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Autore: laurapalmer_    17/07/2014    10 recensioni
Olivia ha sempre le collant strappate.
Luke continua a giocare con quel maledetto piercing al labbro.
Leah ha un paio di Dr Martens verdi che sono ormai da buttare.
Calum scrive canzoni per il gruppo nel quale è bassista.
Freya continua a tingere i capelli di verde, nonostante sua mamma non voglia.
Michael dovrebbe essere la mente dei 5 Seconds of Summer. Dovrebbe.
Agatha è perfetta, non ci sono altri aggettivi che possano descriverla.
Ashton ha l'aria da bravo ragazzo e le apparenze non potrebbero ingannare più di così.
Bec vive sola con il padre, ma la sua vita le piace.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Things have gotten closer to the sun'
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venti

segreto








Bec cammina lentamente per i corridoi del Norwest Christian College senza meta.
Dovrebbe essere in classe da almeno quaranta minuti, ma la verità è che non ne ha alcuna voglia.
Secondo Lily dovrebbe sforzarsi di pensare ad altro e, per esempio, seguire le lezioni sarebbe utile, ma cosa vuole saperne lei?
Perché è Bec, quella con un ritardo di una settimana, ed è Bec che non può evitare di far cadere lo sguardo al ventre, anche mentre parla con le altre persone.
Non ha più la forza di fare nulla, non si trucca, evita gli abiti troppo attillati e continua a declinare gli inviti di Luke, anche se sa perfettamente che non potrà scappare per sempre.
Fa male, però, perché non avrebbe mai voluto arrivare a un punto simile.
Sente gli occhi pizzicare ed è costretta a lasciarsi cadere a terra, per lasciarsi andare nell'ennesimo, irrefrenabile pianto.
Tira fuori dalla tasca della sua inseparabile giacca di pelle il cellulare e compone il solito numero, quello che ha imparato a memoria all'età di 13 anni.
Squilla un paio di volte, prima che Olivia si decida a rispondere.
- Tu, Rebecca, sei deficiente - mormora, prima di imprecare - Sto facendo inglese, inglese cazzo, prega che sia per qualcosa di serio o ti strappo entrambi gli occhi!
- Ho bisogno di te - e singhiozza.
Olivia attacca immediatamente, Bec ripone il telefono nella tasca della giacca, lasciandosi andare con la testa contro gli armadietti.
Le mani le tremano e la paura si è moltiplicato, quando finalmente viene trovata dalla sua migliore amica. - Bec! Cristo!
La mora non risponde, si sente solamente abbracciare e, nemmeno lei sa come: - Ho un ritardo, Olly - confessa.
Olivia non va in panico, come Bec aveva creduto, ma si mantiene lucida e calma, per quando un leggero tremolio nella voce la tradisca.
- Andiamo.
Bec non se lo fa ripetere due volte: con fatica, si alza in piedi, intreccia le sue dita con quelle perennemente fredde della sua migliore amica e si fa condurre fuori dall'edificio scolastico.
Non è per un cazzo vero che con un amico la paura si dimezza, si scopre a pensare.


- Secondo te Ashton partirà? - chiede Luke, dando un morso al panino di Calum.
Il moro si volta e, dopo aver incenerito con uno sguardo l'amico, scuote la testa: - Sai com'è fatto, di venti cose che dice ne fa mezza.
- Ma se lui parte, noi che cazzo facciamo, Calum, me lo dici tu? Perché io non lo so.
- Ashton non andrà da nessuna parte - ripete lui, con il tono duro che usa quando è nervoso.
Luke si rende conto di star diventando noioso e lascia cadere l'argomento, ma resta in silenzio e, ok, Calum è permaloso, un po' idiota, ma è pur sempre di Luke Hemmings che si parla.
- Lucas, cosa succede?
- Niente - replica il biondo di riflesso, troppo velocemente però perché Calum non si accorga che sia soltanto una risposta già preparata im precedenza.
- Oh - lo richiama, quindi - Cosa è successo?
E Luke non ce la fa, perché, sì, Calum è il suo migliore amico, ma ci sono certe cose che, semplicemente, fa troppo male anche solo ammetterle ad alta voce.
Quindi persiste nel suo mutismo, essendo, però, comunque al corrente delle occhiate insistenti di Calum.
- Staremo qui in silenzio finchè non parlerai.
- Non ho un cazzo, Cal - sbotta Luke - Piantala.
- Perché non stai messaggiando con Bec?
Calum si rende conto di aver centrato il punto non appena l'amico sbuffa e alza gli occhi al cielo, prendendo a giocare con il piercing al labbro.


