imbarazzata.

-Che male c'è a chiedere, e poi ti vedo così di rado. Comunque sono contenta che abiti da te, mi sento più tranquilla. Anche se in verità con tutti quegli uomini per casa....-

-Mamma!-

-Beh, signora Weasley, se preferisce stanotte può dormire a casa nostra. C'è molto spazio, ed è senz'altro più vicina al S.Mungo.- propose Hermione, mentre l'amica la trucidava con lo sguardo.

-Oh! Credo che sia una magnifica idea.-

*

Il giorno dopo le due ragazze accompagnate dalla signora Weasley andarono a far visita ai due ricoverati.

-Mamma non voglio sentire, altro.- le disse la figlia sull'orlo di una crisi di nervi.

Quella mattina la signora Weasley aveva avuto un incontro ravvicinato con il giovane Malfoy, ancora mezzo addormentato (e mezzo svestito) e ancora non riusciva a capacitarsi del fatto che quel bruto figlio di mangiamorte vivesse così a stretto contatto con la sua bambina. Questo dopo aver scoperto il suo nome, avendo tentato di maritarci la figlia.

-Ma cara! Rifletti! Gli uomini hanno in mente solo una cosa...-

-Il Quidditch..- commentò Ginny.

-... e non sai mai cosa aspettarti da loro, soprattutto da uno della sua famiglia.-

-Oh, guarda, siamo giunti a destinazione, questa è la loro stanza.- le informò Hermione.

Le ragazze bussarono ed entrando videro una piccola stanza molto luminosa.

-Oh! Ronnino caro! Come sono contenta di vedere che stai bene!- lo abbracciò la madre radiosa.

-Ciao ma'.- disse Ron indifferente.

-Cos'hanno detto i medici? Quando ti dimettono? Dov'è Harry?- cominciò a interrogarlo la signora Weasley.

Hermione intanto mise i fiori che avevano portato con sè in un vaso, e le cioccorane su un comodino notando che anche Fred e George erano venuti a trovarlo, e pure Luna, Neville e Seamus. Era contenta che lui avesse ancora tutta questa gente che gli volesse bene. Era strano che non ce ne fosse altrettanta per lei.

-Mi dimettono fra una settimana. Harry lo stanno dimettendo adesso, è stato molto fortunato.- disse con voce piatta.

-Ragazzi, siete stati sconsiderati, spero abbiate imparato la lezione. La prossima volta potreste non essere così fortunati.- commentò la signora Weasley.

In quel momento entrò Harry, con una benda intorno alla testa e dall'aria piuttosto provata. Ginny appena lo vide non riuscì a trattenersi e gli mollò un sonoro ceffone. Poi, senza una parola, se ne andò.

-Harry, caro, ti prego scusala. Pensa che sia colpa tua, ma immagino che sarebbe potuto capitare a chiunque. Ma come al solito, quando mio figlio è con te gli capitano solo cose fortunate.-

Harry a quelle parole sentì un'incredibile vergogna. La signora Weasley era stata sempre buona con lui, ma a quanto pareva vedeva in lui ancora lo stesso bambino undicenne che aveva conosciuto al binario 9 e 3/4.

-Molly, scusa. Dovrei parlare un attimo in privato con Harry se non ti dispiace, farò molto in fretta, sul serio. Fra pochi minuti dovrò andare al lavoro e quindi...-

-Oh, sì cara non ti preoccupare, così vado a recuperare Ginny.- disse prima di uscire dalla stanza.

-Ma si può sapere che ti passava per quella zucca vuota?- chiese Hermione livida di rabbia. -Hai rischiato di rimetterci la pelle, e anche quella di Ron!!-

Harry non rispose, guardando fermamente fuori dalla finestra.

-Dai, Hermione. Se non me la prendo io con lui...-

-La tua opinione non conta Ron- questa volta a parlare era stato Harry. -Te ne saresti andato volentieri, vero?-

Ron non rispose.

-Harry, tu hai un serio problema, ammettilo, hai bisogno di aiuto.-

-No, non...-

-Non puoi fare sempre tutto da solo!! Io... potresti farcela, devi solo dimostrare un po' di buona volontà.. io ci sarò per aiutarti. Non voglio doverti cacciare da casa Granger.-

Aveva rischiato di perdere anche Ron.

