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Autore: chicchia99    16/07/2014    2 recensioni
tratto dal testo:
"chi sei?"Anche la sua voce era molto famigliare ma sapevo che non poteva essere lui.
"io son..." Proprio nel momento in cui stavo per rispondere, vidi Karen sbucare dalla porta della cucina e venire con sguardo furioso verso il ragazzo.
"Liam ma sei stupido? Sai che ora sei famoso,non puoi aprire la porta come se niente fosse! Menomale che è solo Kaith ,altrimenti... " Il mio cuore perse un battito. Quello era davvero Liam?
Notai la sua espressione cambiare e trasformarsi in una faccia sconvolta,come la mia d'altronde...
"e ora che aspetti a farla entrare?" Disse Karen ancora leggermente irritata.
Dopo qualche secondo in cui Liam non fece altro se non soffermarsi ad osservarmi per bene,decise finalmente di spostarsi e permettermi di entrare.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN NUOVO LIAM...

"Alex!!!" Gli urlai mentre lo stringevo forte a me.
Sorrisi sprigionando tutta la felicità che avevo dentro,tutto il mio affetto,
sorrisi come solo ad Alex sapevo fare...

"Ehi! Così mi farai cadere!" Mi urlò lui di rimando,non potendo trattenere però una piccola risata.
Ridacchiai anchio scendendo piano da lui.
Ancora non riuscivo a capire come fosse possibile avere un legame così forte con una persona che conoscevo da nemmeno quattro anni.
Avevo vissuto fino hai quindici anni in Italia e con nessuno ero riuscita ad instaurare un rapporto così forte, eppure con Alex e Liam era stato completamente diverso...
Liam...
il solo pensiero mi suscitava milioni di ricordi,troppi.
Mi aveva abbandonato piano piano,come fa un bambino con i suoi giocattoli,comincia ad usarli sempre di meno,fino a dimenticarsi completamente di loro. Io però non mi ero dimenticata di lui,certo,ormai mi ero abituata a non averlo più nella mia vita,ma...
infestava ancora i miei pensieri.

"Kaith?? Ci sei" Alex aveva cominciato a sventolarmi la sua mano davanti alla faccia,mi ero fatta prendere dai miei pensieri e mi ero completamente dimenticata della persona dinnanzi a me.
"Si,certo" Dissi tornando alla realtà.
"A cosa stavi pensando?" Mi domando lui guardandomi negli occhi.
Alex continuava a fissarmi in attesa di una risposta,mentre io da parte mia non faci altro se non cominciare a mordermi il labbro inferiore con forza.
Non volevo parlargli di Liam,sapevo cosa lui ne pensasse a riguardo e non volevo sentirmi dire sempre le stesse cose.
"Allora?" insistette.
"Stavo pensando a cosa avremmo potuto fare oggi,mi sono stufata di fare sempre le stesse cose...
che ne dici di andare a fare una passeggiata al parco?" Mi guardò dubbioso per poi alzare gli occchi al cielo e annuire sossurrando un semplice si.


"Che ne dici di un bel gelato?" gli domandai sorridendogli e piombando all'improvviso davanti a lui.
Ero consapevole di sembrare una bambina certe volte,ma non riuscivo ad evitare queste situazioni e continuavo a dare la colpa alla parte infantile ancora presente in me.
"Un gelato di prima mattina?" mi domando a sua volta sgranando gli occhi e arricciando la fronte.
"Di prima mattina? Ma se sono già le undici e mezza!" scoppiai a ridere io.
Lui sembro rifletterci qualche secondo prima di seguire la mia risata e decidersi a comprarci un gelato.
Ovviamente fu lui ad offrirlo a me,come sempre daltronde. Alex insisteva sempre nel dire che in qualunque caso,fosse l'uomo a dover offrire delle cose alla donna e non viceversa. Io però non ero del suo stesso parere e seppur trovassi galante quel gesto,non ero daccordo sul farmi pagare tutto quello che io stessa consumavo.
Così ci eravamo messi daccordo e per i gelati ci pensava lui,mentre per il caffe ci pensavo io.
Spesso però si creavano scontri per altri alimenti che consumavamo di meno confronto a questi due.

