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Autore: Giulls    02/09/2008    6 recensioni
e se teresa, in vacanza, si innamorasse di un ragazzo che non ha mai visto ma che scopre abitare vicino a lei? // originariamente era una one shot, ma poi mi è venuta l'ispirazione per un continuo. spero vi piaccia!! aggiornerò il prima possibile .....vecchio titolo: un amore in aeroporto
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! So benissimo di essere partita con una one shot ma, per la gioia di Teresa, ho deciso di fare un altro capitolo. Sono contenta che la storia vi sia piaciuta e spero che vi piaccia anche questo capitolo.
memi16: tesoro! Piaciuto il continuo?? ^_^ me te ve tanto tanto tanto be XD
Bryluen: Grazie 1000, sono contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo ^_^ Beh, la storia non è proprio così, ma fidati che ci va molto vicino! Della serie “ caratterialmente i miei ragazzoni sono così!! ^_^ “ baci
MemiDark_Cullen: wao!!! Che bello!!! Allora funziona farsi pubblicità! XD cognatina sono contenta che ti sia piaciuta!! ^_^  e ora ti farò leggere anche il continuo!! Muhahahahaha! P.S. Emmett la prossima volta se combina il casino di oggi lo uccido!! XD

TUTTO ACCADDE IN AEROPORTO…L’ANNO SEGUENTE
22 dicembre 2008
Mi sveglio presto questa mattina; non avevo voglia di dormire. È da almeno un’ora e mezza che mi rigiro nel letto; ora sono stanca di non far niente! Mi alzo dal mio letto morbido, comodo e soprattutto caldo, mi vesto, m’infilo dentro il mio piumino verde e, dopo aver infilato le cuffie dell’i-pod nelle orecchie, esco di casa per andare a fare colazione al bar vicino a casa e successivamente mi dirigo verso la stazione degli autobus per arrivare a Cernusco e da lì prendere la metro per arrivare a Milano.
Esco dal portone e guardo fuori: l’asfalto è coperto dalla neve: adoro l’inverno per diversi motivi: dormire sotto coperte pesanti, adoro la neve e soprattutto bere la cioccolata in tazza! Entro dentro e mi tolgo il cappuccio; mi siedo davanti al bancone e ordino un cappuccino e una brioches alla crema. Pago i miei 2 euro e trenta e mi dirigo alla stazione degli autobus. Riaccendo l’i-pod e mi ritrovo ad ascoltare “ Apology “ degli Alesana. Sorrido perché mi viene da pensare al mio primo ed unico incontro con Enrico all’aeroporto.
Tornata a Milano dalla Sicilia la prima cosa che ho fatto è stata girarla in lungo e in largo per vederlo di nuovo; ma con scarsi risultati. Non lo vidi più. Demoralizzata mi diressi verso il mio pullman. Sfortunatamente non notai il gradino e finì letteralmente addosso ad un ragazzo. Cademmo per terra ed io sopra di lui. Sentii una risata e mi sentii dire:
“ Hey eccoti di nuovo! È bello rivederti piccola! Solo una cosa…è un po’ freddo l’asfalto…ti va se ci alziamo? “
Oddio no…non è possibile…non può essere lui…allora non me lo sono immaginata quest’estate! Enrico esiste veramente!!!!
“ Hey Terry hai sentito? “
“ Cosa? Ah sì, scusa… ”
Mi alzo e gli afferro la mano aiutandolo ad alzarsi. Appena lo tocco sento un brivido, come la prima volta. Imbarazzata la tolsi subito.
“ Vai a Milano? “
“ Sì, vado a comprare un regalo per i miei amici. Tu? “
“ Io pure…ti va se andiamo a fare gli ultimi acquisti assieme? “
