Capitolo 3
 
Una volta uscito lo raggiunse di corsa. Per fortuna Hibari lo aveva aspettato.
"Grazie per avermi aspettato Kyoya"
"Tsk"
E detto ció si raddrizzó e inizio a camminare con Dino dietro che lo inizio a seguite come un cagnolino fedele.
Camminò velocemente fino a giungere a una villa in cui entrò assicurandosi che non ci fossero persone.
Una volta giunti al portone Hibari spinse dentro Dino chiudendo la pesante porta.
"Casa mia.."proclamò con strana docilità.
Dino si era immaginato mille volte casa di Hibari ma non se la aspettava cosí. Anche se guardando meglio il mobilio rispecchiava pari pari il carattere di Hibari. Era veramente una bella casa.
"Wow" si lasció sfuggire Dino.
Ogni stanza che passavano aveva una luce automatica che si spegneva alle loro spalle.
La casa era enorme ma allo stesso tempo vuota, l'unica persona che ci viveva infatti era Hibari.
"Desideri qualcosa...Dino?"
Con uno sforzo lo chiamò per nome, entrando nel salotto.
Sbaglio o Dino aveva sentito bene? Lo aveva appena chiamato per nome. Stava per arrivare la terza guerra mondiale? La fine del mondo?
"Emh... non ho preferenze basta che sia analcolica"
Hibari cambiò stanza tornando poco dopo con del sakè analcolico e gliene servì una tazza.
"Cosa sta succedendo alla mia scuola?"
Chiese con il tono gelido come la saettata che mandò.
Dino ormai era abituato a quegli sguardo gelidi che Hibari gli lanciava quindi non ci fece caso. Prese la tazza di sake analcolico e ne bevve un sorso.
Il tonfa gli colpì la spalla, leggermente.
"Ti ho fatto una domanda"
"Ahi mi hai fatto male Kyoya"
Disse Dino anche se piú che per il male lo aveva detto in modo sarcastico.
Con uno scatto gli fu addosso, spingendoli la testa contro la spalliera del divano gli strinse i capelli.
"Non immagini neanche quanto male possa farti"
Detto ciò, in un caldo sussurro in un suo orecchio, gli tirò la testa verso la sua percorrendo il filo delle sue labbra con la lingua
"Perché hai iniziato tutto ciò?"
Arrossendo gli prese la mano che aveva morso sfiorandone la cicatrice con le labbra.
Era solo un'illusione che avesse ricambiato ciò che provava?
Kyoya si alzò dalle gambe del ragazzo 
"Wakatà..."
Sussurrò tornando al proprio posto.
Come sospettava, era un'impresa impossibile già da subito provare a far capire al capofamiglia ciò che provava.
Prese la tazza del sakè bevendola a sguardo basso.
Avrebbe dovuto scusarsi?
"Scusami" e mormorato ciò si alzò sparendo nelle stanze, seguito dall'oscurità.
Dino non capí subito il perché si scusasse, ma gli ci vollero pochi secondi per capire a cosa si riferisse, allora si alzó e corse verso la direzione in cui era andato il moro.
Chiuse velocemente la porta della camera.
`mi arrendo` pensò con gli occhi che bruciavano ma incapaci di piangere.
Era così sbagliato che Kyoya Hibari si innamorasse di qualcuno?
Hibird gli volò sulle ginocchia chiamandolo.
"Hibari~ Hibari~ " e vedendo le lacrime al bordo degli  occhi si mise a cantare.
Dino non riuscì a vedere in che camera era entrato allora iniziò a cercare in tutte le camere finché non sentì in una Hibird che diceva il nome di Hibari e allora si diresse verso quella stanza.
Hibari intanto si riprese e si asciugò il viso, una volta uscito tirò un ceffone in faccia al biondo per poi azzannargli il collo lasciandogli il segno e tracce di sangue.
"Spezzami ancora il cuore e io spezzerò qualcosa di tuo e con interessi!"
Detto ciò lo tirò in camera.
"Te lo prometto" 
Rispose Dino facendosi trascinare dentro la camera.
Richiuse la porta.
"Ora ascoltami bene erbivoro"
Lo spinse sul letto.
"Ti dirò una cosa e stai bene attento perché non ho intenzione di ripetertela"
Gli salì sopra.
"Koishiteru"
 Lo baciò.
Dino non se lo fece ripetere due volte e ricambiò il bacio, si staccarono solo perché erano rimasti senza fiato.
"Quindi..." ansimando e rosso in volto cercò di prendere fiato.
"Vorresti fare coppia con me?"
Gli porse sorridendo la mano.
"Certo" 
Rispose con un sorriso che Hibari non gli aveva mai visto. Poi le loro labbra si riunirono.
Gemette.
"Dino"
Incrociò le dita alle sue spingendosi.
"Ti amo" sussurrò nel suo orecchio per poi baciarlo.
"Anch'io, non sai quanto"
Gli rispose. Dino poteva ritenersi veramente felice.
Le mani gli tolsero la giacca mentre le labbra si fondevano insieme.
"Allora fammi tuo"
Sussurrò mordendo piano il labbro.
Dino si fece trasportare dal momento e fece togliere la maglietta a Hibari e viceversa cosí che rimasero entrambi senza.
"Sei troppo vestito"
Leccando il collo gli mise una mano sul cavallo.
"Permetti?"
"H..Hm"
Annuì Dino avvampando.
Hibari allora spense la luce.
Si alzò nella stanza, allora, una dolce rapsodia di gemiti e baci che trascinò i due amanti alla mattina seguente.

********

I giorni susseguirono uno dopo l'altro e ogni giorno la routine era la stessa con una piccola e significante differenza, cioè ciò che legava Dino e Hibari.
 
 
 
 
 
Note dell’autrice:
Ciassou :D
Ecco a voi l’ultimo capitolo di questa fic *^*
Spero vi sia piaciuta e spero vogliate lasciarci un commento :D
Un ringraziamento speciale va a AkiChan che ha recensito tutti e due i precedenti capitoli e a Anpan che l’ha messa tra le ricordate e seguite e ha recensito il primo capitolo :D
Grazie di cuore per le recensioni, ci hanno fatto piacere ^^
Ciaossu :D