Capitolo 1

TRENO DEL DISTRETTO 4

Il treno è bellissimo. 

Anche se odio Capitol City, non riesco a non notare quanto tutto quello che mi circonda sia bello. 

“Preparatevi, ora incontrerete per la prima volta Finnick, il vostro mentore”

In quel momento entra.

Lui.

Il ragazzo che ha fatto innamorare Capitol City.

“Salve giovani tributi!” Dice il nostro mentore imitando Lily.

Capisco subito che è dalla nostra parte. 

“Quindi abbiamo una volontaria? Sei convinta di vincere vero?” 

Lyanna comincia una lunghissima spiegazione sulle sue qualità e sul perché lei vincerà. 

La odio. Così smetto di ascoltarla. Ed entro in quel mondo tutto mio, quel mondo che di solito mi apre le sue porte solo quando sono vicino al mare. 

E’ un mondo senza giochi o distretti. Tutto quanto intorno a me comincia a sfumare e a diventare confuso.

Mi risveglia la voce di Lily. Mi chiede di me. Le dico la verità. Le dico che non avrei voluto stare cui e che farò di tutto per andarmene vivo. Ucciderò se devo. Lyanna sorride. 

Lei vuole uccidere.

Quello potrebbe essere un bel sorriso, ma è come se non contenesse più umanità, quell’espressione decisa e violenta rovina il suo volto.

I suo zigomi privi di umanità sono circondati da lunghi capelli color oro che tiene legati in una lunga coda.

La cena è abbondante, questo è l’unico aggettivo. Una sola di queste portate, per alcuni bambini della mia zona del distretto, potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.

Ci servono carne, pesce, e condimenti di ogni genere. Io provo a trattanermi e comportarmi educatamente, ma la fame prende il soppravvento. Nel mangiare tutti quei cibi buoni e sazianti mi sento come in colpa, come se stessi tradendo il mio distretto, come se stessi passando dalla parte di Capitol City.

Appena la cena finisce mi sposto nella mia stanza.

Rispetto al resto del treno è semplicissima. Ci sono solo una televisione, il letto e un armadio, poco per l’eccentricità di questi matti ma tanto per me.

Penso che mi sarebbe utile vedere il riepilogo delle mietiture, così clicco un pulsante rosso al centro del telecomando.

E subito partono le mietiture.

Ovviamente. si comincia dai  favoriti dell’uno e del due. 

Per il resto niente, solo tanti ragazzini denutriti. 

Mi colpiscono soltanto i tributi del 10 e il ragazzo dell’8, sembrano abbastanza forti. Forse è questà l’idea che vogliono dare.

Si è fatto tardi e provo a coricarmi.

Inutile. 

Capisco che, anche provandoci all’infinito, non riuscirò mai a dormire, oggi sono successe troppe cose. Ho abbandonato senza volerlo la mia vita e le mie abitudini e ora sto viaggiando verso l’ignoto e, probabilmente, verso la morte.

Così mi sposto nel vagone dove abbiamo cenato. 

E’ pieno di cibo. Così se la cena non ti ha saziato abbastanza puoi tornare ad abbuffarti. C’è anche una credenza piena di bottiglie di ogni misura e colore. Deduco che siano alcolici. Nel mio distretto, oltre che per i ricchi, l’alcool non esiste. Costa troppo. 

Sono molto tentato di provarli, ma ho paura. Ho visto uomini, al mio distretto rovinarsi a causa di essi, diventare dipendenti, per poi essere arrestati o persino uccisi dai pacificatori. 

Ma qui non mi faranno niente.

Sono diventato prezioso per loro.

Probabilmente tra poco sarò morto, quindi vale la pena di provare. 

Prendo una bottiglia blu in fondo alla credenza. Ne annuso il profumo. Poi lo bevo. 

Non ha un buon gusto ma già dopo i primi sorsi mi sento bene, mi sento improvvisamente euforico.

Uno dopo l’altro ne provo moltissimi. Finché tutto intorno a me si fa confuso e mi rendo conto di quanto sia assurdo ciò che mi sta succedendo, è totalmente irrazzionale, ma non posso evitarlo.

Ciò che mi riporta alla realtà è una voce femminile.

Lyanna.

“Che fai? Bevi?”

Smentisco. Ma capisco subito che è evidente. 

“Senti, tu hai possibilità di vincere. Io no. Quindi, non giudicarmi.” 

Mi giustifico. 

“Passami la bottiglia” dice con voce fredda. Allora ha un pò di umanità, oppure data la sua condizione nel distretto ha già bevuto.

Le passo la prima bottiglia che trovo davanti a me. 

Anche lei comincia a bere. E non smette.

“Perché ti sei offerta?” Non riesco a trattenermi.

“Perché posso vincere.”

“Sarai una favorita vero?” Ancora, evidentemente l’alcool mi ha dato alla testa.

“Forse. E tu?”

“Non me lo chiederanno mai.”

Lyanna mi saluta e se ne và, di colpo nello stesso modo in cui è arrivata.

Ha dimostrato di essere umana, ma senza distruggere la sua maschera di cattiveria.

Sono di nuovo solo. Così mi sposto nel mio letto e mi addormento subito.

Non sogno e la mattina dopo non sto affatto bene. 

Ecco gli effetti negativi dell’alcool.

Mi alzo e guardo fuori dalla lunga finestra davanti alla mia camera.

E rimango stupito.

Davanti ai miei occhi c’è Capitol City.

E’ immensa. 

Non ho mai visto niente del genere, neanche in un sogno.

“Oh, sì lo so, Capitol City è bellissima.” squittisce subito Lily aprendo senza bussare la porta della mia camera.

“Avresti almeno potuto bussare...”

Ma non ho tempo di finire la frase che le sue parole vengono sovrastate da delle forti acclamazioni.

Siamo arrivati.

La stazione è invasa da una folla di capitolini, che si sbraccia per vederci.

Io li guardo disgustato pensando a quanto tutto ciò sia sbagliato e su quanto mi manchi casa, finché Lyanna mi sussurra qualcosa.

“Sorridi, ti sarà utile.”

E sorrido, saluto, faccio quello che vogliono che faccia.

 

Angolo Autore,
ecco il nuovo capitolo della
mia fanfiction che ha riposato 
tanto nel mio cassetto.
Nell'immagine  vedete tutti i  prestavolto 
scelti come tributi, se riconoscete qualche attore
scrivetemelo in una recensione insieme ad un commento (Ned scrocca
recensioni), si vince un biscotto!
Un pazzo (tanto per cambiare),  Ned.