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Autore: saramermaid    17/07/2014    0 recensioni
Prompt partecipanti alla prima "Thadastian Summer Challenge 2014" indetta da me con la collaborazione di altri fan della coppia su Tumblr. La sfida è aperta a tutti coloro che vogliono partecipare e all'interno troverete tutte le informazioni a riguardo.
#1 Cabina
#2 Pacchetto
#3 Sabbia
#4 Scherzetto
#5 Coraggio
#6 Paura
#7 Diploma
P.s La scelta di collegare o meno i prompt è facoltativa. Fateci un salto e buona lettura!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pairing: Thadastian, Thad Harwood, Sebastian Smythe
Genere: Sentimentale, Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Capitoli: 7/7
Prompt: Diploma
Note: A fondo pagina







7. Di festeggiamenti e proposte





Ci sono passaggi fondamentali della propria vita che ogni essere umano è chiamato ad affrontare, fantasticandoci su o semplicemente perdendocisi in mille congetture possibili. Uno di questi è senz’altro il giorno del proprio diploma, quello che tutti non vedono l’ora di superare per poter finalmente essere considerati adulti.

Thad sapeva che prima o poi sarebbe toccato anche a lui ed immaginava la felicità impressa sui volti dei propri familiari e delle persone che amava. Se chiudeva gli occhi poteva già vivere in anteprima la scena. Vedeva chiaramente se stesso avvolto dalla sua toga rossa salire i gradini che l’avrebbero condotto al centro del palco finchè non avrebbe preso in mano quella pergamena chiusa.

Tutto sorridente avrebbe poi compiuto i pochi passi che l’avrebbero separato dai suoi più cari amici, tra cui la maggior parte dei Warblers, anch’essi vestiti allo stesso modo e mentre il preside si congratulava con i diplomati, lui avrebbe incontrato un paio di occhi verdi proprio alla sua destra sporgendosi per baciare Sebastian tra urla di giubilo e congratulazioni.

L’unica cosa che stonava in tutto ciò era la stretta che sentiva annodarsi attorno al suo stomaco quando si rendeva conto che diplomarsi equivaleva a fare un salto nel vuoto verso il futuro. Ognuno di loro avrebbe preso strade differenti e si sarebbero inevitabilmente persi di vista. Thad era certo che solo i rapporti più stretti avrebbero resistito anche allo scorrere del tempo.

Lui, Jeff e Nick avrebbero frequentato la stessa università a New York, sebbene in corsi differenti, ma la paura più grande era la possibilità di doversi separare da Sebastian. Era un’idea che non riusciva a concepire e che gli bloccava il respiro in gola. Non era ancora pronto a doversi separare dal suo ragazzo ed il fatto che quest’ultimo non avesse ancora deciso quale università frequentare lo stava tormentando.

Ci erano voluti immensi sacrifici, lacrime e molte litigate per far comprendere ad entrambi che il finto odio che provavano in realtà nascondeva un profondo legame affettivo ed ora che finalmente avevano trovato la loro stabilità ed il loro personale equilibrio, Thad temeva di vedersi scivolare via dalle mani tutto quanto come un castello di sabbia spazzato via dall’acqua.

Più volte Sebastian lo aveva rassicurato stringendoselo contro al petto e sussurrandogli, tra baci delicati sulla fronte, che lo amava da impazzire e che non ci sarebbe stato posto al mondo in grado di separarli. Sotto il peso di quelle parole limpide e del tutto sincere, Thad si tranquillizzava del tutto salvo poi farsi venire nuove paranoie man mano che il giorno del diploma giungeva.

Mancavano soltanto sette giorni a quella data che avrebbe significato tanto ed in cui ogni cosa sarebbe inesorabilmente cambiata e l’ansia cresceva in modo direttamente proporzionale. Non ci sarebbero più state gare di canto, prove e lezioni. Non ci sarebbero semplicemente più stati i Warblers. O almeno non nel modo in cui vi erano ora.

«Mon amour sei pronto? Gli altri ci stanno aspettando di sotto e Raperonzolo sembra sul punto di fare irruzione nella nostra camera trascinandoti anche in mutande se necessario. Non che a me dispiaccia, ma preferisco essere solo io a vederti in certi frangenti.»

La voce vagamente divertita di Sebastian lo distolse dai suoi pensieri molesti e lui si voltò in automatico al richiamo di quella cadenza mezza francese e perfettamente sensuale. Thad lo trovò poggiato allo stipite della porta con le braccia, fasciate da una camicia chiara, incrociate tra loro ed un sorriso sulle labbra. Era assolutamente perfetto, pensò. Sebastian lo era sempre del resto.

«Sono pronto. Il tempo di prendere la mia giacca e possiamo andare, tanto non riuscirò mai a dare una forma decente a questi stupidi capelli.»

