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Autore: itspaola    19/07/2014    6 recensioni
"Chiusi gli occhi e mi diedi un pizzicotto sul braccio, ma mi provocò solo grande dolore perché quando riaprii gli occhi era tutto come avevo lasciato. Lo specchio enorme, il letto matrimoniale e la distesa d’acqua.
Mi guardai allo specchio e mi sorpresi del mio taglio di capelli, del mio corpo esile.
Mi spaventai leggermente."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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23. Strange dream.

 
 
Cause you were mine, for the summer, now we know it’s nearly over. Feels like snow in September, but I always will remember. You were my summer love.. You always will be my summer love”
 

Sentivo ancora quella canzone e non ero più io a cantarla. Sentii risucchiarmi e aprii di scatto gli occhi. Avevo il fiatone, il mio petto si alzava e si abbassava ad una velocità incontrollabile, i miei occhi erano spalancati e guardavo fisso davanti a me.
Mi portai la mano sulla mia fronte e notai che ero tutta sudata, abbassai lo sguardo e la mia maglietta, che usavo come pigiama, era tutta bagnata, le coperte erano a terra e la mia stanza era quasi al buio. Quasi perché il mio cellulare continuava a squillare.
Ecco, la canzone proveniva da lì.
Guardai la schermata ed era Charlie che mi chiamava.
Tremavo, ma riuscii a prendere il mio cellulare e a rispondere.
«P-pronto?»
«Dannazione, dove sei finita? Ti aspetto da almeno due ore» rispose dall’altro lato del telefono una Charlie davvero arrabbiata.
«Oh.. ehm.. scusami. A-adesso arrivo»
«E’ tutto apposto Julie?»
«S-sì credo. Arrivo»
Chiusi la chiamata e scesi dal mio letto. Stavolta ero davvero nel mio letto, nella mia stanza, nella mia cara Londra.
Mi cambiai, aprii la finestra e feci entrare un po’ di luce.
Scesi giù e trovai mia madre in cucina. Dio, mia madre, eccola finalmente!
Lei mi guardò «Julie, finalmente ti sei degnata di svegliarti.. in questa casa non posso fare tutto io» riportatemi indietro, vi prego.
«Adesso devo andare a lavoro, ciao» mi dileguai e percorsi quella strada che non avevo mai dimenticato, stavolta non avevo le mie cuffiette a tenermi compagnia.
Che diavolo era successo? Mi ricordo dell’abbraccio di Niall, lo sentivo così vicino a me.
Non poteva essere solo un sogno. Ecco qual’era il mio presentimento. Tutto sarebbe finito, non avrei rivisto più Liam, Zayn, Harry, Niall e Louis. Non ci posso credere, è stato tutto un fottuto sogno, lo sapevo che non dovevo abituarmi troppo, lo sapevo che non dovevo affezionarmi a loro, non dovevo abituarmi agli scleri di Harry, alla dolcezza di Liam, alla simpatia di Louis, al caratteraccio di Niall e agli infarti che mi faceva prendere Zayn. Non dovevo nemmeno abituarmi all’amicizia di Danielle. Adesso non avevo nulla di tutto questo adesso, mi sentivo vuota. Ero scombussolata.
Com’era possibile?


«Hey alla buon’ora!» mi disse Charlie.
Avevo raggiunto il bar in poco tempo, mi avvicinai al bancone, presi il grembiule che mi tirò la ragazza e lo allacciai alla vita.
«Scusami davvero»
«Fortuna tua che John non è qui ancora» annuii «Guarda, lì ci sono dei clienti, vai tu a prendere le ordinazioni?» annuii nuovamente. Presi il block notes, la penna e mi avvicinai al gruppetto.
Una volta prese le ordinazioni tornai dietro il bancone, a preparare i caffè. Una volta accesa la macchinetta aspettai che il caffè fosse pronto.
Accidentalmente, prendendo una delle due tazzine, mi bruciai e la tazzina cadde a terra lasciando che tutto il liquido si spargesse ai nostri piedi.
«Fanculo!» imprecai. Mi abbassai per pulire e raccogliere tutti i cocci.
«Julie.. Julie è sicuro che è tutto apposto?»
«No, no che non è tutto apposto!» mi portai le mani tra i capelli e mi sedetti vicino la macchia del caffè e con la schiena appoggiata ad uno dei mobiletti.
«Porto le ordinazioni io, aspetta qui e ne parliamo»
Cosa le avrei detto? Mi avrebbe creduta? Mi avrebbe presa sicuramente per pazza, ma stavolta sarebbe successo davvero. Chi poteva credere alla mia storia, dai, sono realista. Era una cosa assurda. Però non poteva essere solo un sogno: io avevo sentito davvero le mie sensazioni agli abbracci dei ragazzi, avevo sentito davvero le loro voci.

