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Autore: gaiaazzurrarandazzo    17/07/2014    0 recensioni
Non è affatto un giorno come un altro quando Olivia incontra Luke per la prima volta. Non sa che dietro le sembianze del bello e dannato si cela un Nascosto. Non può immaginare che sarà proprio lui la sua salvezza, o la sua rovina. Luke ha un piano crudele, spietato, oscuro come le tenebre. Non è l'unico a nascondere la minaccia di un segreto inconfessabile o gli echi di un passato maledetto. Chi sceglieresti fra chi ti ha donato la vita e chi potrebbe togliertela?
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<h1-Olivia!-
Mi voltai lentamente.
Riconobbi all'istante quella voce e lo maledii in silenzio.
Mike era lì, impalato.
Fu uno shock tremendo per me. Non poteva essere vero.
E, probabilmente, non lo era affatto.
Mike era...morto! Dopo la sua morte, avevo deciso di lasciami tutto alle spalle. La mia vita da Cacciatrice sarebbe stata soltanto un vago ricordo. 
E, lui soprattutto, era una parte del mio passato.
-Olivia, vieni, avvicinati.-
Mi sorrise. 
Era strano, pensai, come il suo sorriso appariva così realistico a distanza di un anno. Aveva conservato tutta la sua brillantezza e il suo splendore.
Involontariamente, i miei piedi mi spinsero verso di lui. Nel mio inconscio, avvertivo il pericolo, ma contrariamente alla mia volontà, avanzavo verso lui a grandi passi.
-Ne è passato di tempo, eh?- domandò retoricamente lui.
L'unica cosa che ero in grado di fare era fissarlo.
Era come se fossi paralizzata.
-Ma..ma, tu sei...morto.- balbettai in preda ad un fremito delle mani.
Sorrise beffardo.
Mi prese per un braccio e, strattonandomi, annullò le distanza che ci separava.
-Oh, sì. ammise. -E tra pochissimo lo sarai anche tu.-
Non ebbi neanche il tempo di realizzare, che mi sentii invadere da un dolore lancinante. Mi aveva morsa nel collo.
Urlai.
Nessun suono proferì dalla mia bocca. Mi sentivo come se la mia gola fosse invasa da una bolla d'aria. Non riuscivo a spiccicare parola.
Mi svegliai, madida di sudore e con la tachicardia.
Mi misi a sedere e guardai la vecchia sveglia grigia, poggiata sul comodino.
Segnava le 3:45.
Quasi le quattro del mattino.
Decisi di andare a preparare una camomilla; magari sarei riuscita a calmarmi e a riprendere sonno.
Degna dell'agilità e della destrezza di un gatto, scesi a due a due i gradini, silenziosamente.
Il sogno mi aveva turbato e non poco.
Non avevo mai sognato Mike, dopo la nostra rottura, nove mesi prima.
D'altronde non avevo scelta. Dovevo fuggire da lui e dal mondo che mi circondava. Ad ogni costo.
A quel tempo ero ancora una Cacciatrice di demoni, come Michael.
Venivamo chiamati in vari modi: Nephilim, Cacciatori e Shadowhunters erano soltanto quelli più comuni.
Ogni Nephilim, è un guerriero nominato dall'Angelo Raziel sulla Terra. In particolare, uno Shadowhunter, ha il compito di vigilare e controllare la sfera demoniaca all'interno del nostro mondo, cioè sia demoni che le creature soprannaturali generate dalla loro presenza tra noi.
Vivevamo in un Istituto a Seattle sotto la guida di mia madre Brooke, ciò che più assomiglierebbe ad una specie di tutrice.
I demoni, creature malvagie che da sempre infestavano il nostro pianeta, una volta uccisi,  tornavano automaticamente nel Vuoto, la loro dimensione originaria.
Ogni Cacciatore al di sotto dei 18 anni, era obbligato a restare nel'Istituto di appartenenza, una sorta di rifugio per Cacciatori. 