Sempre per colpa sua.

-Ok.-

Il silenzio fu immediatamente interrotto dalla musichetta inquietante del cellulare di Hermione.

-BASTA!! Quante volte te lo devo dire che il telefono è per le emergenze.. Certo che voglio conoscere il referto dei medimaghi... e va bene.. per favore! Ehi, non esagerare sono il tuo capo, io. Ti ascolto.- Hermione stette zitta un paio di minuti.

-Capisco, sì penso anch'io che sia il caso di interrogare di nuovo Scofield. Arrivo.-

-Novità?- chiese Ron.

-Sì, un casino dietro all'altro. La tua cara studentessa era pure incinta!-

*

-Siegfried Scofield, eccoci di nuovo a parlare.- cominciò Hermione, piuttosto stancamente in verità. -è sicuro di averci detto tutto, l'ultima volta che abbiamo chiacchierato amabilmente?-

-Sì, ve lo detto. E ve lo ha detto anche Vince, ultimamente io e Hailey non ci frequentavamo quasi per niente. Non che prima avessimo un rapporto così stretto.- disse il ragazzo biondo, con una punta di amarezza nella voce.

-Come? Stavate per sposarvi e secondo te non avevate un rapporto così stretto??- chiese Joscelind scandalizzata.

-Beh, che le devo dire, non era una decisione che avevamo preso noi, ma i nostri genitori. Sa per tutta quella faccenda del sanguepuro, del creare legami fra famiglie potenti, etc...-

-Allora fare fuori la Levis ti avrebbe impedito di sposarla? Immagino che voler acquisire la libertà possa essere stato un buon movente.- commentò Hermione.

-NO! Non le avrei mai fatto del male! Anche se l'avevano deciso i nostri vecchi, io l'amavo davvero... Potete anche non crederci, non me ne fregherebbe niente.- disse il ragazzo. In effetti aveva l'aria piuttosto devastata, si accorse la ragazza bruna. Erano poche le persone che aveva interrogato che avevano dato un qualche segno di lutto.

-E lei cosa ne pensava di questo?-

-Non ci dava molto peso, posso anche capirla. Non sono certo fra i ragazzi più desiderati.-

-E questo suo amore è mai stato... come dire... consumato?-chiese Hermione.

-Un paio di volte. Ma poi ho capito che lei non mi amava, che per lei ero solo un giocattolo e abbiamo smesso.-

-Quando è stata l'ultima volta?- chiese Joscelind.

-All'incirca sei mesi fa, direi.-

-Non le dispiacerà darci un campione di dna, spero.-

-No, ma perchè?-

-Beh, come dire...- cominciò Joscelind.

-Hailey aspettava un bambino, era al terzo mese.- disse Rupert.

-Hai idea di chi potesse essere il padre?- chiese Hermione.

-Io... so che mi ha tradito più di una volta... ma non ne ho idea, davvero!-

-Dio, siamo da capo!- commentò Joscelind, attirando gli sguardi torvi dei suoi colleghi.

*

Qualche giorno più tardi Hermione entrò in camera di Ginny come una furia. Sembrava quasi che stesse per avere una crisi isterica.

-Non ce l'ho fatta! Me ne sono dimenticata! Non ce l'ho fatta!-

-Calma! Siediti un momento e spiegati, ma con calma.- le disse la rossa.

-Ecco... io...-

-Su, un respiro profondo, e..-la incoraggiò l'amica.

Hermione obbedì e poi riprese un po' più calma.

-Stasera.... ok, fra mezz'ora, c'è la festa di fidanzamento di Viktor e io... impegnata come sono con il caso... non mi sono preparata per niente!! Non ho un vestito, i miei capelli sono un disastro, io sono un disastro! Per non dire che ho dormito pochissimo in questi giorni...-

-Ok, ho capito.- disse Ginny comprensiva. -Sta tranquilla, adesso sistemiamo tutto, non ti preoccupare. Di vestiti qui ne ho fin troppi, qualcosa ti troveremo. Per i capelli, non abbiamo molto tempo per sistemarli, quindi useremo qualche accorgimento magico e sarà tutto a posto, vedrai. Con un po' di trucco faremo sparire quelle brutte occhiaie e tu sarai perfetta: hai un bel viso, non sarà difficile.-

-Oh Ginny! Non so come farei se non ci fossi tu ad aiutarmi in queste situazioni.-

-Sì, sì, lo so... ma adesso sbrighiamoci, ok?-

Ginny le fece provare un numero non indifferente di vestiti e alla fine optarono per un vestito color pesca con uno scollo generoso, al quale Hermione inizialmente storse il naso, per poi lasciarsi convincere dalle soavi minacce di Ginevra.

