Parte Liam 

La sveglia suonò alle 8, e come al solito ogni sorta di rumore era inesistente a quell'ora del mattino.
La notte precedente dopo avevo recuperato i ragazzi al locale, e subito dopo averli portati al sicuro nelle loro camere mi precipitai sul divano nell'attesa di vedere Niall varcare la porta di casa.
La mia mente continuava a chiedersi dove diavolo fosse finito, se stesse bene, se pensasse a me,a lui, a noi.
Continuavo a lottare contro il sonno, cercando di tenere gli occhi aperti, distraendomi per aspettarlo, soltanto per vederlo entrare e potergli andare in contro abbracciarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene.
Ma da questa battaglia ne uscìì sconfitto, visto che cullato dalle braccia di Morfeo caddi in un profondo sonno.

Parte Niall

Erano ormai più di due ore che continuavo a girovagare senza meta per le strade di Londra, il pensiero di andare a casa mi metteva ansia .
Pensare che magari in quel preciso istante Liam era Seduto sul divano o in cucina con in mano una tazza di tè fumante ad aspettare il mio ritorno mi mandava su di giro.
Il ricordo di quello che era accaduto poche ore prima si presentava ancora in modo nitido nella mia testa, come se un continuo film venisse ripetuto all'infinito nelle mia mente,continuava e continuava, non lasciando spazio a nessun altro pensiero.
Senza accorgemene ero arrivato davanti al portone di casa, quella casa dove tutto era iniziato e dove tutto avrebbe potuto finite.
Il pensiero di Liam pervase di nuovo la mia mente, non sarei neanche riuscito a guardarlo in faccia figuriamoci confessargli tutto quello che era accaduto in quel fottuto bagno!
Liam il mio dolce e innocente Liam, il ragazzo che mi aveva rubato letteralmente il cuore, strappato dalla cassa toracica e tenuto costudito dentro a un fazzoletto di seta rossa. 
Perché lui ogni volta che aveva qualcosa d'importante tra le mani come il mio cuore se ne prendeva cura più della sua stessa vita.
Ma quel cuore ormai non meritava più le sue dolci e amorevoli cure, meritava solo di essere preso e dato in pasto ai lupi affamati durante l'inverno più gelido.
Entrare in quella casa significava entrare in battaglia, nella mia battagli personale.
Dire la verità a Liam era come camminare in mezzo al campo nemico disarmato con i bombardieri pronti a gettarti addosso tutte le munizioni disponibili.
Non potevo o meglio non volevo.
Sarebbe arrivato il momento giusto per dirgli tutto, ma purtroppo quel giorno era molto più lontano del previsto. 
L'unica cosa che in quel commento volevo veramente fare era correre, correre il più lontano possibile da quella casa, quella strada, da tutte le persone conosciute e stare solo.
Solo con i miei pensieri, io e loro, loro che ormai erano gli unici che veramente potevano farmi compagnia.
Incominciai a correre sempre più veloce senza fermarmi, senza badare alle poche persone che a quell'ora della notte popolavano le gelide strade, corsi come non avevo mai fatto prima, mentre la testa mi scoppiava e trasudavo i dolorosi ricordi di qualche ora prima che irrimediabilmente cercavo di eliminare.
Mi fermai chinandomi verso il basso con il fiatone, quando alzai lo sguardo per inspirare profondamente, realizzai di essere arrivato in un parco buio e umido.
Camminai sul terriccio umido ispirando a fondo per riprendermi ancora dalla corsa di qualche minuto prima. In lontananza vidi una panchina. Decisi di raggiungerla, mi accasciai su di essa e mi addormentai.

Parte Liam 

I ragazzi ormai erano tutti svegli ma nessuno sapeva dove fosse finito Niall, avevamo cercato nella sua stanza per vedere se era rientrato durante la notte ma trovammo il suo letto intatto.
Lo chiamammo sul cellulare ma risultava spento, la preoccupazione sali sempre di più, ormai non sapevamo più  cosa fare.
<< Dove potrebbe essere? >> disse Zayn con voce rauca
<< Non lo so Zayn, non lo so cazzo! >> dissi preoccupato, 
<< Liam calmati vedrai che lo toveremo... >> rispose Harry guardandomi come un padre guarda il figlio dopo aver preso un brutto voto, voleva rassicurarmi!
Ma come potevo calmarmi? L'idea che fosse ancora li fuori da solo sotto la continua pioggia Londinese non aiutava affatto.
<< Sentite io ho una proposta anzi più che proposta ho un piano. Che ne dite se uscissimo fuori a cercarlo? >> propose Louis.
<< Wow LouLou questa è una delle idee più geniali che ti sia mai venuta in mente >> disse Harry trattenendo le risate.
<< Molto divertente Marmocchio, molto divertente! >> rispose mettendo su un finto broncio.
 << oh guardate la Sassy si è arrabbiata >> lo punzecchiò Harry.
Louis aprì bocca per ribattere ma fu interrotto dalla suoneria del telefono di Zayn.
Il moro raggiunse l'altra stanza e rispose lasciandoci con un peso sul petto.
E se fosse lui all'altro capo dell'apparecchio?
Perchè chiamare lui e non me?

Spazio autrice:

Heyo bellezze !
Dopo 11 mesi sono TOORNATA ! :)
Ok il capitolo è abbastanza corto e abbastanza schifoso ma che importa?
L'importante è che ci sia qualcosa no? lòl
Bando alle ciance (si scrive così?) parliamo un pò del capitolo.
come avrete visto il nostro Liam è preoccupato per la "scomparsa" di Niall, e vediamo anche un Niall disperato, completamente invaso dai sensi di colpa.
Domanda del secolo, di chi sarà la chiamata ricevuta da Zayn? Che cosa succederà? Cambieranno le cose tra i nostri Niam?
ok troppe domande senza risposta, lascia immaginare a voi.
Ci sentiremo presto bellezze con il prossimo capitolo, spero il prima possibile.
Un bacio 

XX Mandii