18/07/2014
5 recensioniAngolo dell'autrice : Finalmente sono riuscita ad aggiornare! Mi scuso per il ritardo ma non trovavo mai un momento libero. Beh, siamo arrivati all'ultimo capitolo e spero di non deludervi. In questo capitolo finalmente comparirà la scena che ha dato vita a questa fanfiction, ma solo i veri fan di The O.C. credo la riconosceranno. Come sempre mi farebbe davvero piacere leggere le vostre opinioni.
A fine capitolo ci sarà un altro angolo dell'autrice. Sprecate cinque secondi del vostro tempo a leggerlo.
Buona lettura.
A fine capitolo ci sarà un altro angolo dell'autrice. Sprecate cinque secondi del vostro tempo a leggerlo.
Buona lettura.
CAPITOLO 6 - I have already start to love you
Era passato qualche giorno da quando Stiles aveva visto finalmente i suoi sogni diventare realtà. Poter stringere Lydia tra le sue braccia, baciarla, ogni volta che ne aveva voglia, aveva dell’incredibile. Sarebbe stato tutto perfetto se non fosse stato per un alone di tristezza che aleggiava sempre intorno alla ragazza. Stiles inizialmente aveva creduto c’entrasse Allison, così erano tornati a farle visita. Eppure le cose non erano cambiate. Ne aveva parlato con Scott, il quale gli aveva consigliato di parlarle, ma Stiles era noto per essere un fan dell’evitare i problemi e aspettare che questi si risolvessero da soli. Ma forse il vero motivo stava nel fatto che aveva paura che Lydia si fosse resa conto di non voler stare con lui e che non avesse il coraggio di dirglielo. Per questo continuava a non dirle niente. Aveva paura che l’incantesimo si sarebbe spezzato e se questo proprio doveva succedere, allora avrebbe aspettato, pazientemente, aspettando che l’ansia, la paura, lo divorassero dall’interno, ma avrebbe aspettato, senza muovere un dito.
Stiles le arrivò alle spalle mentre Lydia parlava con Kira. Le circondò la vita con le sue braccia e la baciò su una guancia.
“Ehi” la salutò. Lydia si voltò nella sua direzione leggermente presa alla sprovvista.
“Ciao” lo salutò a sua volta. Sul suo volto c’era un sorriso, ma Stiles sapeva che non era uno di quelli veri. I sorrisi di Lydia Martin si riconoscevano, i sorrisi di Lydia Martin lasciavano il segno.
“Io scappo ad economia. Il coach mi uccide se arrivo di nuovo in ritardo. Ci vediamo dopo, ok?” Lydia annuì. Stiles si sporse verso di lei e le lasciò un veloce bacio sulle labbra, prima di sparire insieme a Scott. Quando Lydia si voltò nella direzione dell’amica non poté fare a meno di notare il suo sguardo dubbioso.
“Che c’è sta volta?” le chiese spazientita.
“Sei strana…” constatò Kira. Lydia alzò le spalle, poi si sistemò il lucidalabbra utilizzando lo specchio che aveva attaccato all’interno dell’anta dell’armadietto. Sorrise a Kira e dopo aver preso i suoi libri la lasciò ancora una volta da sola nei corridoi.
La lezione di economia era finita e Stiles si trovava al suo armadietto quando sentì qualcuno arrivargli alle spalle. Era Malia. Non avevano più parlato gran che da quel giorno e fu sorpreso di vederla li.
“Allora, finalmente tu e Lydia state insieme, eh?” Stiles era sorpreso nel constatare con quanta naturalezza riuscisse a parlarne.
“Beh, si…finalmente.” A Malia non sfuggì quel sorriso amaro che si era dipinto sul volto dell’umano.
“Problemi con la rossa dei tuoi sogni?” non sapeva neanche lei perché si stesse interessando. In fondo che le importava? Eppure non era riuscita a fare a meno di chiedere.
“No, no tutto bene…” iniziò Stiles, ma mentire non gli riusciva. Soprattutto non con Malia. “In realtà, credo ci sia qualcosa che la turbi…”
“Hai provato a chiederglielo?”
“Ma perché tutti continuate a dirmi che devo chiederglielo? Non voglio chiederglielo!” Malia inarcò un sopracciglio mentre lo guardava divertita.
“Beh, allora non credo che lo saprai mai…” la ragazza lo salutò per raggiungere la sua prossima lezione, mentre Stiles litigava con se stesso per decidere che cosa fare.