Più o meno.

-Ma Gin, mi prenderanno per una facile!- si lamentò la bruna, mentre la rossa le acconciava i capelli con la magia in un elegante chignon.

-Oh, non credo che tu corra il rischio.- le disse esasperata la Weasley, non senza una punta di cattiveria.

-Che cosa intendi dire?- chiese Hermione sulla difensiva.

-Beh, Herm, senza offesa... ma sei sempre stata... come dire... rigida... ecco. Non ti farebbe male se ti lasciassi andare un po' ogni tanto.-

-No, grazie tante. Non vorrei essere presa da una baldracca del tuo calibro.- le disse la bruna con astio, per poi pentirsene subito.

Ginny non rispose, fini di acconciarle i capelli e di truccarla in perfetto silenzio.

Hermione fece scusarsi più di una volta, poichè sapeva in cuor suo di aver ferito l'amica, ma qualcosa, forse l'orgoglio, glielo impedì.

-Weasley, la mezzobabbana è lì da te?- chiese la voce annoiata di Malfoy dal corridoio.

-Sì, è pronta, entra pure.-

Quando Draco Malfoy entrò nella stanza, Ginny per poco non lo riconobbe. Probabilmente stava indossando il suo abito da mago migliore, o forse era solo una sua impressione, non possedendone dello stesso livello, fatto sta che se non avesse saputo che quello era Malfoy, era certa che gli avrebbe fatto tutta una serie di cose poco pudiche. A quel pensiero fece per distogliere lo sguardo, ma si accorse del suo di sguardo, sulla sua amica. Uno sguardo interessato del quale Hermione non parve neanche accorgersene.

Ginny si sentì ancora peggio: per qualche strana ragione le dettè fastidio. Non era giusto che si interessasse alla sua amica quando era stata lei a tirare fuori quella splendida farfalla dal bozzolo. Non era giusto che competessero con mezzi così impari: Ginny con il suo fisico asciutto e l'abbigliamento sciatto non avrebbe mai avuto chance contro il fisico da bomba di Hermione così imbellettato.

Fare quella constatazione la lasciò con uno strano peso al cuore.

*

-Senti, Parkinson ti avviso, fra mezz'ora comincia il mio telefilm preferito... e non intendo perdermi una puntata!- fece Ginny, sedendosi sul divano accanto a lei.

-Tranquilla, tanto è quasi finito... Cazzarola ma quanto mangi?- chiese Pansy, guardando la ciotola enorme di gelato che la rossa si era portata dietro. -E soprattutto dove li nascondi i tuoi chili segreti?

-Stomaco Weasley.- disse Ginevra come se fosse una spiegazione soddisfacente. -Ma cos'è questa roba?- chiese poi riferendosi alla TV.

-Kill Bill vol I, trovo che sia un film fantastico.-

-Sì, ce l'ho presente adesso.-

Guardarono il film in perfetto silenzio per qualche minuto, poi Pansy non seppe trattenersi.

-Scusa Weasley, non è che hai avuto una delusione d'amore di recente?-

-Come scusa?- chiese la rossa irritata.

-Non fraintendermi, è solo... sei in pigiama, a mangiare schifezze, in procinto di guardare una telenovela! Mi sembri in piena sindrome da " sono appena stata piantata".-

-No, non sono stata piantata, è solo che sono un po' stressata.- ammise la ragazza. -Comunque avevi ragione non è male questo film.-

-Già, anche se secondo me la sposa vuole fare fuori O-Ren perchè la tradisce con la mezza-francese.- fece Pansy convinta.

-è un'ipotesi del cavolo.-

-Mica tanto. Ti pare che sia normale andare a uccidere l'uomo che ami ancora e tutti i suoi subordinati?-

-Quel uomo le ha sparato! E lei credeva che avesse fatto fuori anche loro figlia! Oh sì, che mi sembra normale! Si tratta di vendetta, e la vendetta non guarda in faccia nessuno.- rispose la Weasley.