Charlie tornò dopo nemmeno cinque minuti «Allora, mi racconti?»
«E’ una storia lunga e complicata, non abbiamo tutto il tempo»
«Sì, stai tranquilla» presi un respiro profondo e poi la guardai. Guardai i suoi occhi verdi e capii che era seriamente preoccupata e leggevo anche la curiosità che aveva.
Così iniziai a raccontare da quando accade quell’episodio al bar con quel tizio ubriaco. Le spiegai il mio risveglio a New York, il mio disagio, le raccontai di Paul, dei fan, dei miei concerti di Zayn, Perrie, Danielle, della mia missione, di Liam, Harry, Louis e Niall.
Quando finii di raccontare Charlie scoppiò a ridere.
«Ma sei seria? Ma tu sei proprio fissata con quei cinque.. te li sei pure sognati!» ci rimasi male.
«Sapevo che non dovevo raccontarti ciò che mi è successo.. chi può mai credermi? Nessuno» mi alzai e buttai i cocci nel cestino lì vicino. Poi iniziai a pulire il bancone.
Charlie smise di ridere «Ti è successo davvero?» la guardai, non ero mai stata così seria
«Sì Charlie, è successo tutto di colpo, non riesco a capacitarmene. Non è stato un comune sogno, non vado a raccontare i miei sogni!»
«Sì, in effetti non mi hai mai raccontato i tuoi sogni –ridacchiò- Certo che è strano però.. ti sei trovata in un’altra vita.. »
«Non ci credo ancora..»
«Vedrai che una spiegazione ci sarà.. al momento non ci pensare, c’è John!» mi sussurrò.

«Buongiorno ragazze!»
«Buongiorno a lei John» salutammo cordialmente. Poi si chiuse, come sempre, nell’ufficio a sbrigare le sue cose.
Io e Charlie ci guardammo, ma non parlammo più di quell’argomento e gliene fui grata perché seriamente mi sarei sentita stupida e non potevo parlare del mio sogno con qualcuno che non poteva capire, non per male eh.


Il locale si riempii ed erano solamente le sei del pomeriggio. Con l’arrivo dell’estate le persone aumentavano sempre di più, tutti avevano la stessa idea: andare in qualche bar a bere e a rinfrescarsi. Io e Charlie avevamo bisogno di un altro aiuto, noi due non bastavamo. Ne avremmo parlato sicuramente con John.
Ad un tratto il campanello sopra l’entrata del bar suonò, come le altre volte e non ci badammo molto. Continuammo a stare dietro il bancone. C’era caldo.
«Scusi, potrebbe portarmi un caffè per favore? Bello forte, grazie»
«Deve prima fare lo scontrino alla cassa» non guardai nemmeno in faccia il cliente, troppo impegnata  a sistemare quella dannata macchinetta del caffè.
Dopo nemmeno cinque minuti .. «Adesso potrebbe farmi questo caffè per favore? Sono di fretta»
«Senta, abbi pazienza. La macchinetta al momento non funziona, posso farti un thé o una camomilla» poi mi voltai per guardarlo negli occhi.. beh proprio negli occhi no, aveva gli occhiali da sole, ma il respiro mi si bloccò. Mi morirono le parole in gola e spalancai la bocca per la sorpresa.
Evidentemente successe la cosa pure al cliente. Ci guardammo per svariati minuti, stando in silenzio. Non so cosa provai in quel momento, sentivo solo le gambe cedermi, mi si era aperto un buco nello stomaco e il mio cuore batteva all’impazzata, sentivo solo quello.