A Lily non piace particolarmente uscire di casa al pomeriggio, per il semplice motivo che lei, il caldo, proprio non può sopportarlo.
Tenere i capelli legati non la fa sentire a suo agio, odia il sudore e la sensazione persistente di soffocamento che prova sempre, quando a Sydney sta arrivando l'estate, afosa e lunga come sempre.
Per Michael Clifford, però, un'eccezione si può sempre fare.
E' per questo che adesso, con i capelli raccolti in una coda ordinata e un vestitino color pesca, è seduta sull'erba morbida del parchetto più vicino a casa sua, quello dietro alla panchina dove l'altro giorno ha trovato Bec Lewis sola e in lacrime.
Michael non ha più i capelli così tanto verdi, a causa dei lavaggi, ma è innegabilmente bello e, ok, cosa sono questi pensieri?
- Manca pochissimo - borbotta lui, con un sorrisetto non troppo convinto.
- Sì - trilla invece lei - Finalmente, non ne posso più della scuola!
Michael prova a mostrarsi felice, ma proprio non ci riesce.
Si chiede perché devono essere loro, quelli pieni di problemi. Insomma, non sono mai andati a cercarne, di guai, perché mai dovrebbero attirarli?
- Mike? Ma è tutto ok?
No.
- Sì.
Lily, però, non è il genere di ragazza in grado di bersi qualunque bugia: assume un cipiglio severo e incrocia le braccia sotto al seno, fissandolo con insistenza.
- Ashton forse parte.
- E dove va?
Michael alza le spalle e gioca con un filo d'erba: - Non credo che abbia già deciso, finita la scuola ci dirà tutto.
- Ma... E la band? Cosa ne sarà della band?


Leah suona il campanello, il terzo della fila di sinistra, a partire dal basso, e aspetta.
Non vede Freya da una settimana, escludendo le quattro volte che si sono incrociate casualmente nei corridoi, e, cazzo, le manca, da morire.
Si sente uno schifo, per averla trascurata, per averle voltato le spalle e, soprattutto, per aver rischiato di perderla a causa di uno stupido ragazzo.
Passano cinque minuti e Freya scende in strada, con indosso una vecchia tuta e la ricrescita sempre più evidente.
E' comunque ben truccata, perché a queste cose tiene tremendamente, ma non ha nessuna espressione anche solo lontanamente vivace in viso.
- Ciao - la saluta e sembra quasi che stia salutando un passante qualsiasi, non quella che dovrebbe essere la sua migliore amica.
- Mi spiace - replica Leah, di riflesso - Perché da quando sei finita nel bagno del '99 con Hood, non siamo più le stesse.
Freya sussulta impercettibilmente, dato che il ricordo è ancora ben vivido nella mente, ma tace.
- Pensavo che stare con te avrebbe compromesso il mio rapporto con Luke e, ok, non è comunque una giustificazione, ma tu sai quanto mi piaceva. Ti odiavano tutti e quattro per quello che avevi fatto, io non volevo essere solamente la migliore amica della stronza, capisci? Che poi penso di essere comunque rimasta la migliore amica della stronza, ma lì, sul momento, mi era sembrata la cosa migliore da fare.
- Ed è per non essere soltanto la mia migliore amica che ti sei scopata Irwin negli spogliatoi?
Leah spalanca gli occhi castani di colpo, ma non sa se per le parole di Freya o semplicemente per il tono freddo che ha usato.
Si sente come se un coltello le avesse perforato la cassa toracica: improvvisamente le si presenta davanti tutta la scelleratezza di ciò che sta facendo, perché non avrebbe mai dovuto presentarsi senza preavviso sotto casa di quella che era (che forse non è più) la sua migliore amica, non dopo averla rinnegata con così tanta facilità.
- Ed è sempre per questo che adesso fingi che Luke Hemmings non ti piaccia più, giusto? Perché mi fa schifo, Leah, sapere che stai con Ashton Irwin quando in realtà non te ne frega un cazzo di lui. Del tipo che avete scopato, e adesso uscite insieme per coprire quella che probabilmente è la più grande stronzata della tua vita, per fingere che in realtà non sei un'invidiosa di merda, ma che sei andata con Irwin perché proprio lo volevi.
Leah sente le lacrime premere, ma non ha nessuna intenzione di piangere di fronte al muro di ghiaccio che è Freya, oggi.
Si gira e se ne va.
Quando ha girato l'angolo si lascia cadere per terra e, finalmente, piange, perché nessuno la capirà mai quando Freya, questa non è che l'ennesima prova.