-Sì, ma in questo modo rinuncia ad una sua felicità personale! Avrebbe potuto vivere in modo molto più felice e completo insieme a Bill e B.B.-

-Può darsi, ma non sarebbe stata più in pace con sè stessa, lei è un killer, ragiona da killer, le sarebbe stato impossibile vivere altrimenti. Senza contare che Bill non si aspettava niente di diverso da lei, sapeva che stava venendo a prenderlo, anzi credo che sia morto felice, ucciso da lei.-

-Trovo veramente stupide le persone che antepongono l'onore, l'orgoglio o altre stronzate del genere alla propria felicità.- concluse la Parkinson.

-Che ci vuoi fare, ognuno ha le proprie priorità. Ehi, cambia canale.- La mora obbedì diligentemente. -è questo il tuo telefilm?-

-No, è quello sul 4, Supernatural.- spiegò Ginevra.

-Guardi quella cazzata?- chiese Pansy scioccata.

-Sì, mi mette sempre di buon umore, i babbani sono così fantasiosi e capiscono sempre tutto al contrario! Così mi faccio sempre quattro risate.. per non parlare dei due protagonisti! Sono molto ..ahm... guardabili, ecco.-

-In effetti, quello più alto non è niente male.- commento la ragazza dai capelli corti.

-Scherzi! Suo fratello è molto più figo! Ehi, ma da quand'è che parliamo in modo civile?- chiese la rossa. Poi le venne un dubbio tremendo. -Non ci starai provando con me??- chiese allarmata.

-Perchè lo vorresti?- chiese la Parkinson con un ghigno. -In effetti rientreresti nei miei gusti... ma purtroppo sei off-limits per me.-

-Ah, capisco. Per la faccenda di Blaise, giusto?- chiese Ginny.

-Eh? La faccenda di...?- Pansy la guardò stupita. - Ahm... certo! Per quello! Che altro se no?-

*

La sala dove si sarebbe tenuto il party di fidanzamento era enorme e riccamente addobbata, neanche si fosse trattato del matrimonio stesso, e quando vi entrarono il giovane rampollo dei Malfoy, accompagnato dal capo del dipartimento londinese di Auror, e il bambino-che-è-sopravvissuto, furono in molti a voltarsi per guardarli.

-Cribbio! Penseranno che noi due stiamo veramente insieme!- mormorò Hermione.

-Io me ne sbatto sinceramente, anzi.- disse Draco con un ghigno. -La cosa che mi preoccupa davvero è il perchè abbiamo dovuto portarci dietro anche Potter! Non poteva starsene a casa?-

-Potresti anche evitare di comportarti come se io non fossi qui con voi. Comunque sono stato invitato anche io, e non perchè faccio finta di sbattermi la ragazza che gli piaceva.- ribattè acido il moro.

-Non sarai geloso Potter?- disse il biondo stringendo a sè la ragazza.

-Ma io ti eviro!- commentò Harry.

-Modera i termini se...-

-STOP! Basta così voi due!- li interuppe Hermione.- Non vorrete dare spettacolo? Harry ti ricordo che questa è la tua ultima chance, se vuoi rimanere ancora a casa Granger. Devi solo dimostrare la forza di volontà necessaria: non bere neanche una goccia stasera e io ti aiuterò a liberarti del tuo problema. Sono sicura che ce la farai... Ah, e complimenti per l'abito! Ti sta molto bene.-

-Queste cose non dovrei dirle io?- chiese Harry.

-In effetti... ma ti starebbe ancora meglio se sorridessi un po'.-

-Chà, andiamo... o volete stare qua a tubare come dei piccioncini? Potevi scegliere lui come finto fidanzato...- commentò Malfoy.

Harry guardò Hermione e Malfoy allontanarsi verso il centro della sala dove cominciarono a parlottare con alcuni esponenti molto importanti del ministero. Non potè fare a meno di sentirsi in qualche modo tagliato fuori, sebbene fosse più che sicuro di esserselo meritato. Non riusciva a capire cos'avesse fatto di così speciale nella sua vita affinchè Hermione, solo lei, gli tendesse così una mano nel momento del bisogno, quando lui le aveva quasi ucciso il suo ex-ragazzo. Che si sentisse in colpa per la faccenda della biografia?? No, era impossibile: ella non aveva mai mostrato un minimo segno di rimorso per averla scritta e di certo non avrebbe cominciato adesso. Ma allora perchè?

