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Autore: Demon Heart    14/07/2014    1 recensioni
Era stufa di tenermi con se, era arrabbiata perchè non ero più l'agnellino sottomissivo di un tempo, era verde d'invidia perchè ero diventata scaltra e non aveva più influenza su di me.
E per quest ultimo motivo, ha cominciato ad avere paura, e mi ritrovo in un'accademia, alla Manson Cry Accademy, un collegio. (Capitoli in revisione{revisionati solo il primo e l'ottavo capitolo})
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Angolo Demon

Salveee! Eccomi con un nuovo capitolo.

Metto sempre l'angolo autrice a fine pagina ma ora lo metto in alto per DIRE ALCUNE COSE IMPORTANTI.

Se seguite la storia, NON aggiungetela alle seguite e preferite SOLO per avere un capitolo dedicato.

D'ora in poi ci saranno dediche solo per coloro che recensiscono.

Passo quindi a dedicare il capitolo a Keyra Hanako D Hono

Buona letturaaaaaaa



Ero quasi vicino alla porta quando incontrai uno sguardo smeraldo sorridente, vidi i suoi capelli fluire, smossi appena dal vento.

Feci finta di niente e le passai accanto senza rivolgerle lo sguardo, non ancora e non qui.

Vidi che si fermò per osservare la mia uscita dalla mensa, ma non potè vedere il ghigno che avevo dipinto sulla faccia.

Un ghigno sadico ed uno sguardo alquanto spaventoso, ero divertita dalla cosa «Basta brava ragazza» sussurrai al vento.



La ragazza sgranò gli occhi, osservando da dietro l'altra con i capelli arcobaleno, che aveva appena varcato la soglia della mensa.

«Tutto bene Sakura?» chiese Ino, guardando l'amica.

Si riscosse, svegliandosi dai suoi pensieri «Non so, quella ragazza mi ricorda qualcuno...» sussurrò mordendosi il labbro inferiore.

«In effetti è un tipo singolare, forse ne hai sentito parlare perchè è qui da un mese solo e già è un alto esponente del "regno" di Gaara ed Itachi.» disse Ten Ten portandosi un dito al mento «Però c'è da dire che è davvero carina» sospirò osservandola sparire dietro un angolo.

«E anche quella sua amica riccia, è troppo pericolosa» ringhiò rabbiosetta Ino.

«Che intendi dire?» chiese confuta Sakura.

«Pare che Gaara sia interessatuccio a lei mentre Sasori ci prova con miss Prisma.» ringhiò «Si sono prese i più belli della scuola, ora solo Sasuke è libero»

«Non pensare che rimarranno così in eterno, possono anche scocciarsi dei giocattolini» ghignò cattiva Sakura «E ti posso assicurare che ne soffriranno molto»



«Per favore, Shizuku, voglio solo sapere che ha e se possiamo fare qualcosa per lei» sospirò triste Naruto.

«Oh, e va bene, solo perchè sei ma non farne parola con nessuno. Sai che i suoi capelli dice a tutti che sono tinti?» cominciò la ragazza allontanandosi da Gaara ed appartandosi con Naruto ed un Sasuke che faceva di tutto per origliare.

«Si, dice di averli tinti come atto di ribellione, alla matrigna e questo lo sapevo» rispose il biondo confuso.

«La verità è che sono naturali» rispose origliandoli la cosa all'orecchio.

«No, aspetta, come sarebbe a dire?» sgranò gli occhi e cominciò a guardarsi intorno sperando di non aver attirato l'attenzione di nessuno.

«Si, sono gli stessi capelli della madre; la matrina voleva farglieli tingere ma lei ha rifiutato categoricamente, quindi ha detto la verità, invertendo le cose.» sospirò triste.

«Si, ma ora è così per via dei capelli?» chiese ancora più confuso.

«In parte si perchè le procurano un brutto ricordo, e sarà così fino a quando non raggiungerà il suo obbiettivo» sussurrò l'Harato, poggiando il mento sulle braccia sul tavolo.

«E quale sarebbe?» chiese l'altro un pò rincuorato.

«Si è trasferita per cercare una persona importante, non ha voluto dirmi altro» sussurrò la ragazza «Ma c'entra anche la sua vera identità. Shana è come un obra, si sa tutto e niente, di lei.»