Alt! Fermi un attimo! O mio dio l’ho detto davvero? Io Teresa che ho avuto il coraggio di invitare Enrico a fare compere con me?? Oddio!! Non mi riconosco…è un sogno! Sicuramente!
“ Ma sì dai! Perché no? Potremmo scegliere i nostri regali insieme! Si sa, due teste sono meglio di una! “ e mi sorride…mi sciolsi vedendo quello sguardo.
Poco dopo arrivò la metro. Eravamo entrambi imbarazzati e non parlammo per tutto il tragitto. Una volta arrivati a Milano, ci dirigemmo verso il centro in cerca dei negozi. In poche ore riuscii a trovare i regali per tutti i miei amici e dei vestiti da mettere la sera stessa per una festa per Natale a casa della mia migliore amica Lulu. Dal momento che in molti partono per le vacanze di Natale, abbiamo deciso di anticipare la festa al 22 dicembre anziché farla il 23 dicembre.
Alle quattro e mezza tornammo indietro perché entrambi dovevamo uscire alla sera. Arrivati davanti alla stazione degli autobus ci salutammo nuovamente. Questa volta però si limitò a darmi un bacio sulla guancia. Ero felice, ma allo stesso tempo triste…perché non mi aveva baciato come la prima volta? E se fosse fidanzato?
“ Buon Natale Teresa e divertiti stasera “
“ Grazie. Ricambio “ e, incapace di dire altro e con le lacrime agli occhi, me ne tornai a casa.
Arrivata, la prima cosa che ho fatto è stato connettermi ad msn e a parlare con Giulia; tentò di rassicurarmi, ma invano…così decisi di prepararmi subito e di andare a casa della Lulu per aiutarla con tutti i preparativi e per sfogarmi un pochino.
La Lulu riuscì a calmarmi un pochino…ero comunque triste.
Chissà quando e SE lo incontrerò ancora… “ mi ripetevo continuamente.
Gli invitati arrivarono alle otto e mezza e le pizze alle nove. Eravamo in quindici…o meglio: quattordici; mancava un ragazzo all’appello, un nuovo amico della Lulu e del suo ragazzo Marco.
Alle nove, poco prima dell’arrivo delle pizze, suonano alla porta. L’ultimo ragazzo era arrivato. La Lulu mi portò subito da lui, nonostante sapesse che quella sera non ero nello spirito di fare nuovi incontri.
“ Dai Terry! Non fare la lagna! È un ragazzo simpaticissimo, ti piacerà! Fidati di me! “
Ci avvicinammo verso di lui. Rimasi impietrita:
“ Teresa Enrico, Enrico Teresa “
“ Ciao di nuovo Terry! Come va? “ e mi sorride.
Oddio! Non riuscivo più a parlare. La Lulu mi guardò strano…poi capì tutto. Riuscii solamente a dire “ Ciao Enrico! Tutto bene grazie! Come oggi! “ e poi mi trascinò via.
“ Non dirmi che il tuo Enrico è quest’Enrico!!! “
“ Ehm…sì è proprio lui… “
“ Oddio Terry!!! Che notizia meravigliosa! È un ragazzo dolcissimo!  Sareste perfetti insieme!“
“ Dici? E allora perché oggi si è comportato diversamente dalla prima volta? Io non mi sono comportata diversamente! Timida ero prima e timida sono stata oggi! “
“ Pronto?? Forse è proprio per quello che lui si è “comportato diversamente” come dici tu! “
Torno a cercare Enrico…magari se avessi parlato con lui avrebbe intuito qualcosa! La cosa difficile era: riuscire ad avere una conversazione con lui senza arrossire!
Lo vedo dall’altra parte della sala che ride…mamma mia se è bello! Ok Terry! Un po’ di ritegno! Mi avvicino maggiormente e vedo che sta parlando con…