Hermione e Draco, intanto erano andati a salutare Viktor e la sua fidanzata e a congratularsi per la festa.

-è una festa veramente impeccabile. Complimenti! In questo modo uno non sa veramente cosa aspettarsi dal matrimonio.- commentò Draco, adulatore.

-Oh, be' grazie.- disse Mariska arrossendo.

-Sono veramente felice per voi ragazzi.- disse Hermione più falsa che mai.

-Uhm, lo apprezziamo molto.- rispose Viktor, con una faccia da funerale. -Ora se volete scusarci, io e la mia fidanzata andremmo a ballare.- aggiunse afferrando Mariska per una mano e trascinadola in pista.

-Ma che modi! Si direbbe un plebeo non fosse per il suo nome... Ehi, Granger.. tutto ok?-disse Malfoy.

-Da quando ti preoccupi per me?- rispose Hermione acida, senza distogliere lo sguardo dalla coppietta che aveva appena cominciato a ballare.

-Devo mantenere le apparenze, no? Erano i patti... Comunque se vuoi dirgli qualcosa è meglio se lo fai prima dell'annuncio ufficiale.-

-Eh? Ma che cavolo spari? Io non ho niente da dirgli!!- ribattè Hermione voltandosi di colpo e arrossendo violentemente.

-Sì, come no... e io sono un sostenitore di Potter. Allora tutta questa buffonata a cosa servirebbe?- chiese alzando un sopracciglio.

-Io..- fece per dire Hermione, ma si zittì mordendosi il labbro inferiore.

-Se vuoi sapere la mia quello aspetta solo un tuo cenno per saltarti addosso, e se proprio non sei convinta di amarlo, fagli un favore e dagliela prima che si chiuda in quella prigione che è il matrimonio.- commentò Draco.

-MA CHE RAZZA DI PER.. io non ... Come osi... Sei solo...- Hermione era diventata di un rosso acceso e non sapeva cosa ribattere.

-Allora me lo concedi questo ballo?- disse infine il biondo.

-No, che non te lo concedo.-

-è solo un ballo. Che razza di fidanzatini saremmo se non ballassimo?- concluse lui, portandola a ballare senza curarsi delle sue proteste.

Hermione nel bel mezzo della pista da ballo non si sentì per niente a suo agio, era come se l'avessero portata sotto ai riflettori, in un posto allo scoperto in cui non avrebbe potuto nascondersi. Fortunatamente per lei Draco sapeva esattamente dove mettere i piedi, e le bastò farsi condurre da lui per evitare qualsiasi errore. Ballarono per circa dieci minuti, poi a Draco venne in mente un'idea sadica.

Andò da Viktor e gli chiese il permesso di ballare con Mariska, che accettò non senza una bella dose di imbarazzo. Hermione cominciò a lanciargli col pensiero tutti gli improperi che conosceva in tutte le lingue possibili dal Marino al Troll ma sfortunatamente Malfoy non era telepatico e non li potè cogliere, così Viktor e Hermione rimasero in disparte a guardarli danzare. Hermione si sentiva così sulle spine: non sapeva cosa dire per alleggerire l'atmosfera e temeva che una qualsiasi sciocchezza buttata lì avrebbe compromesso il loro (pressochè inesistente) rapporto.

-Ahm...dunque...- tentò di cominciare Hermione.

-Sono molto contento che siate venuti alla festa.- la interuppe Viktor.

-Ma figurati, sei un caro amico, non avremmo potuto mancare.-

-Amico... già.- commento Viktor con un sorriso amaro. -Comunque sono contento che tu e Malfoy ve la intendiate così bene, credo che sia perfetto per te. Insomma è un ragazzo molto affascinante e intelligente, e anche un discreto giocatore di quidditch, anche se non ai livelli di Potter...-

-Viktor, io...-

-No, fammi finire... se tu fossi stata con qualcuno che non fosse stato almeno alla tua altezza, io..

-Stammi a sentire tu! Io e Malfoy... non stiamo insieme, ok?- lo interruppe lei questa volta.