Anche Lydia era in conflitto con se stessa. Si odiava per come si stava comportando con Stiles, però c’era qualcosa che la frenava. Qualcosa che le impediva di essere felice e di godersi la sua relazione. E il fatto che stesse andando a parlare con Malia dimostrava quanto fosse confusa in quei giorni. La trovò all’esterno della scuola, seduta su degli scalini intenta a leggere un libro. Lydia sapeva che Malia aveva percepito la sua presenza ancora prima che le si sedesse accanto, eppure questa non accennava a staccare gli occhi dal libro.
“Volevo solo dirti che io e Stiles non abbiamo progettato di metterci insieme.” Esordì la banshee. “E se ti fa stare meglio, non credo durerà a lungo.” Adesso era finalmente riuscita a catturare l’attenzione di Malia. Questa infatti alzò gli occhi, puntandoli su Lydia giusto il tempo di dire “Si, mi fa stare meglio.” Ma in realtà non lo pensava sul serio. In fondo era stata lei a spingere Stiles a stare con Lydia, quindi ora non avrebbe avuto senso augurarsi che le cose tra di loro non funzionassero. Malia era già abbastanza sorpresa che Lydia le avesse rivolto parola, e di certo non si aspettava che avrebbe continuato a parlarle.
“È che io non riesco a fare come una di quelle coppiette sdolcinate che si tengono per mano per il corridoio tra una lezione e l’altra per dimostrare a tutti che stanno insieme.” Malia la guardò interrogativamente. Davvero Lydia si stava confidando con lei?
“Ma non mi dire…” le rispose ironicamente. Lo sguardo di Lydia si fece confuso. “Non ci crederei nemmeno se non sentissi chiaramente che stai mentendo.”
“Perché dovrei ment…” Malia la interruppe.
“Qual è il vero motivo? Stiles l’ha capito che c’è qualcosa che non va…” Lydia cercò di domare la gelosia che si era impossessata di lei nel momento in cui aveva capito che Stiles, il suo Stiles si era confidato con lei. Però Malia aveva ragione. Non era quello il vero motivo.
“Non riesco a capire cosa ci trovi in me.” Malia non poteva crederci. Lydia Martin che aveva problemi di fiducia con se stessa? “Un giorno mi mollerà perché prima o poi tutti si stancano di me e non credo che riuscirei a sopportarlo.”
“Che cosa cambia dalle altre volte? Hai avuto altri fidanzati, no?”
“Non così…” e solo dopo averlo detto Lydia si ricordò di quando avesse detto quelle stesse parole ad Allison tempo fa. Malia osservò Lydia, l’espressione improvvisamente seria, ed ebbe la sensazione che si fosse appena resa conto di qualcosa.
“Lydia?” la richiamò. Questa sembrò ridestarsi.
“Uhm? Oh…scusa. Stavo pensando. Credo di aver capito. Ho paura. Ho paura di perdere Stiles e…”
“Lydia…” Malia la interruppe nuovamente. “Dovresti dirlo a lui, non a me…”
Stiles non aveva più incontrato Lydia per il resto della giornata. Le aveva mandato il più elevato numero di messaggi che avesse mai scritto in vita sua e l’aveva chiamata forse una ventina di volte, ma di Lydia nemmeno l’ombra. Pensò che forse era tornata a casa, ma allora perché non gliel’aveva detto? In compenso però aveva ricevuto un sms da parte di Malia che diceva : “Non sei l’unico vigliacco.”
“E questo che vorrebbe dire?” era stata la sua risposta.
“Anche Lydia ha paura.”
“Di cosa?” non riusciva proprio a capire. E poi che ne sapeva Malia?
“Quando ottieni una cosa che vuoi, subentra la paura di perderla.”
“Quindi?”
“Quindi ha paura di perderti, Stiles!”
Quell’ultima frase l’aveva colpito. Perché diamine Lydia doveva aver paura di perderlo? Lui non andava da nessuna parte. E Lydia avrebbe dovuto saperlo bene. L’umano era tentato di correre a casa di Lydia, ma prima aveva bisogno di passare a casa sua. Quando si fermò con l’auto nel suo vialetto però, si rese conto di aver fatto bene. Seduta su un gradino davanti la porta di casa Stilinski, c’era Lydia.
“Lydia! Mi hai fatto prendere un colpo! Non hai visto tutti i messaggi e le chiamate?” Lydia scosse la testa mentre si alzava in piedi.
“Avevo spento il cellulare.” Ma a Stiles già non importava più. Gli era bastato vederla li, sana e salva, per tranquillizzarsi.