No! No no no no no!!! Per favore ditemi che è uno scherzo!!! Per favoree!! Ditemi che non sta parlando con quella troia! Tutte ma non Pia! Quella…quella…
Torno indietro e, dopo aver preso per un braccio la Lulu, la trascino in cucina.
“ Lulu, che diavolo ci fa la Pia qui? “
Lulu sbianca. “ Cosa hai detto? Io mica l’ho invitata! “
Detto questo entrambe ci affacciamo alla porta e notiamo che Pia continua a provarci sfacciatamente con Enrico, facendogli anche gli occhi da cerbiatta…
Vediamo che Luca, il mio migliore amico, si dirige verso di noi sorridente: “ Lulu! Questa festa è favolosa! La migliore che tu abbia mai organizzato! “
“ Grazie Luca…senti ma…sai che diavolo ci fa Pia qui? Io non l’ho invitata… ”
“ È arrivata poco fa con Manuel… credo l’abbia invitata lui a sto punto…
Passano altri venti minuti, nei quali ero impegnata a fulminare con lo sguardo Pia e chiunque mi si avvicinasse. Pochi minuti prima delle dieci, Manuel propose di fare il gioco della bottiglia. Intanto, per non giocare, ero scappata in bagno, dove restai per alcuni minuti. Mi guardavo allo specchio. La scena che avevo visto prima mi faceva stare male; si vedeva bene.
Tornata in sala non ressi più; era troppo da vedere: Pia stava baciando appassionatamente Enrico e sembrava che non fosse così tanto dispiaciuto, dal momento che stava rispondendo con lo stesso trasporto.
Lulu alzò immediatamente lo sguardo e mi vide piangere. Non ce la feci a guardare ancora; così, senza salutare nessuno, me ne andai dalla festa.
Uscita da casa di Lulu mi diressi a piedi verso casa mia; fortunatamente non era molto lontana. Piangevo come non ho mai fatto in tutta la mia vita. “ Non è giusto cazzo! Finalmente ho trovato qualcuno che fosse dolce e che mi piacesse e ora è impegnato con Pia a sbaciucchiarsi al gioco della bottiglia! La odio e odio lui! Prima mi illude baciandomi, accarezzandomi la guancia e sorridendomi e poi mi snobba per quella? ma chi si crede di essere lui per farmi questo? Per poter giocare così con me?
Era questo che pensavo continuamente; ero talmente assorta nei miei pensieri che, solo dopo aver camminato per cinque minuti, mi ricordai di aver lasciato il piumino alla festa. Me lo sarei fatta dare dalla Lulu domani. Ora non avevo voglia di tornare indietro, nonostante stessi congelando.
Camminai ancora per qualche minuto, quando mi sentii afferrare il braccio. “ O mio dio! - pensai - e adesso? Ti prego, non dirmi che è qualche male intenzionato!
“ Finalmente ti ho trovata! Ti ho cercata dappertutto! “
Mi voltai stupita. Due occhi marroni mi fissavano tristemente.
“ Cosa ci fai qui? Non dovresti essere alla festa dalla Pia? “ risposi acida.
Mi guardò stupito e allo stesso tempo adirato: “ E tu perché sei scappata via eh? E poi scusa…sei gelosa di me e Pia? Mettiamo in chiaro le cose: tra noi due non c’è stato niente, solo un bacio, anche se lei che c’ha provato spudoratamente con me. E comunque non dovrei neanche rendertene conto, dal momento che tu sei già fidanzata no? “ e disse la fidanzata con disprezzo.
“ Ma sei stupido per caso? Primo: non so chi cavolo ti abbia detto che sono fidanzata, ma sono tutte cazzate, secondo: se anche fossi fidanzata perché oggi ti avrei invitato a fare spese con me? Perché mi sarei messa a piangere e perché sarei scappata via dimenticandomi il piumino e congelando per strada? “
“ Non sei fidanzata con quel ragazzo con cui sei stata tutta la sera insieme alla Lulu? Pia mi aveva detto che era il tuo ragazzo… “
“ E certo! E tu le vai anche a credere?? Mi dispiace, ma lui è solo il mio migliore amico. Non sono fidanzata, anche perché mi sono innamorata di un’idiota che stasera si è tranquillamente sbaciucchiato con una ragazza che in questo momento non posso soffrire…ecco contento? Vuoi la verità? Mi piaci e anche tanto…mi sei piaciuto dalla prima volta che ci siamo visti all’aeroporto. Non so cosa tu abbia pensato, ma io ero semplicemente timida ed è per quello che non parlavo molto… “
Mollai uno strattone e mi liberai dalla sua presa. Corsi fino ad arrivare davanti a casa, sempre piangendo. Non mi accorsi neanche che Enrico mi era venuto dietro finché non mi si parò davanti, impedendomi di aprire il portone di casa.
“ Enrico che vuoi ancora? Ti scongiuro, vattene! “
Per tutta risposta Enrico mi avvicinò a sé e mi abbracciò. Io continuavo a piangere mentre tremavo per il freddo. Enrico se ne accorse e si sfilò il suo piumino per farmelo indossare. Nonostante fossi davanti casa lo infilai lo stesso…potrò sembrare egoista, ma stavo congelando!
Detto ciò mi si avvicinò nuovamente e mi baciò una guancia, dove in quel momento stava scendendo indisturbata una lacrima. Continuò a baciarmi le guance, il naso, le palpebre e gli angoli degli occhi, dove finalmente le lacrime avevano smesso di scendere. Poi arrivò alla mia bocca e ci baciammo. Fu un bacio passionale ma allo stesso tempo dolce. Dopo diversi minuti si staccò da me e guardammo entrambi in alto. Stava iniziando a nevicare.
Mi guardò: “ Non so se tu mi ricambi già o meno, ma so che io ti amo. Anche se non ricambi adesso non è un problema perché… “
Non lo feci continuare perché posai un dito sulle sue labbra.
“ Anche io ti amo Enrico “
E continuammo a baciarci sotto i fiocchi di neve. Quello fu il mio primo Natale dove ricevetti il regalo più bello che avessi potuto immaginare: un ragazzo che mi amava.


Me lo lasciate un commentino? XD accetto ogni tipo di critica, purché costruttiva! Bacioni Giulia

   
 
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