Lo sentì ridacchiare ed un attimo dopo le sue braccia erano posate attorno ai suoi fianchi in una presa decisa ma dolce. Sebastian posò il mento sulla sua spalla mentre lo specchio rifletteva l’immagine di loro due abbracciati ed insieme.

«Per me sei assolutamente perfetto così come sei.» aggiunse Sebastian, posandogli un delicato bacio sul collo.

Sorridendo, Thad si girò tra quelle braccia forti e gli stampò un bacio sulle labbra prendendolo poi per mano e trascinandolo verso la porta che si chiusero alle spalle. Quella uscita era stata un’idea di Jeff, un modo per festeggiare tutti insieme prima del diploma e per sentirsi un’ultima volta uniti come un gruppo. Non erano permessi cattivi pensieri o scene da malinconia cronica, dovevano soltanto divertirsi come succedeva ogni volta alle feste organizzate da loro.

Camminarono per un paio di minuti ridendo e scherzando nel ricordare i momenti più imbarazzanti ed allo stesso tempo divertenti che avevano passato insieme in quegli anni finchè non giunsero presso uno spazio verdeggiante al centro del giardino che costeggiava l’accademia. Thad rimase incantato nel vedere le lanterne appese tra gli alberi ed i tavoli da picnic montati a mò di gazebo con tanto di tenda a ripararli dal venticello primaverile.

Il suo migliore amico biondo con l’aiuto di Trent, Nick e di qualche altro Warblers aveva fatto un lavoro eccezionale per ricreare un posto appositamente per loro e Thad fu sicuro che avrebbe ricordato quel momento per tutta la vita. Si sentiva a casa, in famiglia, ed era questo ciò che più contava.

Per questo ridacchiò sinceramente divertito quando vide Flint e Trent cercare di fare un duetto decente al karaoke montato poco prima da Jeff, mentre quest’ultimo abbarbicato al braccio di Nick fischiava ed urlava ai due che nemmeno tra dieci anni sarebbero riusciti a strappare il titolo di “Miglior coppia nei duetti” detenuto da lui e dallo stesso Nick. Poco più in là Wes e David stavano animatamente discutendo sulla proposta incredibilmente seria di Wes di portarsi a casa il suo prezioso martelletto onde evitare di lasciarlo in mani indiscrete dopo il suo diploma.

Frattanto la piccola cena, a base di pizza e stuzzichini che avevano preparato con cura, sparì in un battibaleno e ben presto iniziò a circolare un’alta dose di alcool fortunatamente non eccessiva da farli totalmente ubriacare. Sorseggiando la sua birra, Thad fu certo che quella era stata opera di Sebastian ma non volle indagare oltre visto che sul volto di tutti era stampata un’espressione felice.

«Hey bel ragazzo, ti stai divertendo?» gli chiese quest’ultimo andandogli incontro e sedendosi accanto a lui sull’erba secca ai piedi di una quercia.

«E’ la festa più bella a cui io abbia mai partecipato e credo che ricorderò ogni dettaglio di questa sera per sempre ma-»

«Ma non puoi fare a meno di sentirti un po’ giù di morale.» completò al posto suo Sebastian passandogli un braccio attorno alle spalle e permettendogli di accoccolarsi sulla sua spalla.

«Non saremo mai più uniti come adesso, Bas. Tra una settimana tutto cambierà e non so se sono del tutto pronto a lasciar andare questa scuola. Qui è successo tutto per la prima volta. Le prime amicizie, il Glee Club, le prime difficoltà ed infine la nostra storia.»

«Fa parte del crescere, Thad. E lo so che ti spaventa enormemente il futuro con tutte le sue vie ignote ed imprevedibili, ma ti giuro e ti prometto che anche dopo questa settimana, tra un mese o un anno io e te saremo sempre qui. Insieme. Non ho nessuna intenzione di lasciarti andare via da me.»

Sospirò stringendosi di più nel calore di Sebastian e stette in silenzio per alcuni secondi in modo da riprendere il controllo della propria voce ed impedire che tremasse a causa del magone che gli si era creato in gola. Le dita attorno alla bottiglia di birra ormai vuota rafforzarono la presa per qualche istante per poi tornare alla presa iniziale e meno salda.

«Ti amo Seb. Riesci sempre ad infondermi quel coraggio e quella sicurezza che spesso mi manca. Sei l’altra metà di me e questo sono certo che non cambierà mai.»

«Ti amo anche io. Ed ho in mente qualcosa che ti farà tornare il sorriso sulle labbra.» aggiunse il castano tirando entrambi in piedi e porgendo a Thad una mano. «Seguimi» aggiunse poco dopo.