Bec non ha mai capito il tempo che passa.
E' sempre stato qualcosa di troppo astratto per una come lei, abituata a dare peso soltanto alle cose vere, quelle concrete, che si toccano.
Sta sperimentando oggi cosa significa l'attesa, che cosa vuol dire veramente dover aspettare per del tempo, prima di sapere qualcosa.
Tutta la sua vita è legata a una lineetta che potrebbe uscire oppure no e, ok, le mani le tremano, vorrebbe vomitare per quanto è agitata, ma c'è Olivia con lei.
E Olivia non la lascia, capito? Non le ha nemmeno permesso di comprare da sola il test di gravidanza, obbligandola ad aspettare fuori dalla farmacia.
Bec lo sa, quanto le sia costato esporsi così tanto, perché Olly si preoccupa forse eccessivamente dell'idea che gli altri potrebbero farsi di lei, quindi le è grata almeno il doppio di quello che dovrebbe.
- Manca un minuto, Becky - mormora apprensiva la bionda, facendo il suo ingresso in cucina con i capelli legati in una treccia e il viso stanco.
Bec sorride timidamente, un secondo prima che qualcuni suoni il campanello.
Olivia si congeda con un "Arrivo" e torna in ingresso.
Bec chiude gli occhi e cerca di calmare il respiro irregolare, ma si sente subito peggio.
- Possiamo entrare?
Ed è la voce di Calum Hood, quella in salotto, ne è sicura, sicura come del fatto che con lui ci sia Luke.














NdA: Buonasera!
Sono tornata presto, visto? Ma solo perché ho fatto i salti mortali per aggiornare prima di partire, sabato. Starò una settimana in montagna, dove non prende assolutamente niente, quindi non esisterò :)
In ogni caso, avete un po' visto cosa succede qui?
Bec è a pezzi, però è riuscita a parlarne con Olivia, che ha fatto di tutto per la sua migliore, è andata persino a comprare lei stessa il test di gravidanza che, voglio dire, non è esattamente un pacco di patatine.
Intanto Luke però non sa un tubo di nulla, vede Bec più distante e non capisce perché ma non vuole starle troppo addosso, chissà come mai eheh
Michael è tutto mogio per questa presunta partenza di Ashton, ma il nostro caro Irwin partirà veramente?
Poi abbiamo Leah e Freya che litigano e, ok, so che stanno sul cazzo entrambe a quasi tutte, maaa... secondo voi chi ha ragione ora? Ahahah
Okok, la smetto con queste cagate.
Ultima cosa: la mia care Fre mi ha convinta a fare Ask, quindi d'ora in poi mi troverete anche QUI (anzi, se non avete nulla da fare chiedetemi qualcosa che 'ste cose mi intrippano).
Bene, mi dileguo!
Ci sentiamo presto :*

Eleonora






  
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