Dopo
la trasvolata notturna, Harry rientrò dalla finestra che aveva lasciato aperta.
Faceva freddo e la nebbia era scesa all'altezza del torrione. Per cui una volta
rientrato il ragazzo era zuppo. Ripose la scopa nel baule e lo richiuse.
Siccome sentiva molto freddo si cambiò e si buttò sul suo letto, facendo
attenzione , questa volta che nn ci fossero i suoi occhiali. Durante la sua
"passeggiata" si era spinto fino a Londra e aveva sorvolato la casa
che fino all'anno precedente era stata la sede dell'Ordine e prima ancora del
suo padrino. Ma ora Sirius era tornato e già Harry si immaginava a trascorrere
il Natale insieme a lui, libero dei Dursley. Sarebbe andato a
quell'appuntamento a tutti i costi, anche contro il parere di Hermione e di
Ron. Ma dove era Ron? Nonostante fosse abbondantemente passata la mezzanotte
Ron nn era ancora nel suo letto. Quindi Harry si ricordò di quella strana fitta
che aveva avuto durante il volo. Cosa era successo ai suoi amici? E dove erano
in quel momento?
Dove
vuoi che siano Harry? Saranno insieme è ovvio. Io te l'avevo detto che quei due
nn andavano lasciati assieme da soli… e pensare che io ti avevo avvertito. Ma
sei fatto di una pasta debole . Eh, caro mio la vita a volte è difficile, ma
questa volta ti sei scavato e da solo una fossa profondissima.
Zitto
tu. Nn è detto che siano assieme. Dopotutto Ron è Caposcuola potrebbe essere in
giro a fare una ronda. È tra i suoi compiti.
Perché
cerchi di illudere te stesso? Lo sai benissimo che nn è così. Lo sai che sono
assieme… assieme… assieme…
-Basta!
- urlò- stai zitto! Tu nn ne sai niente! Niente di niente!
E per
smettere di ascoltare quella fastidiosa vocina che continuava a ripetersi,
prese il cuscino e lo premette sulle orecchie. Ma neanche questo espediente
sembrava funzionare contro la sua coscienza.
-Nn
credi sia un po' tardi? Sarebbe ora di rientrare… anche perché inizia a fare un
po' freddino.
-Come
vuoi tu Hermione, sono sempre a tua disposizione.
I due
ragazzi decisero così di terminare la loro passeggiata in riva al lago. Dopo il
bacio, erano usciti per parlare lontano da orecchie indiscrete e si erano
soffermati sulla riva del lago. Quella sera la luna, riusciva a mandare il suo
riflesso oltre le nubi, sullo specchio d'acqua. Nn era ancora giunto l'inverno
ma le acque del lago erano già gelide. (N.d.A. i due nn hanno fatto nulla!)
-Cosa
dirà Harry?
Dal
momento in cui aveva ricambiato il bacio, Hermione nn faceva altro che porsi
quella domanda, senza trovarvi una risposta.
- Nn so Ron. Nn so.
La
ragazza però durante l'intero arco della serata nn aveva mai guardato Ron negli
occhi, incrociandolo solo di sfuggita, perché lei sapeva di nn poter sostenere
il suo sguardo. E silenziosamente Ron se ne era accorto.
Rimani
qui, scende la sera
Sopra
di noi si poserà
Aspetteremo
così la primavera
Solo
se vuoi ci troverà.
Mi
perdo dentro ai tuoi occhi
Che
sorridono
Ma
ora so
È
amore impossibile quello che ti chiedo
Sentire
ciò che io solo sento e vedere ciò che vedo
Chiudere
la realtà dentro la mia isola
Ma
nn perdere la voglia di volare
Perché
il nostro amore è amore impossibile.
Ricordò
questa canzone. Si adattava benissimo ai suoi sentimenti.
-
Hermione c'è qualcosa che nn va?
-No
Ron, figurati.
-Ripeto
Hermione, hai qualche problema?
-Ho
detto no. Va tutto bene.
-E se
va tutto bene perché nn mi hai guardato una sola volta negli occhi? Me ne sono
accorto Hermione. Nn sono uno stupido.
-Sarà
un caso. Certo che ti ho guardato.
-Sì
mi hai guardato, ma nn c'era nulla nel tuo sguardo. Era schivo, quasi
impaurito. Perché?
A
quel punto la ragazza nn poté più trattenersi e mentire.
-Io
Ron credevo che potesse funzionare, perché tu sei il mio migliore amico,
abbiamo condiviso da sempre quasi le stesse passioni ed interessi. Poi tu, nn
lo si può negare, sei un bel ragazzo, allegro divertente, simpatico, sempre
disposto ad aiutarti nel momento del bisogno. Ma probabilmente ti vedrò sempre
nella veste di mio amico carissimo, perché tutto questo nn mi è bastato a farmi
innamorare di te.
