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Autore: xniallsjustin    14/07/2014    0 recensioni
Questo è il continuo della mia prima Fan Fiction "Baby I loved you first". La storia parla di un totale di 10 ragazzi che si innamorano tra loro e che continuano la loro avventura.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Mamma:- Hai preso il passaporto?
Io:- Sì mamma.
Mamma:- Hai preso una felpa nel caso faccia freddo?
Io:- Mamma è piena estate, comunque sì.
Mamma:- Hai preso lo spazzolino e il dentifricio?
Io:- Certo che li ho presi, la finisci di farmi tutte queste stupide domande?
Mamma:- Ok, scusa. Capiscimi, vai via per una settimana a New York con le tue amiche da sola. In più non so dove sei, non conosco l’albergo, la zona della città e tutto il resto.
Io:- Mamma, capisco che tu sia abituata ad organizzare ogni minimo dettaglio da sola, ma è tutto programmato. Hanno organizzato tutto i manager dei ragazzi e ti assicuro che sono affidabili visto che devono gestire cinque ragazzini impazziti e sclerotici tutti i giorni.- Mi pento immediatamente di averli chiamati “ragazzi”.
Mamma:- Hai ragione. So perfettamente che è tutto organizzato e che non mi devo preoccupare, ma non so perché lo faccio. Ti voglio bene, divertitevi e chiamami appena arrivi in albergo, ok?
Io:- Certo mamma, anche io ti voglio bene.
Ci diamo un bacio sulla guancia e i genitori ci vedono sparire dietro i metal detector. Siamo così contente di partire per questo viaggio. Io sono la meno entusiasta. Le ragazze pensano solo al fatto che saremo a New York, io penso che dovremo affrontare i ragazzi (devo smetterla di chiamarli in questo modo). La cosa mi terrorizza e le ragazze se ne accorgono.
Sara:- Stai bene Bea?
Io:- Sì, assolutamente. Ho solo un po’ paura dell’aereo.- Affermazione assolutamente falsa perché prendo l’aereo da quando ho pochi mesi e loro lo sanno, ma per fortuna non fanno ulteriori domande e continuano a schiamazzare ed eccitarsi. Non sono ancora partita e già non vedo l’ora di tornare a casa.
 
Martina:- Il viaggio è stato un po’ stancante per via del tempo.
Veronica:- Sì, ci abbiamo messo nove ore e siamo davvero distrutte.
Sara:- Io non ho chiuso occhio per tutto il viaggio, davvero stressante.
Paul:- E te…ehm…ricordami il tuo nome…
Elena:- Lei è Beatrice, ma sembra se lo sia scordata.
Io:- Cosa? Non stavo ascoltando…
Sara:- Abbiamo notato.
Io:- Scusate, sono su un altro pianeta.
Paul:- Non ti preoccupare. Sei felice di essere a New York?
Io:- Diciamo di sì…
Martina:- Diciamo di sì? Cacchio Bea siamo a New York City, quella vera! Come fai a non essere contenta?
Io:- Non sono contenta perché tutto questo ce lo hanno offerto loro, credendo che così li potremo perdonare.
Martina:- La finisci di pensarci? Goditi la vacanza e smettila.
Veronica:- Quindi Paul, dov’è la navetta che ci porterà in albergo?
Paul:- Quale navetta? Il nostro autista vi accompagnerà fino all’albergo dove vi sistemerete con calma. Fino all’ora di cena potrete riposarvi nella vostra suite da 4. Per le sette e mezza il ristorante vi servirà la cena.
Elena:- Ma c’è un difetto in tutto questo.
Io:- Come se tutta questa storia non fosse già abbastanza patetica.
Le ragazze mi lanciano tutte un’occhiata malefica e di conseguenza abbasso lo sguardo verso le mie scarpe.
Elena:- Stavo dicendo, c’è una condizione. Saremo tutti nello stesso albergo.
Sara:- Con tutti chi intendi?
Elena:- I ragazzi…
Veronica:- Tanto prima o poi li avremmo dovuti vedere.
Bea:- Meglio poi che prima.
Martina:- La finisci?
Sara:- Questa volta ha ragione.
Io:- Va bene, ok. La smetto…
Elena:- Comunque tranquille, non ci dovrete passare tutta la giornata.
Io:- La passeremo con te, vero?
Elena:- Certo, a parte la sera. Sarò ai concerti dei ragazzi.
Paul:- Se volete, abbiamo riservato dei posti anche per voi.
Sara:- Potremmo andarci…
Martina:- Così li sentiamo cantare dal vivo.
Veronica:- Già, le canzoni sono orecchiabili.
Io:- State scherzando, vero? Siamo venute qui per discutere e voi andate anche ad un loro concerto?
Veronica:- No, tu sei venuta qui per discutere. Noi siamo venute qui per chiarire.
Sara:- Bea, è passato un anno. Ci amavano, non credo che un giorno tutti insieme abbiano deciso di lasciarci senza un motivo. Sai anche tu che essere famosi non è un gioco. La troppa fama ti costringe a fare cose che non vorresti mai fare. E poi le famiglie cosa dovrebbero dire? Anche loro sono nella tua stessa situazione, nella nostra. Per favore, per il bene di tutti, evita di fare la bambina arrabbiata perché le hanno portato via il gioco. Avrai tutto un pomeriggio per essere incazzata con lui e potrai dirgli tutto quello che vuoi, ma adesso rilassati.
Elena:- Non ci vediamo da mesi, pensa a noi come amiche. Lasciali perdere.
Io:- Ok, avete ragione. Il problema è che mi ha fatto davvero male perderlo e io non l’ho ancora superata in realtà. Ci penso ogni sera a tutta questa situazione. Voglio fare la dura perché so che appena incrocerò i suoi occhi mi innamorerò di nuovo e sarò daccapo. Mi scorderò dell’intero pianeta e ci ricadrò. Non posso farlo.
Una lacrima mi ha già attraversato la guancia e le ragazze mi abbracciano.
Paul:- Non ti preoccupare, saranno sempre in giro. Dovrai vederli solo a cena.
Asciugandomi le lacrime, accenno un piccolo sorriso a Paul e lui ricambia. Finalmente riesco a tranquillizzarmi sul serio.
 
