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Autore: martyki    02/09/2008    5 recensioni
Susan torna come ben sappiamo insieme ai fratelli Penvensie a Narnia dove l'attende una nuova avventura al fianco di qualcuno di speciale... ma alla fine rimarrà a Narnia?
Molto simile al film ma con dettagli un po' diversi e scene un po' più romantiche...se siete curiosi leggete!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di "Susan"'
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1chap

Ritorno a Narnia

 

<< Dai Susan svegliati! Dobbiamo andare a scuola!>> la piccola Lucy continua a scuotermi. Non mi muovo da dove mi trovo. Decide di levarmi le lenzuola.
<< Ok, va bene… ho capito! Ora mi alzo!>>
Mi avvicino al bagno e mi ci chiudo. Mi lavo la faccia e la guardo, che faccia da zingara ho: nell’ultimo anno i capelli si sono fatti più lunghi e per qualche strana ragione da lisci spaghetto e di un marrone talmente scuro da sembrare nero, a mossi sulle punte e sempre sulle punte tendenti al biondo.
Faccio la mia solita doccia calda dell’ultimo minuto e infilando in bocca un pezzo di pane, prendo la mia cartella e insieme a Lucy mi dirigo verso la stazione della metropolitana vicino casa.
<< Io mi fermo a leggere il giornale un attimo, va bene? Ti raggiungo subito>> mi fermo dall’edicolante. È una routin ormai quella di fermarmi in quel posto prima della scuola.
<< Scusa?>>
Guardo con la coda dell’occhio, chi è l’interlocutore, poi torno a guardare fisso il giornale.
<< Io sono di Stand Hous… la scuola che ti è di fronte…>> la mia risposta è un segno affermativo con la testa; cerco di mostrarmi ancora più interessata alla pagina che ho di fronte anche se in realtà sto leggendo e rileggendo solo la prima riga.
<< Ti guardo.. stai sempre sola… per conto tuo…>>
<< Forse perché preferisco stare sola… che ne dici?>>
Mi guarda per un secondo sorpreso da quella risposta. Ma non sembra scomporsi più di tanto.
<< Come ti chiami?>> questa volta mi lo guardo, giusto per vedere che faccia ha: alto quasi quanto me, i capelli tagliati perfettamente all’inglese, tanti brufoli in faccia, cicciottello e un paio di occhiali tondi da sembrare fondi di bottiglia.
<< Filly…>>
<< SUSAN! SUSAN VIENI!>> un classico! Ogni volta che invento un nome per placare un ragazzo che mi si avvicina, la mia cara sorellina, viene affannata chiamandomi con il mio vero nome. Mi volto subito verso di lei. È paonazza.
<< Devi venire subito!>> mi prende per mano e mi porta con se dentro la stazione della metropolitana. Sento schiamazzi. “Ti prego, dimmi che non è come al solito…” ed invece è proprio, esattamente come ogni mattina; Edmund e Peter che si picchiano con quelli della loro età. Peter mi guarda per un secondo  quando il bullo, più grosso di lui lo volta verso di me, e come al solito il mio sguardo è tra lo scocciato, il dispiaciuto e il deluso. Per fortuna delle guardie fermarono la ressa.
Lo spazio è subito sgombrato fortunatamente, e finiscono le stupide grida << PICCHIA!PICCHIA!>> e vado a sedermi sulla panchina.
Lucy mi segue; il suo sguardo è come al solito pieno di preoccupazione e rassegnazione.
<< Perché l’hai picchiato?>> chiede al nostro caro fratello maggiore.
<< Perché mi ha spinto>> risponde lui duro, si volta verso di me. Il mio volto assume la solita espressione scocciata e lo fisso.
<< Solo per questo Pet?>>
<< Perché, dopo avermi spinto, pretendeva delle scuse!>> continua rabbioso. Sospiro; ecco, siamo alle solite.
<< Non potevi ignorarlo una volta tanto?>>
<< No! Perché non mi va di essere trattato da bambino!>>
<< Noi, siamo bambini…>> puntualizza Ed guardandolo storto. Peter lo fulmina, poi con tono più leggero, parla nuovamente:
<< Siamo stati adulti… ed è passato un anno… quanto ci farà aspettare ancora?>> lo guardo. Lo capisco, meglio di quanto crede, e anche io vorrei tanto che si facesse vivo. Perché il grande Aslan ancora non si è fatto sentire?
<< La nostra vita è qui ormai>> dico cercando di auto convincermi che questa sia la cosa giusta da dire, e ormai lo sembro davvero credo… per loro sicuramente è così << perché dovemmo sperare che qualcosa cambi?>>
Mi volto. Il ragazzo dell’edicola.
<< oh, no…>> mi volto verso i miei fratelli << ragazzi, fate finta di parlare con me!>>
<< Noi, stiamo parlando con te!>> puntualizza nuovamente Edmund. Alzo gli occhi al cielo. Subito dopo Lucy, strilla saltando dalla sedia riportandomi immediatamente alla realtà. La guardo per un secondo, poi anche io sento pungermi sul sedere e mi alzo.
<< Ahi! Chi è stato? Ma cosa succede…>> si alza un vento fortissimo. Il treno ci passa davanti, come fosse trasparente. Ci prendiamo tutti e quattro per mano. Al di là del treno c’è qualcosa. Chiudo gl’occhi pregando che una volta aperti vedano un panorama che sogno ormai tutte le notti… il vento si placa di colpo e finalmente riapro gli occhi. Siamo di nuovo a Narnia. Guardo la mia dolce sorellina: non mi accorgo che le sorrido come lei sta facendo e insieme iniziamo a correre come non mai. Voglio sentire l’acqua di Narnia, voglio respirare quell’aria che da più di un anno mi manca da morire.
Ci seguono anche Ed e Pet e con loro iniziamo a giocare e schizzarci come dei bambinetti di due anni.
Mi viene da piangere dalla gioia, ma mi bagno la faccia per non dar a vedere questa mia grande gioia.
<< Dove credete che ci troviamo?>> chiede Edmund guardando il paesaggio intorno a noi.
<< Secondo te?>> risponde Peter, come se la domanda sia scontata.
<< Non ricordavo ci fossero rovine a Narnia…>> mormora il piccolo di casa Pevensie. Lo guardo un attimo, poi guardo anche io il paesaggio che ci circonda e mi viene un piccolo capogiro… = I piedi scalzi sulla sabbia tiepida, i capelli mossi dalla brezza leggera del vento davanti al viso.