Conobbi Mike lì, a quindici anni.
Entrambi eravamo Shadowhunters molto abili e dalle idee simili.
Credevamo che il nostro compito, e quello di ogni Shadowhunters, non fosse soltanto quello di uccidere demoni in generale. Ma, mirare piuttosto anche ai Figli della Luna, ai Figli della Notte, al Popolo Fatato e ai Figli di Lilith.
Ai Nascosti.
I Nascosti, cioè, lupi mannari, vampiri, fate e stregoni, secondo noi erano anch'essi demoni, creatuture da eliminare, in quanto dannate.
In realtà erano ibridi. Nelle loro vene scorreva sangue umano mischiato a sangue di demone.
Secondo i Noni Accordi del 1992, gli obiettivi di Nephilim e Nascosti, si sono allineati. Entrambi volevamo la pace, e tutti, alla fine, hanno voluto la pace.
Tranne me e Michael.
Noi credevamo nella purezza degli umani e nell'impurezza del Mondo Invisibile.
Credevamo che i Nascosti, fossero in buona sostanza demoni, ed eravamo convinti che dovessero essere sterminati per mantenere il mondo puro per gli umani.
Nonostante fossimo davvero molto giovani, ritenevamo fortemente che i Nascosti erano responsabili della profanazione nel mondo.
Soltanto a distanza di un anno, riesco a comprendere che molte anime innocenti furono uccise per mano nostra.
Non riuscirei nemmeno volendo, a descrivere lo scompiglio e la carneficina degli innumerevoli scontri.
Agivamo in massima segretezza, scovando i loro nascondigli e ammazzandoli uno dopo l'altro.
Uccidevamo a distanza di tre mesi gli uni dagli altri, in modo tale da non destare sospetti.
Le nostre incursioni erano ben organizzate.
Prima, avremmo mirato ad  un covo di lupi mannari, tre mesi dopo sarebbe toccato ad uno di Fate e così via.
E quel ciclo era destinato a ripetersi più e più volte.
Facevamo un lavoro pulito, per così dire, senza nemmeno lasciare i corpi.
Eravamo soltanto dei pazzi fanatici.
Durante una delle nostre incursioni, relativi a otto mesi prima, qualcosa però andò storto.
Ci trovavamo in una galleria sotterranea.
Sentivamo la terra vibrare a causa del treno che scorreva rapido sopra noi.
E sapevamo anche che quello era un posto perfetto per un covo di vampiri.
Niente luce, silenzio assoluto.
Con la stregaluce alla mano(un particolare tipo di pietra capace di emanare un bagliaore verde/azzurro), armati di Spade Angeliche e marchiati dalle giuste rune, iniziammo a percorrere la stretta galleria.
Faceva davvero buio e c'era un caldo asfissiante.
Ricordo ancora il fiato di Mike sulla mia spalla.
In quel periodo stavamo insieme. Ci legava una forte attrazione sia mentale che fisica. Eravamo inseparabili, nel senso più vero della parola.
A quei tempi non riuscivo ad immaginarmi una vita senza di lui.
Quanto mi sbagliavo.
-Oly, hai sentito anche tu?- mi chiese con una certa ansia nella voce.
-Sì. Dovremmo essere vicini. Sguaina la spada.-
-Nakir.- sussurrò lui, sguainando la Spada Angelica.
Lo imitai anch'io, sussurrando un flebile "Ariel".
Entrambe le spade vibrarono di una luce intensa.
Noi Shadowhunters, eravamo soliti ribattezzare le nostre spade, con nomi angelici.
Si dice che le nostri armi pervadano non soltanto del fuoco dell'adamas, materiale con il quale sono costruite, ma anche di parte dello spirito dell'angelo di cui portano il nome. 
Ci fu uno crack, come se un legnetto si fosse spezzato.
Aiutandomi con la stregaluce, gettai un'occhiata a Mike, per capire se fosse stato lui ad emettere quel rumore. Ma sembrava in allerta come me.