“Ti devo dire una cosa.” Stiles annuì mentre sentiva la paura impossessarsi di se. Quello che aveva temuto stava per succedere. Tuttavia riuscì ad aprire la porta di casa, nonostante le mani tremanti e lasciò che Lydia lo seguisse in camera sua.
Una volta dentro aspettò che fosse lei a parlare. Lydia continuava a camminare avanti e indietro torturandosi le mani come se stesse cercando le parole giuste. Stiles aspettava impaziente accanto a lei. Pensò che fosse come osservare la versione femminile di se stesso, ovviamente più bella e più aggraziata, di quando era in preda a uno dei suoi attacchi di iperattività mischiata a nervosismo. Poi finalmente Lydia ruppe quel silenzio insopportabile.
“So che sono stata strana in questi giorni.”
“Davvero? Non me ne sono accorto…” Lydia lo guardò male. “Ok, non è vero. L’ho notato.”
“E Allison non c’entrava niente, anche se in parte c’entra con quello che sto per dirti.” Lydia si fermò un secondo. Anche se aveva parlato poco aveva bisogno di riprendere fiato.
“Una volta parlando della sua relazione con Scott, mi confidò le sensazioni che provava. Mi disse che si sentiva come se non riuscisse a respirare finché non si trovava tra le sue braccia e in classe non riusciva a smettere di guardare l’orologio contando i minuti, perché sapeva che lui era li fuori ad aspettarla. Ma io non potevo capirla. Non allora…”
“Che…che cosa stai cercando di dirmi?” Stiles non era sicuro che sarebbe riuscito a resistere ancora per molto. Quel discorso lo stava facendo impazzire.
“Sto cercando di dirti che so che adesso riuscirei a capire cosa voleva dire Allison, se solo…” Lydia sospirò puntando gli occhi in quelli di Stiles. “Se solo mi lasciassi andare e mi permettessi di essere felice.”
“E perché non lo fai?”
“Perché ho paura!” Stiles ora iniziava a capire cosa avesse voluto dirgli Malia.
“Di cosa?”
“Se io mi lascio andare poi…quando tu ti stancherai di me io…”
“Ehi, ehi…” Stiles aveva di nuovo afferrato il suo viso. “Io non mi stancherò mai di te…”
“Come fai ad esserne sicuro?” Stiles sospirò divertito. Il fatto che Lydia potesse pensare una cosa del genere era assurdo.
“Lydia sono innamorato di te dalla terza elementare e ti ho aspettata per tutti questi anni. Pensi sul serio che potrei stancarmi di te?” Lydia non disse niente, rassicurata da quelle parole e dalla determinazione che leggeva negli occhi di Stiles. Era stata una stupida, ma adesso non sarebbe più scappata. Affondando le mani nei capelli castani di Stiles, lasciò che le loro labbra si incontrassero. Baciare Stiles era diverso dal baciare tutti gli altri ragazzi che le sue labbra avevano conosciuto. Come lo stesso Stiles le aveva detto una volta, quando lo baciava, quando si trovava tra le sue braccia, Lydia Martin sentiva di essere esattamente dove doveva essere.
“Stiles?” lo chiamò quando si furono staccati, con la testa poggiata contro il suo petto.
“Uhm?” le labbra di Stiles ora erano poggiate sulla sua nuca.
“L’altra volta non sono riuscita a dirtelo.” Lydia sorrise tra se e se, mentre ripensava alla domanda che Stiles le aveva fatto qualche giorno prima. “ Sono già riuscita ad amarti…” le labbra di Stiles si allargarono in un sorriso e pensò che in diciassette anni di vita, non avesse mai udito parole più belle.
Angolo dell'autrice (2) : I miei Stydia *___* Quanto vorrei che succedesse qualcosa del genere anche nella serie, non necessariamente come l'ho scritto io, ma vorrei davvero vederli insieme. By the way, in questo angolo dell'autrice voglio ringraziarvi. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno impiegato un po' del loro tempo a lasciarmi una recensione, tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite/ricordate e seguite, e ovviamente anche chi ha letto in silenzio. Grazie <3
Se avete voglia di leggere un'altra mia ff, dove c'è/ci sarà sempre la mia adorata Stydia, vi lascio il link : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1913664&i=1
E' da un po' che non l'aggiorno ma a breve riprenderò. Promesso.
Beh, sono sicura che dovevo dire altro ma ora non riesco a ricordare, quindi...Grazie ancora <3