-Allora
ti piace un altro, vero?
-Sì
Ron. Solo che nn te l'ho detto per paura di ferire i tuoi sentimenti. E tu mi
piaci, solo nn abbastanza per essere una coppia.
-E
quindi secondo te fingere di amarmi nn avrebbe ferito i miei sentimenti?
Fingere per te è meglio di essere sinceri. Bene, la sai una cosa Hermione? Mi hai
veramente deluso. Io nn mi sarei mai aspettato da te un comportamento del
genere. Per nascondermi di amare chi? Almeno questo lo posso sapere?
-Io
nn ho finto Ron! Io ho provato a stare con te!- mentre parlava gli occhi le si
riempirono di lacrime- solo che lui mi piace di più.
-LUI
CHI? HERMIONE SANTO CIELO RISPONDI!
-Lui,
Harry.
Fu
come essere stato investito da un treno e buttato nel lago ghiacciato. Lui
Harry! Chi altri poteva essere? Chi altri se nn lui? Aveva sopportato che fosse
sempre al centro dell'attenzione, che un sacco di ragazze lo idolatrassero (tra
cui sua sorella), ma nn poteva prendersi anche Lei. Qualcosa gliela poteva
lasciare. E lui nn chiedeva altro che Hermione.
Corse
via dilaniato dal dolore, e coltivando nel suo animo una vendetta contro colui,
che egli credeva suo amico, e che nn era altro che un ladro.
Hermione
vide andar via Ron, correndo verso il castello. Scoppiò a piangere. Era stata
una stupida nn doveva illuderlo a quel modo. Forse nn avrebbe approvato ma si
sarebbe arrabbiato di meno. E gli avrebbe risparmiato quell'inutile sofferenza.
E tutta presa dai suoi pensieri nn vide i due uomini allontanarsi dal luogo
dell'appuntamento. Se fosse stata più attenta in uno dei due avrebbe
riconosciuto il suo nuovo insegnante. Dopo mezz'ora passata sul prato bagnato
dalla rugiada e dalle sue lacrime decise di risalire verso il castello, e una
volta che si fu stesa sul suo letto un sonno senza sogni la colse. Ron era
risalito nei dormitori. Giunto nei pressi del letto di Harry, estrasse la
bacchetta, e gliela puntò alla gola.
-E
adesso mio caro ti uccido così imparerai a prendere tutto quello che ti capita.
Sei un egoista e vuoi tutto per te, per questo nn meriti di vivere.- sussurrò
inferocito- Avada Kedavr…
Ma
Ron nn riuscì a terminare l'incantesimo, perché nn poteva uccidere Harry.
Trovando uno spiraglio di lucidità si era fermato in tempo. Nn era certo colpa
del ragazzo se Hermione nn stava con lui. Certo se Harry nn ci fosse stato
sarebbe stato diverso, ma nn poteva ucciderlo. La colpa era della ragazza falsa
e bugiarda. Anche lui si stese sul letto e dormì profondamente, stremato dalla
rabbia e dal dolore.
Il
suo letto era bagnato dal sudore. Aveva fatto degli strani sogni quella notte,
ma nn se li ricordava. Certo avevano a che fare con Sirius questo era sicuro.
Si trovava in un prato di notte, vicino ad un albero e improvvisamente spuntava
Sirius che gli diceva di andare con lui, ma poi compariva un secondo Sirius che
lo invitava a rimanere dove era perché l'altro gli stava tendendo una trappola.
Di più Harry nn ricordava, nn sapeva come fosse finito quel sogno. E poi prima
aveva sentito qualcosa sfiorargli il collo e qualcuno pronunciare un
incantesimo su di lui, ma probabilmente doveva aver sognato anche quello. Ron
era tornato? Si voltò verso il letto dell'amico, le coperte erano tirate fin
sopra gli occhi. Sparsi sul cuscino vi era un massa di capelli rossi. Ma a che
ora era rientrato? Dove era stato? E con chi? Con Hermione certamente. Come
aveva potuto toccarla? Lei era sua e di nessun altro, per lo meno nn del rosso.
Ma purtroppo era evidente che la scelta era stata della ragazza. Pessima
scelta, ma andava rispettata. Cosa ci trovasse in lui che Harry nn aveva…
Ron
bofonchiò nel sonno. Nn so proprio cosa tu abbia da ridire Ronald Weasley.