Ed eccolo lì, il primo stronzo.
Il vampiro in questione aveva una pelle diafana e folti capelli neri.
Ci sorrise, mostrando i canini acuminati e si lanciò verso Mike.
-No!- gridai.
Nonostante era stato colto di sorpresa, Mike reagì, affondando la spada nella schiena del vampiro. Non morì ovviamente, o meglio, non morì nuovamente, visto che tutti i vamprii sono già morti, ma servì per prendere tempo.
A quel punto decisi di intervenire, affondando varie volte la mia spada nel torace di quel povero sfortunato.
Gli recisi gli arti e dalla tasca della tenuta presi un accendino e diedi fuoco ai suoi resti.
-Mike, amore, come ti senti?-
-Stanco...ma credo sia stato per via dello scontro. Sù, torniamo all'Istituto.-
Lo baciai, per fargli sentire che capivo la sua stanchezza.
D'altronde, quel destino non lo avevamo scelto noi.
Shadowhunters ci si nasceva.
Il tempo passava e dopo quella sera Mike non migliorava affatto. Ogni giorno sembrava avere una sera peggiore di quella prima. Un giorno, mentre era caduto in un profondo sonno, mi sedetti accanto a lui. Quant'era bello.
Il suo incarnato pallido, a contrasto con i suoi capelli neri, era sempre stata una cosa di lui che ammiravo ben volentieri.
Come tutti noi Shadowhunters, la sua pelle era tatuata da molteplici cicatrici, resti di quelle che in passato erano state rune. Ad un punto della mia contemplazione, mi accorsi che aveva due buchi nel collo. Non li aveva mai avuti prima, almeno che non me ne fossi mai accorta, ma ne dubitavo. Ero un'osservatrice molto attenta.
Nonostante le mie futili speranze, non potemmo scappare dalla realtà:Mike era stato morso da un vampiro. E presto sarebbe diventato uno di loro.
Buffo.
Sarebbe diventato uno degli esseri che ci ostinavamo uccidere.
Fui pervasa da un conato di vomito.
Nonostante i miei forti sentimenti verso lui, non appena fosse diventato un succhia sangue, non me la sarei sentita di continuare a stare assieme a lui.
Accanto a me volevo uno Shadowhunter. 
Un discendente di Raziel.
I miei non sapevano niente delle nostre incursioni notturne, in quanto, data la grandezza dell'Istituto, dubitavo riuscissero a sentirci mentre sgattaiolavamo fuori in piena notte.
Non avevo detto loro nemmeno vagamente della mia ostilità verso i Nascosti.
Erano tipi all'antica, e credevano nella Legge. 
Una mia repulsione verso gli Accordi, o la Legge in generale, li avrebbe infastiditi.
E poi non valeva la pena confessargli i miei, nostri, piani.




SPAZIO AUTRICE:
EHILA' PEOPLE!
VOGLIO PRECISARE CHE HO SCRITTO IL CAPITOLO ALLE DUE DI NOTTE, E VOGLIO SCUSARMI NELL'EVENTUALITA' DI ERRORI.
HO PENSATO CHE DEDICARE UNA PARTE DELLA STORIA AL PASSATO FRA MIKE E OLIVIA FOSSE GIUSTO, SOPRATTUTTO PER RIUSCIRE A FARVI CAPIRE MEGLIO LA TRAMA E IL PASSATO DELLA PROTAGONISTA. HO ALLEGATO UNA FOTO DI MIKE E OLIVIA, E, NONOSTANTE SHIPPO OLIVUKE (OPS, HO SPOILERATO QUALCOSINA D:) TROVO CHE SIANO ESTREMAMENTE DOLCI.
MI PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSATE NON VI NEGO CHE ANCHE LE CRITICHE MI FAREBBERO PIACERE, IN QUANTO RIUSCIREBBERO A MIGLIORARMI SENZ'ALTRO.
AL PROSSIMO CAPITOLO,
GAIA :)


 
   
 
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