Resto a guardare il tramonto con dietro me una Narnia che non conosco = …
Riguardo il paesaggio. È la stessa Narnia del sogno… io quella Narnia in un certo senso la conosco… ma non è quella in cui ho vissuto: cos’è successo alla nostra vecchia Narnia? Alla mia Narnia?
Lucy esce dall’acqua e si avvia immediatamente verso quei resti della nostra dolce terra.
Io e Peter ci scambiamo uno sguardo e la seguiamo.

 

Mi affaccio, da quello che doveva essere un balcone e la vista mi lascia senza fiato, proprio come quando guardavo dal balcone della mia stanza da regina. Il vento era leggero ma muoveva i miei capelli come se li volesse accarezzare.
Mi allontano da quel luogo e mi dirigo verso la mia sorellina, anch’ella affacciata ad un balcone.
<< Chi pensi vivesse qui?>>
Mi avvicino a lei, ma calpesto, qualcosa: è un cavallo degli scacchi. Mi è familiare, ricordo che uno dei ragazzi aveva un tempo dei pezzi così per giocare a scacchi.
<< Io credo… noi…>> sussurro in risposta fissandola, perplessa.
<< Ehi! Quello è mio!>> Ed mi strappa il cavallo dalle mani e lo rigira nelle mani.
<< Tuoi? E dove li hai presi?>>
<< Peter non credo che a
Finchley avevo degli scacchi d’oro, che ne dici?>>
Lucy ad un certo punto sfreccia lontana da noi, e io la seguo e con me gli altri due.
<< Immaginate delle mura…>> ci dice la piccola e inizia ad allinearci tutti in corrispondenza di massi distrutti << e lì in fondo una lunga scala…>> anche lei si allinea al sasso. La stanza si ricompone e mi vengono le lacrime al solo pensiero di cos’era un tempo quella stanza e di cos’era un tempo quel luogo adesso più che mai carico di ruderi. Non voglio pronunciarlo agli altri, perché penso che le lacrime uscirebbero fuori e non ho voglio che qualcuno possa vedere come mi sento veramente, anche se quel qualcuno sono i miei fratelli.
Ma ci pensa Peter a dire quello che penso sia il pensiero di tutti, con il tono più addolorato che mai gli ho sentito uscire dalla bocca:
<< Care Paravell…>>