«Imbranata, adesso la macchinetta funziona.. devi solo stare più tranquilla» disse Charlie «Adesso il caffè lo puoi fare» annuii.
«Ti po-porto subito il caffè» balbettai al cliente di fronte a me, che mi sorrise e si sedette in uno degli sgabelli di fronte al bancone.
Mi voltai e cercai di respirare nuovamente e concentrarmi sulla macchinetta. Come si faceva il caffè? Dannazione. Calmati Julie, devi solamente posizionare bene la tazzina, premere on e il caffè scende da solo… e attenta a non bruciarti!
Feci proprio così e diedi il caffè al cliente davanti a me e gli riempii pure un bicchiere di acqua.
Lui continuava a fissarmi, che aveva da fissare? Io volevo fissarlo, quando mi sarebbe capitata un occasione del genere? Avrei anche potuto chiedergli un autografo e una foto, ma non lo feci, che idiota!
«Grazie per il caffè» ci sorridemmo a vicenda. Poi lui si alzò e prima di avviarsi verso l’uscita, mi fece un cenno con la mano e mi disse «Ci vediamo presto.. Julie!»
Come diavolo faceva a sapere il mio nome?



Niall.


«Ci vediamo presto.. Julie!» dissi uscendo definitivamente dal bar. Vidi la sua faccia ed era sconvolta. Julie era il suo nome, no?
Era lei, era lei la ragazza di quello strano sogno che avevo fatto qualche ora prima.
Mi passai la mano tra i capelli: pensavo che quella ragazza non esistesse, tutto quello che avevo vissuto nel sogno era surreale. Non ero sicuramente un drogato, né un tatuato. Volevo bene a mio padre e avevo degli amici a cui volevo bene. Ma quella ragazza.. beh, era l’unica cosa positiva della mia vita in quel sogno, speravo di incontrarla da qualche parte, ma non ero affatto sicuro della sua esistenza.. fino a quel momento.
Dovevo rivederla, dovevo parlarle. In quel sogno.. sapevo di starmi innamorando di lei. Ma come si fa ad innamorarsi di una persona che si conosce da poco, o addirittura che non si conosce affatto?

Arrivai  in studio di registrazione, dove ad accogliermi vi stavano Harry, Liam, Zayn e Louis.
«Hey brò, buonasera» mi salutò Liam, seguito dagli altri.
Diedi una pacca sulla spalla a tutti e poi mi sedetti sul divano accanto ad Harry che tornò a giocare col suo cellulare.
«Nialler, hai una faccia sconvolta, per caso non hai fatto merenda?» mi chiese Louis, sempre in vena di battute.
«Ah ah, spiritoso. No, mi è successa una cosa strana» a quell’affermazione Harry posò il cellulare in tasca e mi guardò, così come fecero gli altri, con un’espressione curiosa dipinta in faccia. Così continuai «Avete presente il sogno strano di cui vi ho parlato stamattina?» tutti annuirono «Bene, prima ho incontrato Julie, la ragazza di cui vi parlavo»
Rimasero sconvolti «Dove l’hai incontrata?» mi chiese Zayn.
«Al bar qui vicino, quello all’angolo»
«L’hai sempre avuta vicina e non l’hai mai vista?»
«No, assolutamente. Non l’ho mai vista per strada» dopo un minuto di silenzio chiesi «Cosa dovrei fare?»
«Devi tornare in quel bar e parlare con lei, capire perché hai sognato proprio quella ragazza» rispose Zayn.
«Magari invitala a cena!» disse Harry, con quel suo solito sorrisino stampato in faccia.
Dopo un attimo di esitazione annuii. Avrei fatto proprio così, sarei andato fino in fondo a quella situazione.
















**

SAAAAAALVE GENTE!

Sono tornata, credo di pubblicare in tempo! Come state? Io tutto bene.
Qui la storia si fa sempre più intensa e più intrigante. In questo capitolo vediamo la protagonista che torna alla realtà (eh sì, era tutto un sogno çç) , Niall la incontra al bar e inoltre l'ha pure sognata, ha fatto lo stesso sogno di Julie. Cosa succederà?
Staremo a vedere, perché nemmeno io lo so AHAHAHA
Volevo ringraziare tutte le persone che leggono e recensiscono questa fan fiction, davvero, siete speciali!
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Baci.



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