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Autore: Alessia 37    17/07/2014    1 recensioni
Una profezia, un sacrificio o una salvezza...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
 
LA NOTIZIA
 
7 Febbraio 2014
 
-Tanti auguri a te… Tanti auguri ad Alexa… Tanti auguri a te!- stavano cantando in coro i miei amici.
Ecco che passa un altro anno, il tempo sta scadendo.
-Grazie ragazzi, siete i migliori- dico dopo aver spento le candeline con un sorrisone stampato in faccia.
 
Quando arrivo nella mia casa da mortale, è circa mezzanotte e mezza, mi riposo un attimo ripensando a ogni momento di questa sera; poi decido di andare a trovare mio padre. Apro, così, la finestra e nel buio della notte rischiarata solo dalla luce lunare, spiego le mie bellissime ali nere e vado via...
 
Io sono un’Essenza e cioè sono la personificazione di uno dei caratteri di uno dei miei genitori, almeno così ci chiamano i pochi umani cui ci mostriamo nella nostra vera forma.
 
Arrivo al palazzo di mio padre Tenebra, dopo poco più di una mezzoretta di volo, è un’immensa costruzione in marmo nero con uno speciale effetto argenteo grazie alla Luna. Atterro davanti al cancello in ferro nero, sagomato per far ricordare le Fiamme Primordiali che hanno generato gli Elementi, il quale senza nemmeno un cigolio si apre su un viale bordato da alberi color avorio che lo collegano al palazzo. Attraversato l’enorme ingresso, si entra nel salone principale chiamato “sala d’aspetto” per via di tutte le anime che stanno aspettando il giudizio di Tenebra.
Poi salgo da una delle due enormi scale parallele di ossidiana che portano al primo piano e mi dirigo verso la stanza di mio padre, quando a un certo punto sento un gran chiasso e mi volto.
Ma chi vuoi che sia a chiacchierare tanto se non la mia sorellina preferita.
-Ciao, sorelline- dico amorevole.
-Ciao… Ah sei tu- dice neutra Invidia.
Lo so Invidia di non starti simpatica ma almeno potresti fingere una buona volta.
-Da quanto sorellona!- dice felice, ma agitata, Rabbia saltandomi addosso.
-Ehi, come mai sei così agitata?- le chiedo ridendo.
-Come non lo sai?!- esclama Rabbia staccandosi dolcemente dall’abbraccio, Invidia invece se ne va.
-No, sono appena arrivata, dai dimmelo!- rispondo preoccupandomi.
-Se non lo sai, allora, è meglio se te lo spiega papà- dice guarda nomi negli occhi.
-Ok, vado a chiederglielo subito- dico voltandomi e ricominciando a camminare poi aggiungo
-Ciao sorellina!-
-Ciao- sento in lontananza.
Arrivo davanti alla porta della camera di Tenebra e busso.
Toc, Toc…
-Chi è?- tuona una voce profonda dalla stanza.
-Sono io padre- rispondo divertita dal nostro gioco di sempre.
-Io chi?- domanda ancora l’uomo, stavolta però ridendo.
-Padre, qual è l’unica figlia che hai, che bussa prima di entrare e non irrompe immediatamente in camera?- dico scoppiando a ridere.
-Morte- risponde aprendo la porta.
   
 
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