"mmm...che buono" commentai assaporando il gusto al cioccolato e al limone: un mix fra acido e dolce,un po come ero io.
"concordo,peccato che si sciolga così subito"
Alex aveva preso cioccolato e stracciatella e continuava ad inseguire con la lingua le goccioline colorate che scendevano per il cono ed arrivavano a solcare persino la sua mano.

Ovviamente fu Alex a finire per primo il suo gelato,mentre io finii con all'incirca una mezz'ora di differenza. A me non importava di sporcarmi o che il gelato si sciogliesse,per me il gelato andava gustato.
"Che ore sono?" chiesi al ragazzo al mio fianco,non avendo l'orologio e non avendo voglia di tirar fuori il cellulare dalla tasca.
"mezzogiorno e mezza" quasi mi strozzai con la mia stessa saliva ascoltando l'ora appena comunicata dal castano.
"Cazzo è tardi!" Urlai prima di ritrovandomi a correre inseguita dal mio amico che continuava ad dirmi di rallentare.



"Allora io vado" mi avviso Alex fermandosi davanti casa sua.
"Certo,ci vediamo dopo,ok?" gli dissi lasciandogli un ultimo bacio sulla guancia.
"Ovvio" mi rispose per poi mandarmi uno dei suoi soliti occhiolini.
Dopo averlo salutato un ultima volta ripresi nuovamente a correre verso casa dei Payne,la partita doveva già essere iniziata da un bel po e inoltre era quasi ora di pranzo.
Fortunatamente casa di Alex non era poi così lontana dalla mia e da quella di Liam e ci misi meno di dieci minuti per arrivare.

Ma...
Perche c'erano delle macchine sul vialetto?
Tra cui la macchina dei miei sogni,una nuovissima Range Rover nera. Solo nei miei desidera più proibiti avrei potuto avere quella macchina e vederla da vicino mi fece quasi venire la bava alla bocca.
Era da poco che avevo preso la patente,ma fin da i miei sedici anni avevo desiderato aver quella macchina.
Scuotei la testa e tornai alla realtà,non era momento di pensare a quella meraviglia parcheggiata là fuori.
Cacciai finalmente il cellulare dalla tasca e controllai se sul display fossero presenti chiamate perse o messaggi dai Payne...
niente di niente.

Decisi di non perdere altro tempo e bussai alla porta in attesa di veder Karen apparire dinnanzi a me.
Ma la persona che mi si presentò davanti non era quella che mi aspettavo di vedere.
Un ragazzo poco più alto di Alex,con dei capelli ordinati e leggermente gellati,era posizionato sull'ingresso.
Mostrava uno dei più bei sorrisi che io avessi mai visto e quando mi soffermai sui suoi occhi...
Dio mi ci persi dentro,quegli occhi di quel colore cioccolato che a me piaceva tanto e quell'accenno di barba sul viso rotondo.
Mi sentii le guance andare a fuoco e le gambe cominciarono a tremare.
NON POTEVA ESSERE

"chi sei?"Anche la sua voce era molto famigliare ma sapevo che non poteva essere lui.
"io son..." Proprio nel momento in cui stavo per rispondere, vidi Karen sbucare dalla porta della cucina e venire con sguardo furioso verso il ragazzo.
"Liam ma sei stupido? Sai che ora sei famoso,non puoi aprire la porta come se niente fosse! Menomale che è solo Kaith ,altrimenti... " Il mio cuore perse un battito. Quello era davvero Liam?
Notai la sua espressione cambiare e trasformarsi in una faccia sconvolta,come la mia d'altronde...
"e ora che aspetti a farla entrare?" Disse Karen ancora leggermente irritata.
Dopo qualche secondo in cui Liam non fece altro se non soffermarsi ad osservarmi per bene,decise finalmente di spostarsi e permettermi di entrare.

 
Eccomi qui!!

Allora sona passata solo per correggere gli errori presenti nel capitolo.
Spero che la storia vi stia piacendo e spero che vi possa interessare anche nei prossimi capitoli.
Non voglio dilungarmi troppo,percio vi chiedo solo una cosa:
RECENSITE PERFAVORE
fatelo per una povera disperata come me...
spero di ricevere più recensioni nel prossimo capitolo

la vostra piccola
,
chicchia99
 
  
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