Thad abbandonò la bottiglia di birra sul tavolino, lasciandosi guidare da Sebastian in mezzo a quel parco pressoché enorme. Imboccarono un vialetto contornato da panchine in marmo bianco fino a ritrovarsi davanti ad una fontana zampillante. Non ci fu bisogno di altre parole perché Thad aveva capito da tempo dov’erano diretti. Quello era il luogo dove si erano incontrati per la prima volta, quando Sebastian si era appena trasferito alla Dalton. E sempre lì si erano scambiati il loro primo bacio dopo una litigata assurda a causa della gelosia reciproca.

«Seb che ci facciamo qui?» si azzardò a chiedere ancora del tutto sorpreso.

Sebastian non rispose ma si limitò a fargli un cenno per invitarlo a mettersi seduto sulla panchina posta accanto alla fontana illuminata dai lampioni e dai raggi della luna. Ubbidì ancora del tutto confuso, sebbene sul volto dell’altro ci fosse stampato un sorriso. Thad si chiese cosa diavolo avesse architettato il suo ragazzo, perché ne era certo, aveva architettato qualcosa.

«Questo posto è del tutto speciale per noi ed è esattamente qui che la nostra storia è nata. E’ qui che ci siamo urlati contro per poi baciarci per la prima volta, è qui che ti ho conosciuto e che ho saputo saresti stato il mio compagno di stanza. Questo posto è magico, ci ha visti crescere ed innamorarci e mai avrei pensato di poter trovare anche io un giorno la mia metà come Blaine ha trovato Kurt. Non ho nessun dubbio su di noi, nessuna incertezza perché ogni fibra di me sa perfettamente che non sarebbe in grado di sopravvivere senza di te. Tu sei il mio tutto.»

Thad lo vide prendere un respiro profondo e gli sembrò di leggerci una certa commozione in quegli occhi verdi, un’emozione che mai prima di allora gli aveva visto in volto. E d’altro canto lui era già sul punto di piangere a causa di quella confessione abbastanza dolce e così poco Smythe. Gli si bloccò di nuovo il respiro e credette di morire d’infarto quando poi Sebastian si inginocchiò ai suoi piedi sui mattoni scuri prendendogli la mano sinistra tra le proprie ed osservandolo come se fosse la cosa più preziosa che avesse mai visto.

«Quello che sto cercando di dirti è che voglio averti nella mia vita per sempre ed ancora non so come abbia fatto a fare un discorso sensato senza incartarmi a parole.» Il moro ridacchiò a quell’affermazione, ben consapevole che il suo ragazzo dovesse star facendo uno sforzo immane per esternare i suoi sentimenti e provare ad essere romantico.

«Thad Harwood, mon petit amour, sarei il ragazzo più felice della terra se tu accettassi di sposarmi.»

E per Thad non ci fu bisogno di altro, i suoi polmoni ritornarono a respirare mentre il suo cuore veniva invaso da un calore assolutamente piacevole. Tutte le sue paure scomparvero come neve al sole, mentre annuiva commosso lasciando che alcune lacrime gli solcassero le guance e mentre si faceva infilare all’anulare un piccolo anellino argentato. Sebastian sarebbe rimasto al suo fianco ed ora era certo che con lui pronto a sostenerlo il futuro non sarebbe stato poi così spaventoso.

Si baciarono ancora una volta di fronte a quella fontana, unica testimone dell’ennesima tappa delle loro vite ormai destinate ad intrecciarsi per l’eternità. Forse era un po’ troppo affrettato pensare al matrimonio e sicuramente non si sarebbero sposati così tanto presto, ma si amavano e quell’anello scintillante era una promessa che erano del tutto intenzionati a mantenere.











A/N

Eccoci qui con l’ultimo prompt di questa prima Thadastian Summer Challenge 2014 che mi ha ispirato enormemente e mi ha permesso di sfidare i miei limiti e le mie capacità per quanto riguarda la scrittura. Non credo che esistano parole adatte per esprimere ogni sfaccettatura emotiva che ho sentito sulla pelle ma spero che una parte di esse sia riuscita a trasmetterle attraverso 7 prompt diversi e variegati. Credo che non ci fosse niente di più giusto nel concludere questo percorso con una proposta di matrimonio ed uno sguardo sul futuro per i nostri Thadastian. Per come ci è stato presentato Sebastian sembrerebbe impossibile per lui riuscire ad innamorarsi e trovare un amore sincero ed indissolubile come quello tra i Klaine, eppure io sono fermamente convinta che anche per lui sia possibile. E perché non con un ragazzo dolce come Thad? Ma bando alle ciance, vi lascio alla lettura e vi ringrazio uno per uno per aver semplicemente letto o commentato seguendomi in questa sfida abbastanza difficile e pazzoide. Sicuramente ci ribeccheremo qui, nella sezione dedicata a Glee, magari con un’altra Thadastian chi lo sa. Grazie di cuore ❤ E grazie anche a te BrokenRoses per i preziosi consigli che mi hai dato :)

xoxo

Sara
  
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