«Quindi fino a quando non troverà quella persona, sarà così?» chiese Naruto dispiaciuta.

«Esattamente» rispose sospirando, poi guardò verso la porta della mensa «Chissà se anche gli altri la vedono nera...»

«Nera? A me sembra di carnagione abbronzata appena» disse l'altro sorridendo.

«No, io intendevo depressa e nervosa» ridacchiò la riccia «Forza ora, dobbiamo andare a lezione»



Mi avvicinai a passo svelto al gruppetto che avevo di fronte e mi fermai parandomi davanti al biondo.

«Che vuoi?! Non pensi di aver causato abbastanza danni?» chiese piccato Deidara.

Ghignai e lo guardai negli occhi, alzai poi le mani in segno di resa «Vengo in pace, biondo»

L'altro mi guardò appena stralunato, poi incrociò le braccia al petto.

«Il nostro...incontro non è stato dei migliori questo è vero» iniziai con calma, attirando l'attenzione del capobanda «Avevi detto anche tu che potevamo essere dei potenziali..."compagni"» continuai ghignando, mentre anche lui mi imitava «Quindi pensavo di instaurare rapporti pacifici, e condividere qualcosa, rendendo la vita infernale ad una certa persona»

«Devo ammettere che la tua proposta è allettante, ma chi mi dice che tu non stia Bluffando?» chiese alzando un sopracciglio.

«Il fatto che voglio vendetta, tremenda vendetta» dissi ghignando malvagia «e sono sicura che anche tu ne voglia, dalla stessa persona»

Mi guardò ghignando altrettanto sadico «Penso di aver capito chi tu intenda, infatti voglio vendetta da una sola persona»

«Allora? Cominciamo da capo?» chiesi allungando la mani in segno di patto.

Lui la alzò a sua volta e prima mi scambiò un cinque, per poi stringerla «Vendetta sia»

«Basta brava ragazza» ghignai assottigliando lo sguardo.

Mi ero infilata in questioni molto più grandi di me, ma ero pronta a tutto, pur di veder scorrere sangue.


«Ehi Chewingum! Sbaglio o stamattina sei più masticata del solito?» ghignai alla mia battuta, sapevo essere perfida.

La vidi irrigidirsi e stringere i pugni, ma mi sorrise e mantenne la calma; era una brava attrice.

Il Deidara, Pain e Kankuro scoppiarono a ridere, a quanto pare ero anche il quel gruppo.

«L'avevo detto che saremo andati d'accordo» sogghignò il biondo dandomi il cinque.

«Shana, si può sapere che combini?» mi si avvicinò Shizuku, aveva un'espressione triste ed al contempo preoccupata.

«Stanne fuori ragazzina, non sono cose per te» disse ghignando, Kankuro.

Vidi la riccia scattare ed afferrarlo per il colletto, avvicinando i loro volti «Bada a come parli, Arcidiavolo, se non vuoi che ti conci per le feste»

Era una tipa tosta, una Yandere di prima categoria; ghignai sadica, ma non volevo passasse guai a causa di quello che combinavo. Ne avrebbe sofferto lei, e ne avrei sofferto io, avevo pur sempre un cuore, ero un'essere umano, diamine.

«Meglio che non ti immischi, lo dico per il tuo bene, Harato» dissi fredda guardandola negli occhi.

Mi scrutò attentamente e soffiò «Non mi interessa, se una questione travolge te, ci sono in mezzo anche io.»

«No» dissi seccamente alzando il mento; non poteva capire, sarebbe finita male, molto male per lei.

Incrociò le braccia al petto e vidi qualcosa scorrere nei suoi occhi cremisi, quella stessa cosa che scorreva nei miei quando tramavo qualcosa; era vendetta quella? Odio?

La guardai con un grande punto interrogativo in testa, come una silenziosa domanda che solo lei avrebbe "sentito"; la risposta fu altrettanto veloce e positiva.

Ghignai e le feci cenno col capo di unirsi a noi.

«Ehi, confetto avariato! Non rispondi per mancanza di coraggio o per sottomissione?» ghignò a sua volta Shizuku.

Scoppiai a ridere di gusto, tenendomi la pancia; mi aveva raccontato di aver avuto seri problemi con la causa di tutti i miei mali, ma non pensavo avesse subito un torto tanto grande.