Almeno tu hai Lei. Io nn ho nessuno. Sbagliato io ho qualcuno. Qualcuno che è
tornato: Sirius. Stasera rincontrerò Sirius dopo due anni in cui tutti l'hanno
creduto morto e persino io. Perché nn gliene aveva parlato prima? Perché
aspettare tanto tempo e lasciarlo nel dubbio e nella sofferenza? Queste erano
tutte domande, Harry ne era certo, a cui Sirius quella sera avrebbe dato una
risposta. Si vestì e scese per la colazione. Nella sala comune, deserta trovò
una sola persona: Hermione.
-Oh, ciao Harry!
-Ciao
Hermione - rispose lui freddo e scorbutico- scusami ma vado di fretta.
-Ma
io ti volevo parlare.
-Sarà
per un'altra volta Hermione.
Che
cosa avrebbe dovuto dirgli di così urgente? Di come lei e Ron avevano trascorso
la serata? Certo nn sarebbe stato lì ad ascoltarla, al momento aveva cose
migliori da fare. Ed Hermione rimase lì immobile ed impotente a fissare la
causa del suo male andar via. Ecco sono veramente una perspicace. In nemmeno un
giorno sono riuscita a perdere la stima e la fiducia di entrambi. Ma perché mi
sono innamorata di uno di loro? Nn potevo sceglierne uno qualunque? Almeno
adesso nn sarei qui sola a piangermi addosso, odiata da Ron e indifferente ad
Harry. Ma Harry cosa sa di quello che è accaduto ieri sera, lui nn c'era. E se
ci fosse stato magari nascosto dietro un albero e ci avesse visti? Ora penserà
che Ron ed io stiamo assieme. Invece nn è così nn stiamo assieme perché io amo
te Harry, ma tu sei così stupido da nn accorgertene. E tu Harry chi ami? Quale
ragazza è degna del tuo cuore? Io forse? Certo che no oppure nn mi avresti
respinto così. E allora chi? Perché nn ti apri mai con nessuno? Quanto dolore e
sofferenza avresti risparmiato a tutti. Ma tu sei fatto così e io ti amo per
questo.
Ron
si svegliò. Si girò dal lato di Harry, il cui letto era vuoto e disfatto. Il
Ragazzo evidentemente era già sceso. Si passò la lingua sulla labbra. Salato.
Erano lacrime. Durante la notte doveva aver pianto. E si ricordò ciò che le
tenebre avevano cancellato dalla sua memoria. La malinconia si fece strada in
lui e lo pervase. Ti odio Hermione. Odio te e tutti i bugiardi come te. Ma nn
posso odiarti come vorrei perché ti amo troppo. Ma è come se tu mi avessi
ucciso con le tue stesse mani. Le stesse che avevo desiderato mi stringessero
quando mi sarei sentito solo, che desideravo mi portassero conforto. Invece nn
avrò mai né loro, né te, perché tu sarai sempre di Harry. Anche se lui nn ti
vorrà, nn cesserai un momento di amarlo. Ti conosco troppo bene Hermione, così
bene da capire che nn ho speranze con te né oggi, né mai. E mi devo rassegnare,
anche se solo la morte potrà far cessare il mio dolore e rimpianto.
La sala comune a quell'ora del mattino era praticamente vuota. Un paio di studenti di Corvonero piuttosto assonnati trangugiavano la colazione. Tre Tassorosso lasciarono la sala nn appena Harry vi fece il suo ingresso. Al tavolo degli insegnanti sedeva Malfoy e poco più in là Silente. Quando videro il ragazzo interruppero la loro conversazione, tornando a guardare i propri piatti. Ma Harry era così turbato che nn fece caso allo scambio di occhiate. Solo prima di sedersi volse lo sguardo verso Silente e questi gli rispose accennando un sorriso pacato, che nn si estendeva agli occhi. Credo che Sirius questa estate mi porterà al mare in un paese lontano da qui, dove nessuno mi conosce e mi addita, dove entrambi potremmo ricominciare a vivere. Se venisse anche Hermione… no lei no. Te la devi dimenticare Harry, lei è di Ron e certo nn vorrà te. Ne troverai tante altre, anche migliori di lei. Questo nn accadrà mai, nessuna è migliore di lei. Beato Ron, che la può avere mentre io no. Se solo me ne fossi accorto prima, se solo avessi capito quanto lei contasse per me nn avrei perso tempo dietro a Cho e forse adesso saremmo insieme. Ma lei nn si è mai aperta nn mi ha mai detto chi amasse. Perché nn lo ha fatto, perché? Sono solo tre misere parole "ti amo Hermione", tutto qui, niente di speciale e allora perché nn le ho mai dette? Sono stato così stupido da lasciarmela portar via sotto il naso, da uno come Ron. Bhè adesso smettila però. Ron nn merita il mio disprezzo, casomai i miei complimenti. Lui è un mio amico e viene prima di tutto. Per cui se adesso lui è felice io devo essere felice con lui, anche se va a discapito della mia gioia. Chiuso l'argomento.