-Sì, me l'ha detto che è una cosa un po' così.. è normale, i tempi cambiano e da voi è una cosa del tutto normale una coppia aperta...-

-Malfoy ti ha detto queste cretinate?? Ah, quando lo vedo me la pagherà, o se me la pagherà!!- disse con un sorriso malevolo.

-Vuoi dire che... non c'è niente fra di voi?- chiese Viktor, sentendosi come se lo avessero schiaffeggiato.

-No, nada de nada.- ammise Hermione.

-Ma perchè...? Lasciamo perdere, se solo lo avessi saputo prima...-

-Beh, adesso lo sai.-

Stettero in silenzio per qualche minuto. Poi Viktor ruppe il silenzio.

-Non dovrei dirtelo, è il momento meno azzeccato in assoluto, ma io devo farlo per poter vivere in pace con me stesso... Hermionni, immagino che tu lo abbia sospettato più di una volta, intelligente come sei. Io ti amo e ti ho sempre amata, fin dalla prima volta che ti ho incontrato a Hogwarts.-

"... non portarmelo via"

*

-E quello dovrebbe essere un vampiro ma fammi il piacere... non ci credo! Questa roba è assurda!! Hahahaha!- disse Pansy in preda alle risate.

-Cosa ti avevo detto??- ribattè la rossa.

-Adesso capisco perchè a Draco piace tanto la televisione, lui preferisce ... come si chiamava Cis? Quello con la polizia...-

-Sì, non si perde una puntata di "CSI NY", è il suo preferito. Chissà perchè poi... il migliore rimane Las Vegas checchè ne dica lui.- spiegò Ginny.

-Andate piuttosto d'accordo, vedo.-

-Ma che d'accordo e d'accordo! Non ci sopportiamo affatto! Siamo sempre lì a litigare.-

-Guarda che anche io passo metà del mio tempo a litigare con Dray, eppure lui è il mio migliore amico. Direi che per lui è un modo per esprimere affetto.- disse Pansy.

-Questa è un'altra delle tue teorie strampalate, vero??-

-Ad essere sincera, sì. Ho sempre sperato che le sue frecciatine ad Harry nascondessero qualcosa di più profondo e inconfessabile: non pensi che sarebbe fantastico??- proclamò la mora entusiasta.

-No, per niente mi vengono i brividi solo a pensarci. Sarebbe un incubo, una catastrofe inenarrabile.-

-E perchè? Se si amassero che problema ci sarebbe??-

-Che compatibili come sono le loro litigate aumenterebbero del 150%, io non avrei voglia di farmi venire i nervi a causa loro. Senza aggiungere che le farcirebbero di particolari sconci che non sarei per niente interessata a conoscere.-rispose Ginny.

-Su questo ti do ragione, magari si lancerebbero pure i piatti. Comunque ho la netta sensazione che quando saprà che noi andiamo così d'accordo gli verrà un colpo.-

-Noi non andiamo d'accordo.-

-Ok, quando si accorgerà quanto non andiamo d'accordo. Ehi, senti mi fai un favore? Piccolo, piccolo, prometto... ho una gonna scozzese, molto carina, ma ha uno strappo nel tulle della sottogonna... non volendo combinare casini non ho osato tentare di ripararla, puoi darle un'occhiata?-

-Mmh... ok, vedrò cosa posso fare... Per caso sei stata tu per caso a fare il bucato la settimana scorsa?- chiese indagatrice.

-Beh, in teoria era compito mio... ma avevo troppo da fare al ristorante quel giorno e ho rifilato il lavoro a Dray, te ne sei accorta eh?-

-Sì... ha fatto diventare tutto i miei bianchi di un rosa shocking. Tremendo. Vorrà dire che gli chiederò il rimborso.-

-Ehi, guarda adesso che combinano quei due! Tentano di fermare un vampiro con un paletto?? Ma vogliono finire uccisi??-

-Eh, i babbani..-

*

Hermione era rimasta scioccata dalla dichiarazione di Viktor. Lo stava ancora fissando maleducatamente con la bocca aperta per la sorpresa mentre lui, evidentemente in imbarazzo aveva distolto lo sguardo per dedicarlo al buffet. La ragazza stava ancora assimilando la notizia. Appena aveva sentito quel "ti amo" aveva provato una sorta di soddisfazione interiore, perchè era lei, non Mariska, nè Ginny, nè una di quella oche petulanti alla Lavanda ad essere amata da un giocatore di Quidditch di fama nazionale come Viktor Krum. Poi però qualcosa era andato storto. Niente Tum-Tum, niente mani sudate, niente brividi. Niente di niente. A quella reazione le si gelò il sangue nelle vene: lei non era innamorata di Viktor come aveva creduto, ma questo non era niente paragonato al modo in cui l'aveva sempre considerato, alla stregua di ogni Lavanda del mondo: era lei, più di ogni altra, che ci vedeva nient'altro che il giocatore di Quidditch.

