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Autore: Tomocchi    19/07/2014    7 recensioni
Prendete un vampiro, il classico vampiro bello e tenebroso. Fatto?
Bene, ora lanciatelo via!
Niklas, vampiro per necessità, nerd a tempo pieno e con seri problemi d'immagine, è quanto di più lontano possa esserci dai vampiri scintillanti dei libri per ragazzine. Scontroso, musone e fissato con i giochi per pc.
Addizionate all'equazione Jackie, una bimbaminkia fan di Twilight, One Direction e testarda come un mulo.
Niklas vorrebbe conquistare la bella della classe e Jackie renderlo un "vero" vampiro.
Riusciranno nell'impresa?
"Niklas! Sei un vampiro! Dovresti essere un figo della madonna e invece guardati! Sei brutto, scusa se te lo dico, davvero brutto!"
"Ma a te cosa importa? Sarò libero di fare quello che voglio!"
"No! Cavoli, no! Non posso permettere che un vampiro con grandi potenzialità si butti via così!"
"Grandi potenzialità? Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Vattene da casa mia subito!"
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Another Way- Un altro modo di essere vampiro'
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ANOTHER WAY
UN ALTRO MODO DI ESSERE VAMPIRO

 

Capitolo 37
Test

 

 

 

Irlanda, Provincia di Dublino, venerdì pomeriggio.

“Era… tutto uno scherzo? Sul serio?”
Jackie non poteva credere alle proprie orecchie.
Non poteva, non voleva…
Ma a conti fatti era così.
Quei mascalzoni chiamati vampiri! Ah, non poteva credere che potessero esistere degli essere così infimi e burloni come quelli!
Dove era finita la serietà e la figaggine? Dov’era la compostezza e il rispetto altrui?
Avevano giocato proprio un brutto tiro a lei e Nik, davvero troppo crudele a parer suo.
Fissò a braccia incrociate il maestro, Stoyán, che la guardò di rimando dopo essersi stretto nelle spalle.
“Non ne ero a conoscenza, signorina O’Moore. Se lo avessi saputo, non avrei permesso così tanta sofferenza nei vostri confronti. Credetemi, era straziante vedere lei e il mio povero pupillo così distrutti…”
Sembrava dire il vero e Jackie volle credergli, perciò sospirò e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi.
“Quindi ora… Nik è bloccato in Austria?”
Aveva passato il Martedì sera in lacrime ad ascoltare i One Direction, Story of my life a tutto volume, chiusa nella propria stanza, la faccia affondata nel cuscino, con i propri peluche stretti al petto.
Non riusciva a credere di aver perso il suo ragazzo, l’unico ragazzo che era riuscito a farle battere così tanto il cuore…
Non capiva poi perché Stoyán l’avesse chiamata alla vecchia casa di Nik per parlare di una cosa importante, tre giorni dopo.
L’aveva fatta accomodare, con una tazza di tè in mano e un sorriso di circostanza, prima di iniziare il discorso.
Del fatto che il giorno prima era stato contattato da Jordan, che era stata solo una stupida punizione per Niklas.
Del fatto che potevano ancora stare insieme, in realtà, che quindi era tutto a posto.
Non riusciva a crederci.
Si era impegnata tanto per cercare di riprendersi dal colpo, per non soffrire troppo e di coltivare la speranza di rivederlo nei prossimi anni…
Che in quel momento si sentiva come in uno stato catatonico.
E rabbia: tanta, tanta e tanta rabbia.
Come si erano permessi? Come avevano potuto sfruttare in quel modo i loro sentimenti?
Strinse le mani in un pugno, dopo aver bevuto qualche sorso e posato la tazza al sicuro sul tavolino.
“Lui… quando potrò vederlo?”, aggiunse, mordendosi il labbro inferiore con forza.
Bramava il suo tocco, la sua presenza.
Anche la musichetta di qualche suo stupido gioco sarebbe andata bene.
Stoyán si lisciò il mento con la mano, prima di parlare.
“Dunque… è arrivato in Austria Mercoledì senza intoppi. Solo che quel viaggio lo ha… come dire… privato di tutti i suoi soldi. Quindi non so quando potrà tornare…”, confessò, esitante.
“Vedi, purtroppo…”
“Oh, ma posso chiamarlo! Certo mi costerà un occhio, ma non mi importa, voglio sentirlo!”, sbottò la ragazza, prendendo subito in mano il cellulare per inviare la chiamata.
L’uomo si passò una mano sulla faccia.
“Signorina O’Moore… Appena arrivato hanno rivelato a Niklas di questo scherzo e il mio piccino ha lanciato il cellulare dal terzo piano del motel dove alloggiava per la rabbia… Possiamo contattarlo solo attraverso Jordan, che chiama solo quando gli fa comodo…”, spiegò, paziente, mentre la brunetta guardava sconsolata l’apparecchio suonare libero senza alcuna risposta.
Che nervoso!
“E… ora?”, domandò, incerta.
Avrebbero dovuto attenderlo per procedere con qualsiasi cosa?
Stoyán parve recuperare un minimo di energia, palesando il suo entusiasmo con un sorriso smagliante.
“E ora si lavora!”