Sara:- Che figata assurda!
Veronica:- Wow!
Elena:- Incredibile, vero?
Io:- Assolutamente fantastica!
Martina:- Questa non è una camera d’albergo, è un appartamento!
Elena:- Pensate che i ragazzi vivono tutti i giorni così, eppure non vedono l’ora di tornare a casa.
Sara:- E chi ci torna più a casa se si ha una camera del genere!
Elena:- Va bene ragazze, io vado in camera mia. Voi rilassatevi pure. Ci vediamo dopo!
Sara:- Ciao!
Io:- Ragazze non ci posso credere.
Martina:- Siamo a New York!
Sara:- Ok, mentre te sei impegnata a non crederci, io prendo il letto vicino alla finestra!
Veronica:- Ma dai, lo volevo io!
Io:- E poi la bambina sono io.
Sara:- Guarda che i letti sono un’argomentazione importante e molto complessa da sostenere.
Io:- Beh, certo.
Martina:- Ho sentito fin troppo, io vado a farmi un bel bagno nella meravigliosa Jacuzzi che c’è nella sala da bagno.
Veronica:- C’è l’idromassaggio in camera?
Io:- No aspetta, in che cosa?
Martina:- Nella sala da bagno.
Sara:- In bagno?
Martina:- Non si può parlare con gentaglia come voi. Io sono una donna raffinata.
Una chiassosa risata si diffonde in tutta la stanza d’albergo. Adesso il gruppo si è ravvivato come non succedeva da un anno.
 
Veronica:- Ragazze sono le sette e venti, muovetevi!
Martina:- Devi smettere di metterci fretta!
Sara:- Abbiamo ancora dieci minuti, sfruttiamoli!
Io:- Direi tre, dobbiamo farci 50 piani in ascensore.
Martina:- Ok, ci sono.
Sara:- Anche io.
Io:- Perfetto, scendiamo.
Ci incamminiamo verso l’ascensore e lo aspettiamo. Abbiamo deciso di vestirci un po’ eleganti: Sara indossa un abito morbido grigio molto semplice ma altrettanto bello con un paio di tacchi a spillo neri. Martina indossa un abito nero che le arriva appena sopra il ginocchio con una cintura in vita e con dei tacchi a spillo molto alti. Veronica indossa un vestito bordeaux aderente con le spalline sottili, della stessa lunghezza di quello di Martina con dei tacchi non troppo alti. Infine io vesto un abito celeste aderente fin sotto il seno e poi svasato senza spalline, lungo fino alle caviglie con un paio di tacchi alti neri. Abbiamo tutte i capelli sciolti ben pettinati e sistemati. Abbiamo deciso di vestirci così per far capire ai ragazzi cosa si sono persi in questi mesi.
Qualche piano più sotto, l’ascensore si ferma ed entra Elena, anche lei molto elegante. Indossa un abito corto davanti e lungo dietro blu scuro con un paio di stivaletti neri con il tacco anche lei con i capelli sciolti, ma ordinati.
Elena:- Wow ragazze, siete uno schianto! A quei quattro uscirà la bava dalla bocca appena vi vedranno!
Sara:- Beh, anche te non scherzi.
Io:- Già, ad Harry prenderà un colpo.
Martina:- Si pentirà di non aver accettato di mettersi con te l’anno scorso!
Veronica:- Beh, magari stasera sarà lui a chiedertelo!
Elena:- Veramente lo ha già fatto…
Io:- Cosa?
Martina:- State insieme?
Elena:- Eh già!
Veronica:- Che notizia, sono così contenta per voi!
Sara:- Un abbraccio di gruppo?
Elena:- Mi mancavate così tanto ragazze!
Io:- Anche te a noi, tesoro!
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Ciao care lettrici,
questo è il secondo capitolo, spero vi piaccia. Recensite e fatemi sapere che ne pensate!
Un bacio
xniallsjustin xx
  
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