Second kiss

Il secondo bacio nacque da una provocazione.

Thor era stato un tipo esuberante ed espansivo. Sia che si trattasse di dimostrazioni d'affetto, di una bevuta, di una rissa, di una battaglia o di una morbida e calda conquista, il Dio del Tuono non conosceva le mezze misure, e questo, Loki lo aveva imparato a proprie spese.

Aveva perso il conto di tutte le volte in cui, si era era ritrovato nei guai a causa del temperamento dell'altro, e di solito, il tutto aveva inizio con un tonfo nel cuore della notte.

Per questo, quando udì un vaso infrangersi sul pavimento, avrebbe dovuto sapere che andare a controllare, non avrebbe portato nulla di buono.

"Ma che diamine?" quasi urlò, quando aprendo la porta, si ritrovò a calpestare un coccio.

Una risata divertita lo fece voltare ed assumere un atteggiamento contrariato.

Il biondo aveva gli occhi vitrei e le guance arrossate.

Puzzava di idromele. Tutti i Nove Regni potevano sentirla. E se non fosse stato per le due dame, alle quali Thor si reggeva, sarebbe sicuramente caduto a terra insieme a quel vaso.

"Thor..." sospirò scuotendo il capo "Padre ti ucciderà... E se non lo farà lui, ci penserà madre sapendo delle tue due amichette"

"Eddai, fratello! Non..." un singhiozzo lo interruppe "non fare il guastafeste"

"Ti consiglio di salutarle ed andare a dormire, domani mattina abbiamo un consiglio a cui presenziare"

Il maggiore si rivolse alle fanciulle "Avete sentito il mio carceriere? Su su andate..." ma invece di lasciarle andare, le strinse al petto e baciò con passione, prima l'una e poi l'altra.

Donò una pacca sul sedere ad entrambe; sotto lo sguardo contrariato del fratello che sbuffò.

"Andiamo, fratellino..." si poggiò alla parete "Tu sei solo geloso..."

"Certo" alzò il sopracciglio ed incrociò le braccia "Il mio animo brucia di gelosia. O come vorrei trattare le donne come fai tu... Cambiare compagnia ad ogni battito di ciglio"

"Non fare l'altezzoso con me" lo inchiodò al muro con il proprio corpo "I tuoi libri non possono spiegarti tutto... Non hai mai toccato una donna, nemmeno ne hai mai baciato una, perciò, non venirmi a dire come trattarle. Perfino le tue labbra sono vergini... forse le voci sul tuo conto sono vere"

Parole dettate dall'alcool che gli scorreva nelle vene. Parole che sicuramente, il biondo, non avrebbe ricordato la mattina seguente. Parole che aprirono uno squarcio nel petto di Loki.

Da sempre era oggetto di derisione perché, invece di infilarsi sotto la veste di qualsiasi dama, preferiva aspettare quella che gli avrebbe fatto battere il cuore ma quella era la goccia che fece trabocare il vaso.

Lasciare che quell'arrogante ubriaco, gli parlasse in quel modo.

E, senza rendersene conto, lo baciò, per poi spintonarlo via.

"Soddisfatto?" si voltò verso di lui con l'odio che fiammeggiava nelle iridi verdi "Ora le mie labbra non sono più vergini" e sbattè la porta, solo per lasciarsi scivolare contro.