 

***

 

I suoi compagni più anziani gli avevano mandato una lettera con tutte le istruzioni precise.
Jackie O’Moore sarebbe stata trasformata in vampiro a tempo debito, dopo aver superato delle specifiche prove.
“La prima sarà… un test di intelligenza.”, disse Stoyán, prendendo un plico di fogli da una valigetta per poggiarli sul tavolo della cucina a cui era seduta la giovane irlandese, che sbuffò annoiata.
“Ci fanno già i test a scuola e ho pure l’esame dell’High Cert! Perché anche questo?”, si lagnò, incurvandosi appena per vedere la serie di frasi presenti sui fogli.
Povera cara… In effetti era da parecchio che non seguiva nuovi adepti, ma quel test era la prima volta che lo faceva.
Gli dispiaceva dirlo, ma era giusto essere chiari e onesti.
“Vede signorina, l’umanità peggiora di anno in anno e la piaga di quest’epoca siete proprio voi bimbaminkia. Una… directioner, giusto? Come lei, sembra presentare una cultura basata solo sulle vite di quei cinque ragazzini e pochi altri artisti indegni di essere chiamati tali, perciò devono verificare di non dare l’immortalità a una… le parole esatte penso fossero state pazza furiosa prepotente con fare da bulla, capisce quindi il timore di ritrovarsi sottomessi da una persona simile e costretti ad ascoltare quelle atrocità che escono dalla bocca dei suoi… ehm, idoli…”
La faccia di Jackie era un misto di stupore, indignazione, rabbia e tristezza.
Avrebbe anche potuto fargli tenerezza, se non fosse stata per quella penna biro impugnata come un’arma nelle piccole mani cicciottelle.
“Io potrei essere… cosa? I miei adorati Uno Dì… indegni di essere chiamati artisti?”
Iniziava ad avere paura.
Ora capiva il povero Niklas.
“S-signorina… andiamo, concentriamoci sul test…”
“NO, MAESTRO, IO VOGLIO CHE LEI MI CONFERMI CHE GLI ONE DIRECTION SONO I MIGLIORI DEL MONDO.”
“S-signorina…”
Il vampiro più anziano arretrò fino a trovarsi con la schiena contro il frigo, avvertendo il gelo oltrepassare la sua camicia leggera e pungergli la pelle.
Andiamo, lui era un vampiro, un essere millenario con esperienza e forza…
Perché doveva avere paura di una ragazzina?
Però quegli occhi spalancati, le sopracciglia aggrottate e la bocca stretta come se avesse appena ingoiato un limone era davvero… inquietante.
Deglutì, cercando di recuperare il controllo della situazione e avanzò di un passo, le mani strette in pugni.
“Signorina O’Moore, i gusti sono gusti. Ora la pregherei di concentrarsi sulla prova che la aspetta. Devo inviarla al consiglio entro domani.”, ordinò, mettendo le mani sul tavolo, autoritario.
Jackie si riscosse, rabbonita da quella frase, e cominciò a leggere le domande sul primo foglio, silenziosa.

Erano passate circa tre ore, quando la ragazza consegnò, esausta.
“Mi è pure venuto mal di testa.”, mugolò, contrariata, iniziando a massaggiarsi le tempie alla ricerca di un po’ di sollievo.
Stoyán prese il plico e una penna rossa per iniziare a correggere, bloccandosi subito per tracciare dei segni rossi.
Era… allucinato.
Pesa più un chilo di piume o mille grammi di ferro? E lei mi risponde… Appena posso recupero una bilancia.”
Jackie si strinse nelle spalle: “Non sono brava con i calcoli a mente.”
“Poi… Elenchi i cinque continenti… Gran Bretagna, Russia, Europa, America, Africa, Asia, Australia, Antartide e Artide…”
“Certo! Gli One Direction vengono dall’Inghilterra, è un gran continente! Così come la Russia, è grandissima no? E furboni… non sono solo cinque, mi volevate fregare!” La ragazza scoppiò a ridere, trionfante.
Il bulgaro non aveva la forza per ribattere.
“E a questa… Se hai tre mele e te ne portano via due, quante mele ti rimangono? Lei risponde… Ciccio, vattele a comprare.”
La ragazza si mise le mani sui fianchi, indispettita. “Potrei avere fame!”
Il dottore ti da tre pillole dicendoti di prenderne una ogni mezz’ora. Quanti minuti ti dureranno? … le mi dice… Non ho bisogno di medicine.”
“A meno che  non siano antidolorifici per il mestruo… Ma tre sono troppi, andiamo!”
L’uomo si passò una mano sulla faccia, esausto.
Se lo aspettavano altri dieci fogli così, era meglio spararsi…
La brunetta nel mentre si era preparata un’altra tazza di tè e fregato qualche biscotto ancora –a quanto pareva – buono dalla dispensa.
Chissà da quanto erano lì, il suo pupillo aveva iniziato a contenersi col cibo e molte cose erano nella credenza da mesi…
Sospirò, prendendo coraggio per portare a termine quel compito che prometteva errori ogni due righe.