Non aveva mai pensato che proprio lei avrebbe commesso un errore del genere, ed era stata avida, aveva desiderato che quell'amore fosse soltanto per lei, nonostante non lo ricambiasse. Era una persona cattiva??

Probabilmente era tutta colpa del suo sogno assurdo, quello di un principe azzurro dietro all'angolo che aspettava solo lei e il momento giusto per rivelarsi e portarla via. Era stato così sbagliato sperare che quel principe fosse Viktor? Ma sarebbe mai arrivato quel principe? O era solo un illusa?

-Mi dispiace. Io... non posso...- disse Hermione in un tono appena udibile.

-Come?-

-Io non posso!- disse Hermione allontanandosi frettolosamente.

-Hermionni, aspetta che ti prende??-

-E il mio nome è Hermione!- disse andandosene.

Viktor fece per seguirla ma Mariska era tornata.

-Vik, è ora dell'annuncio.- gli disse con un sorriso radioso.

Hermione intanto prese una bottiglia di champagne e fece per andare a bersela da sola in pace da qualche parte.

-Forse sarebbe il caso di dividerla non credi?- chiese una voce maschile alle sue spalle. Per un momento aveva creduto che fosse di Harry.

-Non vorrei farti diventare un alcolizzato, tornatene pure alle tue donne, la commedia è finita.- la ragazza non sapeva bene perchè, ma aveva la sensazione che a momenti sarebbe scoppiata a piangere.

-Oh, non ti preoccupare, probabilmente non lo sai ma i Black hanno l'alcool nel codice genetico, e poi sono già in compagnia di una donna, perchè dovrei cercarmene un'altra?-

Se il principe azzurro non esisteva, o era semplicemente in ritardo, lei avrebbe potuto accontentarsi di qualcun altro, magari del mago cattivo.

Senza una parola, con la bottiglia di champagne nella mano sinistra, afferrò la mano di Draco con la destra e lo trascinò nel guardaroba, dove erano tenuti i mantelli e i soprabiti degli invitati. Ciò non sfuggì allo sguardo attento e serio di Harry.

-Granger, ma si può sapere cos'hai in mente?- chiese il biondo divertito. La ragazza prima di rispondere prese la bottiglia e tracannò buona parte del suo contenuto.

-Mah, secondo te cosa ho intenzione di fare?- chiese maliziosa, non senza una punta di nervosismo. -Sto dicendo addio alla mia vita pallosa. è ora che mi diverta un po'.-

-Non è una cattiva idea.- confermò il ragazzo.

Hermione, un po' esitante gli si era avvicinata, e ora cacciando tutte le incertezze dalla sua testa aveva cominciato a baciarlo, con bisogno, più che con desiderio, incurante della mancanza di Tum-tum, poichè andando con Malfoy non avrebbe ferito nessuno.

-Ti avevo giudicata male Granger, non sei niente male.- disse Draco, cominciando a baciarle il collo. La mezzosangue malgrado tutto non era niente male e aveva anche un ottimo profumo. Hermione invece non si sentiva molto a suo agio, forse non era abbastanza ubriaca, non che le dispiacessero le attenzioni di Malfoy, ma non riusciva a non provare un miscuglio di sentimenti contrastati: paura, nervosismo, eccitazione, attesa, ma allo stesso tempo impazienza.

Avrebbe smesso di aspettare quello giusto come una stupida, e forse sarebbe riuscita ad essere un po' più felice. Quella notte sarebbero cambiate molte cose.

Draco stava armeggiando con la zip del suo vestito e presto non le sarebbe rimasto molto addosso.

Ma andava bene così.

-Sei sicura?- chiese vedendola un po' incerta.

Andava bene così.

Andava bene così.

Andava bene così.