«Bada a come parli ragazzina, non credere di essere salita sul trono, stronza» rispose l'altra alzandosi di colpo e deridendo la mia amica.

Spostai il mio sguardo sullo "zucchero filato", quanto avrei voluto lanciarla dalla finestra.

«Che c'è, non sai come ribattere ed usi vecchie espressioni utilizzate?» rispose a tono l'altra.

Avevo una pessima influenza sulle persone.

«Lasciala stare Shizuku, poi il confetto marcisce di rabbia ed invidia» mi intromisi ghignando ed accavallando le gambe sul banco.

«Non immischiarti tu!» mi disse guardandomi male e dandomi uno schiaffo sulla guancia, tanto forte da farmi voltare la testa, più che altro per l'inaspettato gesto.

Aveva deciso di passare alle mani?

Shizuku e Deidara Family ghignarono derisori; eh no, sarei finita in presidenza.

La vidi sbiancare e portarsi una mano alla bocca, dopo essersi accorta di quello che aveva fatto.

Abbassai i piedi e mi alzai con calma, tutta la classe si era voltata a guardare la scena, non era cosa di tutti giorni vedermi menare qualcuno.

Le si affiancarono Ino e Ten Ten, le sue amiche fedeli; prontamente al mio fianco si misero Temari e Shizuku, avevo stretto molto con la ragazza color sabbia, sapeva essere simpatica.

Sorrisi allegramente come una bambina, e battei le mani davanti a me, facendomele passare sulla testa e piegandomi davanti, portandole dietro «Sai cosa succede adesso? La mia sarà autodifesa, perchè tu hai cominciato ad usare le mani» sorrisi dolcemente.

Gli altri del gruppo rimasero seduti, a guardare la scena, anche per loro era una novità.

«Ho le mie amiche che testimoniano per me.» ribattè sicura, cercando di non tremare.

«Ma fammi il piacere» sbottò contrariata Harato, si, avevo una pessima influenza.

«Peccato che più della metà dei presenti non la pensi come le "tue amiche"» sottolineò Temari, sghignazzando ironica.

Feci scroccare le dita, mentre sentii il rumore di qualcosa sbattuto; tutte ci voltammo sorprese e notammo Sasuke appoggiato alla porta chiusa, con lo sguardo fisso su me e Sakura.

«Sasuke» squittì "Miss sono la dolcezza fatta persona" «Dì a Kitsune di lasciarmi stare, vuole picchiarmi» disse con voce tremante.

Sul mio volto si dipinse la stessa smorfia schifata che caratterizzò le mie compagne «Ecco che ritorna il Marschallow stomachevole» sputai a bassa voce, alle due che per poco non scoppiarono a ridere.

«Penso tu possa concludere con la tua commedia» sospirò Shizuku.

«Sono d'accordo con la Punk, Sakura» disse atono, Sasuke, con grande sorpresa di tutti; l'intera accademia era certa che tra i due ci fosse un certo feeling.

Osservai attentamente la scena, nascondendo il mio sballottamento.


La strada ti insegna che non devi mai mostrare i tuoi sentimenti e le tue sensazioni agli altri, per non concedere loro aiuti o possibilità di vittoria.

Cit. Shana Kitsune


Assottigliai gli occhi, non mi fidavo, non poteva difenderci, non poteva difendermi; non lo avrebe mai fatto.

Spostò lo sguardo su di me «Sakura sei tu che hai cominciato e l'hai stuzzicata, ora ti assumi le tue responsabilità e nessuno si intrometterà, te lo posso assicurare» disse calmo e profondo.

La vidi sgranare gli occhi, e si voltò quasi in lacrime verso di me; storsi le labbra e la guardai schifata «Continua pure con le tue lacrime di coccodrillo, ma ti sei messa contro il diavolo» sibillai mostrando i canini, che rispetto alla norma, erano più affilati della norma.

Smossi e capelli e mi voltai, incrociando le braccia dietro la testa e ritornando a sedermi, sotto gli occhi delle mie due amiche.

Non fecero domande e si misero al mio fianco.

«Non finisce qui la storia» bisbigliai sadica, ghignando perfida.

Fecero lo stesso.

«Era troppo strana questa tua resa» sghignazzò Shizuku.


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