 

***

 

Era passato qualche giorno e appena Jordan aveva chiamato, Jackie aveva chiesto di poter parlare con Nik.
Bramava sentire la sua voce, anche solo qualcosa di acido – a maggior ragione avrebbe provato che era il solito e scorbutico austriaco! – ma il vampiro americano l’aveva avvisata che il ragazzo era al lavoro.
Che parola strana.
“Lavoro? Nik sta… lavorando di sua spontanea volontà?
Perfino Stoyán aveva alzato gli occhi da una rivista piena di annunci di lavoro per poter seguire la conversazione.
“Il mio pupillo… lavora? Sul serio?”
Ecco perché pioveva in quei giorni.
“Certo! Si sta impegnano parecchio! Dorme per buona parte del giorno... ma il pomeriggio fa le dovute pulizie qui alla mia villa per l’alloggio e la sera fa il lavapiatti in un ristorante. Mi dice di aver fatto amicizia con un paio di messicani.”
Amicizia?
“Ma chi è questo? Siam proprio sicuri di star parlando di Niklas Reiter?”, domandò la brunetta, incerta.
“Assolutamente, sicuro! Ho un solo pupillo in casa ed è lui!” L’americano scoppiò a ridere e Jackie allontanò il cellulare dall’orecchio perché quella risata era davvero tanto forte e quasi esagerata.
“Capito… e… può… riferirgli un messaggio?”
“Dica.”
“Che… ci manca tanto e che non vediamo che torni.”, soffiò la ragazza, stringendo il telefono con entrambe le mani.
Sentiva gli occhi pizzicarle, se non stava già piangendo l’avrebbe fatto a breve…
“Tutto qui?”
“Uh?”
“Nemmeno un ti amo tanto cucciolotto oppure… come dite voi giovani d’oggi? Tvusdb forevah o simile?” Usò un tono talmente derisorio che l’irlandese avvampò per la vergogna.
In effetti avrebbe tanto voluto dire anche quelle cose ma… dette così suonavano davvero ridicole.
Senza contare che avrebbe voluto comunicarle al diretto interessato e non a uno sconosciuto.
“N-no, lasciamo stare…”, borbottò, voltando il capo per evitare lo sguardo curioso del maestro.
“D’accordo… riferirò queste vostre parole e ve lo saluterò! Comunque dovrebbe tornare tra… massimo due settimane!”, assicurò il vampiro, finalmente serio.
La chiamata terminò e la brunetta andò a stravaccarsi sul divano, entusiasta e ansiosa allo stesso tempo.
Sarebbero state di certo le due settimane più lunghe della sua vita…

 


 
 

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When Tomocchi is joy

 

Parla Tomocchi: Finalmente torniamo! Abbiamo finito la stesura della trama di tutti i capitoli fino alla fine e ora devo solo scriverli! Spero di continuare a pubblicarne uno alla settimana!
Chiedo davvero scusa per il ritardo, ma era un periodo un po’ così, l’avevo spiegato nel capitolo avviso. A proposito di questo, non lasciatemi recensioni in quel capitoli riguardo agli altri… dato che poi vengono cancellati, queste recensioni vanno perse e a me dispiace! ç_ç’’
Comunque dai, pian piano ci riprendiamo da questa torrida estate…
Passiamo ai ringraziamenti! Un grazie speciale a Baldr, Nemainn, faith_bella, Soheila e L_aura_grey per il sostegno in privato, siete speciali, donne! :D <3
Un altro grazie speciale a PinkyRosie, ti voglio bene cara la mia zietta… ci sei sempre! <3
Un grazie a Agatalovehazza, Varulv e chiaraEB per aver messo la storia nelle preferite, a ciaohello, devil_angel_vampire, ella304 e Sali_17 per aver messo la storia tra le seguite! A PinkyRosie FiveStars, Baldr, Bijouttina, DarkViolet92, Soheila, Kleis, annina76, Up_me_memories, Crow17, Mojita_Blue e le sue ragazze per aver recensito i capitoli precedenti!
A momenti son più lunghe le note del capitolo… :°D comunque preparatevi ai nuovi capitoli e alla prossima! <3

 

 






 

 

 

   
 
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