 

<< Catapulte…>>
<< Che hai detto Ed?>> chiede Peter guardando nostro fratello.
<< Sono state delle catapulte… non è stato il tempo ha causare la distrutta del nostro castello…>>
Vedo lo sguardo di Peter vagare fin quando, credo, vede quello che stava cercando. Chiama Ed in suo soccorso per spostare un pesante masso. Rimango ferma a guardare quest’operazione, un po’ curiosa ad essere sincera e finalmente il masso si sposta e una porta si presenta di fronte a noi.
Peter apre la porta in modo poco ortodosso(sfondandola praticamnte), poi inizia a strappare un pezzo della camicia e a prendere un legno. Avvolge la camicia attorno al legno, si volge verso Edmund:
<< Hai un fiammifero o qualcosa del genere?>>
In risposta lui scuote la testa in segno di no, ma armeggia con la cartella di scuola, che gli era rimasta in mano al momento del cambio di mondo, e ne estrae una torcia; sorride furbastro e complice.
<< Potevi aspettare un altro po’ prima di dirimi che avevi questa!>> esclama il maggiore di noi prendendo la torcia e facendo strada per la misteriosa stanza.
Ci sono delle incisioni strane sopra e sembra raffigurino noi. Non riesco ancora capire dove mi trovo, anche se mi sembra stranamente familiare. Lucy inizia a correre in fondo alle scale e dalla luce che fa Peter, la vedo aprire un cancello. Il più grande la segue e grida:
<< C’è ancora tutto!>>
Entro anche io: era la stanza dove tenevamo i vestiti più importanti e i gioielli… come una camera cassaforte. Tutti ci dirigiamo ognuno al proprio baule. Apro il mio e mi commuovo; c’è proprio tutto… i miei vestiti da ballo, le mie scarpe, i miei vestiti da combattimento in caso di massima necessità, la mia collana a forma di croce, il mio sottilissimo anello da regina forgiatomi dagli abitanti di Narnia appena incoronata, la mia corona…
Mi volto verso Peter e lo vedo aprire il suo con sguardo serio. Eccolo il caro vecchio re Peter, grande capo di Narnia; tira fuori la sua spada e la sfoggia proprio come un tempo. Non si può proprio negare che il mio caro fratellone è davvero regale.
Cerco anche io i miei oggetti da battaglia e trovo immediatamente il mio arco le mie frecce e…
<< Ragazzi, non trovo il mio corno…>> dico rovistando ancora nel mio baule.
<< Cosa?>>
<< Non trovo il corno>> ripeto smettendo di cercarlo << probabilmente mi sarà caduto da cavallo quando siamo tornati nel mondo nostro…>>

 

Ed ecco il primo chap! Spero vi sia piaciuto, lo so che l'inizio è praticamente preso, paro paro dal film (l'ho visto tre volte al cinema per accompagnare varie persone, ma non mi è affatto dispiaciuto!:D), ma già qualcosa cambierà rispetto ad esso nel secondo!

Un grazie a tutti quelli che hanno letto la mia storia ed in particolare a coloro che hanno commentato: Miss_Juls_giu e bulmettina sono contenta di essere già tra i vostri preferiti... è un onore! Grazie! Spero di non avervi deluso con questo capitolo! fefy88 Grazie, grazie! Un besito anche a te!;)

Alla prossima! la vostra Marty!


 

 

   
 
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