-Sì, certo, che aspetti?-

Il ragazzo, aperta la zip, abbassò la parte superiore del vestito cominciando a rivolgere i suoi baci al suo seno prosperoso.

Hermione si irrigidì a quel contatto, dandosi della sciocca. Lui non parve accorgersene.

Ma le andava davvero bene così?

Non avrebbe voluto essere amata?

E soprattutto amare?

-Granger, non ci siamo.- disse la voce metallica di Malfoy.

-Come scusa?- chiese la ragazza con un filo di voce.

-Non sei...come dire ...collaborativa? Sei tesa come... vabbè evitiamo le similitudini pornografiche, anche se mi vengono in mente solo quelle al momento. Che c'è hai paura che entri qualcuno?- chiese il biondo con una gentilezza inaspettata.

-No, va tutto bene davvero.- disse Hermione, titubante.

-Sembra quasi che tu sia una verginella alla sua... è la tua prima volta??- chiese Draco allarmato.

Hermione fece per rispondergli negativamente, ma un improvviso calore in faccia le fece capire che era diventata bordeaux, e ciò sembrò bastare al biondo.

-Beh, capisco. è un vero peccato, immagino che sarebbe stato divertente.- disse Draco alzandosi, e spazzando via la polvere dalle sue vesti.

-Come? Hai cambiato idea?-

-Mi dispiace, baby. Ma io vado solo con quelle che hanno una certa esperienza.- disse infine prima di uscire.

Hermione scoppio in lacrime.

Non la voleva neanche il mago cattivo.

*

Hermione tornò a casa da sola piuttosto scossa. Aveva passato una giornata orribile. Ma si accorse che le sorprese non erano finite.

Ronald Weasley la stava aspettando seduto in salotto.

-Ron che ci fai qui? Dovresti essere ancora ricoverato!- disse Hermione spaventata.

-Ah, no! Non preoccuparti, io sto bene. Herm, ascoltami, devo dirti una cosa molto importante.-

Note: Ecco come promesso il nuovo capitolo! Era molto che aspettavo di postarlo, e la scena fra Hermione e Draco mi ha dato parecchio da fare, spero piaccia (battuta stupida, immagino che le fan della Draco/Ginny siano pronte a farmi un attentato). Direi che è un capitolo importante per capire bene il personaggio di Hermione. Intanto fra Ginny e Pansy sta nascendo dell'amicizia, piuttosto strana e improbabile a dire il vero. Forse una reazione a Hermione del tipo "Guarda ora con chi ti sostituisco"? A volte non li comprendo neanch'io...

Un'ultima cosa riguardo al titolo: so che il plurale corretto di Epiphany sarebbe Epiphanies (sempre che esista). A qualcuno potrebbe parere strano ma è inteso in senso Joyce-iano ovvero: (tratto dal mio vecchio libro di letteratura inglese) un'improvvisa rivelazione di una verità nascosta o della realtà più profonda di una cosa attraverso cose apparentemente non importanti (qualcosa di ordinario o una situazione ordinaria). Spero sia stato chiaro a tutti.

Grazie Tante Summer_Black! Se non ci fossi tu a recensire... mi stavo deprimendo all'idea che il capitolo non fosse piaciuto a nessuno, visto il numero di recensioni (anche se capisco quanto può essere palloso farlo, soprattutto trovare ogni volta un modo diverso e poco scontato per fare i complimenti...ù_ù)

Passo quindi a ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto questa fanfiction ai propri preferiti:

1 - Akita
2 - Argentey
3 - bellaedannata
4 - celebrian
5 - Chris92
6 - CissYMalfoY
7 - dede
8 - elyranma
9 - FeliceMarty
10 - finalfantasy
11 - GinevraMalfoy90
12 - GiO91
13 - Guy Fawkes
14 - hiroshiro
15 - Lily261
16 - lilyblack
17 - Lily_Snape
18 - maryrobin
19 - Maximillian Granger
20 - milly92
21 - MimoChan
22 - minny88
23 - Nikki Potter
24 - rioki
25 - Saitgivre
26 - sarapastu
27 - Seiryu
28 - serecane
29 - Summer_Black
30 - Tay_
31 - thebigwolf

 

Beh! Che dire?

Ci sentiamo alla prossima! R&R!

La Brix

  
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